20 GIUGNO 2001 L'intervento di "italiani Liberi" AL CONGRESSO DI GOTHENBURG ida Magli Ringrazio gli organizzatori del Convegno di avermi invitato e di avermi permesso di fare presente a tutti voi il punto di vista di Italiani Liberi sulla situazione. Io rappresento un paese, l'Italia, dove è assolutamente vietato pensare e dire qualsiasi cosa negativa contro l'Unione Europea. Ed è per questo che forse mi rendo conto meglio di altri antieuropeisti della assoluta volontà dei governanti di realizzare l'Impero europeo a qualsiasi costo, sopra gli interessi dei popoli, contro gli interessi dei popoli. E' con l'intensità di sentimenti di chi è stato già posto "al confino", di chi viene etichettato sulla stampa come "antieuropeista" per suscitare un giudizio negativo nei suoi confronti, che io vi rivolgo un forte, drammatico appello. Dobbiamo prendere atto degli scarsi risultati raggiunti, malgrado la buona volontà di tutti i movimenti antieuropeisti. I governanti vanno, e andranno avanti comunque: come stanno facendo fin dalla firma del Trattato di Maastricht e come ha ribadito il presidente della Commissione, Romano Prodi (un italiano purtroppo) davanti al risultato del referendum irlandese, perché è il progetto stesso dell'Unione Europea che è nato con l'intenzione di schiacciare l'identità e la volontà dei popoli. E' necessario uscire dalla catacomba di Internet; costringere i mezzi di comunicazione: radio, televisione, stampa, a parlare dell'antieuropeismo decidendo un'azione forte, concreta, visibile, immediata. Questa azione è la richiesta ai governi di tutti i paesi dell'Unione di non passare all'euro concreto, di sospendere la rinuncia alle monete nazionali. Perché questo è il punto: quando si sarà unificata la moneta, niente più servirà a riprenderci la nostra libertà. Dobbiamo convincerci che se i governanti hanno scelto di partire dal mercato e dalla moneta è proprio perché sanno bene che tutto il resto non conta. Essi sono astuti e cinici altrimenti non avrebbero neanche ideato un così smisurato progetto di annientamento dei popoli. Blocchiamoli sul loro terreno. L'Unione Europea è stata già bocciata dai mercati. L'euro ha perso circa il trenta per cento del suo valore in appena un anno e mezzo dalla sua nascita. Tutte le borse europee sono in perdita. Sono in perdita anche le esportazioni, che invece avrebbero dovuto avvantaggiarsi della debolezza della moneta. Noi affermiamo che è l'Unione Europea stessa che provoca la svalutazione e il calo dell'economia. Pretendiamo che si verifichi tale ipotesi con la sospensione del passaggio all'euro fisico. In quanto lavoratori, in quanto consumatori, noi chiediamo ai governanti, agli industriali, ai sindacati che difendano il potere d'acquisto dei nostri redditi. Se non prendono posizione nei confronti dell'euro, allora dobbiamo considerarli complici di chi lavora contro di noi e difenderci in prima persona. Certamente lo faremo senza lanciare pietre, ma organizzando scioperi contro l'euro, manifestazioni visibili con dei delegati nelle piazze sedi di Governi importanti nell'Unione, come Roma, Parigi, Berlino. Vi ringrazio Ida Magli |