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originale----- Da: Miretta Prezza <miretta.prezza@uniroma1.it> Data: giovedì 13 dicembre 2001 9.35 Oggetto: R: BAMBINI - CONTRO LA PUBBLICITA' - MAX Gentile sconosciuto Non so come ha avuto la mia e-mail, nè chi sia lei. Forse dovrebbe firmarsi. Comunque sono pienamente d'accordo. Vorrei tanto che ALMENO i film per bambini non fossero interrotti dalla pubblicità. profssa Miretta Prezza |
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originale----- Da: Gilda Sensales <gilda.sensales@uniroma1.it> Data: mercoledì 12 dicembre 2001 19.46 Oggetto: CONTRO LA PUBBLICITÀ NEI FILM DEI BAMBINI >Gilda Sensales |
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originale----- Da: Anna Oliverio Ferraris <Anna.Ferraris@uniroma1.it> Data: mercoledì 12 dicembre 2001 17.40 Oggetto: Re: BAMBINI - CONTRO LA PUBBLICITA' - MAX Firmo senz'altro, è da anni ahimè che batto su questo dolente tasto! Bisogna abolire tutte le pubblicità dai programmi per bambini, sono una forma molto pesante di condizionamento e di sfruttamento. Altri paesi europei, in questo più consapevoli e attenti del nostro, l'hanno già fatto: si tratta di Svezia, Norvegia, Austria, Belgio, Grecia. E per quanto riguarda i restanti paesi europei, essi sono comunque meno invadenti del nostro, meno martellanti, meno insensibili alle esigenze di crescita e di libertà dei bambini. Avrete anche notato come la pubblicità ormai non si collochi soltanto all'interno dei singoli spot (numerosissimi e irrispettosi anche della legge del 1990 che prevedeva che non interrompessero i cartoni) ma faccia ormai parte integrante di molti programmi: i nostri bambini, fin dall'età di due-tre anni imparano che "devono" comprare i pupazzetti e i vari gadget (magliette, tazze, ciondoli, zainetti, merendine tossiche, ecc. ecc.) che riproducono personaggi o situazioni dei cartoons, dai Pokemon ai Teletubbies (un programma che si rivolge a bambini di 18 mesi-2 anni...). Una tv del genere, ormai ridotta ad una forsennata macchina per vendere e che considera i bambini un puro e semplice "target" da manipolare e sfruttare, merita di restare spenta. Ci sono tanti bei libri illustrati che ognuno di noi può leggere e sfogliare insieme ai bambini, tante storie che ognuno di noi può inventare, che bisogno c'è di fare il gioco degli sponsor, dei pubblicitari, dei signori delle tv (che guadagnano miliardi mentre la scuola è sempre senza soldi... penso all'ultimo caso clamoroso quello del bonario Fazio che per non aver fatto nulla alla "7" si è preso, a quanto dicono, 21 miliardi)? I bambini poi non devono fare una vita sedentaria, non devono passare ore e ore ogni giorno seduti, semisdraiati, ipnotizzati dal tubo catodico, devono giocare, correre all'aperto, inventare, incontrare bambini veri... Molti, troppi adulti sono incoerenti: non lascerebbero mai entrare un venditore nella stanza dei loro figli, ma li abbandonano ai grintosissimi e numerosissimi venditori delle tv (private e pubbliche)! Ciao Anna Ferraris (psicologa dell'età evolutiva) |
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