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originale----- Da: Giovanna Pinna <gpinna@swissonline.ch> Data: venerdì 27 settembre 2002 21.00 Oggetto: Appello Sciuscià >Aderiamo all'appello a favore di Michele Santoro e della sua >trasmissione. > >Della censura, come dell'attuale governo e del clima politico, >istituzionale e civile nell'Italia del >2002, pensiamo tutto il male possibile. Cittadini italiani all'estero da >qualche anno, adesso siamo piu' che mai contenti di esserci. > >Giovanna Pinna
Michele Loporcaro
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originale----- Da: carlo penco <penco@unige.it> Data: venerdì 27 settembre 2002 15.36 Oggetto: appello Noi cittadini liberi affermiamo che... La decisione della Rai di chiudere "Il Fatto" e "Sciuscià" è la realizzazione delle dichiarazioni bulgare del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Noi cittadini, in nome della libertà di espressione e di scelta e contro le ingerenze esterne che la limitano,chiediamo che la Rai rimetta in onda "Il Fatto" e "Sciuscià" carlo penco -- Carlo Penco <penco@unige.it> Dipartimento di Filosofia - Universita' di Genova |
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originale----- Da: Pier Marco Bertinetto <PierMarco.Bertinetto@sns.it> Data: venerdì 27 settembre 2002 15.16 Oggetto: I: FIRMA PER BIAGI E SANTORO - > > >Ovviamente aderisco. >Non avrei problemi a fare lo stesso per giornalisti di qualsiasi >colore politico. La RAI deve restare uno strumento pluralista. >Cordiali saluti >pmb >-- > > > |||| Pier Marco Bertinetto |
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originale----- Da: Renata Scognamiglio <ravacha@libero.it> Data: venerdì 27 settembre 2002 12.03 Oggetto: Non finisce qui! Michele Santoro, insieme alle lezioni di storia e di filosofia e alla lettura dei giornali ha contribuito, per gli argomenti da lui trattati nelle sue trasmissioni e per il suo modo di trattarli, alla formazione della mia coscienza critica durante il periodo dell' adolescenza. Mi ha formato e gli sono debitrice. E' ignobile quello che hanno fatto a due professionisti seri come lui e Biagi! Ma non finisce qui! Bisogna difendere con tutti i mezzi a nostra disposizione la libertà di informazione! Renata Scognamiglio |
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originale----- Da: Calori T. <calori@piana.bo.it> Data: giovedì 26 settembre 2002 17.56 Oggetto: Adesione pro Biagi-Santoro Aderisco con entusiasmo all'appello a favore della libertà di stampa e in particolare pro riapertura trasmissioni programmi di Santoro e Biagi.Stigmatizzo decisioni di Baldassarre e soci: dobbiamo far riemergere i valori fondamentali della libertà fra cui l'indipendenza di opinione e di critica.I nominativi sono il mio e quello di mia moglie. Tullio Calori, Salva Calori Vitali, |
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originale----- Da: maria parisi <mariateresa_parisi@yahoo.it> Data: mercoledì 25 settembre 2002 18.48 Oggetto: firma contro abolizione "sciuscià" >Sottoscrivo la petizione. Maria Teresa Parisi |
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originale----- Da: sara chiappini <saraandrea@msn.com> Data: mercoledì 25 settembre 2002 17.27 Oggetto: firma per Santoro e Biagi Sara Chiappini :
nessuno ha il diritto di toglierci la libertà di
pensiero e di parola |
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originale----- Da: Edil G.A.R.S.r.l. <edilgar@tiscalinet.it> Data: martedì 24 settembre 2002 16.59 Oggetto: Per Michele Santoro e
Enzo Biagi |
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originale----- Da: Aquiloni Alivola <alivolak@uni.net> Data: martedì 24 settembre 2002 14.36 Oggetto: da guido accascina lancio la proposta di uno sciopero nazionale della categoria presentatori TV in solidarietà con Santoro e Biagi tutte le categorie di lavoratori scioperano e hanno successo è possibile che una delle categorie più forti non riesca a scioperare ? saluti Guido Accascina |
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originale----- Da: Andrea Di Gennaro <adigennaro2000@yahoo.it> Data: lunedì 23 settembre 2002 19.17 Oggetto: Re: PER BIAGI E SANTORO - luana Ciao Luana, raccolgo molto volentieri la tua proposta di adesione all'appello perchè in Rai si ripristino i programmi di Enzo Biagi e Michele Santoro. Lo faccio per una serie di ragioni che mi stanno particolarmente a cuore. La prima è che, da giornalista più o meno alle prime armi (e comunque giovane), sento il problema delle limitazioni alla stampa come una cosa estremamente fastidiosa. Da cittadino poi mi sembra davvero di essere preso per i fondelli da un qualcuno che (paradossalmente) non ha neanche il coraggio di dichiarare che sta cercando di instaurare una stampa di regime. Perchè sono assolutamente convinto che è questo che sta facendo il nostro capo del governo. Biagi e Santoro, ed il loro giornalismo, sono semplicemente la risposta ad una situazione di questo tipo. Nessuno dei due, e soprattutto il primo, mi sono mai sembrati dei cosiddetti "giornalisti di sinistra". Sono entrambi troppo intelligenti e professionisti per correre un rischio del genere. Nel caso del primo poi, qualora in cabina elettorale votasse Ulivo (affari suoi, peraltro) credo proprio lo faccia solo perchè sente una enorme minaccia al senso civico che viene inferta dall'altra parte politica. Una sorta di più silenzioso "turiamoci il naso". La sua storia di giornalista e testimone di 50 anni di vicende italiane infatti, non me lo fa per niente pensare come una persona di sinistra. Che poi possa avere ascendenze "comuniste" come vorrebbe dipingerlo Berlusconi è solo il frutto della più bieca propaganda. Questa infatti è l'unica cosa che riesce bene a Berlusconi, cresciuto con l'estetica della Tv commerciale, che ora vuole impartire anche alle Istituzioni dello Stato. E' solo "un abilissimo venditore" come in un paio di occasioni lo definì il giornalista che meglio di tutti gli altri poteva dire di conoscerlo: Indro Montanelli. Un venditore di fumo mi permetto di aggiungere io, credendo di non tradire molto il significato della fr ase del grande giornalista scomparso. La Rai è ormai divenuta una "televisione di governo", cosa ben diversa da quello che tante normative indicano come "Televisione di Stato". Baldassarre, Saccà e quel Del Noce che dismise i panni del corrispondente da New York perchè non avrebbe mai potuto resistere ad una direzione come quella moderata di Albino Longhi, sono i migliori scudieri di questa tv del padrone. Ormai fastidiosa, unilaterale ed appiattita sul potere come mai nella sua pur non nobile storia. Mai, neanche ai tempi del Caf, credo che la Rai abbia subito le pressioni ( e le epurazioni violente) che ha subito nell'ultimo anni. Qualcosa di analogo rischiò di viverlo nel '94, guarda caso proprio ai tempi del Berlusconi I°. Fortuna volle che i tempi ridotti che Sua Emittenza rimase in Parlamento limitarono i danni. Stavolta la ciambella gli è ormai riuscita, con tanto di buco in mezzo. Un buco fatto col compasso. Perfetto e senza sbavature. Grazie naturalmente ai tanti uomini messi al posto giusto , nel momento giusto, con le remunerazioni giuste. Ed i tre scudieri di cui sopra fanno tutto il richiesto. E' impressionante la loro mancanza di autonomia. Pensare che personaggi del genere guidino "la più grande industria culturale del paese", come qualche esegeta dell'ultim'ora non si stanca mai di dire, fa venire la pelle d'oca. La stampa e l'informazione tutta è lo spauracchio principale di Berlusconi; lui ha iniziato la sua ascesa politica cooptando gente con il culto del capo proprio dalle sue aziende editoriali. Dove spesso, comparivano addirittura suoi ritratti in tutti i corridoi. Secondo la definizione fasulla del self-made man che con tanta scaltrezza ha saputo diffondere nel tempo. Se potesse, credo che ne riderebbe anche Craxi. E forse, sornione, lo starà facendo. E' attraverso l'editoria che ha avuto la sua ascesa; prima nei salotti buoni, poi nell'alta finanza dove un parvenu come lui non avrebbe avuto acceso ed ora... finalmente (per lui) anche nella politica. Ed è attraverso il plagio imposto ai suoi giornali ed alle sue emittenti che ha cercato ed ottenuto (purtroppo per noi, italiani tutti) il consenso. Come si sarà capito, l'argomento mi scuote parecchio: in questi giorni infatti discuterò la mia tesi di laurea. Su quale argomento? Le vicende che portarono Montanelli all'abbandono del Giornale ed alla fondazione de La Voce. Pochi (tra i giovani) forse lo ricorderanno, ma quello fu il più eclatante esempio del Berlusconi editore illiberale. E proprio un Santoro reduce dalle esperienze a Canale 5, in quei giorni di inizio '94 dichiarò più o meno queste cose: <<Berlusconi era solito dirmi che Montanelli era la prova del nove della sua liberalità di editore. Bene, ora Montanelli non c'è più e Berlusconi sarà costretto a trovarne un'altra, di prova del nove>>. Parole chiare e che oggi a otto anni di distanza trovano un'eco più che frastornante anche nel Berlusconi politico. La figura più illiberale, seconda forse solo a quella tristemente famosa, che la storia della vita pubblica italiana ricordi. <<Una iattura per l'Italia>> per ri prendere ancora le parole del vecchio Indro. Allora, una buona volta va detto: il giochino ammaestratore gli è riuscito con molti di cui non vale la pena neanche fare i nomi; Montanelli riuscì a metterlo alla porta nei modi che in alcuni testi ancora si possono trovare; vogliamo che riesca a fare lo stesso anche con Biagi? NO. Francamente no. E' una lotta dura, quasi impari, anche in virtù del fatto che con i suoi cecchini e la complicità di un carattere nazionale che spesso fa difetto, sono molti quelli che condividono (passivamente) ormai l'idea di Biagi e Santoro come due penne al soldo delle sinistre. Personalmente non solo credo che sia bieca propaganda andata a buon fine grazie a mille elementi sapientemente convogliati e profumatamente sostenuti; credo altresì che Biagi e Santoro siano due intelligenze e due penne che all'Italia ed al carattere degli italiani possano portare delle enormi migliorie. Decisamente necessarie, oltretutto. La carta stampata riesce ancora a dare dei buoni segni di vita. Anzi, una parte di essa sembra essere stata anche ringalluzzita dal fenomeno Berlusconi. Ma in Italia i giornali sono in pochi a comprarli. La televisione invece la guardano tutti. Sin troppo. Il cavaliere lo sapeva bene ed è infatti lì che ha operato con maggiore solerzia. Con epurazioni e nomine: entrambe molto ben mirate. Ambire ad avere una BBC in casa nostra sarebbe forse ingenuo e dimostrerebbe anche la mancata conoscenza della nostra storia politico-televisiva. Ma accettare una Rai come quella del 2002 è davvero volersi abbandonare al peggior disfattismo ed al più insulso autolesionismo. Almeno un sussulto di dignità civica si rende necessario da parte di tutti, elettori di destra, sinistra, pseudo-centro e persino cittadini ormai disinamorati e distanti dalla vita pubblica. La Rai deve servire tutti e può "servire" a tutti. Non andrebbe mai dimenticato. Grazie, Luana, per l'impegno che dimostri di mettere in questa vicenda. Non ci conosciamo ma considerami lo stesso tuo amico e sodale in questa lotta per una Rai, un'informazione e quindi un'opinione pubblica "migliore". Un saluto affettuoso e sincero, Andrea Di Gennaro |
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originale----- Da: Lorenzo, Favaro [Filters s.r.l.] <lorenzo@filters.it> Data: lunedì 23 settembre 2002 10.43 Oggetto: Re: PER BIAGI E SANTORO - luana >Io non ho che turpiloquienti parole per questa censura e quelle che verranno >a favore di MediaSet o comunque a favore di un regime. Ahimè siamo al punto >di creare davvero delle forze o delle informazioni che agiscono in gran >segreto, partigiane insomma, ma a che punto siamo? Bah mi sembra surreale ma >è evidente che arriveremo a questo. > >Un carbonaro, > Zenone per Laperquisa.it LORENZO FAVARO |
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originale----- Da: FRANCO REPETI <fmrepeti@tiscali.it> Data: lunedì 23 settembre 2002 10.43 Oggetto: NON CHIUDETE "Il Fatto" e "SIUSCIA'" Noi cittadini liberi affermiamo che... La decisione della Rai di chiudere "Il Fatto" e "Sciuscià" è la realizzazione delle dichiarazioni bulgare del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Noi cittadini, in nome della libertà di espressione e di scelta e contro le ingerenze esterne che la limitano, chiediamo che la Rai rimetta in onda "Il Fatto" e "Sciuscià" FRANCO REPETI |