L'attacco ai diritti, la difesa dell'informazione
di Silvia Garambois

Oggi è la Giornata del Silenzio. E anche i giornalisti tacciono. Non ci sono i giornali in edicola, non c'è informazione in tv, alla radio, sui siti on-line. I giornalisti tacciono per difendere i diritti del loro lavoro ed insieme la qualità dell'informazione, bene fondamentale e irrinunciabile di democrazia, minacciata da troppe parti. La Fnsi, sindacato dei giornalisti - unico ed unitario - aderisce con motivazioni proprie allo sciopero generale deciso da Cgil, Cisl, Uil, Cisal, Ugl e Cobas, contro le deleghe governative sull'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori.
Già nelle scorse settimane i giornalisti hanno manifestato, e a Roma sono scesi per la prima volta anche in piazza, sotto uno striscione che rivendicava "i diritti dei giornalisti per i diritti dei lettori". E' questo il nodo della nostra protesta: l'insicurezza professionale, le pesanti ristrutturazioni dei giornali, l'attacco degli Editori alle
richieste di autonomia delle redazioni, minacciano la qualità stessa dell'informazione, che deve essere libera e autonoma, senza vincoli di marketing o soggetta a continue pressioni politiche. Un giornalista senza certezza di diritti non è un giornalista che può fare libera informazione.
La nostra è già una categoria "flessibile": oltre la metà degli operatori dell'informazione è formata da liberi professionisti, contrattisti a termine, collaboratori, cassintegrati, disoccupati. Sono i "vecchi", dai nomi riconosciuti dai lettori ma considerati esuberi nei giornali in cui continuano le richieste di "stato di crisi", e soprattutto i giovani, affacciatisi al mestiere in un'epoca di selvaggio
utilizzo del lavoro giornalistico. Il nostro impegno sindacale è quello di ricercare gli strumenti per governare questa flessibilità, per restituire integra dignità e diritti al lavoro giornalistico. Per questo oggi anche i giornalisti sono in sciopero: difendiamo il nostro lavoro, i nostri giornali per noi, per i nostri figli, per i nostri lettori.
(Segretario dell'Associazione Stampa Romana Componente della Consulta)