IL GIUBILEO DELLA REGINA Al via in Gran Bretagna le celebrazioni per i 50 anni di regno di Elisabetta II, con parate, concerti di musica classica e rock.
LA BOSSI-FINI
SULL'IMMIGRAZIONE Nel corso delle dichiarazioni di voto non sono mancati
alcuni momenti di tensione. I verdi per protesta, durante
l'intervento del capogruppo leghista hanno sbandierato un
cartello con sopra l'impronta di una mano: «Convocherò
l'ufficio di presidenza perché queste sceneggiate in
aula finiscano» ha reagito Pier Ferdinando Casini,
richiamando più volte all'ordine i deputati della
sinistra. «Queste sceneggiate sono vergognose. Qui non
siamo al circo equestre, qui siamo in parlamento e si
deve vergognare chi esibisce questi cartelli». PADRE PIO E'
SANTO IL G8 IN CANADA Berlusconi: «Arafat si faccia da parte». La Russia tra i Grandi G8: si chiude il vertice, appuntamento in Francia Il documento finale del summit di Kananaskis: terrorismo, crescita economica, piano per l'Africa e Medio Oriente CALGARY (Canada) - «Un vertice concreto, con risultati che sono stati rilevanti». La sintesi è del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che questa notte ha salutato le «montagne, le valli verdi, le fattorie e il cielo azzurro del Canada» quello che ha definito più volte come «un paesaggio impagabile». Il premier ripercorre rapidamente tutti gli obiettivi raggiunti in due giorni di vertice e con orgoglio sottolinea come lItalia abbia dato in più occasioni «il buon esempio». Si riferisce allazione che gli otto Grandi della terra hanno deciso di intraprendere in soccorso dei paesi più fortemente indebitati, ma anche allintroduzione delle-model, la via italiana per accompagnare le amministrazioni dei Paesi in via di sviluppo verso «bilanci trasparenti» e, soprattutto, «verso la democrazia». E non si stanca di ripetere come il nostro paese abbia «cassato debiti per 4 miliardi di dollari», una decisione richiamata «a titolo esemplare» nel documento finale di Kananaskis. IMPRONTA ITALIANA - Ma limpronta italiana sul vertice - oltre a quella di aver «bruciato» il padrone di casa sui tempi degli annunci ufficiali - è anche quella dellincorporazione della Russia nel G8: «in un incontro bilaterale con Putin - ha spiegato Berlusconi - il presidente ha ringraziato il nostro paese per tutto quello che ha fatto, dallammissione nel G8, a quella nel Consiglio a 20 della Nato, fino alla spinta che ha portato allaccordo "ten plus ten, over ten" per lo smantellamento degli arsenali nucleari, chimici e batteriologici". Laccordo che il documento finale ha ribatezzato «partenariato globale». Lotta al terrorismo, crescita economica e sviluppo sostenibile, nuovo piano d'azione per l'Africa, crisi regionali e Medio Oriente in primo piano. Questi i quattro temi d'intervento indicati nel documento finale del vertice del G8 di kananaskis, che in due pagine e mezza si conclude con il richiamo al prossimo summit in Francia nel 2003 e con l'annuncio che nel 2006 sarà la Russia ammessa al «club» ad ospitarlo. MEDIO ORIENTE - Ieri Berlusconi aveva preso posizione
sulla situazione mediorientale: «Se io fossi Arafat farei
il grande gesto che lo consacrerebbe alla storia come un
uomo che ha fatto tutto per il suo paese». Il premier,
in una conferenza stampa aveva specificato che «in molti
c'è il convincimento che Arafat, premio Nobel per la
Pace, possa fare un gesto generoso e farsi da parte».
Poi, sui possibili legami terroristici
dell'organizzazione guidata da Yasser Arafat, ha
aggiunto: «Ci sono più che sospetti che permangono
sull'Autoritá nazionale palestinese», RUSSIA TRA I GRANDI - Il primo risultato di questo
vertice è l'entrata a pieno titolo della Russia tra i
grande del G8. «Abbiamo raggiunto una storica decisione
sul futuro del G8: nel 2006, siamo d'accordo che la
Russia assumerà la presidenza e ospiterà il nostro
Vertice annuale». Con queste parole, e un comunicato
estremamente sintetico (nove righe), i leader dei Paesi
del G8 hanno annunciato l'inserimento della Russia, a
pieno titolo, tra i Grandi. Il comunicato prosegue: «Il
mondo sta cambiando. La Russia ha dimostrato il suo
potenziale di svolgere un pieno e significativo ruolo
nell'affrontare i problemi globali con cui tutti dobbiamo
confrontarci. Questa decisione rispecchia la notevole
trasformazione economica e democratica che è avvenuta in
Russia negli ultimi anni, specie sotto la guida del
presidente Vladimir Putin». Il nuovo e quinto ciclo del
G8 comincerà l'anno prossimo dalla Francia e proseguirà
con le presidenze di Stati Uniti, Gran Bretagna, Russia,
Germania, Giappone, Italia e Canada. PIANO DI
SMANTELLAMENTO NUCLEARE - Un accordo per rendere più
sicure le riserve russe di eccedenze di plutonio militare
è stato successivamente concluso dai leader del G7 e dal
presidente russo Putin. Aderendo a tale accordo, che mira
prima di tutto a evitare che tale materiale cada in mano
a terroristi che volessero fabbricare una «bomba
sporca», gli Stati Uniti si sono impegnati a consacrare
10 miliardi di dollari al programma di messa in
sicurezza. Gli altri sei del G7 contribuiranno anch'essi
per altri 10 miliardi. L'ARRIVO DEI LEADER - In
precedenza gli organizzatori canadesi si erano impegnati
per garantire ai leader mondiali un clima il più
possibile tranquillo, nonostante le proteste che da
qualche giorno stanno investendo la città di Calgary.
Per strappare un sorriso a presidenti e primi ministri il
governo canadese ha così regalato loro un cappello da
cowboy a testa. Ma se alcuni, (il capo del governo
italiano Berlusconi, il presidente della Commissione Ue Prodi,
il primo ministro gapponese Koizumi e, naturalmente, il
presidente aericano Bush) lo hanno immediatamente
indossato altri, (il presidente francese Chirac, il primo
ministro britannico Blair, il cancelliere tedesco Schroeder)
lo hanno rimandato immediatamente al mittente. LA
PROTESTA - Anche se i grandi della terra erano
blindatissimi e irraggiungibili all'interno delle foreste
canadesi, i no-global non hanno mancato di far sentire la
loro protesta. Circa duemila manifestanti di varie
organizzazioni no-global hanno dato vita a una serie di
proteste nelle strade di Calgary. Tenuti lontani da
Kananaskis, il villaggio montano a 100 km da Calgary dove
si svolge il vertice, i manifestanti hanno bloccato
alcune tra le principali strade del centro cittadino,
prima dell'apertura di uffici e luoghi di lavoro. Un
corteo ha sfilato per le strade della città sotto il
controllo di un imponente apparato di sicurezza e senza
incidenti nella fase iniziale della protesta. Numerosi
slogan sono stati scanditi soprattuto contro il
presidente americano George W. Bush, accusato di
«Uccidere il Pianeta». MONDIALI,
BRASILE CAMPIONE
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