GIROTONDI E DS

di mara muscetta.

1)  E'  stata  un'assemblea  vivace ,  ma non urlante o scomposta. Peccato che Boselli non abbia partecipato al confronto.  Avrebbe potuto rispondere alle domande poste dai movimenti ai partiti politici.

DOMANDE, E NON BOMBE !....(come facevano i movimenti nel '77. )

Quelli che urlavano  in  sala sostenevano  
un  processo riformatore , una Costituente  del nuovo Ulivo allargato, da avviare   in vista delle elezioni europee  , ma  soprattutto di quelle politiche nazionali  del 2006.  (come auspicato dall'appello di Prodi, ) con un programma preciso e articolato ,  da sottoporre agli elettori.

Alcune  proposte programmatiche  sono già state pubblicate dalla Rivista Micromega nel primo numero del 2003.
Ma ora devono essere confrontate a quelle dei partiti e dei sindacati  .
 
La stampa ha fornito un resoconto  assolutamente alterato del confronto  in corso  fra girotondi,  società civile e partiti. E una delle deformazioni l'ha fornita proprio il suo giornale  Il Riformista , secondo il quale i girotondi non sarebbero interessati  ai problemi dei risparmiatori italiani depredati dalle  vicende Cirio e  Parmalat.  
Non é vero.
L'associazione Communitas, che ha raccolto 2000 firme per il Referendum  sul lodo Schifani ,  ha posto una domanda precisa a  Francesco Rutelli , che purtoppo , per impegni urgenti ,   é andato via senza rispondere:

"Che cosa l'Ulivo intenda fare per la riforma dell'Autority di controllo , sui bilanci delle imprese , e  sull'operato delle banche, e se intenda raccordare l'azione di tale authority ,  rafforzata  ,  con quella del Fondo Monetario Internazionale,agenzia dell'ONU ,   perché ci sia una battaglia comune , allo scopo di  abolire i paradisi fiscali.

Infatti l'evasione fiscale ,   perpetrata ai danni delle  varie collettività nazionali , ( e non solo dalla criminalità organizzata e dai finanzieri  del terrorismo internazionale,ma anche dagli imprenditori ,
con la complicità delle ban che internazionali,)   
 rende  impossibile proprio quelle riforme  del Welfare e degli ammortizzatori sociali,che sono state  retaggio della tradizione  riformatrice socialista, e che ha tanto bisogno  di essere innovata in  un momento  come questo di   grave crisi economica.   

Quando  lo Sdi,  nella persona di  Intini ,  accusa Di Pietro di non essere" riformista" si sbaglia:

infatti  egli propone  che la lista dei candidati alle elezioni , quali che siano,  venga preventivamente  controllata  dalla Cassazione e dalla Corte Costituzionale , le quali entrando nel merito dei curriculum  giudiziari e penali  dei futuri eleggibili, verifichino  il loro diritto di accesso  alle cariche parlamentari e pubbliche.

Essendoci nel  nostro parlamento attuale 108 inquisiti  dalle autorità giudiziarie non  mi sembra una riforma di poco conto.

Infatti sia  IIntini  che  Ottaviano Del Turco,  hanno tendenza a dimenticare gli accertamenti della  magistratura milanese,  secondo la quale la quale   50 miliardi di tangenti,   destinati a finanziare il partito socialista, sono stati  invece reperiti sul conto personale di un  barista di Portofino, il sig.  Maurizio Raggio, che amministrava questo denaro per conto  personale di B.Craxi.

L' allora  presidente del consiglio, Craxi,per salvare il paese dalla spirale inflattiva, aveva proposto con l'aiuto dei sindacati  e , in  particolare,  di   Luciano Lama ,   quella  severa politica dei redditi  che  ha penalizzato  tutti i lavoratori dipendenti da 25 anni a questa parte,

L' inflazione reale odierna   non corrisponde più a quella programmata ,  
 in sede di legge finanziaria,  e il paese si é impoverito a dismisura,  mentre l'evasione fiscale continua ha raggiunto livelli vertiginosi.  

Domanda:

1)  
lei avrebbe votato per  Craxi -riformista , se fosse stato a conoscenza delle sue  contraddizioni  di uomo socialista   , sospeso  fra  interessi privati  e decisione  politica ?
2) tenuto conto delle dichiarazioni  di Silvio Berlusconi e di Previti sulla   personale evasione fiscale  da loro perpetrata , ritiene auspicabile  la loro permanenza  a oltranza al governo e nel parlamento italiano?
3) Che ne pensa della riforma  suggerita da Di Pietro  sulla necessità di una verifica  preventiva delle liste elettorali  da parte della C assazione e della Consulta ?  

prima pagina.

 

 

 

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