SCHEDA / Storia dell'edificio più alto della città
Fu inaugurato nell'aprile 1960, e venduto nel '78


Il grattacielo da 127 metri
che è tra i simboli di Milano

MILANO - Il grattacielo Pirelli, detto anche il Pirellone, è stato costruito tra il 1956 e il 1960, su progetto dell'architetto Giò Ponti, è uno dei simboli del boom economico della Milano del dopoguerra. Con i suoi 127,10 metri di altezza è l'edificio più alto del capoluogo lombardo. All'interno dei suoi 30 piani, trovano posto la sala del Consiglio Regionale e gli uffici di otto direzioni generali. Gli altri uffici della Regione sono distribuiti tra sedi differenti, presenti sia a Milano sia nelle province lombarde.

L'inaugurazione dell'edificio è avvenuta il 4 aprile 1960: allora, il Centro Pirelli aveva una popolazione complessiva di circa duemila persone, 1.200 dipendenti dell'azienda più quella di uffici e dei negozi affittati.

E' solo diciotto anni dopo, nel 1978, che il grattacielo è stato venduto alla Regione Lombardia. Le trattative erano state condotte da Leopoldo Pirelli e da Cesare Golfari, l'allora presidente della giunta. Il complesso, dopo il passaggio di proprietà, è stato ristrutturato, con la supervisione dell'architetto Bob Noorda. Al momento vi lavorano circa 1200 persone.

Negli ultimi anni, il Pirellone è già stato protagonista di alcuni piccoli fatti di cronaca. Il 23 marzo 2000 il grattacielo era stato evacuato per un principio di incendio, sviluppatosi mentre erano in corso lavori di saldatura nel sotterraneo dell'edificio. Il 30 luglio 1999 un austriaco di 30 anni si è lanciato con il paracadute dal tetto del grattacielo, atterrando perfettamente.

(18 aprile 2002)