devoluzione

di Giorgio Boratto

L'Italia, con la devoluzione, divisa in 20 regioni come 20 statarelli
speciali? Con ognuno la sua scuola, la sua polizia e sanità? No, l'Italia
con Berlusconi è divisa sempre più in due: chi lo segue come i giapponesi
seguivano Hiro Hito e chi lo detesta, non lo sopporta come me. Infatti mi
sto accorgendo come il paese si stia sempre più sfaldando. Io poi sono
arrivato a distinguere i berlusconiani da certe particolarità: cravatte,
linguaggio, comportamenti; questa divisione sta assumendo anche delle
caratteristiche antropologiche. A parte che se Berlusconi avesse gli occhi a
mandorla li avrebbero pure i suoi seguaci, la verità è che dietro Berlusconi
c'è il nulla: sia Fini, che Bossi, paiono due soldatini a servizio. Ognuno
fa la sua politica concordata ma chi tira i fili e richiama tutti agli
ordini è Berlusconi.
Così abbiamo l'Italia di Berlusconi, l'Italia dei condoni e dei furbi,
l'Italia di Mediaset e della RAI e l'Italia del dubbio, della poesia e dello
studio, l'Italia che contesta, che si ribella alla cultura del trash,
all'Italia dei Vito e degli Schifani. Mi sono fermato all'edicola e gli
antichi arrabbiati lettori del Giornale di ieri lo paiono anche oggi; sono
rimasti gli stessi anche se ora hanno il comando dell'Italia.Prima dicevano
che comandavano i comunisti- per loro hanno sempre comandato - ora pur
leggendo che tutto va bene e l'Italia vola, hanno la giustizia su misura e
meno tasse, sono sempre un po' foschi. Forse l'unico ottimista è il loro
capo, ha il sorriso incorporato, per il resto si aspettavano che i soldi
crescessero e invece.Ma sotto sotto anche i seguaci sono ottimisti, infatti
aspettano la devoluzione, ancora meno tasse, riforme costituzionali, tipo il
presidenzialismo che farà nei programmi presidentissimo il loro amato. Ma
state certi saranno sempre insoddisfatti: è l'appetito dell'uomo che
determina la fame e questi di appetiti ne hanno davvero tanti. Il prossimo
governo si vedrà che sarà una Dieta.



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