Loretta Napoleoni
Il primo a pronunciarla è il premier britannico, Gordon Brown, ex cancelliere dello scacchiere di Blair ed agguerrito oppositore delle politiche di nazionalizzazione del vecchio partito laburista. Di fronte all'assalto delle agenzie della Northern Rock, inciampata sulla buccia di banana dei muti subprime, New Labour tenta una serie di operazioni che non vanno in porto, tra cui l'intervento massiccio del tesoro. Alla fine Brown getta la spugna e nazionalizza la banca. A pagare i debiti saranno i contribuenti britannici, già vessati dalla crisi economica. Anche la nazionalizzazione di Fannie Mae e Freddie Mac, i giganti dei muti americani, ricade sulle spalle della classe media americana ed avviene dopo il fallimento del Tesoro e della Riserva Federale di rivita-lizzarle. E una decisone difficile ma II pericolo all'orizzonte è un replay della crisi del 1929, riassunto in una singola parola: panico. Solo l'intervento massiccio dello stato lo può evitare. È paradossale, ma i maghi della globalizzazione, gli inventori della finanza creativa, i predicatori del non intervento statale in economia oggi sono come bambini viziati che hanno paura del buio e pretendono da quello stesso stato un tipo d'intervento di stampo socialista. Il mondo cambia e noi con esso e le trasformazioni in atto oggi sono epocali al punto da gettare luce sui ruoli che istituzioni pubbliche e private devono ricoprire nella società civile. Nel modello socialista le prime non esistono e il mercato è sempre in balia dello stato che decide cosa, come e quando produrre. Il modello neo-liberista è esattamente l'opposto: ogni interferenza di quest'ultimo deve essere evitata. Quando applicati all'economia reale, nessuno dei due paradigmi funziona: nei paesi comunisti c'è carestia di merci e in quelli neo-liberisti eccessivo indebitamento. Socialismo e
neo-liberismo sono modelli economici estremisti, che
poggiano sull'ideologia, sono mere illusioni, ecco
perché falliscono. La crisi attuale sembra confermare
quanto scritto da Adam Smith nella Ricchezza delle
Nazioni, che la mano magica del mercato funziona solo se
si muove all'interno di un si-stema economico e
finanziario ben regolato. La libertà non è licenza.
E Washington firma
in bianco cambiali per 5.000 miliardi di dollari per
evitare che questi investitori volgano del tutto le
spalle al dollaro e riducano Wall Street ad una piazza
affari di provincia. A monte non c'è la volontà di
salvare la classe media americana dalla povertà. Ed ecco
la prova: entro la fine dell'anno il numero degli
americani senza tetto che mangiano grazie ai buoni
alimentari salirà da 30 a 35 milioni, pari all'I 1%
delle famiglie. Per sfamarli ci vuole uno stanziamento di
280 miliardi di dollari che il parlamento da mesi non
approva.
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