Ventidue girotondi circondano la ministra Letizia Moratti


«Contro la riforma Moratti, per la scuola pubblica e per la democrazia». Il popolo dei «girotondisti» è tornato a colpire ieri in ventidue città, nonostante la pioggia. A Roma è stato circondato il ministero dell'istruzione. Sul palco è salito per qualche minuto il regista Moretti, ma c'erano anche Giovanna Melandri, Pietro Folena, Marco Rizzo e l'ex ministro della pubblica istruzione De Mauro. Il suo predecessore, Berlinguer, ha «girotondato» invece a Milano: «La riforma Moratti è un pasticccio, che rischia di causare un impoverimento culturale nel paese», ha dichiarato. In primo piano anche i tagli alla ricerca scientifica, denunciati dall'astrofisica Margherita Hack che è stata tra gli organizzatori del girotondo di Trieste. Presenti anche i sindacati confederali e, a Roma, i Cobas. Soddisfatti della riuscita dell'iniziativa gli organizzatori, nonostante i numeri siano stati ben più bassi del famoso girotondo per il pluralismo dell'informazione. «Ce lo aspettavamo - ha dichiarato da Roma Silvia Bonucci - purtroppo la scuola è un argomento di cui si occupano poco anche i partiti». Molto irritata la risposta del ministero alla manifestazione: «Menzogne su di noi - ha dichiarato il sottosegretario Valentina Aprea - stiamo lavorando per una scuola di qualità». E i girotondi non si fermano. Prossimo appuntamento, la sanità.