UNA TV LIBERA Ha iniziato il papa' TeleBolognaLibera
(http://www.akhetaton.it/chisiamo/diconodinoi.htm) sul
canale B banda I-vhf dal 1993 per cinque anni, fino al
1998.
Ora arriva la mamma "Orfeo Tv"
(http://www.telestreet.it/telestreet/home.htm) canale
51 uhf e, conseguentemente, forse anche il papa'
ritornera' (col nuovo nome di RadioTeleZeus,
http://it.groups.yahoo.com/group/TeleZeus) in etere
(e/o in Rete).
Sull'esempio di TeleBolognaLibera e di OrfeoTv decine
di micro-stazioni stanno nascendo ovunque in giro per
l'Italia, pre-annunciandosi attraverso l'apposito
Forum
http://www.telestreet.it/telestreet/forum/index.php
UNA DUE TRE, MOLTE TELEVISIONI DI STRADA
Venerd' 21 giugno alle ore 19, solstizio d'estate,
OrfeoTV comincia a trasmettere!
Compaiano antenne libere sui nostri tetti ! Ognuno di
noi che abbia voglia, bisogno, desiderio di
esprimersi, da oggi può farlo, da oggi è bene che lo
faccia.
La libertà di tutti contro la libertà di uno solo. Ne
vale la pena ? Si, ne vale la pena!
Dal quartiere al mondo, dal mondo al quartiere: oggi
l'etere e internet, domani la rete ottica e quella
satellitare ci aiuteranno a comunicare con tutti
coloro che vorranno ascoltare, con tutti coloro che
vorranno parlare. Il monopolio, il duopolio, il
ricatto della pubblicità, tv di stato, tv di
Berlusconi saranno dinosauri buoni per l'accademia.
L'informazione arriverà da chi informazione è. Mille
televisioni di strada, affinchè chi ha da dire possa
dire.
Si comincia con OrfeoTv, la madre di tutte le Tv di
quartiere.
Orfeo, grammatica generativa dell'infosfera tv,
germina moltiplicandosi in declinazioni autonome e
indipendenti.
Una dopo l'altra nascono come funghi piccole emittenti
di quartiere, ognuna con le proprie risorse tecniche
umane e creative.
Il sito www.telestreet.it sarà oggi luogo di
riconoscimento e di scambio di ogni tv di strada e
domani luogo di coordinamento e di organizzazione di
Telestreet, canale satellitare legale che raccoglierà
le energie, la creatività e la cultura di tutte le tv
di strada che vorranno gemellarsi sincronizzando il
loro lavoro in un solo segnale nazionale/europeo.
A mano a mano che le piccole tv di quartiere verranno
chiuse, rinasceranno sul canale satellitare
Telestreet. Una redazione plurale, coordinerà la
scelta dei materiali prodotti da mettere in onda;
incentiverà idee, approfondimenti, proposte che
fossero ritenute interessanti, sarà garante degli
obbiettivi e dello stile di telestreet, oltre che
della sua natura politico-culturale democratica.
21/06/2002 - Le prime parole di orfeo
Nasce oggi Orfeo
La prima tv di strada .
Nasce nella consapevolezza di rivendicare un diritto
inalienabile sancito dall'articolo 21 della nostra
costituzione .
La legislazione vigente non permette l'esistenza di tv
libere che non abbiano ricevuto la concessione
governativa.
E' una situazione simile a quella degli anni 70 quando
radio e tv indipendenti
cominciarono a trasmettere via etere
nonostante il monopolio dello stato lo vietasse.
Quella battaglia come sappiamo fu vinta.
Oggi come allora vogliamo assumerci a viso aperto la
responsabilità di iniziare una nuova battaglia sulla
libertà e la democrazia dei mezzi di comunicazione.
Se non saremo soli la vinceremo.
E l'aria diventerà più respirabile per tutti.
Andiamo a cominciare.
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Il monopolio sul sistema di comunicazione che si è
stabilito in Italia è illegittimo e moralmente
intollerabile!
Ma non basta protestare contro l'occupazione privata
dell'etere. E'necessario ricostruire dal basso la
democrazia della comunicazione. Farlo è possibile,
creando ovunque televisioni di strada come hanno fatto
quelli di OrfeoTv!
Qualcuno può obiettare: ma questa è un'idea ingenua e
minoritaria. Certo l'emittente OrfeoTv è minuscola, ma
non sarà minoritaria se la seguiranno altre mille
antenne di strada. E non è del tutto ingenua se
pensiamo che nel futuro la banda larga creerà le
condizioni tecnologiche per la convergenza dal basso
tra internet e Tv!
Realizzazione Tecnica
Le soluzioni tecniche alla base del progetto OrfeoTV
sono state dettate da molteplici esigenze e
problematiche. Per chi è interessato ad approfondire
l'argomento, in questo documento cercheremo di
descrivere le scelte che sono state fatte, le
eventuali alternative prese in considerazione e i
criteri su cui queste scelte si basano.
Prima di tutto diremo che le tre esigenze primarie da
soddisfare erano:
Massima economicità
Facilità di installazione utilizzo
Copertura di un'area ridottissima ed evitando al
massimo disturbi ad utenti e ad altre emittenti
Scelta della frequenza
Il primo problema che ci siamo posti è stato: "ma
su
quale frequenza (canale) possiamo trasmettere, che
tutte quelli esistenti sono già assegnate ad emittenti
molto più grosse di noi, dal piano nazionale delle
frequenze?"
Di sovrapporsi ad altre emittenti neanche a pensarci!
Dal punto di vista etico, ci sembrava scorretto, da
quello tecnico, perdente (la più piccola è 1000 volte
più potente, avremmo disturbato un po' senza farci
vedere da nessuno).
Poi ci siamo resi conto che a salvarci era proprio la
scelta che avevamo fatto di impiantare una TV
microscopica:
perchè, a causa della portata ottica del segnale
televisivo, un trasmettitore quando è nascosto da
ostacoli o da dislivelli del terreno non è più
ricevibile, quindi la copertura di un impianto si
presenta sempre a macchia di leopardo.
Questo si può facilmente verificare prendendo un
televisore e guardando uno ad uno tutti i 48 canali
utilizzabili (dal 21 al 69); spostandosi per la città
si scoprono dei canali in cui non c'è segnale, canali
diversi a seconda della zona in cui si è.
Ecco perché quasi tutte le emittenti trasmettono su
più canali (a Bologna, ad esempio, RAI Uno trasmette
sui canali 5 (d VHF) e 31 e Canale5 sui canali 23, 24
e 39), con più trasmettitori posti a Nord, Sud, Est od
Ovest delle città, possibilmente su colline o tralicci
altissimi.
Quindi installando il nostro piccolissimo
trasmettitore sul canale 51, che nella zona di via
Orfeo risulta assolutamente libero, possiamo
trasmettere senza disturbare nessuno: il nostro
segnale è troppo debole per uscire dalla macchia nera.
Scelta del trasmettitore
In commercio ci sono svariati tipi di trasmettitori
adatti alle trasmissioni televisive, ma, sulla base
dei requisiti di cui sopra, abbiamo scelto di
utilizzare come trasmettitore, non un vero apparato
televisivo per broadcasting, che ha costi e potenze
eccessive, bensì degli apparecchiature nate per la
distribuzione del segnale video all'interno dei
condomini. Insomma degli amplificatori di antenna del
tipo che usano tutti gli antennisti, in tutte le case.
Queste apparecchiature sono molto diffuse, costano
pochissimo, sono costruite per stare accese per anni
con poca manutenzione e sono facili da utilizzare.
Per comporre un trasmettitore con questi oggetti
occorrono tre differenti moduli:
Il modulatore: l'apparecchio che genera la frequenza
base della trasmissione (portante), cioè quello che
determina il canale su cui si trasmette, e che a
questa portante aggrega i contenuti audio e video
(modulazione) che costituiscono il nostro messaggio
televisivo.
L'amplificatore: che prende il debolissimo segnale
prodotto dal modulatore e lo invia all'antenna
fornendo la potenza necessaria alla trasmissione.
L'alimentatore: che serve a dare l'energia necessaria
all'amplificatore, trasformando la corrente elettrica
di casa (220 Volts in alternata) in quella adatta a
questi apparati (continua a 12 Volts).
Questi i prodotti che abbiamo scelto fra quelli che
abbiamo visionati:
Modulatore: Marca:
AxoSat Line
Modello:
AVM200E/u
dettagli Distributore:
Antenna Club Srl
Via Castelvetro 16
20154 Milano
http://www.antennaclub.it
Costo: 70 Euro
Consente di definire il canale di lavoro
semplicemente spostando dei microinterruttori sul
pannello. Abbiamo eliminato la resitenza di
automiscelazione (piccolo cappuccetto sul connettore a
fianco di quello di ingresso) per aumentare la
potenza.
Amplificatore: Marca:
Helman
Modello:
1D161
dettagli Distributore:
http://www.helman.it
Costo: 135 Euro
Livello d'uscita:
125 dBuV
(Pari a 200 mW teorici, 80 mW reali di potenza)
Alimentatore: Marca:
Helman
Modello:
1G452
dettagli Distributore:
http://www.helman.it
Costo: 55 Euro
Tensione::
12 Volts
Corrente:
1 A
Ecco come abbiamo montato i tre componenti che formano
l'apparato trasmittente su di una basetta da 6 moduli
(Helman 1J780) fatta apposta per ospitarli.
Scelta dell'antenna di trasmissione e ubicazione
L'antenna è l'elemento principale di un impianto di
trasmissione, più importante del trasmettitore stesso,
in quanto è questa che diffonde nell'aria il segnale
del trasmettitore.
La scelta di OrfeoTV è stata quella di un'antenna di
tipo omnidirezionale posizionata nel cuore dell'area
geografica che si voleva coprire (via Orfeo e strade
limitrofe).
Questa scelta, un po' più sporca tecnicamente di
quella di un'antenna direttiva posta fuori dall'area
prescelta, è stata dettata sostanzialmente da tre
fattori:
a) un'antenna direttiva avrebbe richiesto un luogo in
cui posizionare il trasmettitore in una zona in cui
non avevamo disponibilità alcuna.
b) un'antenna direttiva avrebbe da una parte ampliato
la copertura geografica della nostra emittente, ma
dall'altra ridotto la percentuale di quelli in grado
di ricevere nell'area che avevamo prescelta,
aumentando contemporaneamente la possibilità di creare
disturbi.
c) i costi sarebbero decisamente lievitati in quanto
sarebbe stato necessario un trasmettitore più potente
e un ponte-radio per raggiungerlo dal nostro studio.
[Questo è un concetto che vale la pena di essere
approfondito]
Abbiamo detto prima che per OrfeoTV è stata installata
un'antenna omnidirezionale, in verità questo non è
esatto, l'antenna è multidirezionale con una
prevalenza di emissione ad Est e un lato buio a Ovest.
Questo lo si è potuto ottenere accoppiando fra loro
quattro diverse antenne direttive (1 diretta a Nord, 1
a Sud e 2 a Est), ognuna delle quali utilizza un
quarto del segnale emesso dal trasmettitore, quindi il
50% viene inviato ad Est [per approfondimenti sugli
accoppiamenti vedi: Installazione Antenne].
Tutto questo perché era nostro interesse coprire al
meglio quell'area (via Orfeo), che è fortemente
penalizzata dal fatto che le antenne sui tetti della
zona puntano in tutt'altre direzioni rispetto alla
nostra sede.
Anche per procurarci l'antenna di trasmissione abbiamo
fatto ricorso a prodotti comuni, basandoci su di un
concetto tecnico fondamentale: in linea teorica non
esiste nessuna differenza fra un'antenna di
trasmissione ed una di ricezione, salvo la quantità di
segnale (potenza) che la può attraversare.
Cioè un'antenna di ricezione con certe caratteristiche
di frequenza, guadagno ed angolo di copertura, ha
caratteristiche esattamente identiche e speculari se
usata in trasmissione, purché venga percorsa da
qualche centinaio di milliWatt e non dai 100, 1000,
10000 Watt dei sistemi professionali.
Quindi, abbiamo selezionato la nostra antenna fra
quelle che si installano comunemente sui tetti per
ricevere, spendendo poche decine di Euro,
avvantaggiati anche dal fatto che queste antenne sono
leggere e non richiedono speciali tralicci per essere
installate, ma normali pali televisivi.
Esistono parecchi tipi di antenne, ma, secondo noi,
due erano quelle adatte al nostro uso: le antenne
Log-Periodiche e quelle a Pannello.
Le Log-Periodiche mediamente sopportano un po' più di
potenza e sono un po' più direttive (quindi guadagnano
un po' di più per chi riceve dalla giusta direzione),
ma, alla fine, la scelta di OrfeoTV è caduta
sull'utilizzo di antenne a pannello.
Questo perché, come abbiamo detto, era nostro
interesse irradiare il segnale in più direzioni; e,
per fare ciò, occorreva accoppiare più antenne ed è
particolarmente difficile riuscire ad accoppiare come
si deve le antenne Log-Periodiche.
Inoltre, a Bologna d'inverno, spesso le antenne si
ricoprono di neve e ghiaccio e, quando la neve
cortocircuita i due elementi longitudinali
dell'antenna Log-Periodica, questa smette di
trasmettere.
Questi i prodotti che abbiamo scelto fra quelli che
abbiamo visionati:
Log-Periodiche: Marca:
Fracarro
Modello:
LP45HV
Canali:
21 - 69
Guadagno:
10 dB
dettagli Produttore:
Fracarro Radioindustrie S.p.A., via Cazzaro 3,
Castelfranco Veneto TV
http://www.fracarro.it
Costo: 30 Euro
.
Pannelli: Marca:
Fracarro
Modello:
PU4
Canali:
21 - 69
Guadagno:
9 - 12 dB
dettagli Produttore:
Fracarro Radioindustrie S.p.A., via Cazzaro 3,
Castelfranco Veneto TV
http://www.fracarro.it
Costo: 30 Euro
Ha una buona costruzione meccanica (in acciaio
anziché in alluminio).
Installazione e posizionamento dell'antenna,
accoppiamenti e partizioni
Dal punto di vista tecnico e anche da descrivere,
l'installazione dell'antenna di trasmissione è
l'operazione più complessa di tutta l'operazione di
costruzione di un emittente televisiva; per
semplificare suddivideremo il discorso in più
argomenti.
Montaggio di più antenne su di un palo
Con tutte le antenne viene fornito all'atto
dell'acquisto anche una specie di morsetto che
permette di fissarle al palo e, quando si deve
installare un'unica antenna, basta seguire le
istruzioni del costruttore per ottenere un risultato
perfetto, ma quando si debbono montare più antenne
accoppiate il problema si complica notevolmente.
Infatti le antenne non possono essere semplicemente
fissate sul palo una sotto l'altra e, se occorre
coprire più lati, direzionarle propriamente, occorre
anche rispettare alcuni criteri fisici.
Prima di tutto, occorre sapere che le antenne si
interferiscono fra loro, per cui occorre mantenere una
certa distanza fra un pannello e l'altro sulla base
della lunghezza d'onda specifica del trasmettitore e
dell'angolo di irradiazione scelto.
Per quelli che amano un po' di teoria, diremo che,
dovendo posizionare due pannelli orientati a 90° gradi
fra loro, la distanza massima tra il centro del palo e
il riflettore (la griglia posteriore) del pannello non
deve e raggiungere la lunghezza d'onda (lambda) tipica
della nostra frequenza di trasmissione.
Mentre la distanza minima dal palo, deve essere tale
che i due riflettori non si sovrappongano o tocchino.
Per quelli che preferiscono la pratica alla
grammatica, diremo solamente che noi abbiamo mantenuto
un bel ditone di distanza fra i bordi dei pannelli,
curando che i riuflettori fossero equidistanti dal
palo.
Per realizzare l'installazione di OrfeoTV abbiamo
quindi costruito una struttura di supporto di questo
tipo: al palo principale abbiamo collegato un piccolo
palo aggiuntivo orizzontale alle cui estremità abbiamo
accoppiato altri due tubi verticali, su questi due
paletti abbiamo fissato due pannelli contrapposti
direzionati uno a Nord e l'altro a Sud.
Poi abbiamo fissato al palo principale le estremità di
un tubo a forma di "C", rivolto ad Est, e su
questo
abbiamo posizionato uno sotto l'altro gli altri due
pannelli, centrati verticalmente rispetto agl altri
due.
Accoppiamento di più antenne e partizionamento della
potenza
Esistono due ragioni per cui si può decidere di
collegare al trasmettitore più di una antenna:
La necessità di suddividere la potenza del
trasmettitore quando questa superi la capacità della
singola antenna.
La necessità di dirigere il segnale su più direzioni
(la ragione principale di OrfeoTV).
Qualunque sia la ragione, le due, le tre o le quattro
antenne che sono utilizzate debbono essere
assolutamente identiche, tanto che, per la
realizzazione di OrfeoTV, ci siamo presi la briga di
controllare la siglatura del modello stampigliata
sulle basette delle antenne, controllando anche che
fossero dello stesso lotto di produzione.
Per suddividere il segnale però non basta
semplicemente collegarle insieme come fossero due
altoparlanti, ma occorre accoppiarle con un circuito
apposito detto partitore.
Per OrfeoTV, che trasmette con bassa potenza, abbiamo
scelto ancora una volta un partitore commerciale
destinato alla suddivisione del segnale fra le varie
prese d'antenna di appartamento, l' S02-04 della TEKO
(che è poi identico al PAR 410 della Mediasat).
Per un eccesso di cautela e così essere sicuri di non
avere problemi in futuro, abbiamo aperto il
coperchietto del partitore, che è sotto l'etichetta, e
abbiamo tolto i quattro diodi che si trovano
all'interno e che servono per i ricevitori
satellitari.
Se avessimo avuto un trasmettitore di maggior potenza,
invece, avremmo costruito il nostro partitore
utilizzando un particolare metodo di collegamento
fatto con soli cavi raccordati.
Cavi e connessioni
Installazione del trasmettitore ai piedi dell'antenna
Il cavo che dal trasmettitore porta il segnale in
antenna ha purtroppo il difetto di mangiare una grossa
fetta della potenza in proporzione alla sua lunghezza
(il decadimento equivale a 18 dB per 100 metri, come
dire che su 30 metri di cavo si butta via il 50% della
potenza).
Per mantenere il segnale nella sua integrità è
indispensabile quindi installare il trasmettitore
quanto più possibile vicino dell'antenna.
Non disponendo di un sottotetto agibile, per OrfeoTV
abbiamo dovuto installare il trasmettitore in una
scatola stagna fissata direttamente sul palo.
Abbiamo utilizzato una scatola in vetroresina (marca
Lume, Serie Londra, modello IP65 (16209), da 30 x 50 x
20 cm.) in maniera tale che intorno al trasmettitore
rimanesse una buona quantità d'aria, sufficiente a non
farlo riscaldare più di tanto sotto il sole estivo.
All'interno della scatola abbiamo fissato i tre moduli
del trasmettitore e il partitore, facendo entrare
tutti i cavi dal basso, curando bene che non fosse
possibile l'ingresso di umidità.
In questa maniera la caduta di segnale lungo i 30
metri di cavo che collegano lo studio al trasmettitore
e i due metri da questo all'antenna è poco
significativa, mentre se avessimo tenuto il
trasmettitore in studio, che si trova a pianterreno,
come abbiamo detto, avremmo perso il 50 % della
potenza.
L'altra faccia della medaglia è che abbiamo dovuto
portare sul tetto tre differenti cavi:
- Il cavo per l'alimentazione a 220 Volts.
- quello per il segnale video
- e infine quello per l'audio.
Naturalmente, a pianterreno, alla partenza del cavo di
rete a 220 Volts, abbiamo installato una valvola
magneto-termica con differenziale da 6 Ampere, perché
non è saggio far correre per il palazzo un cavo di
corrente senza adeguata protezione.
Il modulatore ha un ingresso SCART, che è quella
spinona rettangolare che oggi sta su tutti i
televisori e VCR, ma noi abbiamo preferito saldare sui
cavi dei connettori di tipo RCA dorati (gli stessi
degli impianti Hi-Fi) e utilizzare un adattatore
RCA-SCART, anche lui dorato, piuttosto che saldare i
fili cercando i piedini giusti fra i 21 dello SCART.
Per fortuna che c'era chi sapeva saldare i
connettori!!
I cavi utilizzati
Per cercare di fare le cose al meglio, come piace a
noi, abbiamo studiato a fondo anche quale tipi di cavi
utilizzare per ottenere i migliori risultati,
considerando al solito i costi e la facilità.
Per collegare le antenne al partitore e questo al
trasmettitore abbiamo utilizzato del cavo SAT300 della
ITC; avremmo potuto usare anche altre marche, tipo
l'H12 della Microtek o il SAT703 della Cavel, purché a
75 Ohm, a doppia schermatura e di colore nero (che
resiste meglio ai raggi UV).
Per montarlo correttamente ci siamo allenati ad
installare i connettori F (quelli che stanno sul
partitore) perché i quattro cavi che vanno alle
antenne debbono essere perfettamente uguali, un
millimetro in più o in meno al massimo, siamo come
lunghezza che come dimensione della spellatura per le
connessioni.
Inoltre va detto che i quattro cavi (come anche il
cavo che va dal trasmettitore al partitore) debbono
avere una lunghezza pari ad un multiplo dispari della
lunghezza d'onda diviso 2 e moltiplicata per il
fattore di velocità del cavo utilizzato.
Per intenderci, considerando il canale 51 di OrfeoTV
(frequenza: 714 MHz) e un fattore di velocità del cavo
(da chiedere al fornitore del cavo, tipicamente 0,84)
il calcolo è:
[velocità della luce] / [frequenza di lavoro in MHz] /
2 * [fattore di velocità]
ovvero:
300000 / 714 / 2 * 0,84 = 176,47 mm
Questa misura è stata moltiplicata per 11, che è un
valore dispari, ed era sufficiente per collegare il
partitore alle antenne.
Per la bassa frequenza (dallo studio al
trasmettitore), c'erano molti meno problemi, ma
comunque abbiamo utilizzato cavo di qualità:
RG58 per il segnale video (anche detto Banda-Base).
Della piattina schermata della Tasker, a bassa
capacità e con dielettrico in espanso, per il segnale
Audio.
Del cavo vinilgomma 3 x 1,5 mm2. per l'alimentazione.
Gli apparati di bassa frequenza
Quella che volevamo raccontare era la storia
dell'installazione dell'impianto di trasmissione di
OrfeoTV, ma per dovere di completezza vi diremo anche
quali attrezzature di bassa frequenza abbiamo
utilizzato in studio, anche se queste stavano fuori
dalla scommessa dei 1000 Euro.
2 Videoregistratori VHS
1 piccolo mixer
1 PC (Pentium III, 128 MB, 8 GB, Windows 98)
1 Web-Cam Creative PC-Cam 600
Le nostre videocamere personali
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