DIBATTITO SULLA SINISTRA

Cara Luana, ho apprezzato e condiviso buona parte del tuo messaggio, anche
se non ho apprezzato la tua posizione "filomorettiana" (concedimi il
termine) in quanto credo di fondo che ci sia una forte divergenza di linea
politica che hanno impedito un rientro di R.C. nell'ulivo e non credo
sarebbe stato corretto nemmeno un'apparentamento elettorale da costruire su
che cosa, forse sul babau cavaliere e destra antidemocratica su cui l'ulivo
ha fatto la sua campagna elettorale; credo che ciò avvrebbe portato, in caso
di vittoria delle sinistre, solo ad una situazione di ingovernabilità o
comunque ad un governo precario, costruito sul niente. L'esempio lampante è
Torino dove Chiamparino si sente sufficentemente forte e rifiuta un
apparentamento che gli porterebbe forse più noie che voti vista la
divergenza di programmi esistente. Anche se questo non è di buon auspicio
spero sinceramente che il dialogo a sinistra si riapra forse partendo
proprio da: "sinistra" ,dai suoi significati e dalle sue ideologie che con
questa campagna sono forse andate perse più che mai. Spero di risentirti
presto e vorrei ancora, prima di salutarti, invitarti a guardare i dati
elettorali in modo a mio parere più corretto:
1 Come fai a sommare un dato maggioritario della camera con un dato
proporzionale? Prova invece a fare una somma delle varie forze al
proporzionale e leggere quali sono i dati (ti ricordo che rifondazione, come
altri, non si presentava al maggioritario e parecchi suoi elettori hanno
votato l'ulivo).
2 Inoltre questo discorso delle somme non ha alcun senso in un sistema
maggioritario come quello nostrano, il dato va letto per i singoli collegi
e, forti percentuali, rilevate in collegi blindati, che hanno contribuito a
innalzare il dato percentuale nazionale, significano ben poco. Ben più
significativi sono tutta una serie di colleggi considerati in equilibrio e
dove, soprattutto al sud , anche spostamenti di pochi punti percentuali
significano il passaggio del collegio da una parte all' altra dello
schieramento.
Ciao a presto
Mario

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Ciao Luana,
certo non mi dispiace ricevere le tue mail. Anch'io amo confrontarmi,
tuttavia, se non sono inopportuno, vorrei sapere qualcosa di te.
La tua lettera dipinge uno scenario grigio e preoccupante. Mi auguro
di cuore che tu sia in errore. Alla tua domanda finale l'unica risposta
che mi sento di dare è la seguente: o gli italiani sono un popolo di
deficienti (cosa del resto ampiamente suffragata), oppure, più
semplicemente,
questi cinque anni di governo raffazzonato di sinistra non sono stati poi
così splendidi come vengono dipinti.
Un unico rammarico: perdere un ministro come Veronesi. Un uomo dalle
rare capacità.
Un bacio anche a te.

ALESSANDRO SANTORO

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Ho letto altri interventi utili non tanto a comprendere come e se viene ancora vissuto il primo maggio, ma che :

1°) ahimé! Voi Donne siete più serie degli uomini

2°) siamo diventati, anche a sinistra, tanti cani sciolti cui si chiede solo un voto e non di partecipare (ma i partiti non fanno più proselitismo?)

3°)Che l' ignoranza su ciò che è l' idea comunista e ciò che è stato realmente fatto come comunismo è abnorme.

4°) Si può discutere se essere comunisti oggi è essere progressisti e laici , per uno stato (e un mondo) che siano sviluppati a misura d' uomo (indipendentemente dalla proprietà dei mezzi di produzione), ma essere di sinistra è per me un modo di essere e di sentirsi. Di operare e atteggiarsi verso gli altri, per gli altri e con gli altri, liberi di pensare senza coartare od essere coartati.

5°)Se Berlusconi, Fini e Bossi godono di tanta popolarità è perché si è perso il concetto di laicismo nato dalla resistenza. La Chiesa (istituzione) ha impedito lo sviluppo delle libere coscienze e il PCI ha imposto una strada più che interpretare la realtà e trovare una soluzione alle esigenze della gente. Qualcosa è cambiata a sx sotto la spinta del sessantotto, anche se i massimalismi hanno rovinato tutto! (E Berlinguer si è precipitato a entrare al governo)

6°)Sarebbe ora che la si smettesse di dire che sinistra e dx sono uguali! Un corno che sono uguali! E' anche questo frutto del qualunquismo berlusconiano contro i "politici di professione" (Che Fini, Casini, Buttiglione e Bossi in quali mestieri brillano?), per allontanare i giovani dalla politica o erigersi a MODELLO DA IMITARE! A essere la LUCE in un mondo di LADRI.

7°)C'é troppa gente (anche noi) che si lamenta di questo, di quello, di quell'altro e non conosce nemmeno i propri diritti! Non

si occupa di politica, di sindacato, non ama affrontare la realtà, anche le opinioni contrarie e dice sempre che è colpa degli altri

8°)Che il ruolo positivo di INTERNET sta nel permettere di comunicare con chi si vuole e dire la propria opinione, ma quando sono opinioni distruttive, provocatorie, insultanti a chi giovano?

Scusami per il tono di sfogo, ma, qua si dice: O fatt é nir! ( Il fatto è nero- La cosa è seria #n.d.r.#)

----- Original Message -----

ANTONIO DI GENNARO

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Cara Luana,
mi sa che sono ancora troppo incazzato per provare a fare un'analisi serena
dell'accaduto, comunque ci provo. La prima cosa che mi viene da dire
automaticamente al momento è il famoso: l'avevo detto io...

Anzi!
A voler essere esatti, io ero stato addirittura ottimista quando dicevo che
la quasi totalità degli italiani assomigliava terribilmente al signor
berlusconi, la verità è stata che la quasi totalità degli italiani ne è
diventata consapevole, votandolo...
In questi giorni sento fare un sacco di discorsi campati in aria, io credo
semplicemente che, come sempre accade nel nostro paese, le persone si
sveglieranno solo quando i fatti gli sbatteranno in faccia la realtà, quella
più dura, quella che loro stesse si sono preparate a subire.
Ed allora sarà troppo tardi.
Perché il signor berlusconi non ha vinto, ha stravinto...
All'occorrenza potrà persino fare a meno di bossi, che tanto con i quattro
voti che ha preso tanto duro non ce l'avrà più neanche lui.
E l'unica cosa a cui credo ciecamente nel programma (?) del signor
berlusconi è proprio quel famoso "contratto con gli italiani", non avrà
nessun problema il signor berlusconi a lasciare la politica fra cinque anni,
per un motivo semplicissimo: cinque anni non bastano neanche a portare a
termine uno solo dei famosi cinque punti, ma sono più che sufficienti a
portare a termine l'unico progetto che gli sta davvero a cuore: il suo
interesse.

Detto questo, perché la sinistra ha perso?
Secondo me perché non si è comportata da sinistra, perché non è riuscita a
mettere in evidenza le differenze tra un programma di sinistra ed uno di
destra, perché forse in alcuni punti queste differenze (purtroppo) non
c'erano...
Gli italiani sono un popolo a sè stante, quante volte sentiamo dire che chi
sta al governo non fa nulla, pensa solo ai ca... suoi e così via?
Tutti i giorni, e qualunque sia il governo.
L'italiano è insoddisfatto per natura, perché per natura è egoista. Ci piace
dire che siamo un popolo ospitale, aperto, cordiale, sono anche cose vere
per certi versi, ma poi nell'intimo, giù nel profondo...
Il problema dunque, secondo me, è che siamo un popolo di destra, perchè quei
valori che contraddistinguono la sinistra (si fa un gran discutere su
questo, ma secondo me è molto semplice...), l'uguaglianza e la solidarietà,
sono qualcosa di cui ci si ricorda solo ed esclusivamente quando qualcuno ci
tocca personalmente. Il portafoglio, soprattutto...
E la sinistra politica non è da meno. Tanto è vero che ha svolto la campagna
elettorale in maniera speculare rispetto alla destra, rinnegando i propri
principi.
E fin qui ancora tutto bene, perché da ottimista quale sono confido in una
delle altre doti che ho sempre riconosciuto alla sinistra, e cioè la
capacità di fare autocritica.
Il problema grosso sta invece nell'occasione che la sinistra ha perso stando
al governo per 5 anni: perché se è vero che sono state fatte delle cose
importanti, è ancor più vero che se ne potevano fare molte di più e di molto
più importanti, sarebbe bastata un minimo di coscienza politica in più, o
magari la potremmo anche chiamare più semplicemente responsabilità...

Un'ultima cosa su Bertinotti: sono stato con lui quando si opponeva alla
guerra, così come in altre circostanze in cui si è battuto per principi
imprescindibili per la sinistra. Mi sia concesso però un appunto al buon
Fausto: troppo spesso mi dà l'impressione di sentirsi troppo bene
all'opposizione, quasi come se si trovasse nel suo elemento naturale.
Il problema è che ogni tanto occorre prendersi qualche responsabilità in più
che non sia solo quella di stare lì a criticare ogni mossa. Se poi ti
professi di sinistra, allora non è neanche più una responsabilità, è un
dovere, che non è esattamente la stessa cosa...
Ma in questo Bertinotti dimostra di essere italiano anche lui, purtroppo...

Ciao,
un abbraccio
Antonio.

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> LUANA.....
>
> INVECE DI PIANGERE O RIDERE - UNA DOMANDA ......PER VOI PERCHE' LA SINISTRA
> HA PERSO E LA DESTRA HA VINTO.... AVETE UNA RISPOSTA ?
>
Perche' la gente ha deciso che la sinistra non ha fatto in questi 40-50
anni cio' che aveva promesso, e si e' rotta le balle. Perche' una campagna
diffamatoria nei confronti di una persona che puo' sttare antipatica qnt
si vuole, ma che cmq non e' certoo diversa dagli altri politici, ovvero
tir l'acqua al suo mulino, non e' una campagna elettorale, si tratta solo
di gettare merda su una determinata persona. E' successo cosi' anche in
facolta' da noi per le elezioni dei rappresentanti...
La sinistra ha gettato merda, quintali di merda su di noi, solo perche'
noi non siamo di sinistra, solo perche' noi potevamo vincere, e l'unico
mmodo di farci fuori era di diffamare.


---
Blackstorm
*Vicario d'Armi di idf*
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solo una domanda: ma perchè l'ulivo, e con loro i ds, si ricordano della
sinistra e dei loro preziosissimi voti solo quando ci si trova in campagna
elettorale, prima, e nella m...a dopo la sconfitta??? perchè contano solo in
questi momenti i voti della sinistra e non contano quando si decidono le
linee politiche??

se si continuerà a dare la colpa a chi ha votato rifondazione o a chi a
votare non c'è andato neppure, fra 5 anni a vincere sarà ancora la
destra....

ricercando i voti al centro non si può pretendere di avere quelli di
sinistra; la divisione non aiuta certo, ma per l'unità della presunta
sinistra non si può certo accettare una guerra, o i soldi alla scuola
privata, ecc. ecc....

un pò più di dignità farebbe bene
saluti

BOTTARO LOREDANA.

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Ora capisco come ha fatto Mussolini ad andare al potere.
L'immagine di Rutelli ha perso contro il culto dell'immagine di Berlusconi.

Ciao da Caio

CAIELLA VINCENZO -

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Devo dire che la tua anilisi sia molto chiara e io veneto, quel veneto ricco
che tu parli, dove un operaio si prende 2 milioni e passa al mese ma dove il
pane costa 6000 lire al kg..quello che costa poco.
Quel veneto fatto di molte inprese tutte di destra , perche' la destra fara
risparmiare loro tasse...dicono.
Io se fossi inprenditore voterei la sinistra, quella sinistra che come tu
hai detto ha messo nel cassetto il sindacato e così gli operai....niente
scioperi.....aumenti da fame con quel contratto firmato con l'inflazione al
1,5% di aumento l'anno.
Dopo aver letto la tua lettera penso che la nostra politica che sia di dx o
sx, diciamo politica x non dire politicanti a cui basta il potere, quel
potere che a loro preme tanto quella sedia che x loro vuol dire 25 milioni
al mese....la pensione dopo 5 anni di legislatura e far finta di
interessarsi del popolo ma alla fine come il nostro futuro premier, solo i
suoi interessi.
Comunque la sinistra ha perso x un solo motivo non ha saputo elogiare chi
lavora....gli operai......i studenti che con queste scuole sono bravi a
studiare.....i pensionati...che fanno la fame sopratutto quelli che si
prendono dai 5 milioni in su di pensione, e sono molti........anzi di piu'
di quello che si può pensare.
Poi x Bertinotti una cosa da dire adesso che cosa farà .....un alleanza
con Berlusconi visto che l'artefice di questo governo di destra quando la
sinistra stava diventando forte nel governo di Prodi, spunta lui e D'alema e
giu' così avanti .....tutti vogliono il potere compreso in nostro caro
D'Alema..si proprio lui che ha vissuto in una casa popolare in centro a Roma
x una miseria d'affitto dove tu cerchi casa e ti domandano un milione
d'affitto al mese se basta e ti devi fare anche una famiglia.
E poi la nostra chiesa che dopo tutto non dovrebbe parlare e dire hai nostri
politici cosa fare visto che loro sono uno stato dove noi non possiamo
nemenno metterci un dito altrimenti ci viene tagliata tutta la
mano.......quella chiesa che parla della famiglia, ma sa cos'è una famiglia
loro che vivono da soli senza nessun sacrificio di portare a casa il mensile
x i loro figli...x la scuola...x le tasse........e poi se ne resta si
mangia..cosa ne sanno devono solo tacere e farsi un esame di
coscienza.........
Tornando al Veneto quel veneto che Bossi doveva fare ricco ma in quindici
anni di politica ha solo distrutto mettendo contro la popolazione italiana
tra sud e nord e adesso come un leccaculo va fare i comizi in campania, ma
devo dire che l'hanno trattato da persone civili perche' io al loro posto
avrei fatto di molto peggio...

Alla fine la mia conclusione e' che dovro lavorare .....e poi
......lavorare.........e poi lavorare....ma sempre con la coscienza a posto
perche' ho sempre fatto il mio dovere......quello di prenderlo nel c..... da
questa classe politica e come me molti compreso voi tutti.
Ma tutto sommato tutti noi siamo contenti di essere Italiani e siamo *
nazionalisti di tanti altri paesi e su questo marciano i nostri
politici..............
un saluto dal Veneto una bellissima regione come tutte quelle italiane


UN CIAO DA ...DARIO

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Rispondere a questa domanda in base alle considerazioni che hai fatto non è
certo semplice (Ma anche al di là delle considerazioni che hai fatto). Io
non ho ne pianto ne riso per il risultato elettorale. Non sono abituato a
farlo perché non mi identifico mai in nessuna parte politica nemmeno per
quella che voto (a cui di solito applico il principio del "meno peggio"). A
mio parare la tua analisi pecca di una latitanza importante nello scacchiere
politico italiano, che non si può certo cancellare con questo posticcio
bipolarismo all'italiana.
Il Centro. Tu non hai mai parlato di centro, non a caso non hai analizzato
ne il risultato della Margherita ne quello del Biancofiore. Hai parlato di
Democrazia europea assimilandola però a destra così come per Forza Italia.
Insomma hai riddotto il voto italiano alla dicotomia destra-sinistra,
perdendo in questo efficacia nell'analisi. Si tratta di un atteggiamento
abbastanza tipico della sinistra italiana, in questo piuttosto manicheista,
che in quasi tutte le elezioni va a combattere un guerra santa contro un
avversario "che se vince può mettere in pericolo la democrazia" (Non l'hai
detto tu, ma è stato un atteggiamento ricorrente prima delle elezioni). Un
atteggiamento, si badi, che ha tenuto anche Berlusconi, che però in questa
strada è maestro, soprattutto se deve farsi passare per martire. Un mese
prima della scadenza elettorale la campagna era abbastanza fiacca; la
polemica si incentrava sul referendum lombardo (Che magari non si terrà più,
che bella figura). Poi Berlusconi prima ci ha provato con l'allarme
terrorismo poi con la "campagna d'odio". Bada secondo me è stato lui a
innescare questa miccia, ma la sinistra (soprattutto quella non ufficiale)
ci è cascata in pieno. Basta valutare l'andamento di queste elezioni e di
quelle del 1994 con quelle del 1996 per capire la differenza. Allora Prodi
aveva impostato una campagna tutta sul programma e sul suo ottimismo.
L'operazione dell'Ulivo era stata perfetta e vincente. Nel 96 Prodi non era
mai caduto nelle provocazioni di Berlusconi e aveva vinto.
Qui torniamo al discorso del Centro. Portare una campagna elettorale al
parossismo, al muro contro muro risulterà sempre perdente per la sinistra,
perché in questo caso un blocco di voti che definirei "di centro", si
schiererà sicuramente per il candidato moderato. E' il centro in Italia che
determina che vince le elezioni che lo si voglia a o no.
Prodi si era dimostrato un ottimo leader di centro-sinistra, moderato, ma
progressista. Si potrebbe dire che "non faceva paura". Rutelli, mi è
sembrato, ha cercato di impostare la sua campagna sul programma, ma la
situazione gli è sfuggita di mano per colpe non sue. Certo i voti persi da
Rifondazione e da Di Pietro c'entrano anche, ma le affermazioni della
Margherita e di Forza Italia sono emblematiche dell'importanza del voto del
centro. Un voto che in questo caso si è spostato verso Berlusconi, fose
anche per il clima che si era creato in campagna elettorale. Un clima da
resa dei conti che è stato sentito dai cittadini che sono andati in massa a
votare (per certi versi sicuramente un segnale positivo).
Poi è ovvio. Berlusconi ha molte cose da dover spiegare, soprattutto
politicamente (non voglio entrare nel giudiziario perché dovrei opinare su
cose che non conosco abbastanza e non sono abituato a farlo). Il conflitto
di interessi è lampante. Il centro-sinistra in questo ha le sue colpe.
Prima, guidato da Veltroni ha cercato un dialogo con Berlusconi per le
riforme, sotterrando questo argomento. Poi lo ha ritirato fuori quando non
era più possibile risolverlo prima delle elezioni, sicuramente in chaive
elettorale (un vero boomerang).
La cosa più grave però è che un politico (parola bizzarra se applicata a
Berlusconi), che si definisce "liberale" non abbia mai sentito la necessità
di risolvere da solo il conflitto d'interessi. La distinzione fra potere
economico e politico è un caposaldo fondamentale della teoria liberale. In
una teoria che vuole ridurre al minimo l'intervento dello stato
nell'economia, è impensabile che il capo del governo abbia così tanti
interessi economici, soprattutto nel mondo della comunicazione. In una
teoria politica come quella liberale, per cui tutti devono essere posti a
pari condizioni di comunicazione delle proprie idee, il monopolio degli
strumenti di comunicazione è un controsenso. Berlusconi non è liberale. E
per questo che ha vinto, perché il liberalismo in Italia è lettera morta
ormai da tempo. Il suo successo personale (che implica quello di Forza
Italia, che ha fagocitato gli altri partiti) e tutto di immagine, giocato
non sulle idee, ma su slogan, sull'indubbia attrattiva della sua vita di
successo e, non ultimo, sulla capacità di farsi passare come martire. Egli
ha attuato una campagna personalistica che sicuramente lo ha premiato,
impostando su se stesso la partita. E' stato il protagonista assoluto della
campagna elettorale e di questo parte della responsabilità è della sinistra
(e sottolineo sinistra, non centro-sinistra). Queste le ragioni della
vittoria. Non credo i programmi c'entrino qualcosa. Se n'è parlato poco o
nulla in questa campagna. Forse se n'è parlato un po' prima. In questo
invece l'elettorato italiano ha dimostrato di essere ancora poco maturo.
Forza Italia non ha un programma. Non ha nemmeno una "base ideologica". Vaga
fra un vago e superficiale liberalismo e un tiepido solidalismo, condito
dalla giusta accondiscendenza ai vertici ecclesiastici. In realtà non è
nemmeno un partito. In ogni partito c'è una dialettica interna, in qualche
modo c'è una discussione, un forma di democrazia interna, per cui chi perde
le elezioni magari viene sostituito. A parte nella globalità dell'alleanza
Berlusconi non può essere messo in discussione in Forza Italia. E'
impensabile. Di fatto è un movimento politico che esiste in funzione del suo
fondatore, di cui fa da cassa di risonanza. Senza Berlusconi si
scioglierebbe in breve tempo. Mi vengono in mente altre considerazioni, ma
sono un po' stanco e non posso scrivere all'infinito.
Spero di essere stato soddisfacente.

Un caro saluto,

Diego De Finis

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Cara Luana,
non so chi tu sia, ma cerca di essere più sintetica la prossima volta,
perché quando si arriva al 18° paragrafo sinceramente passa la voglia.
Dici cose giuste, condivisibili in pieno.
Una cosa mi ha fatto riflettere:
hai parlato di "inquinamento cattolico"...
beh, per la mia esperienza vorrei dirti che i migliori cattolici, quelli
veri, non bigotti, quelli che si impegnano sul territorio dei nostri paesi,
comuni, province... bene, quelli sanno dove andare. E mi hai capito.
Anche gli altri sanno dove andare, sicuramente, e sanno per chi votare,
magari inconsciamente.

Sai dov'è la differenza?
E sai perché la sinistra ha perso?

Perché quelli che sanno scegliere in proprio sono la minoranza.

Perché vincono quelli che aspettano sia sempre qualcun altro a scegliere per
loro.

Perché anche i cattolici di forma e non di sostanza si adeguano...

Ecco perché.

Ciao

EMILIA BECHELLI.

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La sinistra ha perso perchè:
Non ha sostenuto Prodi dopo lo sgambetto di bertinotti
Perche' D'Alema ha voluto approfittare della situazione per sete di potere.
Perche' D'Alema invece di far scomparire Silvio ha inciuciato con lui per
molto tempo mentre quello lì lo ha stritolato( V. bicamerale )
Perche' la sinistra non ha fatto chiarezza sull'immigrazione.
Perche' non ha fatto una seria riforma della scuola.
Perche' ha tacitato il dissenso, ma non ha risolto i problemi.
Perche' D'Alema ha incominciato a dire che era stato abbandonato una volta
caduto da Palazzo Chigi,
Perche' i DS si sono distaccati dalla propria base.

EMILIANO CUPINI

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Perdere da popolo, dici tu e il mio primo istinto è di risponderti: ma
certo, hai ragione, torniamo alle nostre sane, vecchie, radici popolari che
non ti tradiscono mai! M in quanti sentono ancora la forza di queste radici?

Chiedi perchè, secondo me, la sinistra ha perso le elezioni. Io da almeno
tre anni mi chiedo perchè avrebbe dovuto vincerle.
Io stesso ho avuto difficoltà serie a votare a sinistra, e sono quattro
elezioni consecutive che voto ed eleggo persone in cui non mi riconosco, che
considero opportunisti, corrotti e carrieristi, eppure li voto lo stesso,
senza sapere perchè. Assessori comunali che fanno i parcheggi disegnando le
strisce blu per terra, ex.sindacalisti della UIL che hanno applaudito Craxi,
pariolini che si fingono imprenditori, democristiani riciclati che non
pensano assolutamente nulla, quadri di partito cresciuti nell'ombra dei
sottoscala di Botteghe Oscure che non hanno mai fatto un'ora di lavoro nella
loro vita. Io vengo dal "popolo" e non ho nulla di nulla in comune con
questa gente.
A tutta questa gente ho dato il voto disciplinatamente ed alcuni di essi li
ho anche fatto votare da altri.
Questa volta non ho avuto la forza ed il coraggio di chiedere un voto a
nessuna delle molte persone che conosco.

Credo che le elezion si siano perse per una sola ragione politica. Perchè
Bertinotti e D'Alema hanno deciso di pugnalare Prodi. Quel che resta del
popolo di sinistra detesta i tradimenti, odia le imboscate e i trappoloni
che tanto piacciono ai nostalgici del Comintern. Questa delusione di fondo
ha impedito ai militanti come me di uscire di casa e di fare campagna
elettorale. E come non l'ho fatta io non l'hanno fatta neppure molti altri.
La destra aveva le televisioni, e la sinistra aveva disarmato i militanti.
Come poteva andare a finire?

E adesso? si chiedono in tanti.
A me questa domanda non piace, perchè sottintende una mancanza di rispetto
per l'elettorato che è profondamente antidemocratica. Non mi piace la
fregola di chi dice: adesso ci mettiamo al passo e lo facciamo cadere più
presto possibile. Io non voglio che Berlusconi cada, perchè non voglio che
ricomincino gli inciuci al centro e il mercato delle vacche. Se vogliamo
continuare a difendere qusto paese dalla corruzione e dalle clientele allora
dobbiamo augurarci che Berlusconi riesca comunque a governare. Può non
piacerci ma ha
il mandato elettorale e deve governare.
La cosa più importante non è far cadere Berlusconi ma è mandare a casa la
classe dirigente di sinistra che
ha perso le elezioni. Solo così può nascere una nuova classe dirigente
capace di meritarsi il nostro consenso. Questa è la dinamica democratica e
non ci sono scorciatoie. I richiami ideologici, la mobilitazione
pretestuosa, l'opposizione pregiudiziale servono solo a questa finta
sinistra
per continuare la sua piccola politica di compromessi che ci ha protato sin
qui. Se vogliamo veramente voltarre pagina dobbiamo cominciare da noi
stessi, cominciando a cambiare la nostra cultura politica. Alla fine, forse,
gli elettori ci premieranno.
Per quanto mi riguarda gli elettori hanno sempre ragione.

Mi piacerebbe molto sapere che ne pensi.
Ciao.
Enzo

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forse tu di politica hai capito quanto me
tutti vogliono emergere per conquistarsi la sedia reale!
pure gli attori e attrici, (che nomini) ricchi anzi stra ricchi , per nulla al mondo (pensando sinistra ) lascerebbero la propria ricchezza hai marxisti.
comunque prima di allarmarti e
giudicare devi aspettare 5 anni
come ha fatto la destra
ti lascio con: SPERIAMO CHE
TUTTI si tirino su le maniche!

EPINSEGNE

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in ogni caso, ha vinto la demagogia, perché nelle democrazie moderne, come preconizzato da Gaetano Mosca alla fine del secolo scorso, sono le classi dominanti a dettare la supremazia: il resto sono solo specchietti per le allodole.

questa vittoria, però, sarà una vera prova del fuoco per chi ha promesso tutto a tutti. ora gli alleati, le associazioni di categorie, il vaticano sino, in basso, alle classi più umili stanno mandando le cambiali all'incasso. così, la composizione del nuovo governo pare un gigantesco cubo di Rubrick senza soluzioni apparenti. confindustria vuole saldare il conto presto, mentre alle istanze più populiste (pensioni, occupazioni e tassazione) si risponde dicendo che si è ereditata una situazione decisamente difforme da quella declamata dalla sinistra: come se i conti pubblici fossero segreti e redatti con metodologie aleatorie!

si, forse farlo governare è l'unico modo per levarcelo definitivamente dai coglioni, perché la demagogia può conquistare, ma se non si trasforma almeno in piccola parte in realtà o in un regime totalitario esplode come una bolla di sapone.

mi auguro, peraltro, che in questi cinque anni, o forse meno, di governo berlusconi le sinistre ripensino a sé stesse, e pongano fine a certe divisioni interne che, francamente, fanno un po' ridere.

saluti.

ERNESTO VILLA

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Sì, ho la risposta.
E' una sola, indipendentemente da tutte le elucubrazioni possibili.
Chi votava i partiti della casa delle libertà, ha continuato a votarli; Chi
votava i partiti dell'ulivo '96 ha continuato a votarli. Solo che nella casa
delle liberta è entrato Bossi e nell'ulivo è uscito Bertinotti.
Pensa che roba se succedeva il contrario..Tutti a dire...gli italiani
intelligenti.. Ma quelli intelligenti sono sempre gli stessi, tanto quelli
stupidi.Tra l'altro io salvo solo i Dipietristi e i Boninari...
Il resto è solo un esercizio di stile con fini condivisibilissimi, peraltro.

Saluti

FABIONE

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Cara LUANA,
dal mio punto di vista, e' difficile aggiungere qualcosa di nuovo a quello che
hai scritto tu sulle cause della sconfitta di sinistra.
Comunque, a costo di ripetere cose gia' dette provero' ugualmente a dire la mia.

Sinceramente sorrido quando sento affermare che la sinistra ha perso perche' ha
rinunciato a "dire cose di sinistra". A parte il fatto che se il centro sinistra
avesse veramente "detto cose di sinistra", alla Bertinotti per intenderci,
forse non avrebbe preso nemmeno il 10 per cento dei consensi; ma il problema
vero e' che oggi nessuno sa piu' che significa "dire cose di sinistra". I primi
a non saperlo sono proprio quelli che, come i DS, continuano a difendere
presunti ed incomprensibili ideali di sinistra salvo poi fare una politica che
privilegia il rapporto con i poteri forti, soprattutto quelli di destra (Vedi
l'inciucio con la chiesa, con gli Agnelli che poi si sono rivelati lupi veri,
con lo stesso Berlusconi, ecc.).
In nome di questa politica schizofrenica, sono stati proprio i DS - ed a loro
quindi va data la responsabilita' principale della sconfitta elettorale - ad
essere i piu' critici verso lo sviluppo dell'Ulivo che nello squallido panorama
politico italiano poteva essere, e forse lo potrebbe ancora, la vera novita'
politica di questi ultimi tempi.
L'intuizione dell'Ulivo, espressa molto bene da Prodi, e' stata ed e' quello di
coniugare un Stato piu' leggero con la solidarieta' e la giustizia sociale. Su
questa intuizione si doveva sviluppare e, sono un inguaribile ottimista, forse
si puo' ancora fare una ricerca vera che porti alla costruzione di un modello di
governo della economia e della societa' veramente al passo con i tempi e
soprattutto civile.
Uno "Stato leggero e solidale" contro uno "Stato assente che lascia spazio alle
tendenze primordiali dell'individuo". Queste potevano o potrebbero essere gli
orizzonti di governo della nostra societa' da sottoporre ai cittadini.
In queste ultime elezioni i cittadini si sono confrontati o hanno capito
soprattutto il secondo. Il primo non c'era, perche' qualcuno non lo ha voluto o
saputo costruire. E quando dico "qualcuno" mi riferisco ai DS.
L'unico rammarico e' che forse potevamo evitare di fare i conti su questo
proprio in un momento cosi' delicato in cui la destra era riuscita cosi' bene a
ricompattarsi.
Ora si tratta di non perdere altro tempo. Bisogna riprendere subito il
dibattito, cominciare ad aprire le sezioni di partito a gente nuova,
consapevolmente moderna e impegnata nella societa', mandando in pensione i
vecchi quadri del PCI e o della DC piu' becera che sono stati in maniera miope
ed autolesionista, ancora una volta, candidati nelle ultime elezioni
all'elettorato a rappresentare i cosidetti "ideali della sinistra".
Un abbraccio
Roberto Ferretti

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Ciao Luana. sono un compagno iscritto da tre giorni ai Ds.
Condivido molte tue analisi - voterei per Bassolino segretario Ds: tu?.
Sono stato a-partitico per 30 anni: non condivido la guerra e molte
decisioni della sinistra di governo ma e' stato troppo forte un impulso a
raggrupparmi con dei compagni e vedere se posso essere d'aiuto in qualcosa.
E cominciare a lottare per un'unita' della sinistra e la sconfitta del
fascio al potere assieme ai poteri forti dell'economia italiana e
internazionale. I proletari devono andare al governo dell'Italia.
Francesco Che Gino Taglialavoro

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Ma vengo al merito. Tempo fa chiedesti che tipo di giornale volevamo fare. Hai avuto risposte da valutare o hai preso un tuo criterio personale? Forse io stesso non ti ho scritto. E ora ti dico cosa dovrebbe essere questo giornale. Non un forum, come sta avvenendo, con risposte ingiuriose, cervellotici ragionamenti di critica alla terza o quarta internazionale o qualunquismi esasperati in chiave antipolitica! Mettiamoci del costrutto, pur nel rispetto delle diversità, sforzandoci, ad esempio, di capire come spingere gli uomini politici di sinistra ad interpretare la realtà sociale degli Italiani senza inseguire, ad esempio, il Berlusca sul piano dell' immagine o del modernismo, come faceva l' URSS quando cercava, sprecando miliardi, di inseguire gli USA sul piano militare, astronautico, imperialistico! Mentre il popolo stentava e soffriva. Certo il comunismo è caduto, ma il popolo sta peggio. Quindi se ci pensavano prima a riformarsi...

E quindi dico a tanti soloni della sinistra, che non sanno leggere nemmeno i risultati elettorali, che stiamo facendo la fine di Totò (E ché, mi chiamo forse Pasquale - e giù paccheri!) e se non si pensa a trovare una propria autonoma e unitaria strada la sx veramente scoppierà del tutto.

Incominciamo a riflettere su uno dei punti in cui R.C.ha ragione, la non rappresentatività del Proporzionale, facciamo introdurre meccanismi che vincolino i partiti prima e durante le legislazioni con programmi depositati

entro tre mesi dalle elezioni, obblighiamo le parti a diffondere capillarmente i programmi sottoponendoli a critiche incrociate, sia abolita la possibilità di candidarsi fuori luogo di origine o residenza continuata per almeno 5 anni, che chi è candidato in un luogo non possa esserlo in un altro, che scompaiano le liste civetta, che sparisca il compenso nelle circoscrizioni, (ma chi l'ha pensata una cosa così sciagurata, che a Napoli c'è stata la corsa al seggetto!) che siano aboliti i sondaggi pubblici da sei mesi prima delle elezioni e quelli dopo voto, che ogni legge parlamentare approvata sia pubblicata in evidenza dalla stampa nelle sue linee guida e diffusa dalle tv in ore di alto ascolto! E quindi vorrei vedere, se così facendo non si verrebbero a cogliere le differenze tra l' uno e l' altro che pare nessuno, ora, conosca la legge sul finanziamento alle iniziative imprenditoriali dei giovani, i patti territoriali, (La FIAT, TOGNANA prima ne hanno beneficiato e ora sputano.....), l' obbligo di scelta per i medici, la riforma dei cicli scolastici, (forse imperfetta, ma da quando non fatta?), la possibilità di usare la morfina in caso di estremo dolore fisico, l' abolizione dei tickets, gli aiuti introdotti per le famiglie e lo sviluppo delle politiche sociali, il recupero delle aree portuali (Napoli, Gioia Tauro), degli aeroporti, la riforma del Coni, la legge Bassanini sulla riforma burocratica, l' avvio del progetto Grandi Stazioni e la definitiva approvazione della TAV (Non ben vista da tutti, ma in sospeso da secoli!), il controllo sul pieno utilizzo dei fondi CEE, la riforma federale dello stato, l' abolizione dell' IRPEF sulla prima casa etc. etc. etc.

Il tutto in un quadro di sviluppo del lavoro che non mi sembra di secondaria importanza, con l' assestamento dei conti economici.

Senza dubbio a questo punto quanto si è fatto é limitato e che altro c'è da fare a tutela di famiglie, donne, immigrati, lavoratori, ma vogliamo anche vedere quello che la C.d.L. intende togliere e stravolgere in nome di riforme per i più ricchi? Innanzitutto, si persegue il fine dell' abolizione del reato di Falso in Bilancio, si vuole assoggettare il potere giudiziario , P.M., a quello politico, abolire i contratti collettivi di lavoro, "riformare" lo statuto dei lavoratori, reintrodurre la Legge Tremonti (evasione fiscale col consenso dello Stato), "riformare"

l' aborto, la possibilità di licenziare senza giusta causa, riformare la "Sanità Pubblica" introducendo l' assistenza indiretta, un buono di duemilioni per gli interventi chirurgici, (indipendentemente dal reddito), il ricorso a "polizze Sanitarie" e poi le ben note riforme fiscali per il vantaggio dei ricchi! Non parliamo poi della riforma della RAI destinata a fare solo informazione (cioè da comprimaria), mentre tutti i comici non berlusconiani saranno giubilati! E questo è poco. Per tornare all' URSS, Bertinotti stava meglio prima o lo sarà dopo la cura Berlusconi? Che dirà all' operaia licenziata per maternità o allo scenografo di varietà della RAI o ad un capofamiglia monoreddito, impiegato di 2° livello che dovrà operare al cuore un figlio?

BERTINOTTI SE TU SEI PASQUALE, IO MI CHIAMO ANTONIO!!!!!!!

Scusami per la lunghezza, ma non ne posso più di leggere cose inutili e testi di filosofia politica!

Antonio di Gennaro

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Mi pare che hai già fornito tutte le risposte che era possibile dare....
sul perché la Sinistra ha perso e la destra ha vinto, mi sono indigniato
per i giochi che la sinistra ha fatto per perdere queste elezioni.... ha
fatto di tutto per non vincerle, ha spinto la gente verso la confuzione pià
totale...

e quello che più mi fa male.... è che pare non abbia capito nulla da questa
sconfitta.... si sente tronfia... troppo piena di se.... non è stata colpa
sua se ha fallito.... è il popolo che è una massa di imbecilli (bhe... non
posso dare tutti i torti se credono nel padrone operaio.... ma dove mai si
è visto?)

e tutto ciò che è stata la sinistra negli anni.... tutto ciò che ha
rappresentato.... ho visto sfumare tutto nel nulla.... che delusione....
eppure... questa destra continua a non piacermi... e mai la voterò... e il
centro che non esiste, che come una banderuola si gira sempre verso il
vincitore.... che schifo....

che mi rimane da fare? continuare a credere in una sinistra inesistente?
forse... o forse lasciare che siano altri a decidere con il loro voto a
destra..... ma no... ho sempre ritenuto il voto oltre che un diritto... un
dovere... e continuerò a dare il mio voto a Sinistra.... ma che
delusione.... veramente che delusione.....

GOLLUM1

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Cara Luana,
io, purtroppo, non ho una risposta per tutto quello che è successo il 13
maggio in Italia; so solo che l’unica cosa rossa che ci è rimasta da
mostrare è il sangue che ci cola dalle gengive, per i tanti calci, per i
troppi pugni presi.
Mi sono imposto di reagire intellettualmente e di forzarmi a credere
all’alternanza, ma al solo pensiero che dovrò aspettare i miei 40 anni
per ritrovare la speranza di cambiare nuovamente………
Lei ha mai pensato al fatto che la prima telefonata 'politica' fatta dal
neoeletto, non è stata a Ciampi o a qualche altra carica forte del
nostro paese, ma bensì al presidente americano, a Bush J.. L’America, il
melanoma purulento del mondo sarà, per quanto possibile più di prima, il
nostro punto di riferimento unico, commercialmente e culturalmente
(brrrr), alla faccia dello sforzo per un’Europa unita: che sia davvero
la lotta contro la globalizzazione, la nostra ultima frontiera prima del
buco nero?

P.S. La ringrazio della missiva virtuale, un conforto alla mente è
imprescindibile sempre, si figuri il lunedì mattina.
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Fulvio