IN QUESTO NUOVO NUMERO PARLIAMO DI ESAURIMENTO NERVOSO -

stress al quale tutti noi siamo sottoposti per poter seguire le vicende che ci coinvolgono personalmente nel quotidiano, sia politiche, sociali e di lavoro, ma anche per le nuove regole imposte - dal sistema economico, il quale saltando di pala in frasca la nostra costituzione, i diritti umani, la solidarietà', spinge tutti ad una frenetica corsa di cambiamenti immediati, nella quale si salveranno sicuramente i ricchi, e meta' della classe alta borghese, il resto, per incapacità', sottocultura, provvedimenti e leggi, sara' costretto alla sopravvivenza, allo sgomitare, al non vedere più' in faccia il vicino di casa, con quel sorriso ( solo quello ) che fino ad oggi ci faceva sentire ancora umani.

DEDICHIAMO QUESTO passo DEL LIBRO LA GLORIA - di giuseppe berto - AL NUOVO ESAURIMENTO NERVOSO, malattia sociale che speriamo tutti non si triplicherà' negli eventi storici che stanno programmando.

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MOLTI VERRANNO DA LEVANTE E DA PONENTE e si metteranno a tavola con ABRAMO, ISACCO e GIACOBBE nel regno dei cieli.... MA QUELLI CHE DOVEVANO ESSERE di casa nel regno saranno buttati di fuori al buio, a piangere e disperarsi.

RIBATTE' CON FORZA - .... E' PAZZO. cosi' scoraggia i nostri fratelli d'ISRAELE per favorire i pagani e samaritani. anche molti farisei e sadducei sono irritati con lui per questo.

sentivo mentre parlava, che potevo essere con lui con la mia mente non col mio cuore. perciò' risposi : - non commettere errore. lui dice di essere venuto per i malati non per i sani e in termini politici questo significa cercare di farsi amici coloro che al momento dell'insurrezione potrebbero essere nemici.

sai quanti sono GLI' INDEMONIATI e quanti quelli che bene o male riescono a cacciare i DEMONI ? ma non ho mai visto nessuno di loro cacciare un romano

( cioè' il potere ) .

PERCIÒ' PILATO permette che vivano e si moltiplichino : sono innocui, anzi, più' il popolo sogna il regno dei cieli e più' si rassegna alla sottomissione.

UN FERVORE D'ATTESA un'eccitata letizia, si diffondeva come contagio la vaga sensazione che qualcosa prima fermo s'era messo in movimento, che s'era formata una saldatura tra la storia sacra

( cioè' istituzionale )

CHE VENIVA INSEGNATA NELLE SINAGOGHE e la storia che si veniva facendo CON LA PARTECIPAZIONE DI TUTTI.