LA DICHIARAZIONE DI BAGHDAD
Le autorità irachene consegnano agli ispettori Onu la loro voluminosa dichiarazione sugli armamenti, nella quale sostengono di non possedere più armi di distruzione di massa. Bush si dichiara scettico.

Alle 18 sarà consegnata agli ispettori, domani all'Onu Baghdad presenta la dichiarazione Decine di migliaia di pagine, 58 chili di documenti per dimostrare che «l'Iraq non possiede più armi proibite»

BAGHDAD - Le autorità irachene hanno mostrato alla stampa la loro dichiarazione sugli armamenti, che sarà consegnata alla missione dell'Onu questa sera alle 18 (ora italiana). Una documentazione imponente (decine di migliaia di pagine, 58 chili di peso), che dovrà essere studiata a partire da domani con cura dal Consiglio di Sicurezza.

ELEMENTI NUOVI - Si tratta di una massiccia mole di documenti - decine e decine di migliaia di pagine, 58 chili di pesantissime carte - che ribadiranno che l’Iraq non ha armi di distruzione di massa. Ma in questo dossier, ha anticipato l’ambasciatore iracheno alle nazioni Unite, ci saranno anche elementi "nuovi". Gli Usa dal canto loro restano scettici. Abbiamo prove "solide", dicono, che l’Iraq dispone di armi di distruzione di massa.

ONU - L’ambasciatore iracheno all’Onu, Mohammed Al-Douri, ha spiegato che i rappresentanti delle quindici nazioni del Consiglio di Sicurezza riceveranno la dichiarazione domenica, giorno di scadenza dell’ultimatum. "Abbiamo detto e ridetto che non possediamo più armi di distruzione di massa, tutto è stato distrutto e non abbiamo intenzione di farlo di nuovo", ha dichiarato ieri sera al Palazzo di Vetro l’ambasciatore iracheno Mohammed Al-Douri, aggiungendo che "se gli americani hanno queste prove di cui parlano, allora dicano agli ispettori di andare a trovare queste prove". 7 dicembre 2002

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