Un
Progetto per gli Anziani Umanizziamo
la nostra vecchiaia --------------------------- La sede
regionale Marche del Movimento di Difesa del Cittadino,
come è noto, si è sempre occupata molto delle tematiche
socio-sanitarie. Da qualche anno ha concentrato la
propria attenzione su un problema specifico che
direttamente o indirettamente ci riguarda tutti, il
problema della vecchiaia. Nel
nostro paese circa 87.000 persone anziane sono ospiti
delle RSA (Residenza Sanitaria Assistenziale) e
delle residenze protette, altri circa 194.000 anziani
sono invece ospiti delle così dette case di
riposo italiane, circa 186.000 persone anziane
prevalentemente malate vengono assistite a domicilio dal
servizio ADI (Assistenza Domiciliare Integrata). Sono
davvero molte le persone anziane che per le più
variegate ragioni, sono costrette a vivere in queste
strutture -oppure assistite del tutto insufficientemente
a domicilio- ma, la loro vita non è certamente delle
migliori. Le buone intenzioni del Legislatore e delle
Istituzioni competenti, con lobbiettivo delle
recenti Norme di avviare il processo di accreditamento
per garantire standard strutturali ed organizzativi
minimi in grado di assicurare determinati livelli di
qualità non hanno sinora dato i risultati attesi.
Infatti le Regioni italiane si sono fatte trovare
impreparate di fronte alla necessità di stabilire gli
standard delle RSA e quasi tutte hanno semplicemente
recepito la norma quadro nazionale DPR del 14/01/1997 che
presenta molte lacune e maglie troppo larghe e molto poco
caratterizzate che da sole non permettono assolutamente
una sensibile elevazione degli standard qualitativi delle
strutture residenziali per gli anziani. Nel nostro paese,
soltanto la provincia autonoma di Bolzano le Regioni
Umbria ed Emilia Romagna hanno cercato di migliorare gli
standard proposti dal decreto nazionale del 14/1/1997. Fra i
requisiti di qualità di una struttura residenziale, un
ruolo importante per la qualità della vita
dellanziano viene rivestito dallambiente
fisico delle RSA e delle case di riposo. Esso può
contribuire alla sicurezza fisica e alla mobilità degli
anziani residenti e, più globalmente, influenzare la
loro qualità della vita. Ad esempio, la privacy è un
aspetto importante dellambiente fisico ed è
intimamente legato al principio della centralità del
paziente. Alcune regioni italiane hanno previsto che
allinterno delle RSA deve essere garantito agli
utenti ospiti il rispetto dei diritti, della
riservatezza, della loro personalità, anche mediante la
personalizzazione degli ambienti, la valorizzazione della
persona attraverso una particolare cura dellaspetto
fisico, la promozione del patrimonio culturale, politico
e religioso di ciascuno. Come accade sempre nel nostro
paese, però, alle enunciazioni dei buoni principi non
seguono mai i fatti. Significativo,
da questo punto di vista, è lesempio riportato
dalla tabella che segue appresso relativa al numero dei
letti nelle singole camere delle RSA previste dalle
Regioni:
Come si
può notare dalla tabella quasi tutte le Regioni italiane
prevedono stanze che possono avere sino a 4 letti;
standard questi che non possono in alcun modo
rappresentare un indice di qualità delle strutture, né
di rispetto della privacy per lassistenza a
pazienti che sono spesso destinati a lunghe permanenze.
Come si può quindi pensare che delle persone molto
anziane (lospite tipo è una donna vedova con più
di 75 anni) possono vivere gli ultimi 8-12 (otto-dodici)
anni della loro vita in una stanza con altre 3 (tre)
persone che non hanno scelto di vivere insieme e che
nella migliore delle ipotesi avranno a disposizione un
bagno ogni 4 (quattro) persone? Sin qui
abbiamo esposto la realtà di una situazione di vita
dellanziano che conosciamo maggiormente, ma esiste
unaltra realtà della vita delle persone di
età inoltrata altrettanto importante e che interessa ben
194.000 persone anziane ospitate nelle case di riposo.
Noi del MDC Marche ci siamo limitati ad effettuare
verifiche a campione nella nostra Regione ed abbiamo
riscontrato delle realtà che non possiamo definire di
qualità. Abbiamo trovato camere con 5-6
(cinque-sei) letti, ospiti con caratteristiche culturali,
caratteriali, di abitudini sociali e patologiche completamente
diverse e sovente incompatibili tra loro. Apparsa
questa realtà ai nostri occhi, abbiamo immediatamente
deciso di occuparci del problema dellanziano, con
il preciso obbiettivo di voler contribuire concretamente
a migliorare nel più breve tempo possibile, la realtà
della vita di tante persone anziane. Come è noto, la
condizione di insoddisfazione molto spesso accorcia
lesistenza di troppi ospiti delle case di riposo,
una conclusione della loro vita che il più delle volte
non si sono scelti, ma è stata imposta loro per le più
svariate motivazioni seppur giustificabili, a volte
persino inevitabili. Di fronte
ad una realtà che dovrebbe far pensare molto di più a
tutti noi - la vecchiaia è inevitabile se non sostituita
da eventi più tragici - è, cioè, indispensabile che si
incominci ad affrontare concretamente questa
importantissima tematica. E un dovere delle
Istituzioni e degli Amministratori Pubblici più
direttamente coinvolti per competenza, ma siamo
consapevoli che è anche un dovere per un Movimento di
tutela e di difesa dei Diritti del Cittadino affrontare
la tematica. Noi del M.D.C. Marche siamo convinti che ci
siano alternative - e neanche molto onerose per la
Società - al fine di migliorare le condizioni degli
ultimi anni della nostra esistenza, come esempio ne
possiamo citare alcune: realizzare piccoli alloggi
protetti per anziani; potenziare lassistenza
domiciliare; sviluppare i sistemi di teleassistenza e di
telecontrollo. Su il fronte delle case di riposo occorre
rivedere le strutturazioni ed il metodo di gestione delle
case di riposo esistenti in modo che sia
compatibile con le esigenze personali e fisiologiche, la
privacy, le abitudini sociali e culturali di ogni ospite;
organizzare le case di riposo con centri interni di
incontro, culturali e di svago; con la presenza dello
psicologo, dellassistente sociale e di figure nuove
per animare e vitalizzare il più possibile un ambiente
che è psicologicamente austero per natura; organizzare
di tanto in tanto gite mirate per gli ospiti che
intendono partecipare; formulare cioè un progetto
di vita più umano, più accettabile, più vivibile
rispetto alla realtà presente che lanziano é
attualmente costretto a subire. Siamo
ovviamente ben consapevoli che il problema della nostra
vecchiaia è molto più presente nella fascia di
cittadini anziani che non dispongono di agiate condizioni
economiche, ma anche chi è più ricco, sia per questioni
attribuibili a particolari situazioni familiari, sia per
eventi negativi degli ultimi momenti, i problemi legati
alla vecchiaia e alla non autosufficienza sono presenti
anche in coloro che hanno meno problemi economici di
altri. Noi del
Movimento di Difesa del Cittadino della Regione Marche,
intendiamo quindi concentrare lattenzione sulla
qualificazione e la modernizzazione delle case di riposo.
Per questa ragione vogliamo organizzare un giorno di
studi e di dibattito con le Istituzioni ed i Pubblici
Amministratori, con i dirigenti del servizio
Geriatrico; con i responsabili delle RSA e delle Case di
Riposo, con i rappresentanti sindacali del settore, con i
rappresentanti degli operatori e del personale
specializzato impegnato nel settore, ma soprattutto con i
diretti interessati e con i loro familiari. Vorremmo
cioè organizzare una giornata che ci aiuti a capire bene
come stanno effettivamente le cose e per elaborare delle
proposte che ci aiutino a raggiungere concretamente
lobbiettivo descritto dallo slogan: Umanizziamo la
nostra vecchiaia ---------------------------
Il
Presidente Regionale Marche
Del Movimento di Difesa del Cittadino
Rag. Giovanni Fiorentini Recapiti:
Tel. 071-52 788 -- Tel + Fax 071-91 60 233 Cell.re
339-11 68 776 E-Mail: mdcregionale.marche@tin.it -- servizio_conciliazione@tin.it -- ivhfi@tin.it http:// www.mdc.it/regioni/marche.php -- www.mdc.it
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