Da: Alberto
Lorenzini la sinistra
ha perso perchè già da molto tempo non è più la
sinistra
>in fondo la risposta è semplice...
>amen
-----------------------------------
Da: alessandro
borghese
Visto che per 50 anni siamo stati con
togliatti, luongo berlinguer occhetto d'alema veltroni e
compagni vari, non vedo quali maggiori danni possano fare
rispetto a quelli già fatti, a meno che democrazia non
significhi essere governati sempre e solo dagli stessi e
che alternanza non significhi solo dei suddetti o eredi
delfini o nipoti
---------------------------------
Da: Alpha2
Scusa, in genere non rispondo mai, ma
con tutte ste domande sul perchè la
>sinistra ha perso e la destra ha vinto mi hanno un
po' rotto.
>Perchè ha vinto la destra? perchè gli italiani
l'hanno votata. E' chiara la
>risposta!
>perchè prednersela se Berlusconi festeggia la
vittoria con i palloncini e in
>pompa magna? Allora che ne pensate degli americani?
>Anche a me non piace molto l'idea che la destra abbia
vinto, e allora? che
>faccio? mi ammazzo? ammazzo lui?
>siamo ridicoli!
>preoccupiamoci invece di fare politica seria ognuno
nelle proprie sezioni,
>ma seria, questo la sinistra non lo sa più fare, e
ti dico che io nelle
>sezioni ci sono stata.
>
--------------------------
Da: Antonio di
Gennaro
PER LUANA:
Cara LUANA ho letto il tuo intervento
su NAMIR. Hai ragione ad avere poca fiducia in italiani e
partiti italiani, ma non cadere in depressione. Una
analisi vera del voto ci dice che Berlusconi nel Paese
non è maggioranza , ma minoranza.
La verità assoluta é quando dici che
a sinistra non si superano le beghe di partito.
addirittura all' interno dei partiti (Vedi
D'ALEMA-VELTRONI o PARISI-DI PIETRO). O un DI PIETRO dimentica come
è arrivato in Senato!
Il fatto è che chi rompe ci rimette
sempre. Perché poi? Per apparire come vedette al
Maurizio costanzo Show? Bene ha fatto senza peli sulla
lingua Nanni Moretti.
SINISTRA SVEGLIATI!
-----------------------------
Da: Antonio
Longo Dorni
Secondo me "la destra" ha
vinto perchè non c'è più la destra e la sinistra
>ha perso perchè continua ad ostinarsi a chiamarsi
"sinistra"...insomma l'ha
>dimostrato la politica del centro-sinistra: le cose
da fare sono quelle che
>proclamava il Cavaliere nel 1994...allora i paladini
del sindacato mossero
>un presunto milione di persone...in piazza a
protestare...quando ha scelto
>il volto giocondo e ulivista di Prodi e la saccenza
del professor D'Alema
>..il centro sinistra ha fatto le stesse cose che
qualche anno prima avevano
>scandalizzato il sindacato... peccato le abbia fatte
tardi.
>
>Insomma la ricetta per una nazione
"integrata" come l'Italia è una sola
>...cucinarla da destra o da sinistra è sempre la
stessa: il centro-destra
>oggi sa farlo meglio perchè non mistifica come la
sinistra.
>
>Il centro sinistra ha perso perchè ha personalizzato
la campagna elettorale
>senza avere un personaggio con la stessa forza
dell'antagonista e
>soprattutto gettando addosso accuse false e smentite
dai fatti...
>
>Insomma la gente è stufa di sentire giudici al
servizio della sinistra
>istruire processi che poi si concludono con
assoluzioni, è stufa di sentirsi
>dire che Berlusconi lottizza l'informazione quando
capisce che i quotidiani
>(che formano gli opinion leader) sono quasi tutti in
mano alla
>sinistra...così le case editrici e le reti
Rai...insomma è stufa dei falsi
>modelli della sinistra...è stufa di Cuba, della
Cina...ha vissuto il 1989 e
>ha visto come i progetti della sinistra hanno ridotto
l'ex Unione Sovietica.
>
>Sono stato recentemente in Slovacchia e siccome sono
un ficcanaso che parla
>con tutti ho scambiato opinioni con un sacco di
gente...e vi assicuro che
>non erano entusiasti del loro passato... insomma il
comunismo è stata una
>sciagura e solo sentirne il vento lontano fa passare
la voglia.
>
>L'alternativa non entusiasma ma è appunto
"alternativa".
>
>I conti purtroppo si fanno con la calcolatrice, gli
imprenditori, la realtà
>non con le ideologie, i proclami...restandosene
chiusi tra pochi intimi...
>
>La sinistra europeista ha fatto una scuola
"all'americana" senza esserne
>capace: vuole farci dimenticare la storia e il mondo
classico quando abbiamo
>l'80% del patrimonio artistico mondiale...voleva
distruggere la scuola
>elementare che l'Europa ci invidia (per fortuna non
ha vinto ...almeno la
>riforma si fermerà...) ..
>
>La sinistra così europeista che a proposito del veto
contro la scuola non
>statale (che qualcuno si ostina a chiamare
privata...ma se svolge un ruolo
>pubblico...) è l'unica a non riconoscere il diritto
alla libertà di
>insegnamento e istruzione... ormai riconosciuto in
tutte le nazioni
>europee...
>con il risultato di spendere 10 mln a testa per
studente, quando scuole non
>statali frequentate da figli di operai e famiglie che
fanno anche gli
>straordinari per pagare due volte quello che è un
loro sacrosanto diritto
>(riconosciuto anche dal Parlamento
europeo..)..lottano per non morire...
>e non parliamo di esamifici ma di scuole serie spesso
stimate sul territorie
>e frequentate anche dai figli della
"sinistra".
>
>Insomma ha perso perchè non poteva vincere e si è
coperta di ridicolo quando
>(...andate a vedere il sito di Rutelli...) a
proposito della propria
>politica ambientale ha vantato come maggior risultato
dell'Ulivo la
>reintroduzione della foca monaca!
>
>Ha perso perchè i giovani del Papa riempiono Roma di
cori, festa e
>solidarietà mentre certi giovani della sinistra
"pura" spaccano le vetrine,
>incendiano i cassonetti e disegnano la falce e il
martello sulle auto in
>sosta.
>
>E' vero, sono una minoranza, ma sono quelli che
"si vedono" e fanno notizia.
>Ha perso perchè il popolo di Seattle si comporta
allo stesso modo di quelli,
>protesta ma non offre alternative...perchè non ci
sono alternative...
>Bisogna studiare la storia, l'economia...altro che
"la biblioteca"
>dell'ideologia...
>
>Scusa la provocazione ma per natura mi sento non
allineato e mi va di
>ragionare da destra con chi è di sinistra e da
sinistra con quelli di
>destra... naturalmente credendo in quello che dico.
>
>Il risultato è essere considerato dall'altra parte
dagli uni e dagli altri,
>ma ti assicuro che non ne soffro!
>
----------------------------
Da:
Associazione Risorse
Ciao Luana,
>io, come sai, ho perso come te.
>Credo che la sinistra abbia perso perche' con veltron
i e Dalema non e'
>stata capace di operare con metodi di sinistra. ha
perso perche' il popolo
>non ascolta le prediche di falsi predicatori come
celentano etc...
>non possiamo lasciare la bandiera dei diritti civili
alla desta di
>berlusca, non possiamo lasciare la lotta per la
legalita' a dipietro.
>oggi stiamo dimostrando una grande inettitudine
litigando su una data per il
>congresso ds e non badando ai veri temi politici da
discuytere.
>paghiamo la scarsa attenzione ai piu' deboli e non
siamo stati capaci di
>battere la burocrazia centralista che difatto blocca
le buone leggi
>approvate.
>abbiamo dato i comuni in mano a sindaci che sono piu'
dei podesta' che dei
>primi cittadini e lasciamo che dei burocrati
ingoranti e corrotti
>amminsitrano al posto dei consigli comunali.
>Ciao e teniamoci in contatto per realizzare se
possibile un a forma di
>resistenza contro la destra.
>Ciao.
>
----------------------------
Da: barni_
>Ciao Luana,
>grazie del messaggio.
>Ho letto i tuoi interventi sul forum di Repubblica e
su Namir. Condivido.
>Torniamo in mano ai preti ? Mai !!!!
>Abbiamo perso, ma la vita non si ferma, la lotta
nemmeno. Anzi, quella
>ricomincia.
>In uno dei tuoi primi messaggi dicevi di sentire
nostalgia della piazza di
>sinistra.
>Anch'io.
>Beh, grazie al nano pelato tornera' ad essere quella
di una volta.
>Arrivederci in piazza della Liberta', Luana
>Un abbraccio
>Carlo
------------------------
Da: CAPELLI
MARCO
>Risposta : perche, in tutti i paesi
democratici ( come in Francia o come in
>Inghilterra ), ogni tanto si cambia. Prima la
Thatcher e poi Tony Blair, e
>poi, di nuovo la Thatcher.
>Perche' tanto - siamo tutti adulti vero? - chi
comanda, fa porcherie e, se
>la gente ha un po' di cervello, la legislazione
successiva viene trombato.
>Ed io, che ho sempre vissuto nell'Emilia rosso fuoco,
posso testimoniare che
>anche la Sinistra, al potere, mangia, nepotizza,
corrompe & rompe. Con
>l'unica differenza che, invece di obbligarti ad
andare in Chiesa ed a
>salutare lo zio prete, ti mandano a distribuire
volantini di propaganda e
>contano quante volte sei stato assente alla riunione
di cellelula.
>Ciao
---------------------------
Da: Carlo
Monari
>La risposta?
>La sinistra ha perso perchè ha un capo che compra
scarpe da L. 1.500.000 al
>paio e vive (o ha vissuto) in un appartamento,
comprato con i soldi dei
>lavoratori per poche lire al mese d'affitto, privando
gli stessi lavoratori
>di un reddito che avrebbe consentito pensioni più
degne.
>Ha perso perchè il suo segretario è fuggito come i
topi da una nave in
>procinto di affondare aggrappandosi alla barca
(cadreghino) del Comune di
>Roma che ora conquisterà con l'aiuto del famigerato
Bertinotti.
>Ha perso perchè ha concesso al nemico del popolo
Agnelli di ricavare
>miliardi di utili dall'azienda FIAT a spese dello
Stato, quindi del popolo,
>in rottamazioni ricambiando con licenziamenti di
migliaia di dipendenti,
>pagando loro, sempre con i soldi del popolo sottratti
alle casse INPS, casse
>integrazione e
>prepensionamenti.
>Triste destino quello del popolo lavoratore,
finanziare il capitale e poi
>fare la fame e andare in piazza a protestare, ma
contro chi? Di quella
>sinistra che li ha sempre traditi?
>Ne vuoi ancora?
>Sarebbe soltanto questione di tempo, si potrebbe
scrivere un romanzo intero
>di tanti altri perchè.
>Ciao.
>Carlo
----------------------------
Da: Cesare
Ferrazza
>Non chiedermi scusa, io sono il
maestro delle cazzate. Io amo le cazzate, ma
>devono essere veramente cazzate.
>E credo che questo sia lo strumento migliore per
comunicarci tra di noi le
>cazzate.
>Conta il parere di chi canta canzonette o si spoglia
in TV.
>Quanto conta il parere di un impiegato qualunque a 22
milioni l'anno?
>Io no rubo per onestà o perché non ne ho
l'occasione. O peggio, per
>vigliaccheria?
>Perché se no mi fa paura il telecomando? Non tutti
gli uomini sono umani.
>Bastie rincitrullite dal vino, i viaggi, l'aperitivo
e la pubblicità.
>E quella stronza non mi ci sta.
>Ed il 68 non c'è mai stato, e mai ci sarà. Tutti in
cerca di un posto nella
>nuova sinistra riformata dall'efficentismo
capitalista.
>Sì perché la barca piace, e quanto, anche ai vecchi
sessantottini.
>Sono pochi i santi.
>I santi sono pezzi unici.
>La massa, il popolo segue.
>E segue anche se il pane ormai lo ha, ed anche il
companatico. Segue perché
>ha paura di perderlo. Segue perché ne vuole di più.
E lecca il culo. La
>massa segue.
>L'unico valore della massa è la paura.
>Le puttane sono l'unica cosa che ci resta da amare.
Il resto è noia e la
>loro sofferenza riscatta il nostro amore.
>E non esiste più la destra. Non esiste più la
sinistra.
>Esiste solo chi ce la fa. E chi non ce la fa è carne
da macello per chi
>cel'ha fatta o cerca di farcela.
>Carne da macello per saziare il potere politico.
>Sotto i baffi quel risolino sarcastico (di te non me
ne frega un cazzo)
>CAZZATE!
>E la borsa è un gioco per pochi fatto puntando i
soldi di molti.
>La borsa non crea lavoro, non crea prodotti, non crea
soddisfazione.
>Ma c'è ancora qualcuno che cerca soddisfazione per
ciò che fa?
>Sai che me ne frega. Quanto mi dai?
>Eccoci. Tutte puttane. Ma c'è qualcuno che viene con
noi?
>No, la nostra generazione non è stata sconfitta.
>La nostra generazione si è adattata, venduta.
>Ha combattuto contro il conformismo, il perbenismo,
il nozionismo, la
>patria, la famiglia, la scuola, la guerra.
>E ci è riuscita. Ha vinto, E' arrivata al potere e
si è venduta.
>Si è venduta e basta.
>Solo per soldi.
>Magari fosse stata veramente battuta!
>Non per nulla sarebbero allora morte le migliori
menti della nostra
>generazione.
>Siamo rimasti solo noi.
>La natura salva i mediocri.
>
>Cesare
----------------------------------
Da: Davide
Bertok
ELEZIONI POLITICHE - MAGGIO 2001: HA
PERSO LA GENTE
La destra delle privatizzazioni, la destra dei
licenziamenti, la
destra che fa della sanità e dell'istruzione un
privilegio per ricchi,
la destra che difende i ricchi, la destra che discrimina.
La sinistra
dei lager di stato dove vengono segregati immigrati pur
non avendo
commesso nessun reato (legge Turco-Napolitano) colpevoli
soltanto di
cercare un luogo dove vivere dignitosamente. La sinistra
che
tradisce
e privatizza. La sinistra che riduce il numero seggi per
l'esercizio
del voto solo per tagliare le spese elettorali creando
così disagi
alle persone che vogliono andare a votare con file
interminabili. La
sinistra che ha trasformato il ministero della difesa nel
"ministero
della guerra", proprio del ventennio fascista,
divenendo
corresponsabili ai massacri di inermi civili nei Balcani.
La sinistra
che ha da vergognarsi per l'art. 23 della legge n°134
del 29 marzo
2001 (il parlamento abrogando l'art.10 della legge
533/73, ha
abolito
la gratuità delle cause di lavoro e previdenza,
cancellando una
fondamentale conquista del movimento operaio). Per
decenni
milioni di
lavoratori, pensionati e portatori di handicap hanno
potuto ricorrere
gratuitamente per ottenere il riconoscimento dei propri
diritti
quando
venivano licenziati senza giusta causa, lavoravano in
nero o veniva
negata loro la pensione. Pertanto dal luglio 2002 grazie
all'approvazione di questa norma, che ha avuto il voto
favorevole di
tutte le forze politiche, le vertenze di lavoro e le
cause
previdenziali equiparate a quelle civili costeranno
milioni !
Insomma destra sfruttatrice o sinistra traditrice che
sia, gli
interessi che vengono difesi sono soltanto quelli delle
Banche e dei
più forti. Per tutti questi motivi e molti altri in
più, noi del
Partito Umanista invitiamo la gente a farsi carico del
proprio
destino
e del destino di chi ci sta vicino costruendo questo
partito che
prende forza dalla base e che mette come valore più alto
la difesa
dei
DIRITTI UMANI. INVITIAMO LA GENTE A FAR VEDERE A
QUESTI IPOCRITI CHE
NON LI VOGLIAMO E NON GLI CREDIAMO PIÙ VOTANDO E
FACENDO VOTARE ALLE
PROSSIME ELEZIONI COMUNALI E ALLE PROSSIME ELEZIONI
CIRCOSCRIZIONALI
DEL 10 GIUGNO PARTITO UMANISTA.
DINO MANCARELLA
CANDIDATO CONSIGLIERE COMUNALE E CIRCOSCRIZIONE IV
E VII
---------------------------------------
From: Raffaello
Minimi
>
>> Carissimi Luana, e voi tutti di artenamir,
>> circa le elezioni, faccio mie e diffondo queste
considerazioni che mi sono
>> giunte dalla rete
>> CIAO
>> Lello
>> PS
>> NON HO VOTATO RUTELLI
1) TANTO RUMOR PER NULLA!
>> Faccio mie e diffondo le considerazioni del mio
amico Peppe. Mi permetto
>> solo di far notare un particolare: la politica
di attacco allo stato
>sociale
>> è iniziata con il primo governo Amato del 1992.
Da allora tutti gli
>> esecutivi successivi, siano essi di
"sinistra" che di "destra", in questo
>> campo sono stati indistinguibili. Quella
dell'abolizione dei tickets è
>stata
>> una tipica mossa elettorale, volta a far bella
figura ed a metter in
>> difficoltà i governi successivi. Intanto tale
provvedimento è stato
>varato
>> (su, onore al merito ed a ciascuno il suo, del
resto se qualche cosa
>andava
>> storta avrebbe fatto da capro espiatorio, spinta
di Bertinotti), proprio
>> perchè già si sapeva che le possibilità di
farcela erano ben scarse.
>> Data: Mon, 14 May 2001 19:35:26 +0200
>> Da: "Giuseppe Nuzzo" <>
>> Oggetto: La tirannia dello Status Quo
>>
>> A risultato elettorale acclarato, tutti pensano,
una parte lo spera,
>l'altra
>> lo teme che siamo davanti ad una svolta epocale,
le cose cambieranno
>> radicalmente. A seconda degli schieramenti di
appartenenza siamo alla
>> rinascita della Ns nazione o alla fine della
democrazia. Comunque ci si
>> aspetta che le cose cambino!
>> Io non ne sono così convinto. Ero giovene
studente universitario, quando
>> seguivo con un certo interesse le vicende della
amministrazione Reagan
>negli
>> USA. Ebbene, proprio a metà degli anni ottanta,
Milton Friedman, premio
>> Nobel per l'economia, pubblicò un interessante
saggio a cui ho rubato il
>> titolo di questo mio intervento.
>> Friedman sostiene che, generalmente, tutti i
progetti di riforma da un
>lato
>> non riescono a coaugulare il consenso della
maggoranza della popolazione
>> che da tale riforma sarebbe beneficiata,
dall'altro riesce a coalizzare
>gli
>> interessi lesi fino ad annullare del tutto gli
effetti della riforma.
>> E questo al di la della consistenza numerica del
gruppo o della lobby
>> minacciata. Questi, infatti in quanto
"gruppo concentrato" hanno reazioni
>> che si manifestano "in modo rapido e
vistoso", mentre le reazioni di "un
>> gruppo diffuso" sono in genere "di
poco conto e dilazionate nel tempo".
>> Appunto "La tirannia dello status quo"
per mantenere il quale, secondo
>> l'economista americano, si crea una convergenza
di interessi tra 3 gruppi:
>> 1.Coloro i cui benefici vengono minacciati dalle
nuove norme che si
>vogliono
>> introdurre;
>> 2. La burocrazia che era stata creata per
applicare le norme che ora si
>> vogliono modificare (e per dirtetta conseguenza
sindacati e corporazioni
>> comunque intese);
>> 3. Le forze politiche per le quali i gruppi
colpiti rappresentano
>serbatoi
>> di voti.
>> Persino in un Paese con un esecutivo forte come
gli Stati Uniti, il
>> Presidente può contare solo sui primi 90 giorni
del suo primo mandato
>> quadriennale per poter far passare alcune
riforme. A condizione, però di
>> non averle troppo strombazzate e, quindi, di
sfruttare l'elemento sorpresa
>:
>> accadde con i due Roosevelt, è accaduto con
Reagan; in Europa ce l'ha
>fatta
>> Mitterrand con le prime nazionalizzazioni..
Questo senza entrare nel
>merito
>> delle singole iniziative.
>> Nel caso di Berlusconi e del Polo delle
Libertà, le riforme sono state fin
>> troppo strombazzate e, come ha affermato pure il
Wall Street Journal
>> rappresentano "una minaccia allo status quo
in Italia" (non una minaccia
>> alla democrazia come qualche foglio politically
correct ha
>fraudolentemente
>> riportato).
>> Le forze che difendono il potere centralizzato
dello stato
>> (socialdemocratici, ex-comunisti, neo-comunisti
e comunisti e basta-che,
>del
>> resto, LENIN DIXIT, altro non sono se Non
un'ennesima razza di
>> socialdemocratici-) hanno già minacciato ed
organizzato la reazione.
>> Ricordate il minaccioso sermone prenatalizio di
Eugenio Scalfari che
>> minacciava la discesa in piazza dei giovani dei
centri sociali a difesa
>> degli interessi minacciati dal Polo? La CGIL ha
già organizzato da tempo
>> uno sciopero per il 18 maggio a cui dare una
impronta a seconda del
>> risultato elettorale, ed ha già preaanunciato
un "autunno caldo". E lo
>> stesso leader della Sinistra, prima ha promesso
che col suo eventuale
>> governi "non ci saranno scioperi" e
poi ha velatamente minacciato
>Berlusconi
>> che "fa programmi come se dirigesse una
azienda, deve fare i conti con
>> Regioni, Province e Comuni"....e
Circoscrizioni dico io. In un Paese dove
>la
>> precisa applicazione delle leggi porterebbe alla
paralisi di tutte le
>> funzioni pubbliche, e dove tutti gli apparati di
potere sono stati
>> opportunamente "okkupati", sarà fin
troppo facile ingessare la situazione
>> impedendo di fatto ogni serio cambiamento.
>> Non vi illudete simpatizzanti del Polo, non
temete popolo de "La
>> Repubblica".. cambierà poco o
nulla...purtroppo!.
>> CIAO a tutti.
>> Peppe
>> 2) LA SINISTR *NON*HA PIù BASE SOCIALE
>> Sottopongo alla VOSTRA cortese attenzione questo
altro testo che
>> completa le tesi di Peppe. L'unico appunto che
faccio a Valerio e che
>> trascura un particolare. Ciò che manca tanto al
Polo quanto all'Ulivo è
>una
>> FEDE,un IDEALE. La Lega lo aveva
(l'indipendentismo). Rifondazione, a mio
>> parere SATANICO, ma lo ha.
>> >Cari amici,
>>
>> vidico la mia sull'esito elettorale. Vi avverto
subito che non sarò breve.
>>
>> Una vittoria politica rilevante non nasce mai
nel puro terreno
>> istituzionale. E' invece il frutto di una
trasformazione che si produce a
>> monte, e cioè nella società. Berlusconi, in
tutti questi anni, ha
>costruito
>> un "contropotere" diffuso fondato
essenzialmente sul predominio nel campo
>> televisivo, ma anche sulle altre articolazioni
del suo impero finanziario.
>> Il segno di questo dominio delle coscienze, che
è poi anche dominio
>> materiale, "egemonia", lo si è visto
ben prima dei risultati politici: per
>> esempio nel fallimento del referendum che
avrebbe dovuto eliminare gli
>spot
>> dai film proiettati in tv. C'era gente - e tanta
- che credeva in serio
>> pericolo Canale 5 e Italia 1, le Veline e Gerri
Scotti, Raimondo Vianello
>e
>> Maurizio Costanzo, i Puffi e il tenente Colombo
. Tutti elementi divenuti
>> essenziali per il suo
>> immaginario. Senza contare i tanti intellettuali
passati armi e bagagli al
>> seguito del Cavaliere, magari in posizioni di
dissidenza "interna", e
>capaci
>> di esercitare, dai giornali e da altri mezzi di
comunicazione,
>un'influenza
>> reale su larghi settori di opinione pubblica.
>> Tutto questo, però, ha un radicamento
economico-sociale ben concreto. Il
>> Cavaliere, meglio di ogni altro, ha afferrato
l'importanza dell'economia
>> "immateriale" collegata all'ascesa del
capitale finanziario e della
>> comunicazione quale merce determinante. Ha fatto
proprio il principio, che
>> qualcuno ricorderà, enunciato da Michael
Douglas in "Wall Street": il
>potere
>> sta nell'informazione. La sua mania dei sondaggi
farà sorridere, ma è
>stata
>> tra i fondamenti della sua scalata. Informazione
però agita su due fronti:
>> da un lato individuare i gusti del pubblico,
dall'altro orientarli. Ma non
>> un pubblico qualsiasi, bensì socialmente ben
determinato: quei ceti medi
>> che, raggiunto un loro livello di
"coscienza di classe", fecero la fortuna
>> di Margaret Thatcher. E capaci, come ogni
aggregato dotato di coscienza di
>> classe, di egemonizzare ceti contigui
allineandoli in una battaglia
>comune.
>> Proprio per questo Berlusconi rimane indigesto
alla cosiddetta "grande
>> finanza" (da cui gli attacchi del Financial
Times e del Wall Street
>> Journal). Quest'ultima non ha mai gradito troppo
l'attenzione per i ceti
>> medi, preferendo considerare se stessa come una
specie di nuova
>> aristocrazia. Osteggiarono fino in fondo
Margaret Thatcher, così come i
>> grandi banchieri dell'Unione Europea
osteggeranno Berlusconi finché
>> potranno.
>> Ma Berlusconi è terribilmente forte, perché ha
un preciso ceto sociale di
>> riferimento e un'egemonia culturale modellata su
di esso.
>>
>> A suo tempo, anche la Lega era fortissima. Il
suo riferimento sociale era
>> parzialmente diverso: ceti medi sì, ma in
prevalenza legati al mondo
>> produttivo artigianale e semiartigianale. E con
una localizzazione
>economica
>> precisa: quelle aree del Settentrione in cui un
tessuto fittissimo di
>> piccole aziende, grazie alla svalutazione della
lira, aveva rapporti
>> privilegiati con le industrie d'oltreconfine
(Germania e Austria
>> soprattutto), che riforniva di parti di
ricambio, di prodotti
>complementari,
>> di beni accessori. Il livello di ricchezza
raggiunto in queste aree
>portava
>> i soggetti interessati a guardare essenzialmente
in direzione dei loro
>> partners, e a vivere con insofferenza il vincolo
burocratico col governo
>> centrale italiano.
>> Finché questo tessuto rimase compatto, la Lega
ne interpretò a perfezione
>le
>> istanze. Con la nascita però dell'Euro (che la
Lega contrastò, ma non
>come
>> avrebbe dovuto. In Italia, del resto, nessuno,
nè Rauti nè Bertinotti
>> mossero un dito più di tanto), la compattezza
venne meno: i vantaggi della
>> svalutazione non
>> esistevano più, e vi furono accenni di vera
crisi (risolti ricorrendo agli
>> aiuti del governo di Roma). A quel punto,
l'ideologia della Lega si sfaldò
>> di colpo, come si sfaldò la sua base sociale,
non più attratta dalle aree
>> economiche confinanti (divenute anzi rivali). Da
quel momento Bossi
>annaspò,
>> scoprendo di volta in volta il neopaganesimo
pseudo-celtizzante, il
>> secessionismo, e così via, e perdendo per
strada quasi tutto il
>> suo gruppo dirigente. Il fatto è che un
referente non lo aveva più, a meno
>> di non considerare tali i giocatori di biliardo
dei bar di paese. La
>> sconfitta attuale è il coronamento di quella
parabola discendente. La
>> vecchia base sociale della Lega oggi guarda con
molto maggiore interesse a
>> quella di Berlusconi, che reputa (saranno i
fatti a dirci se a ragione o a
>> torto) possa garantirle prosperità economica
molto meglio
>> di quanto possa fare una presunta autonomia
orientata oltralpe. E' stata
>> questa consapevolezza a spingere Bossi ad
allearsi al Polo. Scelta
>> inevitabile ma anche suicida.
>>
>> L'altro partito che ha un referente sociale
molto bene individuato è
>> Rifondazione Comunista. Inutile dire quale sia:
l'area del lavoro
>> dipendente, e anzitutto quello di fabbrica.
Rifondazione si è messa al suo
>> servizio con estrema coerenza, e in larga misura
ne è stata premiata. Però
>> la solidità stessa del piedistallo ostacola le
possibilità espansive del
>> PRC: il "proletariato" strettamente
inteso, in Italia, oggi è minoranza, e
>> soprattutto manca di capacità egemoniche,
essendo da almeno una
>generazione
>> costretto alla difensiva (quale che sia il
governo in carica).
>> Ciò non significa che le classi subalterne
siano sparite: tutt'altro.
>> Semplicemente sono state rimodellate, sia per
motivi di convenienza
>> economica, sia per renderle innocue.
Soprattutto, dopo il decentramento
>> produttivo dei primi anni Ottanta (che
trasferiva segmenti di produzione
>> dalle grandi fabbriche alle piccole imprese), la
spinta principale è stata
>> di trasformare il lavoro dipendente in lavoro
autonomo. Lavorazioni che si
>> eseguivano nelle fabbriche sono state sminuzzate
e trasferite ad agenzie,
>> microimprese, piccole unità produttive, legate
ai gruppi industriali da
>> rapporti di committenza modificabili e
revocabili in ogni momento. Chi
>> lavora come dipendente di una di queste
microunità il più delle volte è a
>> sua volta legato al proprietario da un rapporto
di lavoro autonomo, che lo
>> fa figurare come "collaboratore" e
prestatore di servizi professionali. In
>> effetti, ormai tutto è divenuto un
"servizio", e l'emergere
>> dell'informatica, della comunicazione, della
finanza ha allargato a
>macchia
>> d'olio tali forme di collaborazione.
>> In realtà non si tratta di vero lavoro
autonomo, bensì di lavoro
>subordinato
>> appena appena mascherato. Solo che chi è
inserito in questo reticolo di
>> false autonomie stenta ad accorgersene. Al
massimo vive la propria
>> condizione con un oscuro senso di disagio,
quando non giunge a
>interpretarla
>> addirittura come una forma di
"libertà" (questo è tipico dei più giovani).
>> Non si accorge che si tratta dell'inverso, e che
il fatto di vedere un
>> padrone quasi al suo livello ne nasconde altri,
vincolati da tutta una
>scala
>> di precariato. Ciò che mancano sono i diritti,
sostituiti da trattative
>> individuali e da premi e punizioni elargiti in
clima di totale arbitrio.
>> Le classi subalterne, dunque, esistono ancora,
però prive di coscienza di
>> classe.
>> Chi una base sociale non ce l'ha proprio è
l'Ulivo, in tutte le sue
>> componenti, DS inclusi (forse soprattutto loro).
Come potrebbe averla,
>> quando pretende di avere per
>> interlocutori, nello stesso tempo, lavoratori
dipendenti, piccola e media
>> impresa,
>> grande impresa e settori tra i più forti del
capitale finanziario? Invece
>di
>> opporsi ai fenomeni di dispersione produttiva li
ha agevolati come ha
>> potuto; invece di sviluppare
>> coscienza di classe, ha adottato, quale dottrina
ufficiale, una sorta di
>> "liberismo umanitario" che è una
contraddizione in termini; ha addossato
>> il tanto vantato "risanamento" (più
che altro, oltre tutto, "virtuale",
>sono
>> reali solo i disagi) del debito ai ceti più
deboli; ha scontentato
>> grande padronato e capitale finanziario, che
cercava di sedurre, con
>> privatizzazioni parziali e favori ai gruppi
amici (la cui fedeltà si è poi
>> misurata nel comportamento di Agnellli).
>> Non esiste classe sociale che l'Ulivo non sia
riuscito a scontentare,
>> incapace di capire che, per essere radicati nel
sociale, qualche scelta di
>> campo bisogna pur farla. La sua ala sinistra,
poi, ne ha combinate di
>tutti
>> i colori: dall'introduzione dell'imperialismo
(leggi "intervento
>> umanitario") nella propria dottrina
all'esaltazione della flessibilità
>> quando attorno non c'è che flessibilità, dallo
smantellamento delle
>proprie
>> articolazioni territoriali alla rinuncia ad
avere un proprio organo di
>> stampa (fatto resuscitare giusto sotto le
elezioni e affidato al primo
>> venuto). Per non parlare di una riforma della
scuola in senso privatistico
>e
>> "americano" che ha fatto esplodere
studenti e insegnanti, della minaccia
>di
>> chiudere gli ospedali minori e decentrati (con
grande gioia del personale
>> sanitario e dei pazienti più anziani),
dell'affidamento ai privati di
>> settori di valore strategico come i trasporti e
le comunicazioni (per la
>> felicità degli operatori: dai ferrovieri, agli
assistenti di volo, agli
>> impiegati minacciati di licenziamento). E'
riuscito persino a scontrarsi
>con
>> i sindacati - tutti, CGIL inclusa.
>> In pratica l'Ulivo ha smantellato con
pervicacia, pezzo per pezzo, tutta
>la
>> propria base sociale in nome della politica
astratta. Si è ridotto a dire,
>a
>> un interlocutore generico: guardate che
Berlusconi farà peggio di me. Ma
>> Berlusconi il referente sociale ce l'ha, e ben
concreto, come ce l'aveva
>> Margaret Thatcher e come ce l'ha Aznar. Farà
gli interessi di quel
>> referente, e forse riuscirà persino a
rimodellare a suo favore le
>> istituzioni, visto che ha già disegnato quella
che i politologi chiamano
>la
>> "costituzione materiale".
>> Dov'è il referente dell'Ulivo? Dov'è il suo
contropotere a livello di
>> società? In chi spera: negli operai, nei
banchieri, nei disoccupati, nei
>> precari?
>> Ciao!
>>
-------------------------------
Dipartimento
Stampa e Comunicazione di DP
ANALISI E PROSPETTIVE DOPO
IL VOTO DEL 13 MAGGIO 2001
Titolo provocatorio nella sua ritualità e un po' ingenuo
soprattutto in
presenza di una vittoria truffaldina (come prevede questa
legge elettorale
insieme a brogli ovunque dimostrabili) di una destra
arrogante ed
inconcludente, totalmente asservita alla parte più
reazionaria e "mafiosa"
del globo e per questo indubbiamente eversiva.
Il Capitale internazionale e la grande finanza stanno
lavorando seriamente
per far avanzare minaccioso nel pianeta il vento di
destra dopo aver
utilizzato a piene mani "sinistre" supine e
"normalizzanti". Siamo, dunque,
davanti ai nostri stessi limiti ideali, costituzionali,
sociali mentre vanno
in frantumi società intere intese come comunità e, nel
nostro caso, quella
Repubblica antifascista fondata sul lavoro. I termini
destra e sinistra (o
meglio: centrodestra o centrosinistra) sono
insignificanti e non precisano
esattamente la realtà misurabile in un potere oppressivo
capitalistico che
gestisce la propria crisi dentro nuovi processi di
globalizzazione e
recessione e i rappresentanti della classe e dei suoi
alleati organici
(vecchi e nuovi) che non riescono ad uscire dalla propria
crisi confondendo
tattica con strategia, lotte immediate con scopo finale,
struttura con
sovrastruttura e realizzando unicamente un conflitto
auspicato dalle stesse
classi dominanti.
Per esempio, in Italia, il PRC
- Ha difficoltà ad aggregare la sinistra critica,
antagonista e
rivoluzionaria attorno ad un autonomo programma e
progetto
- Realizza un patto di non belligeranza alle elezioni
politiche per la
Camera dei Deputati e - contraddittoriamente -
compromette le sorti della
democrazia al Senato.
Perchè il PRC poi, con altrettanta tranquillità, spacca
una federazione
(quella romana) per mantenere in vita il governo Rutelli
nella Capitale, si
confonde con la giunta Falcomatà (in odore di comitati
di affari e lobbies
varie) a Reggio Calabria e lo stesso fa con Rosa Russo
Iervolino a Napoli, a
Milano, a Roma ed ovunque?
Il PRC era al governo di Roma quando si smantellavano
campi rom o si
privatizzavano scuole, servizi, ACEA, Centrale del Latte,
trasporti e via
elencando.
Non rimproveriamo, come altri, il PRC per una scelta
autonoma al Senato ma,
al contrario, pensiamo che debba attivarsi concretamente
per una Consulta
della sinistra antagonista e di classe che inventi un
terzo polo per
resistere oggi, per andare oltre il mero conflitto, per
percorrere strade
anche nuove verso la trasformazione della società (per
quanto lontana)
precisando l'essere comunisti oggi e quale fine ci si
propone. ripartendo,
unitariamente, dal basso.
Perché il PRC non si pone davvero come riferimento di
un'unità dei soggetti
che intendono battersi per mutare lo stato di cose
presente chiarendo che
non dobbiamo essere traghettati (vedi PdCI, Comunisti
Unitari) dentro la
grande famiglia del capitalismo dal volto umano?
La sinistra italiana non ha un piano chiaro ed è priva,
nel suo insieme, di
prospettiva e di "antenne". Ora l'Italia ha un
governo "nuovo" sostenuto da
un capitalismo legale ed illegale, auspicato dai grandi
interessi del Fondo
Monetario Internazionale, della Finanza internazionale e
dall'imperialismo
USA.
Un governo erede della vecchia egemonia democristiana e
della parte più
retriva della Chiesa con una presenza non indifferente
della destra
neofascista e di giullari razzisti e pericolosi.
La sinistra esce dimezzata da questa competizione
elettorale e lo stesso PRC
dimezza quasi ovunque il suo elettorato a vantaggio né
della sinistra
alternativa che si affaccia sulla scena politica né del
centrosinistra.
La militanza è, non solo, in crisi ma sempre di più
calpestata.
Bisogna riflettere seriamente sulla grande perdita di
consensi, l'ulteriore
frammentazione della sinistra, il distacco delle masse
dalla politica e
dalle stesse istituzioni e la mancanza di un progetto
credibile da rendere
visibile ricominciando:
dai quartieri
dalle scuole
dai posti di lavoro
dai luoghi culturali
o della disgregazione sociale ecc. senza distaccarsi da
quanto avviene oltre
il proprio cortile di casa.
alla " RAZZA PADRONA"
contrapponiamo una vera UNITA' da cementare attraverso
lotte e proposte
chiare per l'alternativa.
Rilanciamo nel Paese la difesa dello stato sociale,
portiamo avanti una
nuova tappa della rivoluzione democratica ed
antifascista, difendiamo
diritti, cerchiamo di conquistare le 35 ore a parità di
salario, lavoriamo
per la riforma dello Stato, contrastiamo la nuova
militarizzazione in atto e
la vera criminalità, schieriamoci apertamente e con
modestia al fianco di
donne e uomini per il lavoro, contro lo Stato del
profitto e il Welfare dei
miserabili, per lo sviluppo delle nostre risorse e un
nuovo modello di
sviluppo, per l'ambiente e facciamolo oltre il cretinismo
parlamentare e
quello antiparlamentare.
Uniamoci davvero senza furbizie e con lealtà!
Uniamoci ora: In piena organizzazione mondiale delle
disuguaglianze, in un
Paese in cui il grande serbatoio di voti democristiani è
andato a destra,
dove la massa è sempre di più massa e sempre di più
trasformista ed
opportunista (COME GRAN PARTE DEL CETO POLITICO), dove
l'informazione è il
grande quarto potere e la concentrazione di ogni cosa è
maggiormente nelle
mani di pochi.
L'unica rivoluzione compiuta quasi totalmente in Italia
è quella autoritaria
ed il distacco tra popolo e politica è sempre più
incolmabile.
Del resto i tentativi di imposizioni autoritarie non sono
nuovi: la legge
truffa del 53 poi valorizzata e sostenuta con forza dal
centrosinistra, le
scelte di Scelba e Tambroni negli anni sessanta, il
tentato golpe di De
Lorenzo, lo stragismo di Stato che prese avvio in maniera
eclatante dai
fatti del 69 a Milano e che si ripropone oggi in forme
più cialtronesche, la
realizzazione del piano di Licio Gelli e della massoneria
infame ora
incarnata dai nuovi poteri che si vanno delineando dopo
il 13 maggio 2001
esaltando il rapporto ormai consolidato tra Politica ed
Affari.
Tangentopoli non ha rappresentato nessuna rivoluzione e
neppure la
condizione per la nascita di una "seconda"
Repubblica ma al contrario è la
dimostrazione del vuoto della politica, dei disastri
causati dal
decisionismo craxiano, dell'esigenza da parte dei
possessori dei mezzi di
produzione e della finanza di appropriarsi direttamente
dello Stato, della
soppressione - non solo delle speranze ed i sogni del 68
- ma di ciò che
quella stagione aveva individuato:
la crisi
sociale
economica
strutturale
sconfitti allora
sconfitti oggi
LA NOSTRA E' UNA DEMOCRAZIA BLOCCATA
L'UNICA VITTORIA
LA CONTRORIVOLUZIONE
Anche per questo DP, senza cercare voti, si è presentata
in molte città alle
elezioni amministrative (nonostante alcune forze - che si
richiamano
all'antagonismo - si siano apparentate con l'Ulivo).
Ci riempie di entusiasmo aver tirato su la testa.
Scoprire che liste
alternative in una piccola circoscrizione della città di
Roma (XIX) prendono
1.800 voti, in un'altra (V) oltre 800 e con i simboli di
DP decine in tutte
le circoscrizione (600 in VIII, oltre 300 in XIII o in
VII) fino ad essere
determinanti nei ballottaggi e, ancora, centinaia e
centinaia e centinaia di
voti nella Capitale, a Reggio Calabria e a Napoli insieme
ai Cobas per il
Comunismo, è motivo per proseguire nelle battaglie.
Altrettanto
significativo il lavoro ed il risultato della
Confederazione dei Comunisti
in Toscana.
Ci entusiasma tanto più che organi di partito come
"il manifesto" o
"Liberazione" e la grande stampa - oltre quella
piccolo-borghese - ci
abbiano ignorato, oscurato e, non raramente, boicottato.
Sappiamo, e lo ribadiamo, che i rapporti di forza si
determinano soprattutto
nella società ma, presentandoci con simboli chiari,
proposte e militanza
abbiamo voluto affermare, nuovamente, che si è sconfitti
solo quando si
cede, si vive la politica del giorno per giorno, si
rinuncia a fare la
propria parte.
L'unica battaglia persa è sempre quella che non si fa.
Grazie compagni e compagne per i manifesti affissi in
decine di città
(cinquantamila), per i volantini distribuiti (centomila)
e anche per i voti
(migliaia) ma, soprattutto, grazie per il vostro sostegno
che dà senso alla
nostra "(R)esistenza". Grazie compagni e
compagne che ci avete scritto da
Cuba e dal Chiapas, grazie compagna Silvia Baraldini per
essere stati una
mattina insieme e averci riempito di gioia con la tua
grande onestà
intellettuale e morale e grazie a tutti i lavoratori, i
disoccupati, le
compagne che andavano ad attaccare manifesti a piedi o in
bicicletta, agli
artisti che ci hanno sostenuto, ai lavoratori delle
tipografie che ci hanno
chiesto solo un contributo per carta ed inchiostro, agli
anziani che hanno
girato per Roma con le bandiere rosse che sventolavano
confondendo un pugno
fiero intrecciato ai simboli del lavoro.
.....................ED INTANTO AVANZA UNA NUOVA
BARBARIE........................
-----------------------------
Da: Drago
d'Appiano
>
>CARA LUANA,
>SCUSA SE INTERVENGO PER DIRTI TRE COSE:
>1) DI LUOGHI COMUNI SE NE SONO SENTITI TANTI....ORA
BASTA (e non sono
>assolutamernte berlusconiano), ma credo che le
ragioni di una perdita o di
>una vincita siano ben più profonde e direi
INGUARIBILI.
>2) rispetto il pensiero di tutti, purchè si pensi
per davvero (e questa è la
>vera democrazia e non solo essere arrabbiati perchè
uno sta antipatico o
>allegri perchè un altro è simpatico, magari è
peggiore di quello
>antipatico!)
>3) ragione tecnica: non si possono intasare i PC
(usati per lavoro e non per
>divertimento) con sermoni....ne abbiamo sentiti
troppi...ora stiamo un po'
>zitti....il silenzio serve anche per riflettere, se
no la storia si ripete !
>Cordiali saluti
>
---------------------------------
Da: Elisa
andreozzi
Non sono pessimista, non vedo tutto
nero, non credo che sia tutto perduto, non penso che
siamo tutti corrotti dalla societa' del denaro...ma ho il
fondato sospetto che smuovere le coscienze...sia quasi
impossibile...chi ne ha una oggi? Anche te, te che dici
che il nord e' occupato a fare soldi o ad andare in
discoteca...anche te che cataloghi e classifichi
l'uomo...quanto credi che tu possa essere diversa dagli
altri "che maledici" e che combatti? Prima di
cantare inni, sventolare bandiere sbiadite, prima di
urlare pace e giustizia, prima di abbattere i muri del
capitalismo e di sputare in faccia ai globalizzanti, ai
nuovi coloni, prima di vomitare insulti ai grandi poteri
del XXI secolo...prima di questo..per favore
riappropriamoci del significato della parola UOMO.
Uomo e' colui che osserva, pensa,
crede, odia, ama, gioca, parla, gioisce, balla, sorride,
maledice, piange, urla, benedice, sogna, compera, vende,
costruisce, lavora, mangia, dipinge, scrive, suona,
uccide, fa l'amore,critica, vaglia, decide, saluta,
insegna, impara,muore. L'uomo e' questo, e fa tutto cio'
in miliardi di modi diversi....ma poi, in fondo...uguali.
Non c'e' nord e sud che tenga...non ci sono destre e
sinistre, non esistono guerre..siamo tutti
fondamentalmente uguali, perche' proviamo, in maniera
diversa, gli stessi sentimenti. Credi che se il sud
avesse avuto una storia politica-economica come quella
del nord e vicersa...sarebbe cambiato qualche cosa? No,
il sud ora si ritroverebbe come il Nord, con le sue belle
terre coltivate, con le imponenti impresette che (almeno
loro) danno lavoro, con i piccoli figli di papa' che in
questo benessere pensano alla rivoluzione e giocano a
tirare bombe. il nord invece sarebbe una vasta terra
incolta, (magari colonizzata dai crucchi!), in cui mafia
e camorra impegnano le forze della polizia e i bravi e
onesti cittadini..che non hanno poi tanto tempo per
sognare e impegnarsi a rivoluzionare il piccolo mondo in
cui vivono...la realta' e' crudele ( per loro), un errore
SPESSO gli costa la vita..non sempre e' vero" MA
BISOGNA STARE CON GLI OCCHI APERTI".
L'uomo e' uno solo. Se la ribellione
matura al nord e poi scoppia al sud...prendiamocela con
la dea storia, prendimocela con Garibaldi e la sua
millantata rivoluzione agricola..prendimocela con i
Borboni e i Savoia...con i vecchi DC E PCI...ma non con
questi giovani, con i figli di papa' o quelli della
strada, loro non hanno nessuna colpa. se ancor prima di
emettere il primo gemito qualcuno ha voluto infilargli un
casco virtuale...bhe..non e' colpa loro!
inneggiamo all'uomo partiamo da lui,
per far capire che prima di libri e ideologie e
religioni..ci siamo noi, noi che abbiamo ancora forza,
noi..l'uomo che ancora potenzialmente e' coraggioso,
impavido, "guerriero"...partiamo a decantare le
imprese fatte da noi che oggi, confrontati con l'uomo di
ieri, sembriamo poveri corpi nudi e scheletrici...Ecco
cosa propongo!
-----------------------------------
Da: ELISABETTA
CAPECCHI
>
>Rispondo alla tua domanda, premettendo, per dovere di
>onestà, che
>non sono di sinistra e precisando comunque che non
sono
>nemmeno
>di destra. Non credo nella buona fede dei politici,
di
>nessuno di loro.
>Se non ci fossero altri motivi non crederei in loro
per il
>semplice
>fatto che tutti loro, dall'estremista di destra fino
al più
>comunista dei comunisti
>godono di privilegi che non si confanno a persone che
>dovrebbero lavorare
>per degli ideali.
>In questi giorni si parla molto di conflitto di
interessi.
>Non è già un conflitto di interessi fare il
politico ed
>essere ricompensato
>ai livelli che tutti noi sappiamo vengono
ricompensati i
>nostri politici?
>Ogni volta che qualcuno perde le elezioni invece di
>domandarsi dove ha fallito
>e dove non ha quindi fatto quello per cui il popolo
lo aveva
>eletto, si domanda si,
>dove ha fallito, ma solo perchè è dispiaciuto di
non avere
>più il potere.
>In sostanza quello che importa a tutti è di
"esserci" e non
>di "fare".
>E di questo gli italiani cominciano ad accorgersene e
>cominciano, anche se con molta
>calma perchè comunque in Italia la maggior parte
delle
>persone non hanno gravi
>problemi, e cominciano, dicevo, ad essere stufi.
>Purtroppo abbiamo i politici che ci meritiamo e loro
lo
>sanno bene.
>L'unica cosa per la quale lavorano davvero con molta
>dedizione è per rimanere
>dove sono, facendo o non facendo quello che
dovrebbero,
>quello del dovere
>è un dettaglio. Ciò che conta è continuare a stare
lì.
>L'unica cosa che si meriterebbero davvero, ma
purtroppo è
>una cosa che non
>succederà mai, è che alle prossime elezioni tutti
gli
>italiani, nessuno escluso,
>invece di andare a votare andassero a fare una bella
gita.
>Sarei curiosa di vedere cosa succederebbe. A quale
>avversario darebbero la colpa
>dei loro fallimenti?
>Questo è quello che penso.
>E penso anche che sarebbe l'ora di smetterla di
etichettare
>le idee imbrigliandole
>in confini: destra, sinistra, centro, alto, basso.
>Il comunismo ha fatto solo cose buone o solo
tremende?
>Il fascismo ha fatto solo cose buone o solo tremende?
>La chiesa cattolica ha fatto solo cose buone o solo
>tremende?
>Qui in toscana le persone di sinistra si comportano
>esattamente nello stesso modo
>di quelle di destra.
>Ognuno è molto attaccato al suo benessere, alla sua
>proprietà, alla sua auto,
>alla sua casa in città, a quella in montagna, a
quella al
>mare.
>E non ho ancora visto nessun extracomunitario
ospitato a
>titolo amichevole
>a casa di nessuno. Non a casa di persone di destra ma
>nemmeno a casa di quelle
>di sinistra.
>Molto spesso sono ospitati a casa di persone che non
hanno
>idee politiche ma
>semplicemente sono capaci di mettersi nei panni degli
altri.
>Scusa per il mio sfogo.
>Mi farebbe molto piacere se mi rispondessi.
>Un abbaccio.
----------------------------------
Da: enzo
meschiari
Luana,se guardi la lista dei
digiunatori o di quelli che si son sospesi le medicine,
per sostenere l'azione della Bonino, troverai il mio
nome. Perche' la Bonino mi ha convinto e tu no?
1) Sindacati.
Non sono piu' Sindacati.
Sono baracconi parastatali.
Non si sono sentiti con i governi della
Sinistra.
Essere contro questi sindacati NON e'
essere contro i lavoratori, caso mai riportare il
Sindacata ai lavoratori e NON viceversa.
La logica impone che le azioni di
destra le faccia la sinistra ma non accadra' mai che
aziono di sinistra le faccia la destra.
Intendo azioni di governo.
2) Non si era favorevoli al
licenziamento ma alla modifica dello Statuto dei
Lavoratori. In ogni caso nessuno oggi si oppone, da
sinistra, a questa modifica nei fatti.
3) Si, a tuo giudizio ci siamo venduti,
povera Luana, ma non siamo traditori come Bertinotti
megalomane di se stesso e solo di se stesso.
La sinistra ha perso perche' son
mancati voti: quelli di Bertinotti.
Tu a chi ti sei venduta?
Ne a destra ne a sinistra, Bertinotti
lo puo' fare e noi no.
Capisci ancora la parole IDEALISMO?
Ora e' in pericolo l'aborto, lo Statuto
dei lavoratori, il salario, le informazioni, la
conoscenza scientifica, le droghe leggere..
----------------------------------
Da: Francesca
Gori
>Cara Luana,
>resistenza puttana sempre!Ma attenzione....sono
d'accordo con quello che
>scrivi, ma sono anche giovane e a volte confondo la
politica con ideologia,
>e mi sembra che i cari Ds siano stati un pò troppo
intransigenti....
>Un bacio, a presto.
>ma una curiosità...da dove scrivi e chi sei?
>Francesca
---------------------------------
Da:
Francesco
>Ti scrivo dalla terra che ha donato
a Silvio Re 61 seggi su 61.
>
>Indovina qual'e' la terra in questione.
>
>Ti posso ancora dire che il mio paese ha portato i
voti ai candidati di
>silvio Re in processione, infatti quei candidati nel
mio paese hanno
>sfiorato il 75% dei consensi
>
>Inoltre, poiche' vox populi est vox dei, da quasto
momento mi sono imposto
>il silenzio assoluto con tutti i conoscenti, perche'
a maggioranza
>democratica io dal 13 maggio sono in torto..
>
>cordiali saluti
>
---------------------------
Da: giorgio
bramati
> > BERLUSCONI E PUTIN
> > > > William Pfaff,
sull'"Herald Tribune" (ripubblicato da
"Repubblica") > > ha espresso un livello
alto di panico per la situazione in Italia. E' > >
stupito che gli italiani vogliano votare in massa
Berlusconi e > > consegnargli insieme al governo,
il controllo delle altre 3 grandi > > reti tv
italiane. Sbigottito, egli paragona la situazione che si
> > andrebbe a creare a quella della Russia dove
Putin ha appena > > preso il controllo dell'unica
televisione dell'opposizione. > > Ma Pfaff
sottolinea anche che Berlusconi possiede un impero >
> edile, finanziario e editoriale ed e' molto piu'
ricco di Putin, > > essendo al 14° posto nella
classifica mondiale. > > Forse e' il caso che ce ne
rendiamo conto e accettiamo di > > guardare in
faccia la situazione. L'Italia e' roba sua di fatto e fra
> > breve lo sara' anche di diritto. L'enormita'
delle sue fortune e' > > come un vortice in grado
di attirare simpatie enormi. > > Tutti quelli che
sono ricchi lo amano. > > Tutti quelli che
vorrebbero essere ricchi pure. > > Lo ama chi ha un
processo. Lo ama chi non ha pagato le tasse. > > Lo
amano i detenuti condannati perche' quando era al governo
> > ne libero' 2500. > > Lo ama chi vorrebbe
vincere il premio di un telequiz. > > Lo ama chi ha
fatto abusi edilizi (ne perdono' migliaia col > >
condono) e lo ama chi ha fatto falsi in bilancio
(cancellera' la > > pena).
> > E' l'Italia di quelli che
hanno qualche cosa da dimenticare. > > Vogliono
cacciare gli stranieri ma desiderano la cameriera di >
> colore. > > Vogliono tutti i criminali in
galera a pane e acqua. Tutti eccetto > > quelli
distinti con l'accento settentrionale. > > Vogliono
la moralita' e i film porno sulla pay tv. > >
Vogliono abbassare il colesterolo mangiando da McDonald,
> > dimagrire stando fermi. > > Vogliono
mettere i loro soldi in mano di uno che e' gia' ricco
> > cosi' li fa fruttare. > > E' l'Italia dei
furbi. > > Ogni tanto, nella storia delle nazioni,
come in quella degli > > uomini, si scatenano quei
5 minuti di stupidita'. Poi, agli altri, a > > noi,
tocca di spalare le macerie per anni.
----------------------------------
Da: Giorgio
Guaitoli
>perchè la sinistra è fatta di
gente così
>che senso ha tessere dei poemi sulla sconfitta di
un'idea (che ormai ha solo
>il criticato Bertinotti, e per questo gli andrebbe
dato un premio per la
>coerenza) quando siamo in italia e al governo sono
andati degli italiani?
>Certo non la penseranno come te su tante cose, ma ti
pare logico quello che
>dici???
>Viva l'alternanza!!!
>1)La sinistra (o il centro) ci aveva fatto entrare in
europa, ma non
>dimenticare che i primi ingrati siete stati voi,
facendo cadere il vostro
>premier Prodi.
>
>2) Non avete capito una cosa: Rutelli è di sinistra,
Bertinotti è comunista.
>Il programma del piacione è molto più simile a
quello del berlusca che non a
>quello di Fausto
>
>3) Basta, non se ne può più. La sinistra tanto
brava ha tenuto in sospeso il
>conflitto d'interessi di Berlusconi (ma ha legiferato
in questo ultimi
>anni?) per usarlo come arma in campagna elettorale, e
ben gli sta se noi (io
>voto fini, così sai come vedo le cose..) abbiamo
vinto le elezioni. Poi ti
>dirò che il centro sinistra ha anche fatto cose
interessanti e valide, ma in
>più berlusconi è stato capace di dare una
prospettiva alle aspettative della
>gente, che la sx non ha dato.
>
>Ci sarebbero altre cose da discutere, ma io credo che
sia giusto mettere
>alla prova il centro dx, poi fra 5 anni vedremo..
>
>
>Ciao
---------------------------------
Da: Gorelli
Frabrizio
>Cara Luana,
>non so come hai trovato la mia e-mail. Non so come
hai votato anche se lo
>presumo.
>Sul fatto che "l'Italia s'è destra" non
conta stabilire adesso le
>responsabilità; queste erano già stabilite da come
è stata gestita la
>politica italiana negli ultimi due/tre anni da parte
del centro-centro-
>centro sinistra e dalla sinistra.
>La destra ha vinto perchè la sinistra non è stata
capace di parlare con la
>gente, perchè ha dimenticato i suoi valori e le sue
prerogative di fondo.
>Non conta leggere Marx, Hegel o altri. Conta avere
un'idea, una speranza, da
>trasmette nella collettività perchè possa
affermarsi una cultura diversa da
>quella basata sulla sopraffazione e sullo
sfruttamento (basta vedere cosa fa
>Bush in questi giorni sulle politiche ambientali e,
di conseguenza, operare
>diversamente).
>La destra ha vinto perchè molti hanno voluto fare
uno spregio a chi in
>questi anni ha tradito una speranza non sapendo (o
forse sapendolo ma
>sperando che non succeda) che così facendo rischiano
per cinque anni di
>rimettere in discussione molti valori sociali
importantissimi.
>La destra ha vinto perchè unita e non divisa come la
sinistra e frastagliata
>come tutti coloro che, magari d'accordo
sull'obbiettivo da raggiungere
>(anche se non si capisce quale in molti casi) ma
divisi dai modi di
>raggiungerlo; divisioni che poi ingessano
l'iniziativa e sfociano
>nell'inerzia.
>La destra ha vinto.
>Penso che sia l'ora di finirla con le divisioni e che
bisognerà ripartire da
>zero smettendo di fare le avulse autocritiche che non
servono più a nessuno
>perchè tutti sappiamo il perchè.
>Bisogna ricominciare a parlare con la gente ed a
creare nella società una
>seria alternativa culturale che imbrigli le eventuali
controriforme della
>destra e prepari il terreno per la vittoria di
domani.
>Quando si casca ci si fa male; ma bisogna rialzarsi
subito e, leccandosi le
>ferite, continuare a camminare. Se staremo fermi
verremo semplicemente
>travolti.
>Ciao
-----------------------------
Da: Grazia
Camesasca
Vuole davvero sapere perchè la
sinistra ha perso ?!
avete perso perchè siete sempre stati all'opposizione e
questo è sempre
stato il vostro posto "giusto".....dico giusto
perchè non vi aspettavate
nemmeno di poter andare al potere nelle elezioni
precenenti e vi siete
trovati ad affrontare quello che tu chiami POPOLO....è
difficile dimostare a
fatti tutto quello che si dice....è sicuramente + facile
e "redditizio" andare
contro a chi governa e promettere utopie su utopie....voi
lo avete fatto per
40 anni...quando vi siete trovati dall'altra parte della
barricata non avete fatto
altro che prenderci per il culo ridandoci le famigerate
350.000 che per il
POPOLINO bastavano per dimenticare l'aumento delle
sigarette, della
benzina, delle figure di merda per entrare in Europa
(xchè sì ci siamo in
Europa, ma come ?!)....piantiamola di nasconderci dietro
a queste cazzate
del "dare quanto ricevi" ...proprio voi andate
in giro a proferire ste cose
quando il vostro caro DALEMA vive in un appartamento di
circa 200 MQ
pagando al massimo 500.000 Lit. e i vostri operai che
tanto vi amano vivono
in case popolari di 60 MQ pagando almeno il
doppio.....lasciamo perdere
poi il vs. SINDACATO che non fa altro che stare dalla
parte del padrone
prendendo per il culo da 40 anni a questa parte la pover
gente ignorante
che si affida alle vostre belle parole...e anche qui ci
guadagnate non poco !!!
Ci risentiamo fra 5 anni...sempre che questa volta ci
lasciate lavorare
senza inventarvi altre particolari manovre....OK ?!
-----------------------------
Da: icaro
Sto leggendo Sartre, la morte
dell'anima.
Brunet, il comunista, mi dà tanto di comunista. In
classe avevo una figlia di
comunisti, somigliava a Brunet. Non mi piace Brunet. Sono
contento che i giovani
abbiano detto "sinistra" e non
"comunisti" è un grido con meno identità ma
anche
con meno dogmatismo.
La puntualizzazione centrosinistra l'ho fatta perché in
Italia non si riesce
a fare una politica di sinistra perché abbiamo il centro
fra i coglioni. Preferirei
perdere questa volta per vincere solo con la sinistra
(vedi Francia e Germania).
Ciao bellezza, sei una mito.
Lorenzo
---------------------------
Da:
Italtecnogas
>La destra ha fatto la destra, la
sinistra non ha fatto la sinistra ed è per
>questo che ha perso!..semplice no?...la cosa che mi
preoccupa che nessuno
>dei DS lo abbia capito!
---------------------------
Da: IVO
>MA NON DICIAMO CAZZATE, CERTO LA
SINISTRA A PERSO E' VERO MA E' SUCCESSO
>PERCHE' NON ERA PIU' SINISTRA. NON SI PUO' FARE UNA
GUERRA ASSIEME ALLA NATO
>E POI DEFINIRSI DI SINISTRA, NON SI PUO' AVVALLARE LE
GABBIE SALARIALI O LA
>FLESSIBILITA' E POI DEFINIRSI DI SINISTRA, NON SI
PUO' CONSEGNARE NELLE MANI
>DI UN PAESE IN CUI VIGE LA PENA DI MORTE UN RIFUGIATO
POLITICO COME OCALAN E
>POI DEFINIRSI DI SINISTRA, NON SI PUO' AVVALLARE LE
AGENZIE DI LAVORO
>INTERINALE E DEFINIRSI DI SINISTRA, NON SI PUO' FARE
UNA LEGGE ANTIMMIGRATI
>E DEFINIRSI DI SINISTRA, NON SI PUO' FAR MANGANELLARE
A NAPOLI 50000
>DIMOSTRANTI CONTRO IL GLOBAL FORUM E POI DEFINIRSI DI
SINISTRA, ECC.
>
>CARA LUANA IO NON MI POTRO' MAI UNIRE A CHI
PROMETTEVA IN CAMPAGNA
>ELETTORALE (FASSINO) NESSUNA TOLLERANZA AL G8 DI
GENOVA PER CHI
>MANIFESTERA'. MI SPIACE MA IO NON CI STO' A QUESTO
GIOCO DI POTERE MI TIRO
>FUORI E SE QUALCUNO A GENOVA MI IMPEDIRA' DI
MANIFESTARE CONTRO IL G8 PER ME
>RESTERA' SEMPRE UN AUTORITA' DI DESTRA SIA CHE SIA
TARGATA FORZA ITALIA CHE
>DEMOCRATICI (UN CAZZO) DI SINISTRA (MA QUANDO MAI!!).
>
>------------------------------------
Da: L. Floris
>la sinistra non ha perso perchè
non ha i soldi, ma perchè il popolo ha
>deciso così.. sai ragazzina, questa si chiama
democrazia, che ti piaccia o
>no . E i vari luttazzi, celentano e company, non sono
stati ascoltati perchè
>grazie a dio, ognuno ha la sua testa. E anche tu, che
rappresenti la
>sinistra, con le tue e-mail farneticanti hai
contribuito alla vittoria del
>CENTRO DESTRA. La campagna elettorale è finita,
perchè non la smetti? Non
>c'è niente di costruttivo nelle tue e-mail, prenditi
un pò di vacanza, mi sa
>che ne hai bisogno. E impara a far valere le tue idee
promuovendole e non
>infangando quelle degli altri.
-------------------------------------
Da: Luca
Sambucci
>At 22.58 18/05/2001 +0200,
aassociazioni.uno wrote:
> >2 - NEL SENATO calcolando il 39,2 dell'ULIVO
piu' il vostro 5,0 per cento -
> >si era al 44,2 per cento - la casa delle
liberta' e' al 42,5 ..... al SENATO
> >la destra avrebbe perso.
>
>no, stai sbagliando. non puoi sommare semplicemente i
voti di ulivo e
>rifondazione: se l'ulivo si fosse alleato con
rifondazione molti voti
>"centristi" che ha incamerato la sinistra
sarebbero finiti nelle mani di
>berlusconi. il centro-sinistra avrebbe perso
comunque.
>
>
> >INVECE DI PIANGERE O RIDERE - UNA DOMANDA
......PER VOI PERCHE' LA SINISTRA
> >HA PERSO E LA DESTRA HA VINTO.... AVETE UNA
RISPOSTA ?
>
>non esiste UNA risposta. ne esistono tante.
>
>ecco una delle tante: il popolo-bue sotto la sinistra
non era contento. ora ha
>riconsegnato lo scettro alla destra. se fra 5 anni
non sara' contento lo
>riconsegnera' alla sinistra.
>
>non mi sembra il caso di farne un dramma.
>
>
> ciao,
----------------------------------
Da: Marcello
Angelone
una cosa però la so: che quella che ha
perso le elezioni NON ERA UNA SINISTRA.
La vera sinistra (quella finta
dell'ulivo la chiamerò "sinistra", tra
virgolette) non ha gareggiato per governare, ma solo per
sopravvivere, e ce l'ha fatta, unica sopravvissuta in un
processo di distruzione del pensiero "non
omologato".
Parlo di Rifondazione che ha potuto
contare anche sul mio voto.
Parlo dell'unico partito italiano che
si batte contro un mondo in cui il 90% della popolazione
soffre di fame, di guerre, di violazioni dei diritti
umani, di sfruttamento, di povertà.
Hai scritto che cercavi un
confronto.........avrai dunque la pazienza di leggere
questa mia e-mail.
Innanzitutto facciamo chiarezza. La
"sinistra" ha perso anche perchè non è in
grado di capire perchè ha perso: e così trova un capro
espiatorio in Bertinotti. Questa è la conferma di una
sconfitta più che meritata! Anzichè interrogarsi
seriamente sui motivi che hanno decimato le fila dei DS,
che hanno rafforzato i partiti di centro dell'ulivo, che
hanno fatto fuori dai collegi gli stessi ministri del
governo (vedi Bianco, Bordon, ecc..), dà la colpa a chi
questi motivi li ha sempre combattuti, nel nome della
coerenza.
Ma facciamo subito due conti.
I tuoi sono del tutto sbagliati e
fuorvianti:
> 2 - NEL SENATO calcolando il 39,2
dell'ULIVO piu' il vostro 5,0 per cento -
> si era al 44,2 per cento - la casa delle liberta' e'
al 42,5 ..... al SENATO
> la destra avrebbe perso.
>
> NELLA CAMERA ULIVO 43,7 piu' il vostro 5,0 per cento
avremmo totalizzato il
> 48 per cento ROSSO - contro il 45 per cento......
E' paradossale fare i conti come se il sistema elettorale
fosse proporzionale!
Proporzionale lo vorrebbe rifondazione,
ma ahimè la "sinistra" ha preferito
indirizzarsi ferso un maggioritario bipolare che ci fa
sempre più assomigliare agli USA e meno ad una
democrazia responsabile.
NEL NOSTRO SISTEMA NON CONTANO LE
PERCENTUALI TOTALI, è strano che tu scrivi una
prosopopea politica e non hai ancora capito questo
semplice concetto!
Contano i collegi uninominali, che sono
quelli che danno i seggi in parlamento.
Dunque vediamo.... rifondazione alla
camera non ha presentato suoi candidati nei collegi
uninominali (PROPRIO PER NON BELLIGERANZA CON L'ULIVO,
PER NON FAR VINCERE LE DESTRE), e infatti anch'io che ho
votato rifondazione al proporzionale ho poi votato ulivo
all'uninominale!
MA LA DESTRA LA MAGGIORANZA SIA DELLA
CAMERA CHE DEL SENATO L'HA CONQUISTATA PROPRIO NEI
COLLEGI, presentando candidati che hanno vinto quasi
ovunque!
COME DIAVOLO SI FA A DIRE QUINDI CHE LA
COLPA DELLA SCONFITTA E' DI BERTINOTTI? COME FA A
CASCARCI ANCHE UN GRANDE COME MORETTI?
Aggiungi pure tutti i senatori
conquistati da Rif. all'ulivo....quanti sono? 2?....ti
sembra di raggiungere la maggioranza del
senato?.....aggiungi i deputati di rif.
all'ulivo....quanti sono? 11?.....ti sembra di
raggiungere la maggioranza della camera?
E' LAMPANTE COME LA SCONFITTA SAREBBE
STATA IDENTICA ANCHE SE BERTINOTTI FOSSE STATO ANCORA
NELL'ULIVO.
Ecco perchè la "sinistra" ha
perso.......perchè non sa perdere...........perchè non
ha fatto una politica seria......perchè la cosa più di
sinistra che ha fatto è stata la guerra! (pensa un
po')....perchè aveva i numeri per fare leggi importanti
(sulla sicurezza, sulla magistratura, sui diritti degli
omosessuali, sulla ricerca scientifica, sull'adeguamento
dei programmi scolastici, sull'ammodernamento del
servizio pubblico, sui salari e i contratti dei
lavoratori, sull'efficienza anche di quei sindacati che
oggi proteggono soprattutto CHI NON LAVORA, sulla tutela
dei diritti degli immigrati, sulla loro formazione, sulla
prostituzione che vede migliaia di donne schiavizzate
nelle nostre strade, sulla sanità che rimane
inaccessibile e inefficace, e infine sul bene culturale
più importante del nostro paese: i cervelli dei suoi
abitanti, che sono stati lasciati VUOTI, DISINFORMATI,
NON COLTIVATI, IMPREPARATI)
La "sinistra" ha perso
perchè prima di tutto ha perso l'occasione per fare ciò
che poteva fare ma che non ha fatto.
Io non sono contento che la destra ha
vinto, ho paura di leggi anti-immigrati, proibizioniste,
protocattoliche, pro-confindustria, anti-operaie,
privatizzanti......
E non è contento di questo nemmeno
Bertinotti, checchè ne dica quel mito caduto di Moretti.
Ma sia io, che Bertinotti, SIAMO
CONTENTI, che non si sia riaffermata una FINTA SINISTRA
CHE RUBANDO I VOTI A QUELLA VERA AVREBBE POI PERPETRATO
UNA POLITICA NON PROGRESSISTA.
Siamo contenti perchè SPERIAMO che da
queste macerie si possa costruire una sinistra MODERATA
IN SENSO EUROPEO ma che perlomeno SIA una sinistra che
fra cinque anni forse potrà vincere (senza foto,
faccioni e cartelloni, ma con la forza delle sue idee) e
fare delle leggi che diano un'impulso verso la
civilizzazione del mondo.
cordialmente
---------------------------------
Da: Marco
>Carissima Luana, non so ove tu
abbia reperito la mia email, ma ad ogni modo,
>anche se è stato un po' difficile seguire il tuo
discorso un po' prolisso
>l'ho trovato interessante.
>Di certo hai la sinistra nel cuore e ti pulsa da ogni
poro e sembri essere
>una che di politica ne ha masticata tanta negli anni.
>Io credo che la sinistra abbia perso perchè il ceto
medio in questi ultimi
>anni ha visto aumentare le tasse, perchè non basta
apparentemente non
>innalzarle, tagliando al tempo stesso i fondi ai
comuni che hanno aumentato,
>per sostenersi, le imposte comunali.
>A ciò si aggiunge il fatto che dalla legge Martelli
si sono susseguite una
>miriade di sanatorie per i clandestini, senza che
esse fossero legate alle
>capacità reali che questi avessero nel mantenersi
onestamente e la fame, la
>miseria, possono facilmente indurre un povero
disgraziato a delinquere per
>sopravvivere.
>Se una donna o un uomo si prostituiscono di propria
iniziativa il problema
>può essere etico, sanitario, ma se vi sono costretti
la situazione diviene
>più grave.
>Se questi rubano o rapinano, i cittadini reagiscono
comprensibilmente con un
>atto di rigetto e non è illogico contingentare le
entrate nel nostro paese
>in funzione delle possibilità reali di lavoro
regolare, con i contributi e
>l'assistenza sanitaria.
>La sinistra ha vissuto in un eramo, mentre Visco
sostituiva la sua Lancia
>thema o K blindata con una BMW serie 7 blindata,
mentre ristrutturavano i
>ministeri creando dei superdirigenti pagati miliardi
l'anno, la gente comune
>ha perso sensibilmente il proprio potere d'acquisto,
ha dovuto stringere i
>denti, la cinghia ed operare tante rinuncie.
>Le tasse universitarie sono quasi raddoppiate ed in
questi ultimi anni è
>andata via via aumentando la % dei cittadini che le
ferie non può più
>permettersele al mare od in montagna, visti i cali di
presenze nelle
>località turistiche per quantità globale o giornate
di presenze.
>Questi ed altri motivi hanno spinto i moderati, gli
indecisi sino
>all'ultimo, a voler conferire un mandato ad una
coalizione differente il cui
>leader di certo ha dimostrato di aver migliorato la
qualità della
>televisione nazionale (circa 20-25 anni fa le
trasmissioni Rai finivano alle
>24 ed al pomeriggio riprendevano verso le 17),
costruendo un impero senza il
>quale molti lavoratori in Mediaset oggi sarebbero
disoccupati.
>Potremmo stare delle ore a discutere sui motivi del
perchè la sinistra abbia
>perso, ma data l'ora forse è meglio che si vada a
riposare.
>Personalmente io spero che le tue preoccupazioni
siano infondate, che
>Berlusconi ed il suo staff sappiano rilanciare
l'economia nazionale
>aumentando l'occupazione reale, diminuendo i reati e
che al termine del suo
>mandato ogni italiano di destra, sinistra, centro o
non allineato possa dire
>il Governo ha migliorato sensibilmente le condizioni
dei propri cittadini,
>questo è infatti il fine per cui si dovrebbe
governare, prescindendo dal
>colore partitico.
>Buonanotte, ciao
>
-------------------------------
Da: Marco
Quando si perde, la via più facile è
quella di cercare un caprio espiatoio
su cui concentrare le ire, più difficoltoso è cercare
di capire quali sono i
motivi di una sconfitta, per alcuni, o la vittoria del
nemico per altri.
Infatti per molti, da diverso tempo, viene difficile
pensare all'Ulivo come
una realtà di sinistra o laica (guerra, centri di
detenzione per immigrati,
la sicurezza, finanziamento alle scuole private,
sottomissione per il
Giubileo). L'Ulivo per molti è stato solamente una
possibile barriera contro
chi stravolgerà le regole democratiche e il
rafforzamento dello scambio tra
potere politico e potere mafioso. Ma oggi le regole sono
dettate da
organismi internazionali non eletti democraticamente, che
hanno il potere
economico in mano e quindi il potere politico (OCSE, WTO,
Fondo Monetario
Internazionale) e l'Ulivo in questi 5 anni non ha
minimamente messo in
discussione questi organismi. A quest'elezioni, che non
sono andate molto
diversamente da quelle del 96 dal punto di vista
numerico, ha vinto
un'Italia che culturalmente è maggioritaria e Berlusconi
forse ne è
l'interprete migliore.
Forse bisogna interrogarsi sul perché si diffondono a
tutta la popolazione
indistintamente se essa sia di centrodestra o
centrosinistra atteggiamenti
di egoismo e intolleranza verso i diversi, gli stranieri,
gli altri. È
necessario riprendere a discutere e ipotizzare una
diversa gestione
collettiva del mondo, partire dal basso, dalle proprie
necessità e cercare
un raccordo tra le moltitudini e le singolarità, pensare
alle prossime
iniziative internazionali come il 19 e 20 luglio a Genova
contro il vertice
del G8.
Marco Ficarra
-------------------------------
Da: Marco
Fabbri
>Cara Luana, non so se la mia
risposta puo' essere esauriente o meno ma credo
>che fondamentalmente la destra ha vinto in Italia
perche da 53 anni (e forse
>anche prima) il popolo italiano e' di destra. Non
dimentichiamo che la
>democrazia cristiana ha governato dal 48 fino a
tangentopoli, che Berlusconi
>aveva vinto nel 94 e avrebbe rivinto nel 96 se la
Lega si fosse alleata con
>lui. Non capisco questo piangerci addosso visto che
la sinistra, a mio
>avviso, a fatto il possibile per gestire al meglio
questi 5 anni di governo.
>Certo sarebbe stato bellissimo che Prodi avesse
proseguito per tutta le
>legislatura ma evidentemente l'anima sinistrorsa di
Bertinotti e un certo
>autolesionismo della stessa maggioranza ha bruciato
tutto.
>Dobbiamo anche capire che il nostro sistema economico
sociale e' di stampo
>Occidentale, i nostri alleati si chiamano USA,
Inghilterra, Francia,
>Germania etc. e quindi siamo costretti a seguirne le
politiche che non sono
>certo socialiste.
>Cosa dire alla fine se non capire dove poter battere
questa destra
>qualunquista, con un capo impresentabile e coinvolto
in mille vicende
>giudiziarie e lavorare cinque lunghi anni per avere
la possibilita' di
>governare.
>Distinti saluti.
-------------------------------
|