LEGGE CIRAMI APPROVATA AL SENATO
Battute, gestacci, manifesti, richiami, urla e anche due sospensioni della seduta per l'intervento al Senato di Melchiorre Cirami (Udc), firmatario della disegno di legge sul legittimo sospetto. Alla fine il Senato approva.

POLITICA Palazzo Madama «blindato» dalle forze dell'ordine «Legittimo sospetto»: il Senato approva Il disegno di legge ora passa alla Camera. Aspra battaglia in aula: ma alla fine il centrosinistra si rifiuta di votare ROMA - Il disegno di legge sul «legittimo sospetto» è stato approvato dal Senato. Gran parte dell'opposizione non ha partecipato al voto. Questo il risultato della votazione: a favore 162, contrari 9, astenuti 1. Il provvedimento passa ora all'esame della Camera, che lo discuterà subito dopo la pausa estiva. LA SEDUTA - L'approvazione è arrivata dopo una seduta caratterizzata da aspri scontri tra maggioranza e opposizione. Battute, gestacci, manifesti, richiami, urla e anche due sospensioni della seduta per l'intervento al Senato di Melchiorre Cirami (Udc), firmatario della disegno di legge. «Questa legge non sposta alcun processo, ma dà solamente la possibilità a un giudice di decidere se un altro giudice è imparziale rispetto al procedimento in corso», ha detto Cirami. Questo passaggio ha suscitato la prima bordata di fischi accompagnata dall'esposizione di diversi cartelli sui quali era

scritto: «Un Cirami al giorno toglie il medico di torno» e, su un altro, «Cocaina al ministero dell'Economia non è un legittimo sospetto». Prima sospensione della seduta. In questo frangente il presidente di turno, Domenico Fisichella (An), ha invitato le tv a non utilizzare le immagini riprese dopo l'annuncio della sospensione e ciò secondo una delibera del Senato. Poco dopo, con molto nervosismo, si è ripreso il confronto con una fitta serie di commessi schierati. Al termine dell'intervento di Cirami urla, risa di scherno, gesti allusivi, oltre agli applausi e alle grida di dissenso.
In totale sono stati oltre 500 gli emendamenti presentati dall'opposizione al ddl Cirami. Sono sati oltre 250 i sub-emendamenti («correzioni» agli stessi emendamenti) e 159 gli ordini del giorno.
Per aggirarli la maggioranza ha creato un emendamento «civetta» che modificando la legge ha fatto decadere tutti quelli presentati dall'opposizione. L'emendamento Carrara (dal nome del senatore che lo ha presentato) è stato poi approvato con 152 voti a favore e 110 contrari. SENATO PRESIDIATO - Una decisione «ingiustificabie», contro cui è bene che «il presidente del Senato intervenga immediatamente». Così Gavino Angius, capogruppo dei senatori Ds, ha commentato la decisione di far presidiare in maniera straordinaria dalle forze dell'ordine l'ingresso del Senato. «I senatori non possono accedere liberamente ma devono esibire un documento d'identità», ha detto Angius. «Palazzo Madama è addirittura transennato. È un episodio che ha dell'oscuro: le forze dell'ordine fanno il loro dovere, ma qualcuno deve averle chiamate, ed è insolito, visto che qui manifestazioni ce ne sono ogni giorno, ma uno spiegamento di forze del genere non si è mai visto». Davanti al Senato in mattinata si erano radunati un centinaio di girotondini.

D'ALEMA: «È UN AUTORIBALTONE» - Massimo D'Alema sostiene che la scelta del centrodestra di impedire in tutti i modi che si svolga il processo Imi-Sir a Milano porta alla «delegittimazione del presidente del Consiglio» e respinge le accuse rivolte dalla Casa delle libertà all'opposizione di cercare il «ribaltone o il golpe giudiziario». «Quello che sta avvenendo è una sorta di autoribaltone perché non c'è il minimo dubbio che un capo di governo che per evitare una sentenza del suo giudice naturale si fa una legge ad hoc si delegittima profondamente agli occhi del Paese e dell'opinione pubblica internazionale», ha detto il leader diessino. D'Alema ha invitato l'opposizione a evitare di cadere nella trappola degli «opposti estremismi» e che la battaglia che il centrosinistra deve fare dev'essere in favore della legalità e «anche a sostegno delle istituzioni».

NO ALLA DIRETTA TV SU LA7 - Il Senato ha negato la diretta televisiva del dibattito a La7. Pera ha consentito solo la diretta Rai delle dichiarazioni di voto. 2 agosto 2002

IL SUICIDIO DI LUCENTINI
Lo scrittore Franco Lucentini, noto al grande pubblico per il lungo sodalizio con Carlo Fruttero, si uccide a Torino, lanciandosi nella tromba delle scale della sua abitazione. Lucentini era malato da tempo di cancro ai polmoni.

Era nato a Roma il 24 dicembre 1920 Si è ucciso Franco Lucentini Lo scrittore, da tempo malato di cancro ai polmoni, si è gettato nella tromba delle scale della sua abitazione torinese TORINO - Lo scrittore Franco Lucentini, noto al grande pubblico per il lungo sodalizio con Carlo Fruttero, si è ucciso, a Torino, lanciandosi nella tromba delle scale della sua abitazione di piazza Vittorio Veneto. Nello stesso modo, e nella stessa città, l'11 aprile 1987, si tolse la vita Primo Levi.
Lucentini, nato a Roma il 24 dicembre del 1920,
era malato da tempo di cancro ai polmoni. CON LUI C'ERA LA MOGLIE - Dopo essersi accorta che il marito non era più a letto, la moglie dello scrittore, Benne Darses, ha telefonato alla domestica e le ha chiesto di accorrere. È stata quest'ultima a rendersi conto di quanto era accaduto.Quando è giunta nell' antico palazzo di piazza Vittorio Veneto, nel centro storico di Torino, a due passi dal Po, ha trovato il corpo di Franco Lucentini a terra nell' ingresso. Lo scrittore si era lanciato dal pianerottolo del quarto piano, dove c' è il suo appartamento. Sul posto è accorso il fratello di Franco Lucentini. Ai giornalisti che hanno suonato alla porta ha soltanto detto: «Per il momento non abbiamo niente da dichiarare». Sta intanto rientrando a Torino, dal mare dove era in vacanza, Carlo Fruttero, che è stato avvertito telefonicamente dell' accaduto. La salma di Franco Lucentini è stata portata al cimitero monumentale e messa a disposizione dell' autorità giudiziaria.

DEPRESSO - «Era depresso, non tanto per le sue condizioni di salute, quanto per quelle della moglie, che negli ultimi mesi si era rotta due volte il femore». Così ricorda Franco Lucentini, Andrea Michele, titolare della pizzeria «Da Michele» che si trova nella grande piazza torinese, proprio in faccia al palazzo settecentesco abitato da Lucentini. È il ritratto purtroppo assai comune di una coppia di persone anziane cui la salute declinante ha creato non pochi problemi quotidiani: «Lucentini veniva da me abbastanza sovente, con la moglie francese Simone Benne Darses e col fratello - aggiunge Andrea Michele -. L'ultima volta è stato poco meno di un mese fa. In quell'occasione c'era solo il fratello. L'ho visto abbastanza giù, preoccupato per la salute della moglie, anche se, come al solito, cercava di mascherare il suo stato d'animo con la consueta ironia. Mi rimarrà negli occhi la sua immagine di distinta persona anziana che sventola un fazzolettino bianco, mentre attraversa la piazza, per il timore di essere travolto dalle auto». 5 agosto 2002

ALLUVIONI A PRAGA E DRESDA
Drammatica situazione a Praga. La capitale della Repubblica Ceca deve affrontare un'inondazione di proporzione catastrofiche.
In pochi giorni le piene travolgono l'Europa centrale, Germania e Dresda in testa.

UCCISE LE BIMBE INGLESI SCOMPARSE
Jessica Chapman e Holly Wells, le bimbe di 10 anni scomparse nella cittadina di Soham, sono state uccise. La polizia del Cambridgeshire ha incriminato Ian Huntley, 28 anni, bidello della scuola del villaggio e la sua compagna Maxine Carr, 25.

SLITTA IL CAMPIONATO
Slitta al 15 settembre l'inizio dei campionati di calcio di Serie A e B. Le Lega chiede al governo che venga proclamato lo stato di crisi del calcio, la risposta è negativa.