-----Messaggio
originale-----
Da: C.G.I.L. Naz.le - Area Programmatica
Lavoro e Societa <lavorosocieta@mail.cgil.it>
A: Undisclosed-Recipient:;
<Undisclosed-Recipient:;>
Data: mercoledì 3 luglio 2002 19.24
Oggetto: COMUNICAZIONE DA CONSEGNARE AI
COMPAGNI ED ALLE COMPAGNE DI LAVORO SOCIETA' CAMBIARE
ROTTA
COMUNICAZIONE DA
CONSEGNARE AI COMPAGNI ED ALLE COMPAGNE DI
LAVORO SOCIETA' CAMBIARE ROTTA
IMPORTANTE.
POICHE' IL COMPAGNO
SCARPA E' ANDATO A RICOPRIRE ALTRO INCARICO PRESSO LA
FILCAMS NAZIONALE I COMPAGNI E LE COMPAGNE CHE
DEVONO INVIARE COMUNICAZIONI INDIRIZZATE A LAVORO
SOCIETA' DEVONO UTILIZZARE ESCLUSIVAMENTE LA E MAIL
lavorosocieta@mail.cgil.it
COGLIAMO L'OCCASIONE
PER ALLEGARE UN DOCUMENTO DELL'AREA DELLA FILCEA
UN SALUTO
GIAN PAOLO PATTA
COMUNICAZIONE DA
CONSEGNARE AI COMPAGNI ED ALLE COMPAGNE DI
LAVORO SOCIETA' CAMBIARE ROTTA
Documento approvato
dall'Assemblea nazionale di
Lavoro Società
cambiare rotta Filcea-Cgil
Firenze, 28 giugno 2002
A) Lavoro
Società e la Filcea
Non
sappiamo chi sarà il nuovo segretario generale della
Filcea che sostituirà il compagno Eduardo Guarino;
tanto meno sappiamo se e quale nuovo carattere vorrà
imprimere all'Organizzazione. In ogni caso dobbiamo
definire le questioni su cui, come Lavoro Società,
intendiamo intervenire nei prossimi mesi per
migliorare la Filcea, che in sintesi sono le
seguenti:
1) L'identità Filcea
E' necessario rivitalizzare l'identità
della Filcea, in sinergia - non in contrapposizione -
con altre categorie della Cgil quali la Fiom.
Nell'industria di processo si impone una
gestione del conflitto e, più in generale, delle
relazioni sindacali diversa da quella nelle imprese
manifatturiere. Da tali condizioni strutturali è
nata e si è sviluppata (con i suoi pregi e difetti)
la "tradizione" che identifica la Filcea,
cioè uno specifico modello di relazioni
sindacali (contrattazione anche di procedure).
Nella Filcea è mancata una riflessione
collettiva sul rapporto anche interno alla categoria
tra industria di processo e settori manufatturieri
(gomma, vetro, ecc. che permettono politiche meno
"concertative") e sulle trasformazioni
strutturali dei comparti della chimica e dell'energia
(passaggio dalla grande impresa chimica parastatale
alla media impresa specializzata o alle unità
produttive di multinazionali con centri decisionali
all'estero).
Anche la migliore tradizione Filcea, se non
viene rivitalizzata e attualizzata alla luce dei
mutamenti strutturali, perde il suo valore
(concertazione subordinata) e si corre il rischio di
definire la propria identità solo in una bassa
polemica con le "storie" di altre categorie
(vedi le valutazioni sulla Fiom al Congresso Filcea).
2) La
Filcea e la Fulc
L'unità
sindacale è importantissima e va perseguita con
determinazione, ma non al prezzo di offuscare
l'identità della Filcea.
La Filcea non può essere la depandance
della Fulc. Può essere condivisibile affidare alla
Fulc il percorso per la contrattazione, dalla
definizione dell'ipotesi di piattaforma alla
conclusione della vertenza (sarebbe sbagliato
produrre tre ipotesi di piattaforma e poi cercare di
fonderle), ma solo dopo una discussione Filcea sulle
strategie vertenziali, sulle linee guida, prima e
durante il percorso Fulc.
Dobbiamo affrontare scadenze importanti (per
es. su contratti a termine, sanità integrativa,
ecc.) che possono incidere significativamente sui
rapporti con la confederazione, con le altre
categorie e con le altre organizzazioni confederali
ma non abbiamo convocato sul tema una apposita
riunione del Direttivo nazionale Filcea.
Ciò, oltre a provocare
"incertezze" sul merito, pone seri limiti a
una definizione democratica e partecipata della linea
vertenziale dell'Organizzazione e alla stessa
funzione del Direttivo nazionale e delle strutture
territoriali.
3) Le
regole e la democrazia
I testi e suprattutto le pratiche Fulc sono
inadeguati e devono essere profondamente migliorati
garantendo il ruolo dei lavoratori in tutte le fasi
delle vertenze.
Quanto indicato nel punto precedente si
accentua se si considerano i problemi relativi alle
regole democratiche nel rapporto con i lavoratori e
con le altre organizzazioni sindacali, anche in
riferimento alla situazione generale confederale
attuale.
La legge sulla rappresentanza in vigore nel
pubblico impiego e la proposta di legge per il
privato, che il governo di centro-sinistra non è
stato capace di promulgare, definiscono un punto di
riferimento condivisibile.
Non è invece condivisibile che nella Fulc
(e anche nella Filcea), invece di ricercare una
sintesi avanzata tra la democrazia di mandato (che
nasce dalla tradizione dei chimici) e la democrazia
validante (tradizione dei metalmeccanici e di altre
categorie), si contrapponga l'una all'altra.
Per Lavoro Società è dirimente che,
a conclusione delle vertenze nazionali e aziendali,
il voto dei lavoratori sia vincolante per le
conclusioni delle stesse; se non è possibile
unitariamente, anche come Filcea.
Inoltre, in Filcea è ormai opinione diffusa
che le regole Fulc debbano essere riviste, ma non si
capisce ancora quando e dove ne parleremo, e
soprattutto in che senso le vorremo cambiare.
Va rimarcato con forza che, in realtà, non
abbiamo applicato neanche le riconosciute carenti
regole Fulc (per es. la non chiarezza dei quesiti nel
mandato, l'assenza di modulistica per registrare i
voti delle assemblee di approvazione, ecc.).
Il CCNL chimico, con i suoi rimandi
all'Osservatorio nazionale su materie importantissime
quali: mercato del lavoro, inquadramento, appalti,
sanità integrativa, ecc., rende urgente e
indispensabile ripensarne le forme, gli obiettivi, il
funzionamento. In ogni caso, le materie trattate
nell'Osservatorio nazionale devono essere gestite con
le stesse regole democratiche previste per i CCNL
(partecipazione e controllo nella costruzione delle
proposte e verifica dei risultati).
4) La
Filcea e la Cgil
Le
specificità di categoria sono importantissime, ma
devono essere sempre collocate nel contesto
confederale.
La conclusione del Congresso nazionale Cgil
ha confermato lo spostamento a sinistra dell'asse
strategico della nostra confederazione. Le divergenze
strategiche, che rimangono e giustificano la
permanenza delle due Aree programmatiche congressuali
di maggioranza e minoranza, non hanno ostacolato una
conclusione unitaria, politica e organizzativa, che
riconosce la validità di molte nostre proposte e ci
assegna nuove responsabilità.
Ora dobbiamo verificare che le deliberazioni
avanzate del Congresso nazionale Cgil si traducano in
fatti concreti, in generale e anche nella Filcea,
dove la trattazione di temi confederali e sempre
difficoltosa.
E' inaccettabile che una categoria si
"definisca" senza o addirittura in
contrapposizione con la Confederazione (vedi la
differenza tra Cgil e Cisl).
Sarebbe sbagliato ripetere a tutti i livelli
le discussioni del Direttivo nazionale Cgil, perché
si perderebbe il necessario rapporto tra discussione
e efficacia delle decisioni. Ma quanto discusso o
deciso nel Direttivo nazionale Cgil ci serve, sia per
supportare le iniziative del movimento confederale,
sia soprattutto per i riflessi che dovrebbe avere
sulla nostra attività di categoria, sulla
contrattazione.
Più in generale, non è condivisibile una
concezione che fa vivere le tematiche confederali
come un fastidio di cui è sperabile che ci si liberi
al più presto.
5) La
Filcea e la contrattazione
Lo spostamento a sinistra dell'asse della
Cgil deve essere confermato da pratiche concrete,
anche nella contrattazione.
Lo spostamento a sinistra dell'asse
strategico della Cgil indicato dal Congresso ha senso
solo se si concretizzerà in pratiche di categoria e
territoriali, e anche noi della Filcea, a tutti i
livelli, dobbiamo fare la nostra parte.
In Cgil vengono utilizzati un ventaglio di
schemi interpretativi che, ai due estremi, possono
essere schematicamente così sintetizzati (con Lavoro
Società e una parte consistente della
maggioranza più orientati sul primo e l'altra parte
sul secondo):
L'attacco sull'art. 18 fa parte di una
azione delle forze dominanti nel governo, nella
maggioranza parlamentare e nella Confindustria,
finalizzata a un vero e proprio mutamento di regime
(in senso autoritario) e di modello sociale
(liberismo anglosassone in salsa populista-affarista
nazionale), alla ridefinizione dei blocchi
politico-sociali, alla revisione della Costituzione
antifascista, alla destrutturazione del sindacato
confederale, degli assetti contrattuali, del mercato
del lavoro, ecc. ecc. Il movimento di lotta è e deve
restare sul piano sociale-sindacale, ma può produrre
effetti significativi anche sul piano
politico-istituzionale (centro-destra forte ma
fragile).
L'attacco sull'art. 18 è un incidente da
isolare e superare al più presto, per tornare alle
normali relazioni sindacali. Dobbiamo prendere atto
che il centro-destra governerà, legittimamente, per
tutta la legislatura e adottare una linea
conseguente.
Malgrado i nostri interventi nella
Segreteria e nel Direttivo nazionali, la Filcea
continua a ribadire una linea "continuista"
rispetto alla realtà precongressuale e sono
abbastanza diffuse opinioni riconducibili al secondo
schema.
Invece, noi di LsFilcea dobbiamo
essere consapevoli che dobbiamo lavorare per
trasferire progressivamente sulla contrattazione di
categoria il livello di scontro che si vive a livello
confederale; non si può pensare che la
contrattazione di categoria possa agire su un piano
che non si incrocia mai con quello confederale.
Noi di Lavoro
Società dobbiamo saper esprimere il nostro
dissenso tutte le volte che lo riteniamo opportuno,
come per esempio abbiamo fatto dichiarando il nostro No
all'accordo del CCNL chimico. Ma non dobbiamo
accontentarsi di semplici dichiarazioni altisonanti.
Anzi, dobbiamo ridurre lo scarto tra il dire e il
fare e cercare di dirigere la contrattazione, insieme
ai settori della maggioranza che esprimono posizioni
simili alle nostre, per dimostrare nella pratica
che, sia pure nel rispetto delle regole, malgrado le
indispensabili mediazioni con le altre organizzazioni
sindacali e tra le diverse opinioni interne alla
Filcea, è possibile fare qualcosa di avanzato, nel
merito e nel metodo.
Nel metodo, dimostrando con pratiche
concrete che è possibile coinvolgere i lavoratori, i
delegati e le strutture nelle varie fasi della
vertenza, applicando la nostra idea di democrazia.
Nel merito, realizzando piattaforme e
accordi che sui CCNL recuperino la
produttività di settore; vanno evitati accordi che
definiscano il costo complessivo contrattuale
all'interno delle regole del 23 luglio; di
conseguenza, pieno recupero salariale legato
all'inflazione e quote aggiuntive con le forme che i
settori determineranno. Realizzando piattaforme e
accordi che sulle contrattazioni aziendali
tendano a consolidare i premi di partecipazione,
riducendo in prospettiva sensibilmente la
variabilità salariale. Sulle varie vertenze e ai
vari livelli, andranno ricercate soluzioni in merito
alla tutela dei diritti, riduzioni d'orario,controllo
del mercato del lavoro, e vanno evitati accordi che
in materia di sanità integrativa non escludano
esplicitamente l'utilizzo di tali fondi per materie
sostitutive della sanità pubblica.
6) La
Filcea e l'Europa
La
questione dei CAE e, più in generale, l'approccio
europeo devono diventare elemento basilare
dell'attività della Filcea.
LsFilcea
ritiene particolarmente importante:
accelerare la costituzione dei CAE nel
modo più articolato possibile nel territorio;
costituire un coordinamento dei CAE di
categoria ai vari livelli che renda patrimonio
collettivo le esperienze di contrattazione europea,
che raccolga il materiale disponibile e attivi la
traduzione dei contratti e degli accordi dei vari
paesi;
armonizzare le posizioni sindacali a
livello europeo, attivando un confronto tra i
delegati sul merito delle piattaforme e delle
strategie con le quali il sindacato dei vari paesi si
confronta con le controparti padronali.
LsFilcea
chiede pertanto che tutti i delegati di categoria
già impegnati nei CAE si attivino per avviare tutte
le iniziative utili per la costituzione dei comitati
di coordinamento dei delegati europei.
7 L'organizzazione
della Filcea e il rapporto con la maggioranza
I patti
per la gestione unitaria della Filcea ai vari livelli
devono essere fondati anche su elementi di merito.
Lavoro Società si preoccupa del buon
funzionamento dell'organizzazione non meno del resto
della Filcea. A tale scopo una delle questioni
importanti è il funzionamento del direttivo
nazionale Filcea, che finora non è stato messo in
condizioni di esprimere una vera e sostanziale
funzione dirigente.
La Filcea
da anni non alimenta a sufficienza i propri
fondamenti, vive dell'inerzia dei suoi trascorsi
gloriosi, è una federazione più fragile di quanto
appaia a prima vista.
Lavoro
Società deve contribuire a superare questi
limiti. Anche la definizione dei "patti"
per la gestione unitaria deve avere questo carattere,
altrimenti si ridurrebbe in accordi burocratici solo
per l'ingresso nelle Segreterie e negli apparati.
B) L'organizzazione
di Lavoro Società
Filcea
Ferme
restando le regole della Cgil, sperimentare forme
organizzative finalizzate a costruire un gruppo
dirigente allargato e partecipato.
1) La
precondizione è la diffusione di uno stile di lavoro
trasparente, basato sulla lealtà e la solidarietà
dei gruppi dirigenti, evitando posizioni di distinguo
a prescindere, o che portino al dissolvimento
dell'Area, oppure a cordate interne che ricalchino
componenti extrasindacali.
Va
sempre affermata la propensione alla sintesi e la non
drammatizzazione quando la sintesi non fosse
raggiungibile.
2) La
costruzione di un gruppo dirigente allargato richiede
strumenti e occasioni di informazione, formazione,
analisi, discussione e decisione.
Tra questi l'attivazione da subito di un sito
web di LsFilcea che abbia le funzioni di lettura/scaricamento
di documenti, forum (serve almeno un
moderatore) e, se non subito, almeno in prospettiva,
una newsletter.
Vanno previste riunioni periodiche o ad hoc
del gruppo dirigente nazionale, riunioni
territoriali, attività varie su progetto, assemblee
nazionali, seminari nazionali, commissioni e gruppi
di lavoro settoriali che accompagnino le
contrattazioni, dalla preparazione delle piattaforme
alla conclusione delle vertenze.
Va censita la presenza di LsFilcea
nelle Segreterie e negli apparati per tendere a farla
corrispondere al peso congressuale a tutti i livelli,
territoriali e nazionale.