Il capo della Polizia ribbatte ancora
alle accuse Intanto i no global pensano ai nuovi progetti "di lotta" De Gennaro: "Ingenerose le critiche agli agenti" Ma tutti esprimono soddisfazione per come si è svolta la giornata di ieri GENOVA - Da un lato i no
global che festeggiano il successo delle manifestazioni
pacifiche di ieri. Dall'altra il capo della polizia che
difende ancora una volta l'operato dei suoi agenti, sui
quali ancora pesano le accuse relative al comportamento
di un anno fa. Il giorno dopo, a Genova, è abbastanza
tranquillo, ma le celebrazioni vengono archiviate subito,
per parlare di nuove iniziative. Se da una parte ci sono i no global che
discutono, dall'altra prende forma l'amarezza del capo
della Polizia, Gianni De Gennaro: "Sono ingenerose
le critiche e le accuse indiscriminate nei confronti dei
poliziotti o di chi li rappresenta" ed
"eventuali errori o responsabilità di singoli"
saranno accertati dalla magistratura. |
G8 un anno dopo: domani cortei
e presidio in piazza Alimonda Botta e risposta polemico tra Agnoletto e Fassino Tensione, ma anche ottimismo Genova attende i no global Calma vigile in città, il questore tranquillizza La scuola Diaz resta occupata. Aperta un'inchiesta GENOVA - Le
previsioni parlano di 50/60mila persone in procinto di
marciare su Genova. Da molte parti d'Italia (Napoli,
Torino, Milano) stanno confluendo nel capoluogo
moltissimi manifestanti. Tanti, tutti tornati nella
città ligure un anno dopo le violenze del G8 e la morte
di Carlo Giuliani. L'atmosfera che si respira è a metà
tra la vigile attenzione e il moderato ottimismo. E in
effetti sia da parte dei manifestanti che da parte delle
forze dell'ordine arrivano segnali che vanno tutti nella
stesa direzione: tenere calme le acque, evitare
provocazioni, fare in modo che quella di domani sia una
giornata pacifica. Al punto che il questore di Genova
Oscar Fiorolli ha lanciato ha lanciato un invito ai suoi
concittadini: "Invito i genovesi a stare qui e
quindi anche a partecipare a questi eventi che possono
essere condivisi o non condivisi. Questo non è comunque
un motivo per scappare dalla città". E sul fronte
dei no global si fa sentire l'ex portavoce, Vittorio
Agnoletto: "In maniera pacifica e non violenta
saremo in piazza". - Pubblicità -Domani due
cortei attraverseranno la città. Le preoccupazioni
maggiori, per quanto riguarda l'ordine pubblica, riguarda
quello organizzato dall'ala dura dei no global. Alle
17.27 poi in piazza Alimonda si svolgerà un presidio per
ricordare Carlo Giuliani. I manifestanti si siederanno
per terra e dal porto risuoneranno le sirene. Molti
negozi del centro resteranno chiusi per timore di
incidenti e la zona attraversata dai cortei sarà inibita
alla circolazione. |
Fischi al capogruppo dei Ds
alla Camera, applausi al leader della Cgil in piazza Alimonda dove fu ucciso Carlo Giuliani Genova, contestato Violante Cofferati: "Non dimentichiamo" Il padre del ragazzo ucciso: "Oggi festa del diritto alla vita" Sgombrata senza incidenti la scuola Diaz, cortei nel pomeriggio GENOVA - E'
Carlo Giuliani, il ragazzo di 23 anni ucciso durante gli
scontri al G8 di Genova, il protagonista del giorno del
ricordo che oggi si celebra nel capologo ligure a un anno
di distanza dai fatti. A sollecitare la
"memoria" di quei giorni, il segretario della
Cgil Sergio Cofferati che stamane ha visitato piazza
Alimonda, dove Giuliani è stato ammazzato il 20 luglio
dello scorso anno, e dove una folla di circa 200 persone
si è concentrata fin dalle prime ore del mattino.
"Il ricordo di quei tragici momenti serve a
rafforzare la democrazia" e "il Paese non deve
dimenticare" sono stati gli ammonimenti che
Cofferati ha rivolto alla piazza. Sul piano concreto, il
segretario della Cgil ha auspicato una commissione
d'inchiesta per fare chiarezza sulle molte verità ancora
opache che riguardano quei giorni. Dopo l'abbraccio coi genitori
di Carlo Giuliani, la deposizione di un mazzo di fiori
per Carlo (gesto che l'ex portavoce del Gsf Vittorio
Agnoletto ha definito un "atto importante"),
Cofferati ha preso la parola in piazza Alimonda:
"Non bisogna rimuovere ma ricordare quel che è
successo perché la dialettica, la libertà di
partecipare ad una manifestazione, il confronto delle
idee, sono il sale della democrazia e vanno garantiti e
rispettati". Cofferati ha poi fatto un breve accenno
ai rapporti con il movimento no-global. "Io penso -
ha detto - che sia molto importante il rapporto tra
soggetti diversi, il sindacato, le associazioni di
volontariato, le varie anime del Movimento. Devono poter
parlare fra di loro, fare cose insieme quando gli
obiettivi sono comuni, nel pieno e reciproco rispetto.
Questo è importante per un Paese democratico e
civile". |
Situazione completamente
diversa rispetto ai giorni del G8 Due cortei percorreranno la città: un brindisi per Carlo Giuliani A Genova un anno dopo ma il movimento è cambiato di ANDREA DI NICOLA ROMA - Un
movimento diverso rispetto ad un anno fa, ammaccato, ma
"vivo" come assicurano i suoi leader, si
presenta a Genova un anno dopo le terribili giornate del
G8. Mostre fotografiche sulle violenze della polizia
nelle strade, testimonianze, ricordi, concerti ed un
corteo, anzi due visto che i duri dei centri sociali, i
"non dialoganti" non si vogliono mischiare a
Casarini e soci e sfileranno per conto loro. Un
appuntamento, quello nelle strade del quartiere Foce dove
morì Carlo Giuliani e nell'allora blindata zona rossa,
che servirà a ricordare il ragazzo ucciso in piazza
Alimonda e per chiedere, "gridare" dice Luca
Casarini "verità e giustizia" ma anche per
fare il punto con una grande assemblea domenica. |