ECCO UN MESSAGGIO NELLA
BOTTIGLIA INVIATO DAL FRONTE CALABRIA AI GIORNALISTI
ITALIANI.
QUALCUNO LO RACCOGLIERA'? Carissimi amici giornalisti,
siamo in Calabria, e qui combattiamo la nostra guerra
quotidiana, come si combatte a Beirut, a Baghdad, a
Kabul.
Ed anche qui, come in quelle città, a volte non si
capisce quali sono le forze di liberazione e quali quelle
di occupazione.
Abbiamo combattuto il vecchio sistema di potere
democristiano per averne uno peggiore prima di
centrosinistra, poi di centrodestra, poi ancora una volta
oggi di centrosinistra.
E' stato così, combattendo, che abbiamo imparato che il
nemico non è quello con la bandiera bianca, rossa o
nera: il nemico è l'illegalità, che non ha bandiere, e
che a volte si chiama "ndrangheta", altre volte
"banca", e troppo spesso si chiama
"politica". Abbiamo generato figli che avevano
già nel Dna la ribellione a questo sistema, figli che
ancora frequentano le scuole superiori o i primi anni
d'università e già riescono a creare un movimento bello
e pieno di speranza come quello che voi giornalisti avete
definito "i ragazzi di Locri".
Stiamo combattendo contro mostri pieni di soldi e di
potere, noi che siamo un esercito di "straccioni di
Valmy", e facciamo ogni giorno la nostra parte anche
se rimaniamo ai margini delle professioni, delle
assunzioni, dei diritti di cittadini mentre altri che
hanno certamente meno titoli ma più amici nelle stanze
del potere ottengono consulenze, incarichi,
sponsorizzazioni. E diventano ogni giorno più potenti.
Noi continuiamo a combattere, insieme a giudici che non
hanno soldi per la benzina delle auto di servizio, a
forze dell'ordine che per fare la guardia al bidone non
vengono utilizzate per fini investigativi (lo sapete
negli ultimi 12 mesi quanti omicidi ci sono stati in
Calabria? Certo meno che a Baghdad e a Beirut, ma
qualcuno di più rispetto a Kabul. Ed oltre l'82% è
ancora senza mandanti ed esecutori).
L'altro ieri hanno bruciato vivo un ragazzo di
ventun'anni a Lamezia Terme. Poco più di un mese
addietro hanno fatto la stessa cosa ad un testimone di
giustizia, Fedele Scarcella, ai cui funerali non c'era
nessun consigliere della Regione Calabria, e solo un
parlamentare ha testimoniato che forse siamo ancora in
Italia, nonostante tutto. MA SE NON VI DECIDERETE RAPIDAMENTE
A DARCI UNA MANO, AD ACCENDERE POTENTEMENTE I RIFLETTORI
DEI MEDIA LIBERI SULLA NOSTRA REALTA' DEGRADATA, SE NON
URLERETE VOI - CHE AVETE VOCE - CHE LA QUESTIONE MAFIOSA
E LA QUESTIONE MORALE AL SUD ED IN CALABRIA SONO
ORMAI "LA" QUESTIONE MERIDIONALE, TRA
POCO CI SPAZZERANNO VIA. Mafia e politica hanno siglato
ufficialmente il patto scellerato di reciproca
assistenza.
E' di pubblico dominio che i mafiosi in Calabria sono
ormai ufficialmente presenti in prima persona alle
competizioni elettorali, con mezzi economici e supporti
che noi persone normali neanche ce li sognamo. E sono
già NELLE istituzioni. LO VOLETE URLARE ALL'ITALIA, SI O
NO?
Il Consiglio Regionale della Calabria ha tra i suoi
membri persone indagate per una gamma talmente vasta di
reati che non poteva restarne fuori l'omicidio. Per
molto, molto meno si sono sciolti consigli comunali anche
di importanti città calabresi. LO VOLETE URLARE
ALL'ITALIA, SI O NO?
Abbiamo appena rinnovato l'Amministrazione Provinciale di
Reggio Calabria, ma nonostante siano passati oltre due
mesi ancora non c'è una giunta provinciale.
Ufficialmente per beghe interne ai partiti di maggioranza
di centrosinistra.
Ufficiosamente si sa invece
che il neo presidente eletto, Avv. Pino Morabito, ha
dovuto mettere dei "paletti" alla nomina ad
assessore provinciale di alcuni eletti che sono
palesemente espressione delle cosche della provincia
reggina, imponendo la scelta su assessori esterni al
Consiglio Provinciale. Aveva giustamente paura di
mettersi troppo presto a rischio scioglimento. Ma anche
tra gli esterni c'è il rischio che venga nominato
(auto-nominato, come si usa ora) il segretario
provinciale della Margherita reggina Peppe Sera,
protagonista dell'accordo elettorale con il più che
chiacchierato on. Mimmo Crea, implicato ufficialmente
nella vicenda del delitto del vice presidente del
Consiglio Regionale Franco Fortugno.
LO VOLETE URLARE
ALL'ITALIA, SI O NO? Andiamo ora alle porcherie ed ai
soldi.
Hanno approvato pressocchè all'unanimità una legge,
detta "concorsone", con la quale hanno fatto
assumere con un concorso riservato dalla Regione Calabria
i fratelli, cognati, nipoti e portaborse nullafacenti che
vagolavano nelle segreterie di partito. Solo i ragazzacci
delle "iene" di Italia 1 hanno realizzato un
servizio. Ma sono appunto ragazzacci, e fanno sorridere,
non indignarsi. VOI CHE SIETE AUTOREVOLI, LO VOLETE
URLARE ALL'ITALIA, SI O NO?
Gli attuali assessori della Giunta di centrosinistra ed i
tanti "onorevoli" regionali avevano avuto una
tale spudoratezza nel fare assumere dalla Regione come
consulenti, capi-struttura e portaborse vari i loro
congiunti che nell'imminenza dell'esplosione di uno
scandalo nazionale (innescato da Gianantonio Stella sul
Corriere della Sera) il presidente della Giunta Agazio
Loiero è stato costretto a far approvare in fretta e
furia una legge che dimissionava tutti i congiunti dei
consiglieri regionali ed assessori (detta "legge
anti-parentopoli"). Oggi i "poveri"
consiglieri ed assessori sono costretti a scambiarsi i
favori, assumendo reciprocamente i parenti del collega
che assume i propri congiunti.
Ma presto ci accorgiamo che proprio il fratello del
presidente della giunta regionale, il sig. Tommaso
Loiero, viene nominato addirittura segretario del CdA
della neo-costituita "Fondazione Film Commission
Calabria", che dovrà gestire i milioni di euro
destinati alla promozione di vicende cinematografiche
ambientate in Calabria.
E intanto scopriamo che "casualmente" un tizio,
che doveva fare il pompiere a Torino viene utilizzato,
invece, come "consulente" nella struttura della
Presidenza del Consiglio Regionale (presidente Giuseppe
Bova, Ds). Titoli di merito? Il tizio è segretario della
Sinistra Giovanile Ds di Reggio Calabria, di obbedienza
Boviana. Mi sembra un ottima referenza, non credete?
Viste le a volte infuocate riunioni politiche, un
pompiere è indispensabile a Palazzo, no?
Ed ancora non si capisce come mai una ragazza toscana
"casualmente" fa domanda di iscrizione ad una
"specifica" società di lavoro interinale,
facendo "specifico" riferimento al desiderio di
lavorare nella città toscana di...Reggio Calabria, e
sempre "casualmente" il consiglio regionale di
questa città la assume per chiamata diretta nel proprio
call center. Chissà come sarà meravigliato il suo
fidanzato, figlio di un alto dirigente regionale della
stessa Regione Calabria, non credete? Alla faccia di
"parentopoli". LO VOLETE URLARE ALL'ITALIA, SI
O NO?
(Se desiderate chiarimenti potete chiedere o leggere, ad
esempio, quanto ha pubblicato il quotidiano
"Calabria Ora". C'è in quelle pagine moooolto
di più di quanto vi sto raccontando). Ed infine l'abominio peggiore,
proprio di questi giorni.
Nell'ambito della legge finanziaria regionale è stata
approvata dal Consiglio Regionale una norma che impedisce
la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione
Calabria (BURC) degli atti - e dei conseguenti impegni di
spesa - relativi alla Giunta ed alla presidenza del
Consiglio Regionale.
Vogliono che i fatti e misfatti delle oscure stanze
rimangano segreti, senza giornalisti rompiscatole che vi
vanno a frugare, senza altri rompiscatole della
cosiddetta "società civile" che ci vanno a
sfruculiare.
Solo due consiglieri della maggioranza di centrosinistra
non ce l'hanno fatta a votare questa porcata, un
socialista ed uno di rifondazione.
Gli altri tutti allineati e coperti. Soprattutto
"coperti".
Cosicchè da giorno 5 agosto 2006 anche la Calabria ha la
sua brava "legge vergogna". Ma stavolta
Berlusconi non c'entra nulla. Da ieri è tutto un ribollire di
sdegno e di chiamata alle armi della difesa della
democrazia da parte di movimenti, associazioni, docenti
universitari.
Le associazioni Calabria Libre, Osservatorio Antimafia
Libera, Calabria Solidale, Calabria Lavoro hanno parlato
di golpe da governo sudamericano.
Noi del Centro Studi Regionale "G. Lazzati"
(che proprio in questi giorni abbiamo avuto la grande
soddisfazione di vedere presentato in Parlamento un
nostro Disegno di Legge tendente ad impedire la
possibilità di effettuare campagna elettorale ai
soggetti sottoposti a misure di sorveglianza speciale, e
quindi in massima parte ai mafiosi, - conosciuto
come "DdL Lazzati" ed ispirato dal nostro
fondatore, il magistrato della Suprema Corte di
Cassazione Romano De Grazia - con oltre 120 firme di
deputati e quasi 40 di senatori) abbiamo chiesto di non
riconoscere simbolicamente il titolo di
"onorevole" ai consiglieri regionali fino a che
non ritireranno questa legge-vergogna.
Il prof. Silvio Gambino, preside della facoltà di
Scienze Politiche dell'università della Calabria, ha
scritto un editoriale di fuoco oggi su "Calabria
Ora" invitando i calabresi ad attivare le forme di
controllo democratico previste dallo stesso Statuto
Regionale calpestato dai consiglieri della maggioranza,
compresa una raccolta di firme per una legge regionale di
iniziativa popolare con un articolo unico tendente ad
abrogare la norma infame.
Infine i ragazzi di Locri del movimento "Ammazzateci
tutti" hanno chiesto di scendere nuovamente in
piazza e nelle strade per innescare una rivolta delle
coscienze nei calabresi onesti come nei giorni successivi
all'omicidio dell'on. Franco Fortugno. Attenzione: stiamo parlando di
movimenti, persone, associazioni tutte facenti parte di
quella galassia che ha contribuito all'elezione del
presidente Loiero e della sua maggioranza di
centrosinistra, non di oppositori con il dente avvelenato
per la sconfitta elettorale di poco più di un anno
addietro! Capito
in che situazione si trova la Calabria?
LO VOLETE URLARE ALL'ITALIA, SI O NO?
NOI DOBBIAMO E VOGLIAMO FARE LA NOSTRA PARTE, MA DA SOLI
NON CE LA POSSIAMO FARE. Nei destinatari di questa e-mail ho
scritto gli indirizzi di posta elettronica di tutti i
giornalisti che conosco, e con molti dei quali sono amico
personale.
Siete tanti, davvero.
Se anche solo un gruppetto di voi decidesse di
abbracciare questa nostra tragedia regionale sono sicuro
che si metterebbe in moto in maniera irreversibile quel
meccanismo di liberazione che aspettiamo da decenni, da
secoli.
AIUTATECI, VI PREGO, A NOME DI TUTTI QUESTI MERAVIGLIOSI
STRACCIONI DI VALMY CHE COMBATTONO EROICAMENTE, MA CHE
RISCHIANO DI QUESTO PASSO DI NON FARCELA PIU'.
Un grande
ringraziamento ad ognuno di voi per quello che potrete e
vorrete fare per noi. Giovanni Pecora
portavoce Centro Studi Regionale "G. Lazzati"
(info@giovannipecora.it)
ECCO UNA SERIE DI RIFERIMENTI (TANTO PER DARE UNA PRIMA
VISIONE TRIDIMENSIONALE ALLE VICENDE ESPOSTE):
Centro Studi Regionale "G. Lazzati" - www.centrostudilazzati.perlacalabria.it
Movimento dei Ragazzi di Locri "Ammazzateci
tutti" - www.ammazzatecitutti.org
Fondazione "Gianluca Congiusta" - www.gianlucacongiusta.org
Associazioine "Calabria Protagonista" - www.calabriaprotagonista.org
Associazione "Ulixes" - www.associazioneulixes.org
Associazione "Pic-Asso" - www.pic-asso.it
Associazione "Calabria Libre" - www.calabrialibre.it
Associazione "Calabria Solidale" - www.calabriasolidale.it
Associazione "Calabria Lavoro" - www.calabria-lavoro.it
Osservatorio Antimafia "Libera" - www.osservatorioantimafia.it
Movimento "Progetto Calabrie" - www.progettocalabrie.org
Associazione "Uniti per la Città" - http://digilander.iol.it/lacittaonline/
Associazione "Sinistra Urbana"
"CALABRIA ORA" - quotidiano diretto da Paride
Leporace (p.leporace@calabriaora.it)
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