Cortei del Social Forum e dell'ala
dura dei no global Qualche momento di tensione, ma senza incidenti Centomila persone a Genova ricordano Carlo Giuliani In piazza Alimonda un quarto d'ora di applausi in memoria del ragazzo ucciso un anno fa GENOVA - Prima un quarto
d'ora di applausi in piazza Alimonda, poi un imponente
corteo pacifico: a Genova decine di migliaia di persone
hanno ricordato in questo modo Carlo Giuliani, il ragazzo
ucciso esattamente un anno fa durante gli scontri che
funestarono il G8. C'è stato qualche momento di
tensione, qualche scaramuccia, ma nessun incidente di
rilievo. L'altro corteo, organizzato dal Centro
Sociale InMensa, si è fermato in corso De Stefanis,
all'altezza di via Bertuccioni, poco prima del carcere di
Marassi, dove era stata fissata la fine della
manifestazione e dove si era schierato un cordone di
polizia. Una delegazione di InMensa ha discusso con
alcuni funzionari di Ps e dopo circa 30 minuti il cordone
degli agenti è arretrato permettendo al corteo di
raggiungere il carcere di Marassi. Le forze dell'ordine
hanno posto come condizione che i dimostranti arrivassero
a volto scoperto e non lanciassero oggetti contro il muro
della casa circondariale. Dopo la protesta davanti al
carcere, i manifestanti sono tornati in piazza Giusti,
dove c'è stato qualche altro momento di tensione. Una
ventina di dimostranti hanno poi danneggiato un paio di
fioriere e distrutto alcuni cestini dei rifiuti nei
pressi della stazione di Brignole. Prima delle manifestazioni, il cuore
della commemorazione era stato piazza Alimonda. Alle
17.27, ora della morte di Carlo Giuliani, è scattato un
lunghissimo applauso, mentre in cielo si sono levati
decine di palloncini colorati. I genitori di Carlo
Giuliani - Haidi e Giuliano - e la sorella Elena si sono
seduti nel punto in cui il ragazzo è stato ucciso. Haidi
Giuliani, che indossava la canottiera portata dal figlio
il giorno della sua morte, ha fatto il gesto di
abbracciare la folla. Giuliano Giuliani, che portava una
maglietta con su scritto "Ciao Carlo", ha
ringraziato le tante persone venute a Genova: "Non
è una commemorazione - ha detto - abbiamo voluto fare
una festa alla vita, al diritto alla vita e ai tanti
diritti negati alla vita che ci sono nel mondo e adesso
anche in Italia". |
Umberto Pruzzo rinuncia alla
difesa dopo l'intervista al Tg1 in cui il militare ha dichiarato "Sparai in aria" G8, lascia il legale di Placanica il carabiniere che sparò a Genova Il nuovo difensore: "Tutta la verità è nei filmati tv" ROMA - Umberto
Pruzzo, il legale di Mario Placanica, il carabiniere
indagato per la morte di Carlo Giuliani, ha rinunciato al
suo mandato. Dopo un anno dai tragici fatti di Piazza
Alimonda, dopo un anno di indagini durante le quali il
legale è stato a fianco del giovane carabiniere, la
decisione di lasciare. Troppe volte Mario Placanica ha
cambiato versione su quello che realmente accadde quel
pomeriggio a piazza Alimonda. L'ultima risale a ieri
sera. In
un'intervista mandata in onda dal Tg1 Mario Placanica ricorda quel pomeriggio
di un anno fa. E racconta di aver sparato in aria.
Davanti a me, dice, non c'era Carlo Giuliani. Una
dichiarazione, che secondo indiscrezioni, l'avvocato
Pruzzo ha giudicato "suicida", anche perché
l'inchiesta si sta avviando verso l'archiviazione. Ora a difendere Mario Placanica
nelle ultime fasi delle indagini preliminari, sarà
Vittorio Colosimo del foro di Catanzaro, che ha già
detto che "tutta la verità sulla morte di Carlo
Giuliani è nei filmati televisivi". E
probabilmente, la scelta di rilasciare quell'intervista,
con le nuove dichiarazioni, è stata suggerita proprio
dal nuovo difensore. |