Associazione
Solidarietà Proletaria (ASP) CP 380 80133
Napoli Italia email: ass-solid-prol@libero.it Partito dei Comitati di Appoggio
alla Resistenza - per il Comunismo (CARC) Via
Tanaro, 7 20128 Milano Tel/Fax 02-26306454 e-mail:
resistenza@carc.it
sito: www.carc.it A GENOVA E' ANCORA BOLZANETO Mercoledì 27 giugno
verso le ore 24.00 i compagni dellAssociazione
Solidarietà Proletaria e del Partito dei CARC della
sezione di Massa, che accompagnavano il compagno belga
del CLEA (Comitato per Gli sbirri erano nascosti
dietro le macchine, mescolati tra la gente che transitava
per la piazza, dietro le colonne dei portici, poi
allimprovviso si sono materializzati
con tutta la loro arroganza. Chiedevano di poter fare
a loro piacimento quello che gli era stato ordinato,
ovvero perquisire e sequestrare alcune copie del
materiale di propaganda dei compagni. Ma, loro malgrado,
hanno trovato un muro di resistenza del gruppo fermato
che non ha inteso assolutamente lasciargli fare quello
che volevano. A questo punto, gli
sbirri non sapendo cosa fare hanno incominciato a fare i
duri e a minacciare: ora vi facciamo vedere noi
come lavoriamo!, ora vi facciamo passare una
notte in questura! e via con il loro repertorio
fascista classico. A un certo momento un
particolare ha evidenziato molto bene la premeditazione
di questo controllo e la sua natura persecutoria, il
capetto della banda prende il
cellulare e comunica ad un superiore che al telefono
chiamava dottore, la nostra ferma volontà
dei compagni a non farsi perquisire e chiedeva ulteriori
direttive sul da farsi visto limprevista
resistenza, senza dover accennare niente sulla natura del
fermo e sullidentità dei fermati. Risulta chiaro quindi che
in Questura a Genova qualcuno dirigeva dalle sale del
comando questa operazione fraudolenta, quello
che loro volevano dare a bere era che quello fosse un
normale controllo di routine, mentre era in realtà una
normale operazione persecutoria di
intimidazione e di contro-rivoluzione preventiva. I compagni sono stati
scortati e portati in Questura verso le ore 24.40 e sono
stati rilasciati soltanto alle 5 del mattino. Il periodo trascorso in
questura è stato per i compagni snervante, ma mai la
paura e lo sconforto si sono fatti sentire, anzi, più
volte sono state intonate canzoni di lotta come
Bandiera rossa e Bella ciao, il
compagno del CLEA addirittura gliela ha cantata anche in
turco! Una compagna,
lunica donna del gruppo fermata, è stata umiliata
facendola spogliare e imponendole di fare delle
flessioni. Questo abuso in particolare contro la compagna
è potuto accadere perché ad un certo punto il gruppo è
stato diviso. Infatti, labuso non lo avrebbero
permesso, poiché i compagni sarebbero stati abbastanza
determinati a contrastare quella ulteriore provocazione! Particolare che rende
bene chiara la natura fascista della polizia di Genova
diretta dal Ministro Amato, dai premiati capo di
Gabinetto De Gennaro e Capo della polizia Manganelli, è
la mostra dei trofei da loro esposti con cura
e orgoglio fascista allinterno della
stanza degli interrogatori: bandiere del Che, di Cuba,
dei sindacati dei lavoratori e dei partiti della sinistra
strappate con la violenza e con i pestaggi sanguinari ai
manifestanti contro il G8 del 2001 sono state appese al
muro come monito a chi in quella stanza entra per essere
perquisito o interrogato. Incredibilmente questi
schifosi ostentano impunemente e pubblicamente la loro
arroganza fascista che 6 anni fa li portò a compiere il
noto massacro di massa in cui Carlo Giuliani venne
ucciso. I compagni sono usciti
dallesperienza provati fisicamente per la
stanchezza che si faceva sentire sempre di più, ma allo
stesso tempo sono usciti da questa esperienza rafforzati
e ancora più convinti della giustezza della loro scelta
di lotta. Quelle bandiere un giorno
torneranno nelle mani del popolo questa è una certezza e
una promessa del proletariato, Carlo Giuliani vive e
continuerà a vivere nella nostra lotta. |