genova g8
ancora colpevole la polizia Dal Blog "Distratti dalla
libertà"
www.altreconomia.it/noidelladiaz
Mentre il ministro dellInterno Giuliano Amato è
impegnatissimo a spiegare agli italiani che occorre
applicare il metodo Giuliani (Rudolph) per ripulire le
nostre città, bisogna avere lopportunità di
vivere in Liguria e di acquistare lì i quotidiani, per
sapere che il suddetto ministero è stato ancora una
volta condannato dal tribunale di Genova per i
comportamenti della nostra democratica polizia al G8 del
2001. La notizia è infatti relegata nelle pagine di
cronaca locale.
Il ministero - che ha come capo di gabinetto, è bene
ricordarlo, nientemeno che Gianni De Gennaro,
allepoca dei fatti capo della polizia - è stato
condannato a pagare 23 mila euro di risarcimento a Simona
Coda Zabetta, pestata e percossa in piazza Manin,
dovera stata allestita una piazza
tematica sulle contestazioni al G8 da parte della
Rete Lilliput. Il giudice Claudio Viazzi, nella sentenza,
ha scritto fra laltro che la donna "fu ferita
da più manganellate nellambito di una carica
violentissima, indiscriminata e diretta contro un
bersgalio che non era tale". Secondo il giudice
"nessuna giustificazione o esimente può ritenersi
applicabile alla condotta della polizia. Quel che è
successo è riconducibile a gravi negligenze,
approssimazioni e omissioni in tutta loperazione di
ordine pubblico compiuta".
Il pestaggio di Simona Coda Zabetta è avvenuto nel
quadro della carica documentata molto bene nel video O.P.
Genova 2001 realizzato dalla segreteria del Genoa Legal
Forum: il documentario riporta anche la registrazione
delle chiamate intercorse fra gli agenti impegnati
nelloperazione e la centrale operativa che
ordinava: "Fate prigionieri, fate prigionieri".
Quella di ieri è la sesta condanna del ministero
dellInterno per i fatti del G8 nellarco di
pochi mesi. Amato, a quanto pare, paga e tace, impegnato
comè sulla piaga dei tremendi lavavetri che
tendono agguati ai cittadini fermi ai semafori.
Lorenzo Guadagnucci
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