20.04.2002
"Escluso dallo show di Fiorello"


ROMA Fabio Fazio, ospite «non gradito dall’azienda Rai» nella trasmissione di Fiorello «Stasera pago io», in onda questa sera su RaiUno.
A denunciare la disdetta dell’invito è lo stesso ex conduttore di «Quelli che il calcio...»: «Mi hanno invitato, ero indeciso poi ho accettato, ma due ore dopo gli autori dello show mi hanno comunicato, con grande imbarazzo, che l'azienda non era d'accordo sulla mia partecipazione». Una «ospitata» rischiosa, dopo il diktat di Berlusconi contro Biagi, Santoro e Luttazzi, confermato ieri.
E Fazio, accanto a Fiorello, avrebbe espresso la sua solidarietà ai due giornalisti e al comico. Cosa che, come anticipa uno degli autori, farà stasera lo stesso showman siciliano nel suo spettacolo, magari con una satira più delicatamente «fiorita».
Per tutto il giorno la responsabilità della mancata partecipazione di Fazio da Fiorello è rimbalzata di mano in mano: i vertici Rai, ovvero il direttore generale Agostino Saccà, con un comunicato hanno escluso ingerenze, attribuendo la disdetta alle «scelte artistiche» degli autori del programma (prodotto da Bibi Ballandi, imprenditore legato a Saccà). E a Viale Mazzini c’è chi insinua che Fazio, ormai senza «casa» televisiva, abbia sollevato «un polverone per farsi vedere e mettersi nel pacco dei perseguitati». Gli autori, Giampiero Solari e Sergio Rubino, ne fanno una questione di tempi ristretti e invitano Fazio ad «un’altra puntata» o «se vuole anche domani». Certo il fatto che dalla Rai possa essere stata giudicata «inopportuna» la presenza di Fazio non è solo una «scelta artistica» che avrebbe potuto macchiare l’immacolato Fiorello: è una scelta tutta politica. In serata l’avvocato Giorgio Assumma, conferma quanto denunciato dal suo assistito, ma non ci sarà alcuna querela: «Fazio per quanto dispiaciuto, non intende tornare sull'accaduto». Fabio Fazio parla dalla sua casa di Milano. È arrabbiato e deluso dall’atteggiamento degli autori.
Cosa è successo?
«Giovedì mi hanno chiamato gli autori dello show di Fiorello e mi hanno inviato come ospite. Lì per lì ho detto di no, loro hanno insistito e mi hanno detto pensaci fino a domani mattina. La notte ci ho riflettuto, ero spaventato perché non amo le "ospitate". Comunque stamattina (ieri per chi legge, ndr) ho detto di sì e ci siamo messi d’accordo. Due ore dopo mi ha chiamato Solari che, con molta reticenza e rammarico, mi ha detto che l’azienza non era d’accordo, in questo momento, sulla mia partecipazione. Non era arrivato il consenso. Lo ha detto a me e al mio avvocato».
Aveva un contratto firmato?
«Era stato tutto concordato. Ma non ne faccio un dramma. Capisco che in questo momento la creatività in televisione deve soggiacere ad altre regole, ma è inaccettabile negare quello che si è detto».
Cosa avrebbe fatto con Fiorello?
«Era prevista l’apertura dello show in coppia, avremmo cantato insieme. E avrei fatto un’imitazione, che non faccio da vent’anni».
Avrebbe parlato di Biagi, Santoro e Luttazzi?
«Sì, avrei espresso la mia solidarietà a loro. C’è un imbarbarimento inaccettabile, il clima di questi giorni è disgustoso».
Sergio Rubino, uno degli autori, afferma che giovedì lei aveva rifiutato l’invito quindi avevano modificato la scaletta; esclude un rifiuto da parte loro, anzi, "sarebbe stato uno scoop averlo con Fiorello"; infine nega interventi della direzione aziendale. Giampiero Solari è vago: «Non mi ricordo le parole esatte che ho usato per dirgli che avevamo difficoltà ad inserirlo nel programma».
«Davvero Solari dice così? È pazzesco. Confermo tutto. Però sono molto deluso. Li capisco in questo contesto, ma non tollero la falsità».
Cosa pensa delle nomine Rai?
«Le cose si giudicano dai fatti, dalla possibilità di inventare programmi e fare concorrenza vera. Certo la partenza non è delle migliori. La Rai è un luogo di tutti e per me è una casa. Si paga il canone non come un dovere, ma come il diritto di comprarsi un luogo libero, nel quale ognuno può esprimere le proprie opinioni, anche quelle che non ci piacciono. E questo l’ho imparato proprio dalla Rai, che ha sempre aperto a tutti la possibilità anche di creare "scandalo". Sono sorpreso da questo atteggiamento antistorico».
Gli attacchi a Biagi e Santoro?
«Solo l’idea di pensare chi deve esserci e chi no è gravissimo».
Andrà da Fiorello?
«Ovviamente no, anzi, per altri dieci anni rifiuterò di essere ospite».
Cosa sta facendo in questo momento? Si aspetta di tornare a lavorare in Rai?
«Nella Rai che mi ha cresciuto me lo auguro. Per ora scrivo racconti, lavoro al quiz del Lotto e a RadioRai, ho dei progetti in corso».
Antonello Falomi, Ds in Vigilanza, chiede un intervento dei vertici Rai. Del Cda parla solo il consigliere Carmine Donzelli: «Ho già chiesto che le affermazioni di Berlusconi e il caso Fazio vengano messi all'ordine del giorno della prossima riunione del Cda».