RISCALDAMENTO
CLIMATICO Secondo
un rapporto della FAO, i cambiamenti climatici potrebbero
avere forti ripercussioni sulla produzione agricola
mondiale, che potrebbe aumetare nei paesi ricchi con un
clima temperato, ma diminuire nei paesi tropicali poveri.
Il documento aggiunge che il riscaldamento globale
aumentera' gli spostamenti in massa delle popolazioni
umane, accrescendo in tal modo il numero dei rifugiati
ambientali; inoltre il cambiamento ambientale e climatico
degli ecosistemi costringera' gli animali e i vari tipi
di coltivazioni a 'migrare' nelle zone in cui si sono
create le condizioni adatte a loro, abbandonando quelle
in cui attualmente si trovano, perche' non piu' buone a
soddisfare i loro bisogni. Il risultato di tutto cio' non
puo' che essere una forte perdita di biodiversita'. le risorse ittiche Senegalesi Gland, Svizzera - Il tentativo dell'UE di aumentare l'accesso alle risorse ittiche delle acque territoriali Senegalesi, gia' ampiamente sovrasfruttate, minaccia la loro sopravvivenza e la possibilita' di sfruttarle in maniera sostenibile. La mossa scorretta della Commissione contraddice la linea politica dell'UE. Claude Martin, direttore generale del WWF international, ha scritto al commissario europeo Fischler affermando "La commissione europea conosce benissimo gli effetti devastanti delle risorse ittiche mal sfruttate, tant'e' che anche le acque europee hanno avuto molti problemi dovuti al sovrasfruttamento. E' inconcepibile pensare che la Commissione usi le tasse dei contribuenti per esportare questa pratica di pesca insostenibile nelle coste, gia' minacciate, dell'Africa Occidentale." Ogni anno, l'UE spende circa 270 milioni di euro per aggiudicarsi i diritti di pesca nelle acque di altri paesi, gran parte dei quali Africani. Questo porta denaro nelle casse statali di quei paesi, ma in realta' i pagamenti sono spesso molto piu' bassi del vero valore di mercato del pesato totale, e quindi e' sempre l'UE che ci guadagna. L'attuale accordo tra UE e Senegal finisce nel Maggio 2001, e il prossimo round di negoziati comincera' il 20 Aprile 2001 a Brussels. Accordi simili fatti con Mauritania e Guinea Bissau stanno per finire presto, ma la Commissione li rinnovera'. I negoziati dovrebbero stabilire le quote pescabili in base alle valutazioni di pesca sostenibile attualmente disponibili, ovvero tutto il contrario di quello che sta tentando di fare l'UE. Secondo Claude Martin i punti di partenza per gli accordi con i paesi in via di sviluppo dovrebbero essere l'uso sostenibile delle risorse ittiche e la loro conservazione, non gli interessi di breve termine dell'Unione. Il Green Paper formulato dalla Commissione, e pubblicato un mese fa, ambisce esplicitamente a sfruttare le risorse del mare nei paesi poveri, ma senza minacciare lo sfruttamento sostenibile delle risorse stesse. Il WWF crede che l'Unione
Europea dovrebbe ora passare dalle parole ai fatti. Lo
sfruttamento sostenibile delle risorse marine portera'
benefici sia all'Europa che all'Africa occidentale. ------------------------------------------------ LE BALENE UCCISE Gland, Svizzera - Mantenendo il menefreghismo nei confronti delle proteste da tutto il mondo, i cacciatori di balene giapponesi ritornano in patria dopo aver ucciso 440 balene minori durante la loro 14esima spedizione "scientifica". Sin dall'entrata in vigore della moratoria internazionale sulla caccia, nel 1986, il Giappone ha catturato un totale di 5,035 balenottere minori nell'Oceano Antartico, dichiarato santuario nel 1994. Cassandra Phillips, del WWF International, ha dichiarato "ancora una volta il Giappone ha beffato l'opinione pubblica internazionale usando una scappatoia legale che permette di cacciare qualche esemplare di balena per la vera ricerca scientifica, ma che non e' stata mai formulata per dar vita a tale caccia a scopi commerciali. In questo modo il Giappone compromette la sua credibilita' nel rispetto degli accordi internazionali." Oltre a cacciare nell'Antartico, sin dal 1994, la flotta giapponese ha ucciso esemplari di balenottera anche nel Nord del Pacifico. Lo scorso anno ha deliberatamente aggiunto alle specie da cacciare i capdogli e le balene di Bryde (due specie minacciate); nonostante la minaccia di sanzioni economiche e proteste dai leader del pianeta. La ricerca scientifica del Sol Levante, o presunta tale, puo' esser fatta anche senza uccidere nessun esemplare. Ad esempio si poteva dimostrare che le balenottere minori del Nord sono una popolazione diversa da quella del Sud anche senza estrarne il grasso o cucinarne la carne; ma con semplici prelievi di tessuto epiteliale e successive analisi del DNA. ----------------------------------------------- L'AMARO CACAO Quel che più colpisce nella
tragedia della nave carica di piccoli schiavi PAPUA - LA FORESTA MINACCIATA - La Papua Nuova Guinea (PNG) ospita il terzo piu' grande polmone verde della terra. Nel 1999, il governo della PNG, quello dell'Australia e la Banca Mondiale si impegnarono a porre una moratoria sulle operazioni di taglio nelle foreste, come condizione per un nuovo programma di prestiti finanziari al paese. La moratoria doveva restare fino alla revisione delle attuali license di taglio e al miglioramento legislativo in materia. I risultati delle prime analisi hanno rivelato che illegalita', corruzione e incompetenza predominano nel processo di assegnazione delle license. Nonostante mesi di proteste, la World Bank ed il governo australiano devono ancora rendere pubblica la loro opinione sulla moratoria: se mantenerla o rimuoverla. E soprattutto non e' chiaro se concederanno i prestiti. La decisione finale sara' presa a breve, e il silenzio dei due finanziatori fa trasparire che la rimozione della moratoria e' accettabile. Mantenere la moratoria, eliminare i sussidi alle multinazionali del taglio e favorire uno sfruttamento sostenibile delle foreste basato sulle comunita' e sulle aree protette, sono tutte condizioni indispensabili per la conservazione della ricca biodiversita', degli ecosistemi e il benessere delle comunita'. Chiedi il mantenimento della moratoria. ----------------------------------------------- PESCANO IL TONNO. SYDNEY - 19 Aprile 2001 - Giappone, Australia e Nuova Zelanda hanno deciso di aumentare la quota di pesca annuale per il tonno dalla pinna blu. L'aumento sara' di oltre 1,500 tonnellate e servira' a condurre un programma "scientifico" per stabilire la grandezza della popolazione e il limite di pesca sostenibile. Greenpeace ha criticato l'accordo affermando che questa specie di tonno e' classificata come "critically endangered" (criticamente minacciata). L'accordo e' l'epilogo di una guerra tra le tre nazioni che vedeva vietati i pescherecci giapponesi nelle acque territoriali Neozelandesi ed Australiane dopo che il Giappone aveva superato la sua quota di pesca di ben 1,500 tonnellate nel 1999. Il Giappone aveva spiegato che tale eccesso era impossibile da evitare perche' gli stock di tonni erano stati sottostimati. Il tonno dalla pinna blu e' venduto in Giappone per il Sashimi e un esemplare puo' raggiungere il prezzo di 50,000$. La Nuova Zelanda ha gia' tolto il divieto alle navi del sol levante di pescare nelle sue acque e l'Australia ha detto che lo togliera' non appena il programma di "ricerca" iniziera'. Il ministro della pesca australiano ha dichiarato "ci sara' un programma scientifico congiunto per il quale e' stato approvato un aumento della quota pescabile." "Il pesce verra' catturato ed etichettato e poi rigettato in mare. Ci sara' un certo tasso di mortalita' e quegli esemplari uccisi saranno venduti normalmente. Si pensa che la cifra' ammontera' alle 500 tonnellate. Greenpeace accusa l'Australia di aver ceduto alle pressioni del Giappone. L'appoggio dell'Australia al programma di ricerca non rende credibile l'opposizione contro la caccia alla balena portata avanti dal Giappone. Secondo l'organizzazione ambientalista vendere una specie "criticamente minacciata" per finanziare la ricerca 'scientifica' non e' una buona strategia per proteggere tale specie dall'estinzione. Alcuni scienziati indipendenti hanno detto che il programma sperimentale di pesca appena stabilito non e' necessario per gli scopi di ricerca. Ma l'Australia vuole guadagnare denaro dalle quote pecate per finanziare il resto della vera ricerca. Il programma sperimentale di
pesca non e' necessario e questa pseudo-scienza e' solo
una scusa per catturare piu' pesce. Questa specie di
pesce e' gia' pescata piu' velocemente di quanto si
riproduca, Greenpeace ha denunciato in una nota. -------------------------------------------------- SOSTANZE CHIMICHE Brussels, Belgio - 17 Aprile 2001 - Attualmente ogni persona adulta cammina con dozzine di sostanze chimiche tossiche nel suo corpo. Queste sostanze sono diffuse e alcune sono trasmesse dalla madre al bambino nel feto e poi con l'allattamento. Probabilmente non esiste essere vivente senza tracce di sostanze chimiche di natura antropogenica. Nell'Unione Europea si ci sono circa 30,000 sostanze chimiche commerciate in quantita' superiori alla tonnellata - gran parte di esse non hanno mai avuto adeguate valutazioni di sicurezza. Ma adesso l'UE ha fatto un grande passo avanti - proponendo un nuovo sistema per registrare, valutare ed approvare le sostanze chimiche. La Commissione Europea ha pubblicato il suo piano lo scorso Febbraio e adesso e' al vaglio dei governi dell'Unione che dovrebbero dare il via libera. Le aziende che producono le sostanze chimiche tossiche dovranno provare la sicurezza di cio' che mettono sul mercato. Il WWF ritiene grave che nella proposta non ci sia un sistema che vieti la commercializzazione di una sostanza su cui non si e' condotto alcun test. Per esempio non tutte le fragranze sintetiche saranno soggette a previa autorizzazione. Ma tali fraganze sono ugualmente persistenti e si accumulano nei tessuti adiposi. Queste fraganze sono molto diffuse: sono usate come fraganze a basso costo nei saponi, nei profumi, nei prodotti per capelli e molti altri prodotti. Tali sostanze chimiche poi finiscono a mare e si depositano nei tessuti dei pesci, granchi e cozze. Secondo il WWF, la proposta dell'UE non e' severa quanto dovrebbe, ma e' il minimo che si potesse fare. C'e' molta incertezza scientifica sugli effetti di queste sostanze sulla salute umana e animale. Il WWF sta chiedendo ai governi dell'Unione di non indebolire le proposte e di dare subito il via libera. Attualmente il 'white paper' dell'UE afferma che e' necessaria ulteriore ricerca per decidere come si dovrebbero trattare queste sostanze. Ma e' essenziale intervenire ora e non in futuro quando il problema sara' incontrollabile. Gli interessi del cittadino devono prevalere su quelli dell'industria. E' possibile mandare un'email al ministro dell'Ambiente Inglese e al Primo Ministro Tedesco per chiedere di non indebolire la proposta e approvarla nel piu' breve tempo possibile. http://passport.panda.org/nonactive/takeact2.cfm?ActionID=1961 --------------------------------------------------- |