L'inviato americano Anthony Zinni parla con Arafat
e domenica Colin Powell partirà per il Medioriente


Una delegazione palestinese
tratterà con gli Usa

RAMALLAH - Una commissione ad alti livelli guidata dal capo dei negoziatori palestinesi Saeb Erakat, e formata dal responsabile delle forze di sicurezza a Gaza Mohammad Dahlan e dal capo dei servizi di informazione Amin al-Hindi per cercare con gli americani una via d'uscita alla crisi che sta devastando il Medio Oriente. Questo il risultato che Anthony Zinni, l'inviato Usa, è riuscito a portare a casa dopo un incontro di un'ora e mezza con Yasser Arafat.

E stasera si è saputo che il segretario di Stato americano Colin Powell partirà per il Medio Oriente domenica, ha oggi annunciato il portavoce del Dipartimento di Stato Philip Reeker. Non ci sono, per il momento, dettagli sull'itinerario, che, secondo fonti di stampa presenti al Dipartimento di Stato, potrebbe comprendere contatti con israeliani e palestinesi e con leader di Arabia Saudita, Giordania ed Egitto.

Zinni, il primo interlocutore di alto livello che il presidente palestinese ha potuto incontrare dopo una settimana di assedio da parte dei tanks israeliani, era arrivato in una città distrutta e sotto assedio, ed aveva raggiunto le stanze dell'ex quartier generale palestinese ancora sotto il controllo degli uomini di Arafat. Intorno sferragliavano i blindati e l'esercito israeliano caricava i giornalisti con granate assordanti mentre Zinni cercava di riannodare un dialogo con il capo dei palestinesi. Prima dell'incontro Colin Powell aveva telefonato ad Arafat che aveva accettato le proposte di Bush sulla crisi medio orientale.

Zinni si è presentato dal presidente palestinese accompagnato da agenti della Cia con due compiti sostanziali: trovare il modo per "dare urgentemente attuazione al piano Tenet e al rapporto Mitchell per ridurre l'ondata di violenze nella regione", ovvero una tregua immediata e in secondo luogo dare ad Arafat la richiesta israeliana di consegnare all'esercito di Sharon gli assassini del ministro israeliano Rehavam Zeevi e Fuad Shubaki, il dirigente Anp sospettato di aver progettato l'arrivo della Karine A, la nave carica di armi diretta ai Territori e bloccata dai servizi israeliani. I ricercati, secondo Israele, sarebbero asserragliati nel quartier generale assediato di Ramallah. Circostanza questa sempre smentita da Arafat. L'inviato americano e il leader palestinese hanno parlato anche della creazione di uno Stato palestinese e del recente intervento di Bush.

E, nonostante le perplessità di parte dei massimi dirigenti dell'Anp ("non ci aspettiamo nulla dagli americani", aveva detto Yasser Abed Rabbo, ministro dell'Informazione e consigliere di Yasser Arafat), alla fine l'incontro fra l'inviato di Bush e il capo palestinese ha partorito una decisione: una delegazione palestinese che però non vedrà Arafat protagonista, avrà mandato per trovare con gli americani una via d'uscita alla terribile situazione di questi giorni.

(5 aprile 2002)