Davanti al gip il quinto poliziotto arrestato
Nel pomeriggio tocca ai due dirigenti della Questura


Napoli, altri 13 indagati
Oggi nuovi interrogatori

L'avvocato Rastrelli: "Ci sono altri avvisi di garanzia"

NAPOLI - E' cominciato alle 11.45 l'interrogatorio del quinto poliziotto indagato per violenza nei confronti dei manifestanti nel corso del Global forum di Napoli del marzo 2001. Il gip Isabella Iaselli sta ascoltando l'ispettore di polizia Francesco Adesso. Gli avvocati del poliziotto presenteranno un fascicolo difensivo di 30 pagine nel quale cercheranno di dimostrare l'errore di persone da parte dell'unico teste che accusa Adesso di aver colpito con un calcio uno dei manifestanti. Nel pomeriggio sono previsti gli interrogatori dei due dirigenti coinvolti nell'inchiesta, Fabio Ciccimarra e Carlo Solimene.

E ci sarebbero altri tredici poliziotti indagati. Tredici avvisi di garanzia sarebbero stati consegnati ad altrettanti agenti della Questura di Napoli per le presunte violenze seguite alla manifestazione del Global forum. A rivelarlo è stato uno dei legali degli agenti già arrestati, Sergio Rastrelli, intervenuto ieri sera alla trasmissione di RaiUno "Porta a Porta". "Mi risulta - ha detto Rastrelli - che altre 13 persone che prestano servizio nella Questura napoletana abbiano ricevuto avvisi di garanzia". Non solo. Rastrelli è convinto che l'inchiesta coinvolga anche altri poliziotti, parecchi. "Non me la sento di dare una cifra - ha concluso - anche perché l'argomento è sottoposto al vincolo del segreto istruttorio". Una voce già circolata nei giorni scorsi, ma mai confermata.

Dopo i primi interrogatori di ieri dei quattro degli otto arrestati della Questura di Napoli, è probabile che nei prossimi giorni si ricorra all'incidente probatorio, rischiesto dai pm Marco Del Gaudio e Francesco Cascini. Un faccia a faccia all'americana, tra i ragazzi, vittime delle presunte violenze, e gli agenti. Un'iniziativa che servirebbe a blindare le prove raccolte, per capire se i poliziotti e i funzionari della Questura siano gli stessi arrestati e riconosciuti dai testimoni. La difesa ha osservato, a proposito, che i riconoscimenti sono stati eseguiti sulla base di vecchie foto, risalenti all'inizio dell'attività dei poliziotti, la cui fisionomia si sarebbe modificata nel corso del tempo. Modifiche che avrebbero potuto rendere ingannevoli i riconoscimenti.

(30 aprile 2002)