ORIANA FALLACI
PARZIALISSIME
ACCUSA DI TERRORISMO A DIREZIONE UNICA
di Luigi Melilli
Cara Luana, non è da adesso che
ho preso posizione circa i fallaci e
parzialissimi giudizi espressi dalla destra
internazionale e dai suoi addetti al servizio
circa il terrorismo.
Si può dire anzi che tenere un
atteggiamento critico su tali giudizi è una
costante dalla quale non mi sono mai allontanato,
pur essendo anche io tentato da simpatie di
parte, specie là dove implicate erano e
sono parti deboli e diseredate della società.
Sono infatti per natura portato
a simpatizzare con il Terzo e il Quarto mondo,
avendo sperimentato sulla pelle della mia
famiglia e su quella di coloro che partecipavano
alla nostra condizione di contadini poveri e
sfruttati quanto facile fosse per chi aveva solo
un pochino di più, pur senza perciò stesso
essere ricco sottometterci e farci
vivere in paura.
Forse tu queste cose le sai per
riflesso, per documentazione fatta nel corso dei
tuoi studi o per innata curiosità e non per
esperienza diretta o trasmessa dai tuoi antenati:
ma se così non fosse dovresti sapere che, ancora
a pochi chilometri da Roma, in Sabina - io sono
di Poggio Moiano - chi vive del lavoro dei campi
o comunque da artigiano premette un
sór o un sòra al nome
di coloro che fanno lavorare da braccianti o da
giornatari i loro poderi e campicchiano o
campicchiavano dello stipendiuccio da impiegati e
potevano così mettere insieme pranzo e cena,
comprando anche due o tre volte alla settimana un
poco di carne dal macellaio.
Ma questo non mi ha fatto mai
velo: ho sempre cercato di valutare criticamente
le situazioni, reprimendo i miei istinti di
classe, che solo lapparente attuale diffusa
opulenza può offuscare nelle coscienze di
consumatori di tutto e a qualunque prezzo, quello
della dignità incluso.
Ho letto quanto Oriana Fallaci
scrive nella sua fallace presunzione di non
essere nella barca comune e la sua
scelta di sentirsi solidale con chi si sente al
sicuro dietro lusbergo di persone potenti e
pronte a pagare con enormi capitali, calciatori,
sportivi vari, cantauntori e divi
telecinematografici, e magari anche scrittori e
scrittrici favorite da lanci non sempre procurati
dal valore personale ma aiutati, il più delle
volte, o da atti di ossequio servile o da
vicissitudini fortunate e felici.
Non oso includere nella
categoria di questi ultimi la Fallaci, perché
sono abituato a non dare giudizi di valore morale
complessivi, specie su persone in qualche
modo arrivate, riservandomi di
giudicare le singole azioni ma solo in funzione
della posizione da assumere personalmente
in circostanze come lattuale.
Ed è per questo che non da ora
mi sono schierato alla parte opposta a quella
scelta dalla Fallaci in merito al terrorismo,. E
se non ne ho fatto il nome, è solo per omaggio
al dantesco non ragioniam di lor ma guarda
e passa meritato dallignavia
intellettuale di chi, come la nominata, non sa
far differenza tra chi muore per vendicare i
propri morti e chi invece manda altri ad uccidere
chi è di ostacolo alle loro pretese di egemonia.
infatti, se tu sei adusa a
dare una scorsa ai news groups di internet, su
it.cultura.religioni, it.politica e
it.politica.ulivo avreai forse trovato uno almeno
do questi miei pezzi datati dal 12 al 15 u.s.
LA
LEGGE DEL PIU' FORTE STA UCCIDENDO
GIUSTIZIA E PIETA'
RETTORICA
E PIETA': LA TERRA SANTA
MEDIO
ORIENTE E UMANITA'
MA
TENTENNA NON ERA CARLO ALBERTO?
CONTRO
LA FORZA LA RAGIONE NON VALE.
Al di là del valore che possano avere tali miei
scritti (lunica risposta che ho avuto fino
ad ora è un consiglio a spendere meno parole)
non ti sarà difficile comprendere quanto io
viceversa abbia apprezzato il tuo pezzo, che ho
letto; ed è per scriverti questa mia
soddisfazione che ti rispondo come chiedi, e non
per ottenere risposte più confortevoli
dellunica avuta fino ad ora: non sono mai
stato disponibile a dare la benché minima parte
della mia dignità per un favore o per una lode,
essendo la mia morale ispirata a quella
beethoveniana (evidentemente tratta dalla Critica
della Ragion Pratica di Kant): Ricordati di
dire sempre la verità anche quando si trattasse
di un trono.
Ma una cosa non sopporto (ed è
la vera ragione per cui sto rispondendoti),
questa: Dire mi vergogno
relativamente a quanto il prossimo fa, essendo
libero di farlo ed avendo anche le motivazioni
per farlo. Perché questo è il vero delitto
della fallacissima Fallaci, e più che giusto e
meritato è allora il tuo
contrappasso che condivido e ripeto:
mi vergogno che ci sia una scrittrice che
si sente autorizzata ad ergersi sopra tutti,
dicendo mi vergogno di quello che
fanno quando esso è non solo motivato ma
anche giusto o almeno naturale.
E magari - non lo so, ma se non
lei, chissà quanti, ivi compresa la stessa
Fallaci, hanno ripetuto con spirito patriottardo
Quando un popolo si desta / Dio si mette
alla sua testa / la sua folgore gli dà o
Chi per la Patria muor vissuto ha
assai...
Bene, io sono contro le guerre,
contro le liti, contro la pena di morte, contro
la sopraffazione delluomo sulluomo e
quindi magari posso compiangere più che
ammirare i kamikaze che vengono costretti a
sacrificare la loro vita per insegnare ai
prepotenti armatissimi vicini che i loro gesti di
gratuita ferocia e distruzione non saranno
impuniti, nè nel presente e nè nel futuro; ma
non mi lascerò mai convincere dalla pretesa
degli israeliani di sbandierare la propria paura
di essere cacciati anche dalla
Palestina da questi Palestinesi, che per anni
hanno combattuto i carri armati, gli elicotteri,
i cannoni, i missili e i mitra degli israeliani
con i sassi.
Vero è che gli ebrei - popolo
che ammiro per moltissimi versi, fosse altro che
per gli ingegni che hanno fornito e forniscono al
progresso dellumanità in ogni campo - la
paura ce lhanno nel loro dna: basta leggere
lAntico Testamento per accorgersene. Ma
anche noi italiani
fummo per secoli calpesti e derisi
perché non siam popolo, perché siam
divisi
e
tuttavia non per questo - esclusa la funesta
epopea mussoliniana, del resto non feroce come
altre coeve - ci lasciamo andare ad atti di
sopraffazione per paura. Perché è vero che
chi mena per primo mena due volte ma
non è vero che i Palestinesi abbiano menato per
primi.
A
menare per primi furono i falchi fondamentalisti
ebrei, specie quando uccisero Shamir per mano di
un loro talebano ante litheram. E ai
palestinesi non fu solo imposto di tenersi entro
il territorio loro concesso gli insediamenti dei
coloni ebrei distribuiti a pelle di leopardo, ma
con latto irresponsabile della spianata
delle Moschee Sharon sentenziò che altri
insediamenti sarebbero stati realizzati.
E
allora, se è vero che dalli e dalli alla fine
mordono anche le pecore, la signora Fallaci deve
prendere coscienza del valore del suo cognome, e,
fatto un minimo esame di coscienza, evitare di
bestemmiare contro verità e umanità con i suoi
mi vergogno che sarebbero
giustificati solo se espressi nei confronti del
proprio comportamento.
Del
resto basterebbe solo un po di senso di
misura per non oltrepassare la linea di
demarcazione tra ciò che decet e ciò che
non decet: per il resto potrebbe continuare a
pensarla come vuole e a simpatizzare con chi
vuole, che nessuno le negherebbe tale diritto,
anche se rischierebbe qualche civile nota di
dissenso, a cui, forse, non si sente capace di
rispondere argomentatamente, malgrado la sua
bravura nello scrivere.
Rieti,
mercoledì 17 aprile 2002
LUANA -
carissimo - e' sempre un piacere ascoltare la tua
saggezza e poterla pubblicare per equivale a
condividerla con altri.
un bacio davvero
tanto - luana
|