FIAT - Siamo
tutti in loggione, (come dice
Scalfari)ma per nulla" affascinati" dagli
spettacoli ai quali assistiamo. Manca una classe
dirigente, dice Montezemolo . E' vero. Nè la proprietà
della Fiat né il nuovo re Silvio, offrono uno
spettacolo edificante. Il governo taglia i fondi alla
ricerca , sia quella di base, che non porta profitti, sia
quella applicata all'industria, che invece potrebbe
assicurare al paese una nuova prospettiva di
sviluppo . Mentre sarebbe stato legittimo e giusto
l'acquisto di una quota societaria della Fiat da
parte dello Stato per fare quello che tutti
rimproverano al vecchio re di non aver fatto. Cioé
ricerca e innovazione nel settore Fiat Auto..
Cosi' mentre Bush prepara la sua guerra contro
l'Irak per poter meglio controllare il prezzo del
barile, sarebbe invece ragionevole che si
collaborasse tutti , italiani e americani, per la
ricerca sul motore a idrogeno. Mi sia consentito
allora , di disegnare un'utopia
in questo marasma .
I° che lo stato italiano faccia la sua parte e aiuti
il settore ricerca dell'industria nazionale, non
volto al profitto, ma all'interesse generale: per
un ambiente pulito e possibilmente pacificato !...
2 ° la presenza nel nuovo consiglio di amministrazione
Fiat di una componente operaia, per partecipare alle
scelte degli investimenti , e per
difendere gli interessi di chi ha lavorato ed é
stato tradito.(la famosa cogestione proposta da
Silos labini)
3) portare avanti la riforma del diritto societario di
cui parlava Cofferati, sul supplemento Finanza
-Repubblica di questa settimana, alla quale i media
non hanno dedicato la giusta attenzione. Le regole e la
trasparenza dovrebbero difendere tutti dall'arbitrio dei
potenti, anche la piccola e media industria
dell'indotto.Solo cosi' potranno avere un termine gli
scioperi , atti giustissimi di protesta, che dovrebbero
pero' essere finalizzati non solo alla difesa
del posto di lavoro, ma ad una vera svolta di politica
industriale, aziendale e ambientale.(Opposizione,
se ci sei batti un colpo riformista)
Se si dovesse smettere la fabbricazione della Punto
per cominciare quella di minibus, dotati di motore
all'idrogeno, per incrementare
trasporti collettivi, rapidi, frequenti e non
costosi, non sarenne un progresso ? E nel frattempo
contratti di formazione professionale per gli
operai in cassa integrazione.
Scioperi Fiat, allora, come nel '43,
non per la conservazione dell'esistente ma
per una svolta verso la rinascita, economica
e sociale.
Il dott. Mancia, fisiologo
e psichiatra, ha fatto venerdi sera, al
programma di Lerner sulla Sette , una
diagnosi delllo stato di salute
mentale del capo di Forza Italia, definendolo
un pericoloso megalomane ,
attirandosi le ire di Baget Bozzo. Credo che la sua
sia francamente
riduttiva.
In realtà quando Berlusconi critica il
management della Fiat, suggerendo
di occuparsene in prima persona, e di sostituirla
con il marchio delle
auto di lusso, (Ferrari, Maserati Alfaromeo ), quello che
ha in mente é
"inglobare" nel suo impero l'azionariato
della carta stampata, (Corriere
della Sera) , parzialmente riottosa ,
oltreché quello delle televisioni
pubbliche , che minacciano di sfuggirgli di mano
.Ricordo benissimo che a
metà degli anni '80 il suo progetto era di
comprare Repubblica, e sottrarla
a Carlo Caracciolo. E' la fabbrica del consenso che
in realtà lo
interessa, non quella delle Automobili . Il
suo capolavoro é farlo non
con la marcia su Roma, ma attraverso il parlamento, che
la sinistra
inciciuante gli ha consegnato , omettendo di fare la
legge sul conflitto di
interessi
La rassegna stampa Prima Pagina , curata da
Antonio Polito ha messo a
nudo, oggi 10 dicembre, ancora una
volta la responsabilità del falso
riformismo di D'Alema e Company,( che il suo
Riformista difende), quello
di una pseudosinistra che ora si arrampica sugli specchi,
ricattata dallo
scandalo di TelecomSerbia e da altri cadaveri
nell'armadio.Ferrara
definiva Berlusconi un re, il nuovo re della Repubblica
... Polito vuole un
Capo alternativo (non un nuovo programma).
Quando lo faremo allora un nuovo referendum , per
scegliere di nuovo
Repubblica e democrazia ?
Le bombe alla questura di Genova mi sembrano
ripetere simmetricamente il
film già visto : quelle di quelle di Milano del
'69. I no global, gli
operai di tutt'Italia in strada, e la eventuale
ricompattazione della
sinistra frammentata, sono il vero pericolo per
l'attuale governo. Si
offrono quindi spazi ad
un'analisi politica , (non solo psichiatrica)
del problema B.
Non a caso sta risorgendo la neo- D.C.,
una formazione che aveva usato il
potere mangiando con la forchetta (e non con le
mani). Convergenze
parallele, se ci siete battete un colpo !
Mi chiedo se riuscirà Luca di Montezemolo a resistere a
questo
progetto, risuscitando le tradizioni di famiglia .
Si appoggerà o no alla
nuova DC, offrendole il puntello del marchio Ferrari ?Gli
aristocratici non dovrebbero confondersi con i burini.Ma
é questa l'unica speranza ?
di mara
muscetta.
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