Marilu' Cafiero
tutto quello
che penso è racchiuso in questa lettera che ho inviato qualche
giorno fa ai maggiori giornali italiani, nonché a partiti e
associazioni.
Ve ne invio volentieri una copia.
Buon lavoro.
cari vi scrivo e scrivo a tutti coloro che leggono questo nostro
giornale perché è qualche giorno che mi porto dentro una gran
tristezza, intrisa di rabbia e anche disgusto. Sono una cittadina
italiana, perdutamente di sinistra e omosessuale. ( doppia
fortuna...) Non riesco più a tollerare gli attacchi sempre più
arroganti verso la settimana del Gay Pride, né tantomeno un
certo imbarazzo se non reticenza della sinistra nel difendere
quelli che sono diritti di tutti. Compreso il diritto
all'orgoglio: perché no? Perché un essere umano, qualunque
siano le sue idee o le sue sceltre d'amore non dovrebbe sentirsi
orgoglioso per il "semplice" fatto di essere, appunto,
umano e come tale rivendicare il proprio spazio? Che, mai,
potrebbe ledere quello altrui. Le reazioni, purtroppo, rivelano
una certa ipocrisia diffusa, per la quale gli omosessuali (come
del resto gli immigrati, i troppo politicizzati e, ahinoi, ancora
oggi le donne) hanno sì il diritto di esistere, basta che stiano
discosti, che non si facciano vedere e, soprattutto , che non
alzino troppo la voce? Ma è più rispettoso della cittadinanza
un corteo di tifosi che imbratta le fontane e insulta chiunque
osi sostenere una squadra avversaria? e ve lo dice una che i suoi
"caroselli" se li è fatti...Perché lasciarci vivere,
ma un po' segregati? Io voglio sfilare, giocare, ballare, urlare
accanto agli altri, anche se sono diversi da me; voglio poter
scegliere se uscire di casa con una parrucca colorata oppure se
starmene in disparte a leggere un bel libro. ma lo voglio
decidere io!
Vi prego, compagni, non perdiamo quest'occasione per difendere la
dignità e la libertà di tutti, ché questi sono attacchi con un
obiettivo ben chiaro e a lungo termine: ridurre la democrazia ma,
prima ancora, la voglia di incazzarsi e lottare.
Nel mio piccolo vorrei proporre a questo giornale una campagna di
mobilitazione dell'opinione pubblica: intasiamo di fax, di email,
di cartoline il Parlamento, il Quirinale, il Comune di Roma e
tutti i principali organi di informazione.
Se riterrete utile la mia proposta, vorreste pubblicare gli
indirizzi relativi?
Lasciateci la nostra parata, ché veramente offensivo è pensare,
nel 2000 inoltrato, di ricrreare dei ghetti, sia pure in una
splendida piazza in una splendida notte d'estate, per
rinchiudervi quelli che danno fastidio!
Grazie di aver quantomeno letto la mia lettere: cercherò di
farmi passare la tristezza ma mai l'incazzatura.
torna in namir - www.namir.it