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Da: Prof. Giovanni Dursi <frfqdu@tin.it>
Data: lunedì 22 aprile 2002 9.52
>
>> > Condivido
pienamente l'iniziativa; è necessario
mobilitarsi contro il processo di
"fascistizzazione" della società
italiana.
>> Vi propongo di realizzare, a Bologna ed
in collaborazione con le realtà associative
disponibili, una giornata di studio sul sistema
dell'informazione e la sua deriva omologante...
>>
>> Prof. Giovanni Dursi - Docente di
Psicologia della |
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originale-----
Da: serena piccinini <serenapiccinini@yahoo.it>
Data: lunedì 22 aprile 2002 8.54
Oggetto: libertà di esprimersi
le opinioni
politiche non contano quando si tratta di
difendere il pluralismo e la libertà di
espressione.
in Italia stiamo
assistendo ad un vero monopolio della
informazione che in un futuro prossimo
potrebbe arrivare nelle nostre case distorto
e uniforme.
per questo chiedo
che venga rispettato il pluralismo e la
libertà di comunicazione, e che persone
stimabili e ottimi giornalisti non siano
costretti a dimettersi.
Come cittadina
italiana sono indignata di quanto sta
accadendo.
Serena Piccinini
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originale-----
Da: alberto ruta <alruta68@yahoo.it>
Data: lunedì 22 aprile 2002 8.39
Oggetto: protesta contro censura Berlusconi
La democrazia ed il
pluralismo vanno difesi dall'arroganza del
potere e dal rischio di una dittutura
dell'informazione.
Alberto Ruta.
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Da: Bianca <bianca@fad2000.it>
Data: lunedì 22 aprile 2002 5.51
Oggetto: Re: LIBERTA' DI STAMPA - FIRMA !
>sono una consulente informatica, premetto, e
non capisco nulla di politica
>né giornalismo, ma spesso mi sono lamentata
che i giornalisti, pur di fare
>notizia, pur di avere qualcosa da dire al
telegiornale esagerino e sembrano
>non avere, nella frenesia della notizia a
tutti i costi, rispetto per
>nessuno, neanche per una madre affranta.
d'altro canto, mi chiedo, se la
>stampa non fosse però così libera di
muoversi, chi ci garantisce di essere
>protetti per esempio da truffatori, da
cattivi politici e altro? il problema
>è di assai difficile risoluzione, ma
basterebbe un po' di buon senso da
>parte degli stessi giornalisti, che
dovrebbero capire quando non è il caso
>che una notizia venga a tutti i costi
sbattuta su un pezzo di carta o su un
>televisore, basterebbe equilibrio, nel saper
comprendere la vera natura
>della notizia e buona parte delle sue
implicazioni; in fin dei conti abbiamo
>una classe giornalistica di laureati, non di
gente che si improvvisa tale.
>un po' di prudenza nello "sbattere il
mostro in prima pagina" potrebbe
>soltanto garantire sia il lettore che ha
diritto di sapere, sia il presunto
>mostro che ha diritto a ritrovare un minimo
di tranquillità quando
>diventasse palese che mostro non lo è
affatto, cosa che è capitata un po'
>troppo di frequente.
>detto questo, il giornalismo e quindi coloro
che lo esercitano, non può e
>non deve essere soggetto ai capricci della
classe politica, la quale per sua
>stessa definizione ha una immagine
necessariamente pubblica e tale per cui
>soltanto se è palese il suo intento ce ne
possiamo fidare. contesto le foto
>intime di una attrice con il suo amante o con
i suoi figli se la stessa non
>vuole invasa la sua privacy, ma di un uomo
politico, che guida i destini del
>mio paese e quindi i miei, voglio sapere
anche se ha i calzini stretti e
>quindi prenderà una decisione importante
mentre la sua mente è concentrata
>altrove.
>se questi giornalisti, per altro non certo
gli unici e non certo i primi
>arrivati, hanno ritenuto di dover fare quello
che hanno fatto, l'uomo
>politico in questione, doveva prevedere che
sarebbe successo, e allora di
>che si lamenta?
>senza contare che licenziare i suddetti
giornalisti non può che essere
>interpretato come desiderio di mettere il
bavaglio. se un uomo politico è
>serio nei suoi intenti, onesto e vuole
davvero il bene del paese, non sarà
>certo l'attacco di un certo numero di
giornalisti a fargli male, anzi, forse
>gli da una possibilità in più di dimostrare
la sua buona fede. il guaio è:
>quanti dei nostri uomini politici sono in
buona fede?
>Lucia Baroni Rizza, Informatico
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Da: Stefania <Stepa_@libero.it>
Data: lunedì 22 aprile 2002 1.40
Oggetto: Boicottare Berlusconi
Ciao,
visto il punto a cui siamo arrivati, credo
che l'unico modo per salvarci (forse) da
Berlusconi sia un'azione congiunta di TUTTI.
Vorrei proporre un'iniziativa:
con un gruppo di persone stiamo organizzando
da gennaio un boicottaggio ai prodotti
pubblicizzati da Mediaset.
Da pochissimi giorni abbiamo creato un sito,
in modo da poter spiegare le nostre
motivazioni e coordinare l'azione.
http://core.too.it
Ciao
e grazie
Stefania
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Da: Rosa Pia Bonomi <rosapia.bonomi@libero.it>
Data: lunedì 22 aprile 2002 0.15
Oggetto: Sì che firmo!
Sì che firmo per Biagi e gli altri indicati
da Berlusconi come canaglie. Tutta la
mia solidarietà a loro. Specialmente al
vecchio giornalista saggio e coraggioso. Ho
letto il suo articolo sul Corriere. Se in
tanti avessimo il coraggio e la grinta che ha
lui...
Vi
saluto e ringrazio. Rosa Pia Bonomi
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Da: geronimo <linoale@inwind.it>
Data: domenica 21 aprile 2002 23.35
Oggetto: protesta di Sergio Russo
Cacciare Biagi, - e Santoro dalla Rai è un
attentato alla democrazia del paese, si mette
in pericolo l'informazione pluralista che è
alla base della liberta'.
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originale-----
Da: Micaela Malaguti <mika_chino@katamail.com>
Data: domenica 21 aprile 2002 23.26
Oggetto: micaela malaguti
micaela malaguti
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originale-----
Da: Anthony Johnson <johnson@angl.unipi.it>
Data: domenica 21 aprile 2002 23.21
Oggetto: Libertà di stampa
Vorrei
aderire all'appello rivolto al governo per il
pieno rispetto
della libertà della stampa e della televisione
-- al di sopra di ogni
posizione di parte o di partito.
Anthony Johnson |
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Da: isole comprese teatro <isolecomprese@libero.it>
Data: domenica 21 aprile 2002 22.33
Oggetto: protesta
protesto
!!!
Alessandro Fantechi Elena Turchi
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