Tutti conoscono ( spero ) la mantide religiosa, e' sen'altro l'insetto che odia di piu' l'essere maschile che deve accoppiarsi con lei. Questa infatti ha la spiacevole abitudine di decapitare il compagno durante il coito. Si gira verso di lui, che le sta appollaiato sulla schiena in posizione di accoppiamento e prima gli sminuzza la testa con le mandibole, poi se lo mangia completamente. Ma anche le femmine dei Ceratopogonidi ( simili alle zanzare ) fanno fuori i partner con vero odio, prendendoli tra la folla come terroriste solitarie. Nel periodo degli amori, i maschi si ritrovano a frotte, formando nuvolette ronzanti in una zona bene illuminata. E' per lei un richiamo irresistibile, si getta in picchiata come a caccia di aerei nemici, prende in pieno un maschio a caso e gli stampa la sua proboscite perforante in mezzo agli occhi succhiandolo letteralmente. Un bacio che inocula potenti succhi gastrici nel corpo dell'amante che tuttavia ( testardo ) mentre lei si beve la sua poltiglia di insetto in fase finale, i segmenti dell'addome di lui sono saldamente conficcati nell'apertura genitale di lei che lo succhia.
Perche' a rimetterci sono quasi sempre i maschi ?
Sono state fatte diverse ipotesi :
un amante decapitato di fresco, prima di morire, da' il meglio di se' perche' la testa contiene una porzione del sistema nervoso che inibisce un'abbondante produzione del seme riproduttivo. La seconda e che il maschio, dopo aver fornito i necessari spermatozoi non serve piu' a nulla e mangiarlo equivale a procurarsi un surplus proteico di cui la femmina ha un gran bisogno per il difficile compito di riprodurre le uova.
Ma i maschi perche' si lasciano uccidere ?
L'evoluzione, si dice, premia i comportamenti convenienti. Grazie alle proteine paterne, i loro geni avranno piu' possibilita' di riuscita e questo nella lotta all'esistenza e' la sola cosa che alla fine conta, per tutti.