I lavori di Roberta Conti, sicuramente saltano la
generazione degli anni ottanta, lei supera quel periodo
nullo, in cui sono cresciuti giovani confusi che
renderanno piatto il futuro degli altri ; analizza, per la sua giovane eta', in modo concreto quanto la circonda. Il suo segno pero', e' molto meglio di quanto viene esposto nello spazio finale dell'opera, in quel segno racconta piu' di quanto espone con garbo e gentilezza nel quadro compiuto, e' un segno forte, chiaro, deciso, spesso freddo e preciso, calcolato e armonioso, ed e' nei segni che mi consigliavano i talentuosi maestri dellarte , si nasconde il contenuto, il sogno e il desiderio di un mondo migliore. Roberta e' ad un punto critico, come capita a chi pensa di esprimere e raccontare agli altri come vede il mondo, puo' aver trovato un suo terreno fertile, sul quale coltivare colori e sviluppare metodi, ma in molti casi il suo disegno completo, seppur armonioso, ricorda i : " moomi ", i disegni di: " mordillo " fumetti che ci hanno descritto con lucidita' gli eventi, mentre nelle composizioni - ovowai - oppure in - sei prove al limite per una via di fuga - , seppur lo spazio e' ben organizzato, l'estetica e l'oggettivita' dell'opera finale prevarica il contenuto. Ecco quindi, che la stessa artista, deve trovare il suo percorso, far esplodere il segno forse, oppure crescere negli eventi contemporanei della storia dell'arte, o dare meno contenuto alla visione dell'insieme e piu' al concetto che intende esprimere, vivere negli eventi sociali, dare attenzione maggiore alla comunicazione, schierarsi per poi divenire saggi. Comunque per ora ci solleva da quel peso che abbiamo, noi generazioni piu' avanti nel tempo e nell'eta', per aver lasciato il vuoto in un periodo storico che ora, Roberta, sta riempiendo con il suo frugare metodi e idee che ci fanno ben sperare per lei e per noi che dall'arte attingiamo amore. Massimo D'Andrea. |