di giuseppe scano

- Cari colleghi,
Continuano ad arrivarmi lettere e vicende (vedere sotto)di colleghi
italiani che denunciano non soltanto la "regolazione" delle loro
carriere accademiche da parte delle mafie (o gruppi di potere
clientelare se volete) che controllano l'universita italiana;
ma anche di una spudorata ingerenza da parte delle stesse mafie
nell'attività di ricerca scientifica dei colleghi, che per me
non e altro che una chiara limitazione della loro
LIBERTA ACCADEMICA.
Il fatto più triste e deprimente non è tanto legato ai torti subiti
dai singoli, quanto al fatto che tutta l'accademia non può che
risultarne profondamente e negativamente influenzata, con danni
incalcolabili per quelle "scuole" che dovrebbero formare i giovani
e garantire un ricambio valido e qualificato.
Il fatto che questo assurdo sistema sia ancorai in piedi dopo tanti
anni la dice tristemente lunga sulla pressocchè totale assenza di
volontà politica e accademica di porre rimedio (ove ancora possibile)
alle nefandezze commesse, troppi e troppo forti gli interessi (inclusi
quelli elettorali)legati a questa situazione, persino a livello
ministeriale.
Come porre rimedio? Credo tutti quanti noi dobbiamo denunciare ai
quattri venti questi fatti; e chiedere al ministro strumenti nuovi
(anche con controlli poliziali se necesario contro le varie mafie),
specialmente in fase concorsuale e di ateneo, che impediscano a chi
ha finora a gestito la vita accademica solo in funzione dei propri
biechi interessi,di continuare ad inquinare e manipolare il sistema.

Sinceramente,

David Aliaga
PS: scrivetemi (
david.aliaga@3web.net ) se volete leggere la lettera
denuncia del Prof. Ananias
ed la
lettera di solidarieta con il Prof. Ananias da parte dei colleghi della
Comunità
scientifica degli economisti agrari.
----------------------------------------------------------------------------
-------------
Il Caso Ananias:
I fatti
Il professor Giovanni Anania PhD a Berkeley (USA) organizza
un seminario sulla revisione della PAC-Agenda 2000 per esporre
i risultati di un lavoro di ricerca fra diverse Università italiane e
di stimati icercatori alcuni dei quali Master o PhD in USA. Alcuni
di questi lavori sono stati già pubblicati e presentati a livello
internazionale (European Congress of Agricultural Economics).
Il Prof. Mario Prestamburgo, presidente della SIDEA (Società
italiana di Economia Agraria della quale sono soci la maggior
parte degli economisti agrari italiani) chiede ad alcuni relatori di
ritirare la loro disponibilità a partecipare; l'effetto è la
cancellazione del convegno.
Cito testualmente ciò che Anania riporta nella sua lettera*:
"Ciò che è successo rappresenta un oggettivo , forte salto di
qualità nella distorsione che caratterizzano il settore scientifico
disciplinare (AGR-01) che raccoglie gran parte degli economisti
agrari del nostro paese: dall'ambito della "regolazione" delle
carriere accademiche ci si è ora estesi all'ingerenza
nelle attività di ricerca scientifica ed alla limitazione della libertà
di ciascuno a presentare e discutere i risultati del proprio lavoro"
Seguono le lettere di solidarietà di studiosi del gruppo
disciplinare AGR-01 fra i quali:
1) Secondo Tarditi, noto studioso di Politica Agraria dell'Università
di Siena;
2) Michele Debenedictis, Fabrizio De Filippis Guido Fabiani (Rettore
Università degli Studi Roma Roberto Fanfani, studiosi eccellenti, fra
i quali cito Michele De Benedictis (Roma La Sapienza) Decano
degli Economisti Agrari e fra i fondatori del Centro di Specializzazione
in Economia Agraria di Portici che per anni ha costituito una scuola
eccellente di Economia agraria;
3) Marcello Gorgoni noto studioso di Economia agraria autore di
numerosi testi;
4) Luca Salvatici ricercatore presso l'Università La Sapienza di Roma.
Chi è Mario Prestamburo
Docente ordinario all'Università di Trieste è riuscito a coaugulare
attorno a se un gruppo di Docenti che sono riusciti a manipolare
l'intero sistema accademica che ruota attorno l'AGR01.In che
modo: i concorsi universitari sono oggi delegati alle singole sedi
universitarie; basati su valutazioni comparative, prevedono un
vincitore + 2 idonei oggi uno solo che verranno chiamati dalla
stessa o da altre sedi universitarie. La commissione viene
eletta dai docenti che ne hanno diritto: di fatto il Prestamburgo è
riuscito a imporre un gruppo di docenti (circa una decina che
ruota fra i vari concorsi e ciò è dimostrabile dagli atti dei concorsi
già svolti) che hanno imposto questa regola non scritta: l'università
che bandisce il posto normalmente ottiene il proprio docente ma
deve concedere gli idonei a docenti esterni che di norma fanno
parte della commissione giudicatrice.
Con questo sistema sono riusciti a regolare le carriere accademiche
a partire dai borsisti fino ai ricercatori, docenti di seconda
(associati)
e di prima (ordinari) fascia. Ciò non scandalizza più di tanto è costume
piuttosto diffuso ma in questo gruppo ha assunto una connotazione
estremizzata con forme di ritorsione che ubbidiscono ad una volontà
di sopraffazione esibita.
Il professor Debenedictis ci provò già tempo fa a introdurre regole
serie di valutazione ma fu sconfitto, deriso e dovette abbandonare
il gruppo disciplinare AGR01.
Le conseguenze di questa gestione collusa del potere sono
immaginabili:
a) oggi quasi nessun ricercatore è motivato a lavorare con un
professore serio perché sa che la sua carriera dipende dal gruppo
dei 10;
b) molte delle scuole di specializzazione sono sparite o sono sulla
carta o se gestite dal gruppo hanno programmi di basso spessore
didattico e scientifico;
c) pochi sono stimolati a specializzarsi all'estero perché quando
torneranno indietro è probabile che non troveranno neanche più
il posto o comunque la loro carriera non dipenderà dai meriti acquisiti;
d) il gruppo dei 10 è stato incoraggiato ad agire dalla mancanza di
una valutazione della loro qualificazione scientifica, dal clima di
intimidazione che si è venuto a creare, dall'arbitrarietà dei giudizi
comparativi ai quali non ci si può appellare se non per violazione
di regole formali (tipo conteggio numerico delle pubblicazioni),
dall'impunibilità di chi effettua questi atti.
www.censurati.it


-----------
rapresentante sardo  di
www.censurati.it
( il coraggio di dire ...
padroni di niente, servi di nessuno ) e
di 
http://www.megachip.info:8080/mc/
(democrazia  nei media  e  loro analisi  )
Tel. 328 6849962   ; 079 630235 fax 178 606 5722
_________