QUANTO SPENDIAMO PER IL RIARMO ? di ugo montecchi Dal 18 Marzo 2004 si sono scatenate molte guerre in molte parti del Mondo è si è ulteriormente dimostrato lo stretto legame tra riarmo, guerra ed economia capitalistica. Legame sempre più organico tra questi "fattori" dominati dai crescenti tassi di profitto sondati su migliaia di morti e distruzioni di intere comunità e Città ; cioè la negazione più radicale rispetto alla necessità di affermare : a) modelli di sviluppo incentrati sulla messa al bando delle armi soprattutto di quelle di distruzione di massa ( termonucleari e/o chimico-virali, ecc, ) ; b) sul disarmo graduale ma sistematico e generalizzato; c) sulla riconversione delle industrie belliche in produzioni civile senza creare fenomeni di disoccupazione; d) sulla cooperazione internazionale; e) indirizzare le ingenti risorse , oggi destinate agli armamenti, per alleviare la Fame e la Sete delle popolazioni più povere del Mondo. Tra il 1995 ed il 2004 le spese militari mondiali sono aumentate del 23% ed oggi ( 2006 ) sono pari a 1.035 miliardi di $ ( circa 900 miliardi di ). La spesa militare della NATO copre il 69,9% del Mondo.......! I cosiddetti " Stati canaglia" ( IRAN,SIRIA, SUDAN, LIBIA, COREA del Nord, YEMEN, CUBA ) per spese militari, tutti insieme ,non superano l' 1,5 % del totale mondiale. Gli USA di Bush nel 2004 hanno investito per spese militari ben 455 miliardi di $ ( e stanno costantemente aumentando questa cifra ) coprendo da soli il 46% della spesa mondiale. Ogni cittadini di questo Paese ha speso all'anno, per questa "follia", ben 1.533 $ , il cittadino britannico 748$ quello francese 761 $, ecc. E ,in Italia, cosa succede in questo campo ? Cioè in un Paese dove nella sua Carta Costituzionale è sancito " il ripudio alla Guerra" ; 1°) siamo il 7.mo. Paese al Mondo per le spese militari con 27,8 miliardi di $ nel 2004. 27,6 miliardi di $ nel 2003. 2°) la spesa procapite / anno del cittadino italiano è stata di 478 $ nel 2004 rispetto ai 411 $/anno del cittadino della Germania ed ai 332 $/anno del cittadino giapponese. 3°) Il settore più "florido" ed in costante espansione è quello delle esportazioni di armi : 1.263 $ nel 1998. 2.350 $ nel 2003. Infatti nel periodo 2000/2004 l'Italia è stato l'11° Paese al Mondo per esportazioni di armi convenzionali ma rappresenta il 2° produttore al Mondo di armi cosiddette"leggere"........! A tal proposito sarà molto importante sapere in precedenza cosa sosterrà il nostro Governo ( forse il Governo PRODI ) alla prossima Conferenza ONU che si terrà nel prossimo Giugno c.a. sui traffici illeciti di armi leggere. Nel Mondo i grandi gruppi industriali del settore armiero sono ( i primi 10) tutti concentrati nei Paesi occidentali : 6 negli USA, 1 in Francia, 1 in Inghilterra, i rimanenti nel Consorzio Europeo. Al 10° posto si colloca la nostra Finmeccanica con un fatturato di circa 1.000 miliardi di $ ( 2004 ) La sua produzione prevalente , per almeno il 60%, è nel settore delle armi : dal navale, ai mezzi corrazzati, ai missili nonchè ai cannoni di terra e navali con tiro rapido tele-guidato, ecc. . Per i compagni e gli amici che volessero approfondire la tematica invito a consultare il segfuente sito www.sbilanciamoci.org
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