SICUREZZA E GIUSTIZIA

Raffaele Bernardini

I dati forniti dal Procuratore Generale della Cassazione, Favara, in occasione dell’ apertura dell’ anno giudiziario, sulla situazione della giustizia in Italia sono impressionanti. E forse la gente “comune” non se ne rende esatto conto, presa com’ è dalle fiction televisive, dai Grandi Fratelli, dai “reality show”  e dai problemi del carovita.

 

Eppure la giustizia è il baluardo della convivenza civile dei popoli. Sant’ Epifanio precisava che “in una comunità di uguaglianze…il giorno in cui la comunità non è stata più interpretata come uguaglianza ed è stata deformata dalle leggi ( esempio recente è la legge-lodo Schifani, dichiarata incostituzionale dai giudici della Consulta, n.d.r.), in quel giorno è nato il ladro…” E  Teofrasio, parlando del senso della giustizia, affermava che non è possibile che l’ uomo buono non si adiri con i cattivi e non ne chieda quindi la giusta punizione…Ulpiano diceva che la giustizia è la volontà costante e perenne di dare a ciascuno ciò che gli spetta di diritto.

 

In Italia pare che la giustizia funzioni a singhiozzo e le cose in questa materia vanno proprio male. Sentiamo di avere una giustizia “arrangiata”, con procedure defatiganti, con costi eccessivi, con tempi “infiniti”, con magistrati che fanno quel che possono…

 

Ma i dati sono dati e quelli citati dal Procuratore Favara sono da far paura. Sono riportati su tutti i giornali. In un anno l’ 80 per cento dei reati penali è rimasto senza che ne siano stati scoperti i responsabili. Ignoto è stato il 96 per cento degli autori di furti ( i ladri), il 46 per cento degli omicidi ( gli assassini) e l’ 81 per cento delle rapine ( i rapinatori). A leggere questi dati molti criminali brinderanno alle loro gesta ed alla “libertà di reato” che alberga nel nostro Bel Paese. Eppure vi deve pur essere una causa a questa allucinante situazione, che va a riflettersi ed incide pesantemente sulla sicurezza dei cittadini.

 

Ma, insomma, chi deve scovare  ladri, assassini, rapinatori, banditi di ogni risma ? Riteniamo, ovviamente, che siano le forze della Polizia, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza. Sono proprio questi Corpi che con i loro servizi debbono svolgere le indagini e assicurare alla giustizia i colpevoli. Ahimé ! L’ 81 per cento dei rapinatori resta “uccel di bosco…” con la probabile certezza che, in questa situazione di…baldoria, potrebbe aumentare il business delle rapine. Ma è possibile che tanti criminali in Italia la facciano franca e che magari vengono scoperti molti ladri di polli e rapinatori da strapazzo ?…

 

E’ una situazione  grave, gravissima, che deve indurre soprattutto il governo ad una esaustiva riflessione e valutazione sui livelli di efficienza e di efficacia dei servizi investigativi italiani, delle attitudini e capacità professionali degli uomini che vengono  addetti alla “intelligence” e che non deve riguardare soltanto i terroristi, ma tutti, diciamo tutti, i criminali o aspiranti tali.

Non basta mettere in strada, nelle città, il poliziotto di quartiere se poi si constata che una enorme aliquota di ladri, assassini e rapinatori rimane ignota e resta in libertà, con la sicurezza e con la giustizia che, in ampia misura, vanno a farsi benedire e con i cittadini che, giustamente, continuano ad avere paura…

prima pagina.

 

 

 

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