evoluti. Certamente
possiamo cercare di opporci alla marea, ma non
possiamo aspettarci di annullarla. Il problema e' a monte.
Quando
hai la casa allagata a causa di una falla
nell'impianto idraulico, asciugare l'acqua per
terra e' futile.
Le basi sulle quali si
sostiene la guerra, qualunque guerra, sono
l'ignoranza, il sospetto, l'egoismo, la mancanza
di comunicazione positiva, la frustrazione,
l'illusione.
LUANA - ci metterei anche un pizzico
di economia politica estera - quando vai in giro
a sfruttare il mondo devi attenderti che qualcuno
ti cerchi per dirti di smetterla.
Nella societa' queste
falle continuano a perdurare, a livello
collettivo e a livello individuale.
Dobbiamo chiudere
queste falle cambiando a monte: come viviamo,
cosa compriamo, come relazioniamo con i
"diversi", con gli immigrati, con le
altre culture e con le altre religioni.
Molti stanno ripetendo
che le guerre non hanno niente a che vedere con
la religione. In un certo senso e' vero.
Dipendono infatti
dall'ignoranza e dal materialismo. Ma una grossa
fetta dell'ignoranza e del materialismo si
fondano su miti culturali, patriottici,
"religiosi", dei quali non possiamo e
non dobbiamo ignorare l'esistenza.
LUANA - sono queste strutture a
coprire la verita' anche a quelli che fanno la
guerra.
Specialmente quando
l'identificazione religiosa e' un'identificazione
territoriale o etnica o culturale ("i
musulmani", "i cristiani",
"gli ebrei").
A che serve parlare di
interessi petroliferi e di politica
internazionale a un ignorante accecato e confuso
convinto di andare a combattere per Allah, per la
patria americana, per "difendere la
civilta'", per mettere fine all'oppressione,
per ristabilire le leggi divine? Non ci
crederebbe mai. Ci ammazzerebbe prima. Infatti
continuiamo a dircele tra di noi, queste cose.
Per darci la sensazione di essere intelligenti,
saggi, Ci troviamo tra noi, alle manifestazioni,
al bar, sulle mailing list di Internet.
Ma la percentuale di
gente che fa parte del "noi" e' ancora
troppo piccola. Bisogna uscire dal gruppo,
bisogna parlare con i mattoni del muro. I Pink
Floyd parlavano con i mattoni del muro,
attraverso la musica, attraverso la comunicazione
di massa. La massa non capisce i discorsi
pratici, reali, terra terra, intelligenti e
costruttivi. Essendo un'entita' astratta, la
massa capisce solo gli argomenti astratti.
LUANA - il concetto di massa deve
essere eliminato - e' un concetto obsoleto e
passato - oggi c'e' l'impero della borghesia
stato - in occidente - e in oriente regna ancora
un concetto di struttura monarchica. la religione
e' l'oppio dei popoli scriveva qualcuno tanti
anni fa0' - ebbene quell'oppio viene utilizzato
per spingere ad uccidere - la colpa non e' di chi
attua laguerra in senso pratico - la colpa e' di
chi vende l'oppio e spinge alla guerra con
falsita' mostruose. su quelle strutture bisogna
intervenire - ma anche sulla nostra classe
borghese - in mezzo ad un guato con un piede
sulla cultura e l'altro nell'ignoranza.
Le parole civilta',
liberta', fedelta' alla religione, progresso,
sono armi psicologiche di cui non percepiamo la
potenza. Le guerre le fanno le masse, le elezioni
le decidono le masse. La demagogia funziona sulle
masse. E alle masse bisogna versare quintali di
"ideali", perche' e' di quello che si
nutrono. Cose che nessuno capisce perche' sono
cosi' vaghe da poter essere sovrapposte a
qualsiasi idea abbia l'individuo ignorante
sull'argomento -- e civilta' e liberta' diventano
impunita' nei confronti di inquinamento e
sfruttamento di ogni genere. Fedelta' alla
religione diventa fanatismo e distruzione dei
valori diversi e delle persone diverse,
estremizzazione ed etichettamento. Sta tutto
nell'interpretazione di chi viene nutrito di
demagogia. E i demagoghi stanno sempre bene
attenti a non precisare niente, altrimenti il
gioco si scopre e non riescono piu' a catturare i
greggi e le mandrie.
Tutti gli ebrei devono
essere "ebrei", tutti i musulmani
devono essere "musulmani", tutti gli
americani devono essere "americani".
Senno' il gioco non funziona piu', la rete non
tiene. Se la folla viene scissa in individui, la
folla impara a vedere l'individualita' delle
persone --- e il "nemico" impersonale
diventa un essere umano come te e come me, un
individuo, con i suoi problemi, le sue
aspirazioni, le sue debolezze, i suoi sogni, i
suoi amori, le sue meschinita' e le sue
grandezze. Una persona, ne' piu' ne' meno.
E allora la guerra non
funziona piu'. Si "cade" nell'amicizia,
nelle relazioni personali, si vede che siamo
davvero tutti uguali e tutti diversi. Tutte le
guerre devono instillare diffidenza, odio e
incomunicabilita' attraverso la propaganda,
senno' non stanno in piedi.
LUANA - e siamo perfettamente
d'accordo anche se non bisogna solo lavorare
sull'individualita' ma su tutti i concetti che la
costruiscono e soprattutto ul DIO DANARO - che
costituisce benessere apparente in perfetta
sincroniacon la propria sopravvivenza.
Cosi' la propaganda di
Al Jezeera non e' diversa dalla propaganda del
tiggi' italiano o delle reti tv a stelle e
strisce.
Gioca sulle emozioni,
sull'adrenalina, sulle identificazioni di parte.
Propina a flusso continuo motivazioni astratte,
ideologiche nel senso peggiore del termine, prive
di qualsiasi contatto con la realta', ma la
propaganda (in tutti i campi) illude la gente che
un'azione cosi' stupida e distruttiva come la
guerra sia "santa" e "buona".
E naturalmente, che "Dio e' con noi", e
"percio' sicuramente vinceremo noi e
distruggeremo tutti i nemici della vera
civilta'".
LUANA - la propaganda di bin laden mi
e' sembrata solo propaganda per difendersi
perche' in realta' in crisi - vediamo cosa accade
- certo e' che questa grande e pericolosa
religione praticata dai musulmani - anche in
condizioni critiche mi e' sembrata simili a tutte
le religioni del mondo - molti infatti non hanno
aderito a quanto richiesto da bin laden.
Non c'e' differenza tra
le decine di migliaia di volontari della jihad,
sprovvisti di armi e di addestramento, arrivati a
piedi e in autobus, che si sono ammassati in
Pakistan alla frontiera con l'Afghanistan
chiedendo a gran voce di essere lasciati andare a
"combattere la jihad per Allah", e i
poveri Rambetti scaricati dagli aerei americani
che dopo un'adeguata dose di "hollywood
movies", hamburger e propaganda imperialista
sono pronti a farsi ammazzare pur di
"difendere i valori della civilta', la
liberta' eccetera eccetera".
LUANA - no la differenza c'e' e
cerchiamo di non essere genereci - i primi
lottano seppur di destra e quindi sono contraria
alla loro ideologia - per poter riconquistare la
loro terra tolta dai talibani - i secondi - cioe'
gli americani - vanno in guerra in quanto lo
hanno scelto e sono sorreti da mezzi tecnologici
e danaro - insomma un lavoro come un'altro - solo
che si uccide e si puo' morire. e allora bisogna
riflettere anche sull'incapacita' di dare
dignita' alla vita e di rispettarla come il bene
piu' caro da parte delle generazioni che vengono.
Le manifestazioni in
piazza non li impressioneranno. Gli articoli sui
giornali non li leggeranno nemmeno. Le proteste,
le lettere ai politici non li sfioreranno
minimamente.
Come non saranno
impressionati o sfiorati i politici dei NOSTRI
governi. Perche' sanno che lo stesso fanatismo,
la stessa ignoranza, lo stesso egoismo, la stessa
mancanza di comunicazione e collaborazione sui
quali giocano i mass media, i partiti e i
modellatori dell'opinione pubblica sono le leve
sulle quali possono facilmente giocare per
vincere le prossime elezioni.
La democrazia e' uno
strumento che funziona solo se serve per aiutare
le masse a superare ignoranza, odio,
incomprensione, egoismo, sospetto, ristrettezza
mentale. Altrimenti e' solo un amplificatore per
l'ignoranza e un canale per demagogie di
qualsiasi colore.
La vera democrazia non
si fa in parlamento o in piazza. Si fa nei centri
sociali, si fa negli scambi culturali e religiosi
che non stanno avvenendo a sufficienza. Si fa con
la solidarieta' tangibile tra gruppi, tra classi
sociali, tra etnie, tra comunita' religiose, tra
nazionalita'.
Se non siamo disposti a
tendere una mano agli "stranieri" che
hanno cercato rifugio nel nostro paese per non
appoggiare i fondamentalisti, e per vivere nella
liberta' e nella democrazia, se continuiamo a
trattarli come nemici e come intrusi, non potremo
avere pace.
Se non siamo disposti
al dialogo inter-religioso e inter-culturale per
appianare le differenze e trovare dei punti di
contatto, spirituali e pratici, non potremo avere
pace.
Se non siamo disposti a
rivedere le nostre scelte consumiste quotidiane,
le nostre logiche di investimento, le nostre
pretese sul lavoro, i nostri "diritti"
affermati con scioperi e sprechi, non potremo
avere pace.
Se non siamo disposti a
pagare di persona, a tirarci su le maniche, a
spalare via i rifiuti dell'intolleranza e della
stupidita', non potremo avere pace.
Se non siamo disposti a
metterci nei panni di quelli che soffrono -- per
qualsiasi motivo -- e a lavorare con compassione,
amore e rispetto per mettere fine alla sofferenza
-- in qualsiasi luogo -- non potremo avere pace.
Un augurio a tutti
(vecchio di almeno 2000 anni): pace in terra agli
esseri umani di buona volonta'.
PK
LUANA- NON SOLO LA MANO - MA UN BACIO
- luana.
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