Vergogna
di
salvatore mica
Per quanto io mi sforzi non
cè nessunaltro concetto che riesca ad
esprimere con maggiore chiarezza le mie sensazioni,
in questi mesi.
Perché vergogna? Quando guardo il
Tg, quando leggo il testo delle leggi approvate dal
parlamento e vedo subire le loro conseguenze sulla
carne della gente
Perché provo vergogna?
Io sono dallaltra parte,
svolgo la funzione di watchdog del sistema, critico.
Causticamente anche. Perché mi sento responsabile?
Dalle mie parti direbbero che provo
vergogna solo perché sono un minchione.
Ma forse da un po di tempo a questa
parte ho capito quali sono le ragioni soggiacenti a
questo apparentemente inspiegabile senso di colpa.
Posso esser critico quanto voglio,
posso essere "out" quanto mi pare, posso
vivere ai margini del sistema come fanno i
fricchettoni,ma in ogni caso ci starò dentro,
immerso fino alle orecchie.
Il sistema comprende tutto, ha
previsto anche (guardate quantè furbo!) che
qualcuno potrebbe di decidere di opporsi ad esso e ha
dato loro una sola possibilità: vivere a margine
del sistema. Dentro, comunque.
In carcere, sulle panchine,
elemosinando, rubando, picchiando ,
battendo,spacciando, in periferia, inglobato,
schiacciato, attillato ai confini.
Creare una vita alternativa vuol
dire creare un sistema alternativo e questo equivale
a distruggere il presente sistema che ha, come
abbiamo potuto constatare, la fastidiosa abitudine di
mimare latteggiamento di una femmina possessiva
ed incredibilmente gelosa.
Per quanto pesti i piedi, quel
parlamento fascista resterà il MIO parlamento,
parlerà per me,ordinerà per me. I giudici
continueranno a condannare miei fratelli e compagni
"In nome del popolo Italiano", e i
poliziotti continueranno a pestare e torturare
ragazzi per preservare la tranquillità della brava
gente, che,come me, quel giorno, ha deciso di
rimanere a casa.
Ecco perché ultimamente tremo di
vergogna.
Devo ammettere che quando
lesecutivo era "di sinistra" la
vergogna era ancora maggiore, ma da un po di tempo a
questa parte ho completamente smesso di appoggiarmi a
queste impalpabili differenze.
Tanto più imponenti sono le
cariche istituzionali da preservare, tanto più sarà
massiccio il lavoro di demonizzazione svolto dai
media per creare la figura del "nemico del
popolo" fatalmente anche nemico delle alte
cariche istituzionali.
I recenti meeting degli 8 sono
stati un bel banco di prova per testare
lefficacia delle moderne rivisitazione delle
teorie Goebbelsiane.
Non scorderò facilmente le grasse
risate dei compagni riunitisi pochi mesi prima del G8
di Genova mentre leggevano le presunte
"strategie dei noglobal" su un quotidiano
nazionale.
Bombe telecomandate.
Missili.
Molotov.
Addirittura (e a questo punto nel
centro sociale non si è più capito niente,perché
tutti si ciaccavano dalle risa) palloncini pieni di
sangue infetto da far esplodere con delle cerbottane
quando fossero oramai ben posizionati sul fronte
della polizia.
Il circo mediatico aveva appena
dato il via alle sue trombe più luccicanti.
Da allora in poi è stato un
susseguirsi di battute, dichiarazioni spezza gambe,
espressioni violente e guerriere.
Tanta era alta lattenzione su
questi tempi che qualche capetto rivoluzionario ha
pensato bene di mettersi al centro
dellattenzione con affermazioni che esaltavano
i media ed incrementavano il tasso adrenalinico nel
sangue dellopinione pubblica già drogata dalle
veline del sistema politico.
"Dichiariamo guerra agli 8
grandi"
"Ci fermeremo un metro dopo la
zona rossa"
Interessante scontro. Chi
vincerà?I pericolosissimi, quanto sovversivi,quanto
affascinanti NoGlobal capitanati dalla romantica
figura di Casarini, o i poliziotti, virili tutori
dellordine costituito?
Divertente romanzetto no?
Peccato che le verità siano altre.
Il lavoro teorico, di analisi, le
proposte, le soluzioni, gli imperativi ,le teorie e
le dottrine del "movimento noglobal" sono
state totalmente ignorate dalla stragrande
maggioranza dei media, che hanno furbescamente posto
in risalto le azioni più "interessanti"
dal loro punto di vista.
La zona rossa.
Casarini vuole violarla.
I black block.
I poliziotti.
Le vetrine, la violenza.
Già durante quei giorni convulsi
mi vergognavo molto.
Ma leggere gli sviluppi di quelle
tragiche giornate avrebbe fatto arrossire chiunque.
Forse anche una faccia da bronzo mediatica come il
nostro amatissimo (ex)ministro Scajola,che ha dato
prova di grande maestria nellarte della danza
in quei giorni.
La poltrona eccitatissima gli
ballava sotto il culo ma lui riusciva impeccabilmente
a tenere il tempo.
Giuliani è morto. Ammazzato.
Era un punkabbestia. No,non è
vero. Chi ha espresso questa calunnia?
E morto per colpa di un
sasso. Difficilotto dimostrarlo, anche se dobbiamo
dire che le zelanti forze dellordine ce l
hanno messa tutta per cancellare le
traccie,mettendolo sotto con la jeep e accusando un
manifestante che gridava "Assassini!"
E morto ammazzato da una
pallottola ok, non si può non ammetterlo ma
A
pensarci bene, il carabiniere omicida detto anche San
Placanica,non ha mirato alla testa,ma
allestintore,che poi ha fatto rimbalzare la
pallottola
E grottesco.
Oltre che rabbia non posso che
provare vergogna; e parecchia anche.
Ma provo ancora più vergogna se
possibile per i futuri candidati ai vari municipi del
nord
Chi sono i New Man della politica?Ma i
nostri simpaticoni Casarini &Co! Che dopo aver
raccolto sufficiente visibilità han pensato bene di
metterla a frutto nel modo migliore
possibile.Entrando in politica!
"O come - mi chiede un amico
fiorentino - Questi non erano le tute Bianche, legati
a doppio filo con gli zapatisti? E gli zapatisti non
erano quelli che non volevano neanche la presa del
potere del proletariato, ma volevano addirittura
qualcosa di più grande ed utopistico: Un mondo
nuovo?"
"Cosa dirti? Innanzitutto la
differenza fra gente che viveva nella giungla
messicana spesso nutrendosi esclusivamente di
insetti, incazzata, ammalata, perseguitata, con la
pelle martoriata dal sole e dalle infezioni e i
"movimentisti" occidentali ben pasciuti che
andavano a "mettere a disposizione i loro
corpi"una volta allanno, saltava subito
agli occhi.
E poi
Vergognati un
po."
Ma in questi mesi le notizie che
provocavano un moto dimbarazzo nella mia
coscienza non sono certo mancate.
Mi vergogno profondamente del fatto
che le commissioni perennemente deviate dei nostri
esecutivi abbiano una fantasia tanto limitata da
dover ricorrere, ogni volta con un tempismo tanto
perfetto da risultare pignolo, alle famigerate
Brigate Rosse.
Stavolta però alla mentalità
svizzera soggiacente la lucidità delle menti
stragiste che sancirono la morte di Biagi è sfuggito
un particolare.
Una macchia dinchiostro
spillata dal loro vermiglio calamaio minacciava di
ingrandirsi a dismisura.
Un allegro informatico aveva
imparato a fare 2+2 e forse,aveva anche deciso di
dire al resto del mondo che il risultato era
chiaramente 4.
Un errore, un problema,
immediatamente risolto a quanto ho capito. Con
strenua determinazione e grande freddezza.
A questo punto credo che non dovrei
essere lunico a vergognarmi.
Ma cosa dire dei sindacati?
Cosa dire dellarticolo 18 e
del ruolo che i "difensori dei lavoratori"
stanno svolgendo nel nuovo spettacolo imbastito
dallesecutivo del Berlusconi in collaborazione
con la Medusa film - di sua proprietà - come il
parlamento?
"
Cari padroni siete troppo buoni!
Privilegi
dei Padri Vs il futuro dei Figli "
Devo necessariamente e ostinatamente
ignorare il fatto che Cisl e Uil sin dallinizio,
siano stati costretti a fare il muso duro al governo a
causa dei lavoratori che sempre in maggior numero,
sentivano muovere sotto i loro flaccidi culi?
Devo far finta di credere che la Cisl e
la Uil vogliano tutelare dei lavoratori
"atipici" che vivrebbero meglio il loro lavoro
se avessero meno garanzie?
Devo pensare seriamente che la Cisl e
la Uil agiscano disinteressatamente?Per il futuro del
paese?
Ed infine, posso scordarmi che il
beneamato Cofferati apprezzabile per la sua strenua
opposizione abbia fatto orecchie da mercante quando era
la sinistra ad aver lintenzione di sbrindellare
larticolo 18?
In un passato non ancora remoto i
sindacati - vera spina nel culo dei padroni e dei governi
- gridavano vittoria solo quando qualcuno dei loro nemici
sanguinava.
Anche allora i comunisti più
oltranzisti sostenevano che erano degli strumenti
antiproletari, ora mi sembra assurdo sostenere il
contrario. Avevano ragione.
Ma me ne vergogno molto.
Della classe politica, dei macabri
burocrati soggiacenti al sistema, dei sindacati, di certa
opposizione istituzionale e non, quindi, a mio parere, si
ci può solo vergognare.
Ma non possiamo ignorare un altro
elemento che abbiamo sinora solamente sfiorato nella
cordata di merda che abbiamo or ora scandagliato.
Elemento funzionale al sistema,
viziato, corrotto, inerte, fazioso,beone, che
probabilmente segnerà il mio futuro: i Media.
Sorvoliamo sulla frammentazione della
notizia, sulla spettacolarizzazione, sul fenomeno della
personalizzazione della politica, sulle notizie che
compongono un notiziario : brevi, superficiali,
decontestualizzate, tanto omogenee nel nuovo formato
voluto dai media da apparire tutte di uguale dignità ed
importanza.
Agli amori di Manuela Arcuri viene
dedicato lo stesso spazio assegnato alleccidio di
centinaia di persone in Turchia perpetrato
dallesercito.
Ciò che mi fa più schifo è il
cinismo e il tasso di collateralismo dei media, in
esponenziale crescita.
Dicesi "collateralismo" la
condizione di sudditanza dei media rispetto al sistema
politico, maggiore è il collateralismo minore è il
giornalismo di ricerca.
Crolla completamente , in questi casi,
la funzione di vigilanza/critica che i media dovrebbero
avere secondo molta deontologia giornalistica, nei
confronti del potere politico.
Il sistema dei media Italiano è famoso
in tutta Europa per essere uno dei più lecchini in
assoluto.
E non posso certo biasimare gli
osservatori internazionali, ascoltando i vari Berlusconi
declamanti i propri impegni mondani coniugati,quasi fusi,
con i loro doveri istituzionali, dal palco del Maurizio
Costanzo Show.
Cosa posso pensare quando i giornalisti
di "studio aperto" aizzano fuori campo la gente
incazzata per un disservizio causato dallo sciopero
sussurrando :
"Se la prenda con i sindacati
signora!"?
Quanto posso vergognarmi quando il
giornalista di rai2 ci rassicura, affermando fieramente:
"Stavolta la guerra del golfo non
sarà una monotona sequela di lucette
verdi,bensì
"?
Mi vergogno di tutto questo.
Accanto alla timida vergogna,ed alla
robusta rabbia; un'altra emozione alberga nei meandri
della mia emotività: uninfantile quanto malcelata paura.
Ho paura di un sistema politico che
picchia ed uccide gli oppositori, declamando le proprie
ragioni sempre più ovvie,sempre più scontate. Sembra
che non vi sia altro mezzo per governare.Ho paura che la
gente cominci a pensarlo seriamente.
Ho paura di un esecutivo che utilizza
spietati killer per eliminare freddamente le potenziali
spine nel fianco.
Ho paura di un governo che isola,
corrompe ed ingloba i sindacati "buoni"
trasformandoli in mere organizzazioni parastatali privi
di qualsiasi legittimità.
Ho paura di una stampa che non svolge
la propria funzione, adeguandosi uniformemente alle bizze
del potere.
Sembra che la maschera democratica del
sistema si stia sciogliendo, sempre più velocemente.
I comunisti più oltranzisti ne
sarebbero lieti: lavverarsi di profezie disgraziate
ha fatto gioire le Cassandre di ogni epoca.
Io invece ne ho paura,molta.
E mi vergogno di averne.
[1] Per via delle sue molte opere pie.Quante ne
abbiamo sentite su di lui?Ha solo 20 anni, è un bravo
ragazzo,ha una mamma e un papà brava gente,non voleva
ecc ecc
.
[1] Solo quando cerano le telecamere presenti,
beninteso
[1] Mucraking,
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