(F)omentiamo (A)ncora (O)dio
Buoongiornoo
lettori!
Lacronimo
della sigla sovrastante è ovviamente F.A.O.
Lorganizzazione di cui parleremo oggi che ha come
obiettivo
Drin
drin! Drin drin!
Scusate...Mi
chiamano dalla regia
Cosa
cè? Non vedete che sono in diretta idioti?! Cos
mffahahAH
AHAH!! Ma sul serio?? Volete che lo dica??!
Ah
Ordini
Vabè
Signori
mi avvertono dalla regia che le cose sono un tantino
differenti da quel che ho precedentemente detto.
La F.A.O.
è una sigla che sta per Food and Agriculture
Organization of the United Nations. Si articola su 8
dipartimenti: amministrazione e finanza, agricoltura,
economico e sociale, pesca, foreste, affari generali e
informazione, sviluppo sostenibile e cooperazione tecnica
La storia
della FAO, l'organizzazione delle Nazioni Unite per
l'alimentazione e l'agricoltura comincia nel 1945, anno
in cui è stata fondata con il compito di elevare i
livelli nutrizionali e di vita, incrementare la
produttività agricola e migliorare la condizione delle
popolazioni rurali.
E' la più
grande delle agenzie tecniche specializzate del sistema
delle nazioni Unite e conta 180 paesi membri e
un'organizzazione: la Comunità Europea.
I suoi
principali obiettivi consistono nellassistenza allo
sviluppo, ovvero lofferta di un contributo concreto
ai paesi in via di sviluppo attraverso
lintroduzione di tecnologie, di assistenza tecnica,
di progetti di formazione; nellinformazione: la FAO
raccoglie, gestisce e diffonde veri e propri flussi di
dati riguardanti la nutrizione, lalimentazione, la
pesca, le foreste e lagricoltura, permettendo ad
agricoltori, scienziati, operatori economici di prendere
decisioni razionali sulla pianificazione, gli
investimenti, il commercio, la ricerca e la formazione;
nella consulenza ai governi: grazie alla competenza e
allesperienza del personale tecnico, la FAO
fornisce consulenza in materia politica e pianificazione
agricola, sviluppo rurale sostenibile, strutture
amministrative e legali necessarie allo sviluppo;
rappresenta inoltre un foro neutrale, dove tutte le
nazioni hanno modo di incontrarsi per discutere e
formulare strategie sui maggiori problemi alimentari e
agricoli.
La FAO
promuove inoltre standard internazionali, contribuisce
alla stipulazione di accordi e ospita conferenze di
spicco, importanti riunioni tecniche e consultazioni di
esperti.
Dovrebbe
comparire ora in sottoimpressione il logo
della F.A.O
Aspettiamo un po
La
regia
Eccolo!
Come
potete vedere lo slogan è cibo per tutti. Il
perfetto esempio della filantropia delle
nazioni
sviluppate
e
E basta
mi sono rotto!
Non si
può stare una vita a dire stronzate solo perché ti
dicono di farlo!
Magari mi
licenziano, ne perderà il mio portafoglio ma ne
guadagnerà la bile!
Drin!
Drin! Drin!
Comè
vero signori lettori...La realtà è
uninterpretazione
La regia chiama
Ma
stavolta me ne frego e non rispondo, basta staccare
questo strafottuto telefono! Eeccoo!
E
adesso vi dico un paio di cose a braccio sulla F.A.O.
Lo scopo di
questorganizzazione è elevare i livelli
nutrizionali e di vita, incrementare la produttività
agricola e migliorare la condizione delle popolazioni
rurali. Cibo per tutti!
Con
legida delle Nazioni Unite e lappoggio delle
nazioni più potenti del mondo in oltre
cinquantanni sarebbe stato legittimo attendere
qualche risultato tangibile.
Non ho
dati a mio sostegno. Ma immagino che
questorganizzazione abbia succhiato
parecchi soldi, immagino anche che vi siano decine e
decine di persone che lavorano allinterno di essa,
non per beneficenza.
Immagino
anche che i nobili intenti che hanno mosso i potenti
della terra, non abbiano avuto felice applicazione.
Visto che
il cibo per tutti ancora non cè.
Potrei
inondarvi di statistiche, numeri, cifre e percentuali
impressionanti, accostamenti curiosi e paragoni
scandalosi, ma preferisco lasciare queste stronzate ai
politici con molta visibilità da gestire e poche idee in
testa.
Allora
si tratta di unassociazione inutile? Una semplice
organizzazione di parata, un po come lufficio
beneficenza interno alle grandi multinazionali: serve
allimmagine ed a scaricare le tasse
No?
Potrebbe
perfettamente darsi. Ci ho pensato a dire la verità, ma
ultimamente le cose si sono messe in modo diverso.
Diciamo
che ho le idee più chiare.
Diciamo
che i recenti movimenti della Fao sono stati tanto
inconsueti e scomposti da farmi notare la coda di paglia
che questassociazione ha piantata sul sedere.
La mia
memoria sui vertici Fao è molto limitata: ricordo solo
quello del 96.
In
quelloccasione ricordo perfettamente due cose:
1)La
differenza fra le parole dei politici e su quello che
avrebbero realmente voluto dire&fare.
Avrei
pagato per fare una radiografia alle loro menti e
mostrarla al pubblico mondiale.
2)Il
discorso di Fidel Castro
Unico
vero anelito di fredda sincerità tra i miasmi di quella
folta congrega di ipocriti imbecilli.
Lo
ricordate? Eccolo
Signor
presidente,
Signor Direttore Generale ,
Eccellenze:
La
fame, linseparabile compagna dei poveri, è la
figlia della distribuzione ineguale delle ricchezze e
delle ingiustizie di questo mondo. I ricchi non conoscono
la fame.
Il colonialismo non è estraneo al sottosviluppo e alla
povertà di cui soffre oggi una grande parte
dellumanità. Né sono distinte a questo tavolo la
offensiva opulenza delle società consumiste delle
antiche metropoli che hanno sfruttato un gran numero di
paesi sulla terra. Milioni di persone sulla terra sono
morte lottando contro la fame e lingiustizia.
Quale
tipo di soluzione cosmetica andremo ad applicare per
avere tra venti anni 400 milioni di affamati invece di
800? Questi obbiettivi sono, per la loro modestia , una
vergogna.
Se
35 mila persone muoiono di fame ogni giorno, di cui la
metà sono bambini, perché nei paesi sviluppati le olive
sono distrutte, si sacrificano le greggi e grandi somme
sono spese per mantenere la terra improduttiva?
Se
il mondo giustamente si commuove dei disastri e dalle
catastrofi naturali e sociali che tolgono la vita a
centinaia o migliaia di persone, perché non é
ugualmente commosso da questo genocidio che si ripete
ogni giorno davanti ai nostri occhi?
Delle
forze di intervento sono organizzate per prevenire la
morte di centinaia di migliaia di persone ad est dello
Zaire. Che cosa faremo noi per evitare la morte per fame
di un milione di persone nel mondo?
E
il capitalismo, il neoliberismo, le leggi di un mercato
selvaggio, il debito estero, il sottosviluppo, lo scambio
ineguale che uccidono tante persone nel mondo.
Perché
investire 700 miliardi di dollari ogni anno in spese
militari invece di investire una parte delle risorse per
lottare contro la fame, per impedire limpoverimento
del suolo, la desertificazione e la deforestazione di
milioni di ettari ogni anno, il riscaldamento
dellatmosfera e gli effetti serra che provocano la
gran parte dei cicloni, la mancanza o leccesso di
pioggia, la distruzione dello strato di ozono e gli altri
fenomeni naturali che colpiscono la produzione di
alimenti e la vita delluomo sulla terra?
Le
acque sono contaminate, latmosfera inquinata, la
natura distrutta. Non si tratta solamente di mancanza di
investimenti, di assenza di educazione e di tecnologie,
di crescita accelerata della popolazione: ma é
lambiente che si deteriora e il futuro che diventa
più compromesso giorno dopo giorno.
Perché
continuare a produrre armi sofisticate una volta finita
la guerra fredda? A che cosa servono queste armi se non a
dominare il mondo? Perché questa feroce concorrenza per
vendere degli armamenti ai paesi sottosviluppati che non
li renderà più potenti per difendere loro indipendenza
invece di sopprimere la fame?
Perché
aggiungere a tutto questo delle politiche criminali, dei
blocchi assurdi che includono alimenti e medicine per
uccidere di fame e malattie intere popolazioni?
Dovè letica, la giustificazione, il rispetto
dei più elementari Diritti dellUomo, dove si trova
il vero senso di queste politiche?
Facciamo
prevalere la verità e non lipocrisia e la
menzogna. Noi dobbiamo prendere coscienza che
legemonismo, larroganza e legoismo
devono sparire dal mondo.
Le
campane che oggi suonano per coloro che muoiono di fame,
suoneranno domani per tutta lumanità se essa non
avrà voluto, o saputo, o potuto essere sufficientemente
saggia da salvare sé stessa .
Muchas
gracias
E
adesso
Arriviamo allultimo
vertice
Passando attraverso un incazzosissimo
filosofo
Hume. Ha
preso due belle palle, la palla A e la palla B, le ha
messe su un tavolo e ha detto:
Ora
io muovo la palla A e le faccio toccare la palla
B
Secondo voi cosa succederà?
Tutti gli
osservatori : La palla B si muoverà se la
quantità di moto della palla A sarà sufficiente
Hume:
Ok, proviamo
Hume
eseguì lesperimento. Guarda caso, la palla B si
mosse; ovviamente di questo non si stupì nessuno.
Hume con
laria soddisfatta del sotuttoio, disse:
Pensate
che la palla B si sia mossa perché la palla A lha
colpita?
Forse
.Forse si
Ma forse no!
Diciamo che la vera causa del movimento della palla B ora
come ora si NASCONDE dietro la palla A, un giorno
potrebbe svelarsi, rendendosi indipendente dal movimento
della palla A. In quel giorno la palla B potrebbe
muoversi senza ricevere il tocco della palla A, e la
palla B potrebbe non muoversi dopo essere stata colpita
dalla palla A
Il discorso
è ancora lungo; partendo da questinfantile
esempio, Hume sferrò un ferocissimo attacco alla scienza
e al suo metodo.
Ma a noi
serve solo questilluminante esempio.
Nellultimo
vertice della F.A.O. La palla B, dopo il tocco della
palla A, rimase assolutamente immobile.
Era vuota
la Plenary room del vertice F.A.O.
Non
cera nessuno. Accade nelle feste di compleanno
dei/lle bambini/e emarginati/e dai compagni di scuola ed
è molto triste.
Ancora più
triste è quando i potenti della terra dovrebbero
muoversi a compassione per decidere strategie vitali per
2/4 della popolazione mondiale.
Non c'è
Bush, non c'è Chirac, non c'è Schroeder, non c'è
Blair.
Lo
pseudo-vertice ha trattato due argomenti.
Il primo
consiste nella richiesta di alcune nazioni di varare un
codice di condotta dei governi per il diritto
all'alimentazione che avrebbe dovuto garantire un
reale accesso al cibo da parte dei popoli indigenti.
Tra le
nazioni contrarie ovviamente gli U.S.A. ( che in questo
vertice hanno remato contro praticamente su tutto ciò
che non riguardava i loro sporchi interessi) e la Gran
Bretagna: fedele lecchina.
Ovviamente
l hanno spuntata, nel resoconto conclusivo si parla
di generiche direttive, più facili da
dribblare, rispetto al codice di condotta.
Il secondo
argomento dibattuto era
E VOGLIO
VEDERE TUTTI GLI YANKEE CHE SONO IN ASCOLTO IN PIEDI A
CANTARE LINNO NAZIONALE!!
lintroduzione
degli ogm nelle donazioni ai paesi poveri.
Argomento
che ha risvegliato nei rappresentanti U.S.A.
uninsospettabile spirito misericordioso.
Sono
in assoluto i più attivi in questo ambito. I primi a
sostenere che il problema della malnutrizione è orrendo
e va risolto. La panacea dei mali strutturali del
sistema, causa della disuguaglianza nella distribuzione
delle risorse alimentari del pianeta, sono gli ogm.
E
allora la testa comincia a girare per il verso giusto,
comincio a capire perché tutto questinteresse
degli U.S.A. per la F.A.O. e questesplosione di
generosità che ha caratterizzato gli ultimi anni negli
States.
La
palla B è gelidamente immobile.
Si
deve sapere che gli U.S.A. sono stati tanto gentili da
spedire grano in Bolivia e in Guatemala, mais nello
Zimbabwe, nello Zambia, in Malawi ed in Mozambico.
E
chissà cosaltro che è sfuggito agli osservatori
locali.
Peccato
che il grano contenesse ogm vietati sia negli States che
in Europa (prodotti dalla Monsanto - non scordiamo i nomi
dei nemici-). Lo stesso dicasi per il mais, rifiutato
dallo Zimbabwe e trasferito in paesi meno
schizzinosi. Natsios, rappresentate USA ha
chiaramente asserito alla fine del vertice Fao che
difficilmente le richieste dei paesi poveri si sarebbero
potute soddisfare se non fossero tollerati gli ogm.
Leggi
: O ti mangi sta minestra
Inutile
dire che non è assolutamente provato che questi ogm non
danneggino la salute degli umani che se ne nutrono, anzi,
mi vien da pensare il contrario visto che in USA e in
Europa il loro uso è vietato.
Non è
neanche scientificamente provato che non distruggano la
biodiversità, e se devo dirla tutta, ho letto parecchi
documenti che asseriscono il contrario.
Infine
ricordiamo ai lettori più smemorati che i semi in
questione sono STERILI e quindi vanno ricomprati ogni
anno, il che ha un duplice effetto:
1)Un
flusso costante di $ nelle casse della beneamatissima
Monsanto
2)la
naturale eliminazione dei contadini che non si possono
permettere di comprare i semi ogni anno...Praticamente
tutti i contadini appartenenti alle zone che si
vorrebbero aiutare.
Distruzione
della produzione locale, disoccupazione, annullamento
della biodiversità, danni alla salute incalcolabili,
dipendenza dalle multinazionali estere per la propria
sussistenza ed ovviamente espansione incontrollata degli
ogm nellambiente; strategia funzionale ai sogni
della Monsanto, che sarebbe: invadere quanto più
possibile i territori con gli ogm per fare in modo che
nessuno possa dichiararsi un giorno non
contaminato dagli ogm.
A
questo proposito segnalo ai lettori che non si sono già
stancati lintervista ad Aldo Gonzales, rappresentante
del Congresso Nazionale Indigeno al Forum per la
sovranità alimentare
Riportato
nellarticolo di Liberazione ( o Manifesto, non
ricordo)
Attentato
alla natura di Sabina Moranti.
Di cui
riporto solo un brevissimo stralcio:
Per
capire quanto sia grave la contaminazione con semi ogm,
basta pensare che è stata inquinata la riserva di
diversità del mais più antica del mondo. Mettere in
pericolo questa sorgente di biodiversità, oltre a essere
una follia dal punto di vista scientifico, mette in
pericolo la nostra stessa sopravvivenza. Ovunque gli
indigeni sono i guardiani della biodiversità da
millenni, biodiversità che per noi ha anche un valore
religioso. La biopirateria è una diretta minaccia alle
nostre comunità.
A
prendere la difesa dei popoli, nel 96 vi era Fidel
Castro, stavolta i rappresentanti delle O.N.G. le uniche
a dire che il re è nudo, le uniche ad asserire che
questo è stato un vertice farsa che non è riuscito
neanche a dichiarare che il cibo è un diritto, e che ha
fatto passi avanti solo in prospettiva di una maggiore
contaminazione di ogm nel pianeta.
Le
O.N.G. hanno parlato sia fuori sia dentro il vertice.
Consapevoli
del fatto che il vertice altro non era che una specie di
enorme e costosissimo slogan a favore degli ogm, le ONG
hanno preferito incontrarsi e dibattere i problemi
sullalimentazione in un forum aperto a tutti, a
latere del vertice F.A.O.
Hanno
parlato anche dentro la plenary room.
Ma
hanno parlato da soli.
Nessun
rappresentante ha dato loro una risposta.
La
delusione poteva leggersi nei loro volti.
Ma il
loro lavoro è stato grande, il loro cuore ancora di
più, peccato che ancora il WTO e gli altri organismi
sopranazionali che ci dominano non abbiano ancora capito
che sono loro i veri ministri del cibo, non i signorotti
seduti al vertice ufficiale, come ha dichiarato la sempre
Grande Vandana Shiva.
Riporto
la petizione che le O.N.G. hanno presentato al vertice
F.A.O. Almeno questo glielo devo.
Il
Vertice Mondiale per l'Alimentazione (WFS) deve
rispondere alle esigenze delle persone e alla tutela
dell'ambiente, non ai desideri delle grandi aziende
multinazionali.
Alla
Food and Agriculture Organization of United Nations
Chiediamo
che nel prossimo Vertice mondiale per l'alimentazione
(World Food Summit), che si tiene sotto l'egida della
Food and Agriculture Organization (FAO), si risponda alle
esigenze delle persone e non ai desideri delle
corporazioni private.
Ci
appelliamo ai partecipanti perché vadano oltre gli
interessi nazionali e superino la logica del profitto per
concordarsi su un insieme di soluzioni vere in grado di
nutrire il mondo e preservare il pianeta.
Ci
rivolgiamo al Direttore Generale della FAO perché faccia
in modo che il World Food Summit risulti in una riunione
democratica che favorisce tali soluzioni.
Domandiamo
ai partecipanti al World Food Summit di tenere in
considerazione i seguenti punti:
La fame, emergenza globale, potrà essere sconfitta solo
da un uso più equo ed efficiente delle risorse mondiali
e da un maggiore sostegno internazionale agli sforzi
condotti dai paesi a basso reddito con deficit alimentare
per riattivare modelli e pratiche agricole
autosufficienti e sostenibili. Simili obiettivi non
saranno assolutamente raggiunti con l'espansione degli
allevamenti intensivi. spesso appartenenti ad imprese
estere nei paesi a basso reddito che si trovano in
deficit alimentare.
Nonostante
la FAO sia già organismo promotore di un'agricoltura
sostenibile e di coltivazioni rispondenti alle
caratteristiche del territorio, risulta pericoloso e
contro-produttivo il suo sostegno ai programmi delle
aziende multinazionali che si accingono a trasferire le
operazioni di zootecnia industriale nelle nazioni a basso
reddito e ad elevato tasso di malnutrizione.
Le azioni intraprese per affrontare il problema della
fame devono essere a basso costo, così da poter
assicurare il nutrimento al maggior numero possibile di
persone. Ma le produzioni animali di stampo industriale
richiedono, per unità proteica prodotta, un elevato
impiego di suolo, risorse vegetali, acqua, combustibile,
in quantità ben maggiori rispetto alle colture per il
consumo umano diretto. Dunque, l'espansione delle
produzioni animali nei paesi a basso reddito con deficit
alimentare peggiorerebbe anziché alleviare la tragedia
della fame. Al contrario, la coltivazione sostenibile di
vegetali per il consumo umano diretto e' un modo
economico di produrre alimenti sani per le popolazioni
ora sottoalimentate.
Gli
alimenti prodotti come risultato degli sforzi per
sradicare la fame devono essere sicuri, salutari, e non
in contrasto con i modelli alimentari tradizionali. I
piani contro la malnutrizione che aumentano il consumo di
alimenti di origine animale, sono spesso culturalmente
inappropriati e suscettibili di accrescere
lincidenza di svariate patologie collegate a
livelli elevati di consumo di alimenti animali. I paesi a
basso reddito si troverebbero quindi di fronte a
insostenibili costi sanitari e alla riduzione dei livelli
di produttività associata alle suddette patologie.
Inquinamento ed esaurimento delle risorse naturali sono
una minaccia per la sopravvivenza umana. In particolare,
preoccupa l'incombente crisi idrica planetaria. Il
consumo e l'inquinamento di risorse idriche già
scarseggianti da parte della zootecnia industriale
intensiva peggiorerebbero la situazione a livello locale
e globale. D'altra parte, il sovrappascolo accentuerebbe
il degrado e la desertificazione delle terre peggiorando
l'impatto dei cicli di alluvioni e siccità,
unulteriore minaccia alla sicurezza idrica globale.
Lo
sradicamento della povertà deve essere perseguito nel
contesto dell'autodeterminazione. Il controllo da parte
di imprese estere sulla zootecnia in paesi a basso
reddito con deficit agro-alimentare preleverebbe profitti
a danno di quelle nazioni e indebolirebbe i loro sforzi
di autodeterminazione nel settore agro-alimentare.
L'autosufficienza e' una componente importante della
sicurezza alimentare. La zootecnia industriale dipende
molto dal capitale e dalla tecnologia; richiede quantità
elevate di input importati, energia e acqua. Perciò, la
diffusione di tali produzioni nelle nazioni a basso
reddito in deficit alimentare ne peggiorerebbe, anziché
ridurre, l'insicurezza alimentare.
L'agricoltura
ha il più fondamentale degli obiettivi: nutrire il
mondo. Le nazioni a basso reddito non devono essere
spinte a convertire settori agricoli in componenti
gestite da compagnie estere a scopo di profitto, o a
porre la domanda da parte dei mercati internazionali al
di sopra dei bisogni del proprio popolo. La conversione
delle risorse agricole ora finalizzate al consumo
alimentare locale e regionale in risorse agricole
destinate alla produzione di alimenti per i mercati
esteri aumenterebbe la vulnerabilità di quei paesi e
popoli agli shock dei mercati, e quindi l'insicurezza
alimentare.
L'Organizzazione
delle Nazioni Unite per l'agricoltura e l'alimentazione
(FAO) deve agire nell'interesse dei paesi a basso reddito
in deficit alimentare e deve anche riconoscere
linteresse generale degli abitanti del pianeta alla
tutela dell'ambiente. La FAO non deve cedere agli
interessi delle corporazioni private per la promozione di
pratiche colturali che alla fine impoverirebbero
ulteriormente quelle nazioni e danneggerebbero l'ambiente
da cui tutti dipendiamo.
Poiché dal Vertice mondiale dell'alimentazione (WFS)
emergeranno risoluzioni e programmi che influiranno sulla
sicurezza alimentare per i prossimi decenni, i
partecipanti alla riunione hanno l'obbligo morale di
assicurare soluzioni vere in grado di nutrire il mondo e
preservare il pianeta.
Alla
fine, mi chiedo: che ruolo ha giocato lItalia in
tutto questo?
Berlusconi
cera al vertice?
Ma
certo! Era il padrone di casa! I giornalisti sostengono
che era gasatissimo, sempre sorridente (mi sarei
preoccupato se non lo fosse stato) e brillante, prodigo
di battute e barzellette.
Meno
prodigo si è dimostrato il presidentissimo, in altri
ambiti purtroppo
Ha dichiarato infatti
di voler arrivare all'1 per cento del prodotto interno
lordo italiano per aiuti ai Paesi in via di sviluppo. Ma
l'Italia a questi aiuti destina appena lo 0,13 per cento
del suo Pil.
Le chiacchiere stanno a
zero Silvio, te l hanno mai detto?
Daccordo che ci hai
costruito sopra il tuo impero ma
Non vorrai mica
prendere per il naso anche noi vero?
Concludo prima che dalla
regia mi stacchino la linea. Sinceramente mi stupisco che
non labbiano già fatto, forse per aumentare
laudience, oppure sono tutti daccordo con me
ma avevano solo paura di dirlo
Boh
I potenti affamano la
terra, creano organismi per salvaguardare la costruzione
formale della democrazia, eretta e mantenuta solo per
poter detenere senza troppe seccature il loro dominio.
Una di queste costruzioni
è la F.A.O.
La
miseria non porta alla fame? La fame non porta alla
guerra? E la guerra a che porta
? se lo
chiedeva quel genio di De Filippo in Napoli
milionaria se non sbaglio.
Porta
allodio Eduardo. E lodio porta ad altra
guerra.
Quando
vedremo kamikaze spietati distruggere tutto ciò che gli
si pari innanzi, o assassini sparare ad altezza
duomo su donne e bambini inermi, quando guarderemo
attoniti alla tv un altro aereo spinto da un uomo che non
ha più nulla da perdere, dobbiamo ricordare, in ogni
istante, che lodio, la ferma determinazione, il
cinismo, la freddezza che accompagnano ogni suo gesto,
glieli abbiamo insegnati noi.
Salvatore
Mica
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