Un'astronave con 40 passeggeri viene colpita da una tempesta di
meteoriti e precipita su un pianeta desolato. Riddick e' un detenuto di
massima sicurezza, un assassino, imbarcato sull'astronave, e approfitta
della confusione poer fuggire. Ma forse il pianeta non e' cosi' deserto
come sembra... "Pitch Black" e' una sorprendente via di mezzo tra "Cube"
e "Alien": col primo condivide la fotografia perennemente virata in
colori innaturali (in maniera diegetica, come in "Cube", visto che al
pianeta vengono forniti 3 soli di colori diversi) e il sublime approccio
alla storia e ai personaggi (anche qui non c'e' nessuna retorica e
nessuna forzatura, i personaggi sono estremamente credibili e lo
svolgimento non scontato); del secondo riprende l'aspetto e la
personalita' degli alieni. Di solito di film di questo genere si dice
"il solito clone di Alien", ma "Pitch Black" invece e' ben di piu':
sfrutta le limitazioni imposte dal basso budget (23 milioni di dollari
contro, ad esempio, i 70 milioni di "Alien: Resurrection" e i 95 milioni
di "Mission to Mars") per crearsi una sua estetica che lo rende
"diverso" dagli altri, in maniera piu' che positiva. E anche la
sceneggiatura non tenta di sfruttare i colpi bassi ormai inevitabili nei
film americani, come ad esempio la tecnica di spaventare lo spettatore
con falsi pericoli prima dell'arrivo di quelli veri: in "Pitch Black"
potete stare certi che se vi spaventate un motivo c'e'. Non bisogna
cercare verosimiglianza scientifica, perche' di appunti in questo senso
se ne potrebbero fare diversi (ma in fondo il film la verosimiglianza
non la cerca nemmeno), ma a parte questo Pitch Black si candida come uno
dei migliori film di fanta-horror degli ultimi anni, imperdibile per gli
amanti del genere.
L'ultima eclissi.