-----Messaggio originale-----
Da: zippo <
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Data: mercoledì 25 luglio 2001 5.21
Oggetto: Gotto zippo

                                                                                          Zippo   --------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Rientro a casa, stanco e mi siedo. Penso. Genova è lontana adesso , ma la paura di vedere un lampeggiante l'ho portata fin dietro l'angolo di questa strada. Sembra di averla scampata proprio per un pelo .   LA POLIZIA ci inseguiva e picchiava e sparava e umiliava , così ci siamo rifugiati allo stadio , come tutti .Davanti a tutti gli altri , quei pazzi non si sarebbero mai azzardati a commettere scempi anche sui nostri corpi. Credevo.  

I CARABINIERI , mentre dalle tribune salivano i fischi inquieti , ci spiavano dall'elicottero che volava al centro dell'ovale e ricordavano noi che loro erano lì , nonostante le botte , i fumogeni e i manganelli , nonostante le persecuzioni e gli scherni , nonostante i proiettili e il giovane sangue, erano lì. Liberi come l'aria.   E vedo un corteo silenzioso , di gole strozzate dalla tensione , di fiato trattenuto per essere ben saldi nel momento di dover fotografare l'inizio degli eventi.   E' come nei cartoni animati , nei libri di storia , i buoni e i cattivi di fronte a sfidarsi.   Procedo e raggiungo la testa di questa moltitudine di persone , impegnate a coordinare piani stabiliti per far fronte a mille desideri. Il male attende ed è fin troppo evidente che io mi trovi contro di esso. Il male è armato  , io no.

 

Ma quei ragazzi , quegli uomini laggiù non li vedevano i cartoni? Non gliele raccontavano le fiabe? E non l'hanno studiata la rivoluzione francese? Almeno avranno visto Lady Oscar dico.   No , no , è evidente che siano stati censurati , forse il loro padre era un maresciallo. Figli d'arte. O forse era un burattinaio al quale un giorno il figlio ha detto io mi aruolo , non voglio più studiare . Imparerò le leggi e a dare sanzioni a chi non le rispetta . Sarò un giudice di strada , uno di quelli che le piccole faccende le sbriga sul posto , a volte per educare servono mezzi più...concreti , una giustizia più rapida insomma è più efficace. Il manganello mi potrà servire. E sarò rispettato , perchè me lo meriterò il rispetto . Sarò coraggioso e me lo meriterò il mio rispetto , andrò in trincea e non piangerò mai la stanchezza , andrò in trincea e affronterò il delinquente che sarà il nemico dei miei capi. Poi un giorno , magari , davanti ad esso non mi tirerò indietro come sarebbe giusto fare , perchè così se vinco sarò un'eroe. E quel giorno arriva , il giorno della competizione , della grande occasione. Che paura ma in quella curva ce ne passa solo uno di noi due, schiaccio il gas e rischio e metto in gioco anche lui. Tanto ormai non si può tornare indietro . Ho paura , quasi quasi rallenterei ma così ormai ci rimetto solo io. Affondo l'accelleratore e impugno la pistola. Bum.   Penso pensieri di un carabiniere , mi chiedo che prova I suoi colleghi mi sparano addosso , ad uno di fianco a me esplode la mascherina colpito da un bussolotto metallico che arrivava radente , non per soffocare , ma per fare male. Sangue e sirene. Terrore e speranza . Siamo tutti insieme e quei nemici BLU mi fanno sentire parte del popolo .   E' arrivato il mio sessantotto , dopo anni liceali trascorsi a ricordare quello passato. Quasi non mi sembra vero eppure senti che energia ! che fermento ! Siamo tanti , tantissimi , impauriti e convinti. Si sente aria di rivolta , si respirano spore di rivoluzione.   Come in una scacchiera ci sono i NERI , che tirano pietre alle banche capitaliste e bruciano rivenditori di macchine avvelenatrici. Il popolo grida  , i BLU provocano ma non avanzano , i NERI prendono un palo e sfondano un vetro da cui esce il fuoco. Fumo fuoco e sirene. Il male ci attacca , e raccolgo una pietra. La scaglio ed esplode contro un vetro già rotto.   Guardo il SASSO. Guardo il VETRO. Guardo i BLU. Guardo i NERI.   E guardo i BIANCHI che ora stringono catene di braccia perchè i NERI provocano i BLU che sparano sui BIANCHI. Forse i NERI sono BLU . Mi vergogno di ciò che ho fatto.   Fumo in gola , negli occhi  e sulle braccia che scottano.   I BLU continuano a sparare sui BIANCHI allora smetto di vergognarmi del mio gesto e raccolgo un'altra pietra.   Ma la mia guerra rischia di ferire chi in guerra non è venuto. Smetto ancora e torno a casa.   Ho visto un popolo confuso ,  fatto di popoli diversi , che vogliono mondi diversi . Eppure sono sicuro che tutti quanti potrebbero vivere benissimo in un mondo giusto , libero , sano e pulito , semplice e saggio , giovane e anziano.   Sono andato a Genova per protestare contro gli OGM , contro le BANCHE e il CAPITALISMO , contro gli abusi e contro gli sprechi , sono andato per contribuire a raffinare la democrazia del mo tempo.   Torno sapendo che la democrazia non esiste. Torno sapendo che ci sono soggetti che si possono ancor'oggi , si possono permettere di trasgredire i più elementari diritti del cittadino senza che nessuno dica niente. Torno sapendo che la televisione sà dire bugie. Torno avendo visto i NERI picchiare i BIANCHI e i BIANCHI picchiare i NERI.   Adesso sono a casa e ripenso ai BLU che festeggiano il morto e l'umiliazione data al popolo e tengo in mano una pietra della quale non sò più che cosa fare.

LUANA - la pietra non e' stata scagliata - non era questo il momento di farlo - soprattutto perche' nei neri c'erano infiltrati dell'estrema destra appositamente inviati per poi picchiare i bianchi. riponi la pietro - in questo momento c'e' bisogno di scagliare coscienza.

 

un bacio luana.