Dopo il
fallito tentativo di passare il Check point verso
Ramallah
le forze dell'ordine disperdono una manifestazione
Israele,
cariche dei soldati
contro i pacifisti italiani
Arrestato
un ragazzo del Roma social forum
Un gruppo in marcia verso la casa di Arafat
GERUSALEMME -
Una carica dei soldati a cavallo e dei reparti
antisommossa e un ragazzo italiano arrestato a
Gerusalemme Est: si conclude coś il secondo tentativo
dei pacifisti italiani di forzare il check point che
chiude l'accesso a Ramallah.
La sfida alle autorità israeliane era iniziata con una
carovana di pullman che trasportavano circa 250
pacifisti, in gran parte italiani, con Luca Casarini e i
deputati Verdi Cento e Bulgarelli in prima fila.
Tentativo stoppato dai soldati che hanno fermato la
carovana e ritirato le patenti agli autisti. I No global
tentano di passare a piedi ma l'intervento deciso dei
soldati blocca anche questo secondo tentativo.
I pacifisti tornano allora in albergo dove, dopo
un'assemblea si decide di manifestare a favore della
Palestina nelle strade di Gerusalemme. I pacifisti
scendono in strada con cartelli e due bandiere
palestinesi ma al'altezza dell'American Clony College, un
grande albergo di Gerusalemme Est, si materializzano i
soldati a cavallo: una quindicina con in mano dei lunghi
bastoni. Dall'altro lato della strada prendono posizione
i reparti antisommossa dell'esercito. Si capisce che la
carica sta per partire.
E in effetti in pochi minuti si scatena il putiferio. Con
i soldati lanciati contro i pacifisti che, con le mani in
alto gridano, "Palestina libera", "Stop
Apartheid" e altri slogan a favore di Arafat. Ma la
carica dei soldati israeliani riesce a disperdere la
manifestazione a colpi di manganellate e di lacrimogeni.
Sei manifestanti restano feriti mentre uno, Mario
Campagnano del Roma social forum, viene fermato dalle
forze dell'ordine.
Intanto in altri alberghi di Gerusalemme altre
organizzazioni pacifiste tengono assemblee in vista della
manifestazione che si dovrebbe tenere nel pomeriggio
mentre un gruppetto di pacifisti con Bulgarelli e il
consigliere comunale di Roma Nunzio D'Erme sarebbero
riusciti a passare il Check point e si sarebbero avviati
verso la residenza di Yasser Arafat sventolando una
bandiera bianca.
(29 marzo 2002)
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