SCHEDA
Ecco la cronologia
dell'assedio a Ramallah
Dopo quasi quattro mesi dall'inizio
dell'isolamento a Ramallah del presidente dell'Anp Yasser
Arafat, Israele ha attaccato direttamente oggi il
quartier generale del leader palestinese. Ecco una breve
cronologia dell'assedio di Arafat.
3 DICEMBRE 2001: in risposta agli attentati dell'1
dicembre a Gerusalemme (12 morti) e del 2 dicembre a
Haifa (16 morti), razzi sparati da elicotteri israeliani
colpiscono a Gaza tre elicotteri usati dal presidente
palestinese per gli spostamenti e la pista
dell'aeroporto. Il premier israeliano Ariel Sharon
afferma che "la responsabilità di tutto ciò che
succede è di Arafat" che viene confinato nella
'Muqata', il suo quartiere generale a Ramallah
(Cisgiordania).
2 GENNAIO 2002: Sharon afferma che Arafat rimarrà
confinato a Ramallah finchè non farà arrestare gli
autori dell'omicidio del ministro israeliano Rehavam
Zeevi, ucciso il 17 ottobre.
31 GENNAIO: Sharon in un'intervista si dice
dispiaciuto di non aver potuto "liquidare" il
presidente Arafat all'inizio degli anni Ottanta durante
la guerra del Libano.
20 FEBBRAIO: dopo l'uccisione di sei soldati
israeliani, scatta una violenta rappresaglia con massicci
attacchi aerei, navali e di terra nei Territori. Colpito
per la prima volta il quartiere generale di Arafat a
Gaza.
24 FEBBRAIO: il gabinetto israeliano per la
sicurezza decide che Arafat continuerà a restare
confinato a Ramallah e che potrà circolare liberamente
nella città. Al tempo stesso decide di ritirare le
truppe e i carri armati che circondano il quartiere
generale di Arafat.
6 MARZO: elicotteri da combattimento israeliani
lanciano due razzi contro un edificio dei servizi
d'informazione palestinesi, a Ramallah, adiacente agli
uffici di Arafat. Al momento del raid, Arafat si trova
nel suo ufficio con l'inviato speciale dell'Ue Miguel
Angel Moratinos ed è al telefono con il ministro degli
esteri israeliano Shimon Peres.
9 MARZO: la sicurezza palestinese arresta Majdi al
Romawi, considerato da Israele il 'cervello'
dell'assassinio di Zeevi. Nella notte raid israeliani
distruggono gli uffici della presidenza dell'Anp a Gaza.
11 MARZO: Israele abolisce le misure di confino di
Arafat a Ramallah e gli ridà libertà di movimento in
Cisgiordania e nella striscia di Gaza. Nel comunicato si
afferma che la revoca del confino ad Arafat è una
conseguenza dell'arresto da parte dell' Anp dei
responsabili dell' uccisione del ministro del turismo
israeliano Rehavam Zeevi e dell'arresto di uno degli
organizzatori del tentativo di contrabbandare armi dall'
Iran nei territori palestinesi.
12 MARZO: carri armati israeliani prendono
posizione attorno all'ufficio di Arafat, a Ramallah. Le
forze israeliane occupano gran parte della città.
15 MARZO: nel suo ufficio di Ramallah, Arafat
riceve l'inviato statunitense in Medio Oriente Anthony
Zinni. Altri incontri ci saranno nei giorni successivi.
24 MARZO: Sharon dichiara:" Fintanto che
proseguono gli episodi di terrorismo, il presidente
palestinese Yasser Arafat non sarà autorizzato a
lasciare i Territori".
26 MARZO: Sharon nega ad Arafat il permesso di
andare a Beirut per il vertice arabo. Un responsabile
israeliano dichiara che "le condizioni non sono
mature per permettere a Arafat di andare all' estero.
Egli non ha impartito alcun ordine alla sua polizia di
lottare contro il terrorismo e continua a abbandonarsi a
incitazioni alla violenza".
28 MARZO: Arafat dichiara: "Io affermo che
siamo pronti a un cessate il fuoco immediato e ne ho
informato il generale Zinni". Il portavoce di Sharon
replica che il suo paese "ne ha abbastanza delle
dichiarazioni fatte da Arafat ogni volta che è
sottoposto a pressioni".
(29 marzo 2002)
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