LA CRONOLOGIA DI
DIECI ANNI SPERICOLATI
1992. L'INIZIO
- 17
febbraio. Mario Chiesa,
presidente socialista del Pio Albergo Trivulzio di
Milano, viene arrestato nel suo ufficio mentre intasca
una busta con 7 milioni di contanti. A denunciarlo è
Luca Magni, un piccolo imprenditore di Monza che ha
versato la tangente in cambio di un appalto di pulizie
per la sua ditta. Chiesa viene accusato di concussione.
L'inchiesta su di lui era in corso dall'ottobre del `91,
e da due anni la procura di Milano sta indagando
sull'intreccio affari-politica ("Duomo
connection", urbanistica cittadina). Ma è l'arresto
in flagranza a far "esplodere" il caso
Tangentopoli nell'opinione pubblica, abituata a casi di
ordinaria corruzione (e di ordinario insabbiamento delle
inchieste) ma fino a quel momento ignara delle dimensioni
"di sistema" del fenomeno.
- 3 marzo. Il segretario del Psi Bettino Craxi
"scarica" Mario Chiesa come un
"mariuolo" che getta fango sull'immagine del
Psi milanese. Ma poche settimane dopo, in carcere, Chiesa
comincia a parlare. Si aggiungono le dichiarazioni
spontanee di imprenditori e politici milanesi: la mappa
della corruzioni si allarga, l'inchiesta anche e
coinvolge soprattutto la Dc e il Psi, ma anche il
Pci-Pds.
- 5 aprile. L'effetto
Tangentopoli precipita sul sistema politico. Alle
elezioni politiche la Dc perde 5 punti e scende sotto il
30%; il Psi passa dal 14.3 al 13.6; i voti di Pds e
Rifondazione sono il 5% in meno di quelli del Pci
nell'87. L'antipartitica LegaNord, per la prima volta
presente nela competizione nazionale, salta all'8,7 %. Il
24 aprile cade il VII governo Andreotti. Segue, il 23
maggio, la strage di Capaci in cui resta ucciso a Palermo
il giudice antimafia Giovanni Falcone (il suo collega
Borsellino verrà ucciso il 19 luglio). Il 25 maggio
viene eletto al Quirinale Oscar Luigi Scalfaro. Il 28
giugno nasce il nuovo governo quadripartito
(Dc-Psi-Psdi-Pli) guidato da Giuliano Amato.
- 22 aprile. Vengono
arrestati in un solo blitz otto imprenditori milanesi.
Confessano, seguono altre dichiarazioni spontanee di
imprenditori. Il mondo degli affari accusa il colpo.
- 1 maggio. Primi
avvisi di garanzia a parlamentari - Carlo Tognoli e Paolo
Pillitteri, ex sindaci socialisti di Milano dal `76 al
'91- sulla base delle confessioni di Chiesa e altri.
Seguono, il 6 maggio, gli arresti di Maurizio Prada e
Gianstefano Frigerio, segretari milanese e regionale
della Dc, e di Massimo Ferlini (Pds), nonché di Enzo
Papi della Cogefar (Fiat), e il 13 maggio l'avviso di
garanzia al tesoriere della Dc Severino Citaristi.
L'inchiesta intanto si allarga agli appalti di tutte le
aziende municipali e regionali e ad altri enti economici
governati dai partiti (Ipab, Mm, Atm, Sea, Aem, Ferrovie
Nord).
- 3 luglio. La Camera
discute di Tangentopoli. Bettino Craxi dice: "Chi
può chiamarsi fuori dal sistema delle tangenti, si
alzi". Nessuno si alza.
- 17 luglio. Arresto di Salvatore Ligresti, grosso
imprenditore edile milanese amico di Craxi.
- 2
settembre. Mentre sta per
partire la richiesta di autorizzazione a procedere nei
suoi confronti, Sergio Moroni, deputato socialista di
Brescia, "collettore" delle tangenti milanesi
sui rifiuti per il Psi, si uccide con un colpo di fucile
nella sua casa di Brescia. Lo aveva preceduto in giugno
Renato Amorese, che si era ucciso lasciando una lettera
di ringraziamento a Di Pietro. Moroni invece non
ringrazia ma accusa. "Un grande velo di ipocrisia da
tutti condivisa ha coperto per anni i modi di vita dei
partiti e i loro sistemi di finanziamento", lascia
scritto; adesso si crea invece "un clima da
progrom", "un processo sommario in cui la ruota
della fortuna assegna a singoli il compito di vittime
sacrificali".
- 15
dicembre. Primo avviso di
garanzia a Bettino Craxi.
- ottobre
`92 - aprile `93. Le inchieste sugli
appalti si allargano su scala nazionale: Eni, Ferrovie,
Anas, Enel, Ministeri della sanità e delle poste.
Nell'inchiesta sulle Poste emergono i legami fra Davide
Giacalone, uomo del ministro repubblicano Oscar Mammì
autore dell'omonima legge sulle frequenze tv, e la
Finivest. L'inchiesta viene richiesta per competenza
dalla procura di Roma insieme con quelle su Anas e
Intermetro: finiranno tutte in prescrizioni e
assoluzioni. Va alla procura di Napoli quella sulla
sanità, che porterà alla condanna di dell'ex ministro
liberale De Lorenzo. Nelle inchieste sugli appalti
milanesi e nazionali si trovano coinvolte intanto tutte
le principali industrie italiane, dalla Fiat alla
Olivetti. Parte nei primi mesi del `93 l'inchiesta sulla
Montedison di Gardini e Ferruzzi e sull'Eni, grande feudo
socialista.
1993. MANETTE IN
TV
- 7
febbraio. Il faccendiere
Silvano Larini si costituisce e accusa Craxi e Martelli
per il "conto protezione" in Svizzera.
22 febbraio. Viene arrestato Francesco Paolo Mattioli,
responsabile finanziario della Fiat.
- 1 marzo. Viene
arrestato Primo Greganti, ex funzionario comunista che ha
ricevuto sul proprio conto Gabbietta i soldi di una
tangente destinata, secondo Lorenzo Panzavolta (gruppo
Ferruzzi), al Pci. Per quattro mesi Greganti - "il
compagno G" - tace, nega ogni coinvolgimento del
partito, adduce una sua consulenza per la Ferruzzi in
Cina, dice di essersi comprato casa con quei soldi.
- 4 marzo.
Il portavoce di
Arnaldo Forlani, Enzo Carra, arrestato per falsa
testimonianza, viene trascinato al processo in catene. Le
immagini shock aprono le polemiche sull'uso delle
"manette facili" da parte del pool.
- 5 marzo. Il
guardasigilli Conso emana un decreto per depenalizzare il
reato di finanziamento illecito dei partiti. Il
presidente della Repubblica Scalfaro non lo firma.
- 10 marzo.
Si costituisce il
banchiere italo-svizzero Pier Francesco Pacini Battaglia,
gestore di una rete internazionale di fondi neri dell'Eni
di 500 miliardi, usati anche per finanziare Dc e Psi.
- 18
aprile. Referendum
elettorale per introdurre il sistema maggioritario. I sì
stravincono con l'81,9% dei voti. Solo il 18,1 % vota no.
Lo stesso giorno Amato si dimette da presidente del
consiglio.
- 27
aprile. Autorizzazione a
procedere per Giulio Andreotti, accusato di associazione
esterna in reati di mafia
- 28
aprile. Nuovo governo,
presidente del consiglio Carlo Azeglio Ciampi.
- 29
aprile. No del parlamento
alla richiesta di autorizzazione a procedere per Craxi.
All''uscita, Craxi va al Raphael e viene accolto con un
lancio di monetine dalla piccola folla riunita per
aspettarlo.
- 11
maggio. Arresto ell'ex
cassiere del Pci Renato Pollini
- 16
maggio. Carlo De Benedetti
ammette 20 miliardi di finanziamenti illeciti a Dc, Psi,
Psdi, Pri, dicendosi vittima di "un regime politico
prevaricatore".
- 20
luglio. Gabriele Cagliari,
ex presidente dell'Eni, detenuto a San Vittore dal 9
marzo nell'ambito dell'inchiesta sull'Eni, si toglie la
vita in cella soffocandosi con un sacchetto di plastica.
Nella lettera d'addio alla moglie, punta il dito contro
pratiche "atte a annichilire e distruggere la
persona, non a fare giustizia". La vedova
restituirà alcuni miliardi di tangenti.
- 23
luglio. Raul Gardini si
uccide con un colpo di pistola nella sua casa di Milano.
Nel biglietto d'addio, solo un grazie ai familiari. E' il
giorno fissato per gli arresti del vertice Montedison:
vengono arrestati Carlo Sama e Sergio Cusani.
- 27
luglio. Autobomba a Milano,
via Palestro, alle 23.15 (cinque morti), bombe a Roma,
chiesa del Velabro e basilica di San Giovanni, poco dopo
mezzanotte.
- 24
agosto. Marcello
Stefanini, tesoriere del Pds, viene iscritto sul registro
degli indagati da Tiziana Parenti. D'Ambrosio però
accerta la veridicità della versione di Greganti sulla
tangente Ferruzzi. Il pool si riunisce per verificare le
prove contro Stefanini e chiede - con l'astensione di
Parenti - di archiviare il caso, ma Ghitti ordina nuove
indagini. Il caso Stefanini verrà definitivamente
archiviato per mancanza di indizi nel `96-'97; nel `95
verrà fuori che Greganti ha incassato un'altra tangente
per conto del partito, ma senza referenti meglio
specificati. Greganti sarà condannato a 3 anni.
- 2
settembre. Viene arrestato il
presidente del tribunale di Milano Diego Curtò.
- 28
ottobre . In diretta tv
comincia il processo Cusani, e agli interrogativi
sull'uso della carcerazione preventiva e delle manette
facili si aggiungoni quelli non meno inquietanti sul
confine fra il carattere pubblico dei processi e la loro
"esposizione" in tv. L'accusa riguarda il
finanziamento dei partiti coi fondi neri Montedison (per
la campagna elettorale '92, 5 miliardi alla Dc di
Forlani, 7 e mezzo al Psi, 5 all'ex ministro Paolo Cirino
Pomicino (reo confesso), più di due milioni di dollari
alla corrente andreottiana della Dc), nonché 200 milioni
alla Lega, il cui tesoriere Alessandro Patelli verrà
arrestato il 7 dicembre (Bossi ammetterà in gennaio). Il
17 dicembre Forlani, ripreso in diretta in immagini
penose che lo mostrano con la bava alla bocca, nega
tutto. Craxi dice di aver partecipato "come
tutti" a un "sistema irregolare di
finanziamento" di tutti i partiti. Il 2 febbraio nel
processo si apre un nuovo capitolo sulle "tangenti
rosse": Carlo Sama racconta di un miliardo portato
da Gardini a Botteghe oscure nell''89, ma né lui né
Cusani sono in grado di dire a chi. Di Pietro: "non
posso indagare il signor partito, ho bisogno di un nome
edi un cognome". La Corte d'appello dichiarerà
indimostrati i sospetti.
- 21
novembre. Alle elezioni
amministrative, le prime con l'elezione diretta del
sindaco, i progressisti guidati da Occhetto vincono a
Roma, Napoli, Venezia, Palermo, Genova, Trieste.
1994. IL
CAVALIERE IN CAMPO
- 26
gennaio. Silvio Berlusconi
"scende in campo" e annuncia la nascita di
Forza Italia.
- 11
febbraio. Paolo Berlusconi
viene arrestato per tangenti ai funzionari Cariplo. Sarà
assolto in Cassazione. Ammette però il versamento di
tangenti a politici milanesi.
- 27 marzo.
Elezioni politiche:
il Polo delle libertà vince le elezioni. Da presidente
del consiglio, Berlusconi offre a Di Pietro di fare il
ministro. Di Pietro rifiuta.
- 21
aprile. Comincia la
maxiinchiesta sulla guardia di finanza: 80 finanzieri
arrestati e più di 300 imprenditori coinvolti, fra i
quali le maggiori firme dell'alta moda milanese, nonché
tre aziende del presidente del Consiglio - Videotime,
Mediolanum, Mondadori.
- 24
aprile. In una
lettera al Corriere della Sera, Cesare Romiti ammette le
tangenti Fiat.
- 28
aprile. Otto anni a Cusani
(6 in appello).
- 13
luglio. Mentre i finanzieri
arrestati nell'inchiesta sulla guardia di finanza parlano
della Fininvest, il governo Berlusconi emette il decreto
Biondi (allora guardasigilli), che vieta la custodia
cautelare per molti reati, fra i quali la corruzione.
L'indomani Di Pietro annuncia eclatantemente in tv,
presenti Colombo, Greco e Davigo, lo scioglimento del
pool. Polemiche sull'esposizione televisiva dei
magistrati. La Lega si schiera contro il decreto, che non
diventerà mai legge.
- 28
luglio. Ordine di cattura
per Paolo Berlusconi per le tangenti alla guardia di
finanza.
- 3
ottobre. Giorgio Tradati,
amico di Craxi, confessa di aver gestito per conto di
Craxi due conti svizzeri con depositi di circa 30
miliardi e bonifici fino al `92.
- 4
ottobre. Ispezione
ministeriale al pool. Intervista di Borrelli al Corriere:
"Su Telepiù siamo arrivati a livelli
altissimi".
- 21
novembre. Davigo iscrive
Silvio Berlusconi sul registro degli indagati. Il premier
è a Napoli per un vertice di capi di stato sulla
criminalità. Un ufficiale dei carabinieri gli notifica
per telefono l'invito a comparire in procura come
accusato di corruzione. Il 22 mattina il Corriere apre
con lo scoop sulla notizia.
- 23
novembre. Ispezione
ministeriale su Di Pietro. per un prestito concessogli da
Giancarlo Gorrini, condannato a Milano per il fallimento
di una compagnia di assicurazioni.
- 6
dicembre. Al termine della
requisitoria al processo Enimont, Di Pietro si toglie la
toga in tribunale. Il giorno prima ha consegnato
"con la morte nel cuore" la sua lettera di
dimissioni dalla magistratura. Motivazione: la
stanchezza. Le vere ragioni non si sapranno mai.
- 22
dicembre. Cade il governo
Berlusconi, col ritiro della fiducia da parte di Bossi e
Buttiglione. Scalfaro non scioglie le camere e affida
l'incarico per la formazione del nuovo governo a Lamberto
Dini.
1995. DI PIETRO
LASCIA
- 13
aprile. Ospitedi Santoro
in tv, Silvio Berlusconi rivela che Di Pietro gli ha
detto di essersi espresso a suo tempo contro il suo
avviso di garanzia. Borrello chiede a Di Pietro di
smentire. Di Pietro tace. Gelo fra Borrelli e Di Pietro.
- 18
aprile. L'avvocato
Taormina sollecita indagini su Di Pietro alla procura di
Brescia. Due mesi dopo Di Pietro ammette la "caduta
di stile" del prestito di Gorrini. Dopo tre
interrogatori, sarà scagionato in udienza preliminare.
Fine luglio. Stefania Ariosto racconta a Ilda Boccassini
di aver assistito a episodi di corruzione del giudice
romano Renato Squillante e di altri magistrati da parte
degli avvocati Cesare Previti e Attilio Pacifico. Fra i
finanziatori cita anche Berlusconi e la Fininvest.
- 27
ottobre. Sentenza Enimont: 4
anni a Craxi, 2 e 4 mesi a Forlani, 2 e 6 a Cirino
Pomicino, 8 mesi a Bossi e Altissimo, 6 a La Malfa, De
Michelis
1996. TOGHE
SPORCHE
- 12 marzo.
Pacifico e
Squillante vengono arrestati per corruzione. Il 3
settembre il pool chiede l'autorizzazione all'arresto
dell'onorevole Previti.
- 21
aprile. Elezioni
politiche: vince l'Ulivo, Prodi diventa presidente del
Consiglio, Di Pietro ministro dei lavori pubblici, carica
da cui si dimette il 14 novembre.
- 15
settembre. Arrestati a La
Spezia Lorenzo Necci, manager delle Ferrovie dello Stato,
e il banchiere Alfonso Pacini Battaglia. Imputazioni:
corruzione fra i giudici romani, appalti ferroviari
efinanziamenti ai partiti. Il processo di primo grado
deve ancora aprirsi a Perugia.
1997. LA
BICAMERALE
- 6
febbraio. Si insedia la
commissione bicamerale per la riforma della seconda parte
della Costituzione presieduta da D'Alema. La riforma
dell'ordinamento giudiziario è una delle poste
principali, e per il centrodestra quella decisva. Lo
schieramento di Berlusconi - aiutato da alcuni membri di
centrosinistra del Ppi, primo fra tutti Gargani - punta
fin da subito soprattutto alla separazione delle carriere
fra giudici e pm e al ridimensionamento del ruolo e
dell'autonomia del Csm.
1998.
PRESCRIZIONI
- 28
gennaio. No della Camera,
malgrado la maggioranza di centrosinistra, alla richiesta
di autorizzazione a procedere per Previti: mancano voti
Ppi.
- 4 giugno. Crolla,
per volontà di Berlusconi, l'intesa sulla bozza di
riforma della Costituzione licenziata dalla Bicamerale.
Il Cavaliere non ha ottenuto quello che voleva in materia
di giustizia. Non solo: al congresso azzurro di Assago,
poche settimane prima, ha fatto una consistente virata
politica e d'immagine, trasformandosi da paladino e padre
costituente della seconda Repubblica in erede della
prima.
- 7 luglio.
Berlusconi
condannato in primo grado per corruzione nel processo
sulle tangenti alla guardia di finanza. In appello
otterrà attenuanti generiche e prescrizione, in
Cassazione l'assoluzione.
- 13
luglio. Craxi e Berlusconi
condannati per il caso All Iberian. In appello, caso
chiuso per prescrizione.
- 9
ottobre. Cade il governo
dell'Ulivo di Prodi. Il 22 si insedia il centrosinistra
di Massimo D'Alema.
1999. CASO SME
- 26
novembre. Berlusconi e
Previti rinviati a giudizio per la prima tranche del
processo Sme-Ariosto, tuttora in corso.
2000. MUORE
CRAXI
- 20
gennaio. Bettino Craxi
muore a Hammamet, con a carico due sentenze definitive di
condanna per corruzione e tre ordini di custodia
cautelare. La famiglia aveva chiesto che potesse tornare
in Italia a curarsi, i giudici avevano autorizzato il suo
ricovero al San Raffaele di Milano ma in regime di
arresto, l'ex segretario del Psi aveva rifiutato,
dichiarando di voler rientare in Italia "solo da
uomo libero". Secondo la giustizia è un latitante;
secondo se stesso, un esule; la politica non decide, poi
gli dà l'onore dei funerali di stato.
- 13
giugno. Elezioni regionali.
Sul risultato deludente per il centrosinistra, D'Alema si
dimette da presidente del consiglio. Nasce il governo
Amato.
2001. BERLUSCONI
2
- 13
maggio. Elezioni
politiche. La Casa delle libertà di Silvio Berlusconi
vince e riconquista palazzo Chigi. Nei primi mesi di
governo il Cavaliere vara la legge che limita la
punibilità del falso in bilancio, la legge restrittiva
sulle rogatorie, la legge sul rientro dei capitali
nascosti all'estero. Poi vincola l'estensione alla
corruzione e ai reati societari del mandato di cattura
europeo a una modifica dell'ordinamento giudiziario in
Costituzione. L'obiettivo è sempre lo stesso:
separazione delle carriere fra giudici e pm, Csm
depotenziato, controllo del potere politico sui pm.
- dicembre.
Berlusconi prosciolto in fase preliminare nel processo
per il lodo Mondadori. Previti rinviato a giudizio per
corruzione in atti giudiziari.
2002. BORRELLI
RESISTE
- 12
gennaio. Nelle cerimonie di
apertura dell'anno giudiziario, i magistrati si
presentano in toga nera e contestano il guardasigilli
Castelli e l'intera politica del governo. Francesco
Saverio Borrelli, in procinto di andare in pensione,
lancia l'appello a "resistere, resistere,
resistere" sulla "linea del Piave" della
legalità contro il "regime" che si delinea.
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