VIVERE IN FUNZIONE DEGLI ALTRI

La dipendenza dal giudizio altrui può spingere le persone a costruire e condurre la propria vita in funzione degli altri. Il condizionamento ambientale gioca un ruolo fondamentale nella formazione dell’immagine sociale "ideale" da raggiungere. Quanti genitori vogliono a tutti i costi veder diventare i loro figli "avvocati, "dottori"! Altrettanti figli, pur di accontentare i loro genitori, intraprendono carriere per le quali non sono motivati, rivestendo ruoli in cui non si identificano. La corsa allo status sociale porta le persone a gareggiare tra loro su chi ha l’automobile più lussuosa, la moglie più bella, i vestiti all’ultima moda. Comprarsi auto lussuose, sposarsi belle donne o vestire all’ultima moda non è sbagliato, purché lo si faccia per sé stessi, perché si ha piacere di farlo. Il costante senso di competizione con gli altri genera ansia, ci porta a confrontarci con ci circonda, a mettere costantemente in dubbio la nostra immagine, la nostra persona - "Sarò all’altezza? Spiccherò? Sarò accettato?" La vera domanda da porsi è: "Sono me stesso?". Sposarsi una donna solo per fare bella figura alle cene d’affari non è il presupposto per la costruzione di una famiglia, non è un gesto di stima verso sé stessi.