suoloACQUE
MINERALI NATURALI "DA TAVOLA" Vengono sempre più spesso
richieste indicazioni riguardo l'acqua da assumere nel
normale regime dietetico. Per quanto alle acque minerali
da tavola non siano riconosciute proprietà terapeutiche,
esse possiedono comunque azioni biologiche che possono
influenzare processi fisiologici, parafisiologici o
patologici. Un corretto
utilizzo in alimentazione di particolari acque minerali
può costituire un valido sussidio coadiuvante in alcune
situazioni patologiche o per favorire processi
fisiologici. 1Un'acqua bicarbonata con buon potere tampone e basso contenuto in CO2 è indicata nell'ipersecrezione gastrica e nelle patologie correlate. 2L'anidride carbonica (addizionata o naturale) conferisce maggiori garanzie igieniche per l'azione antibatterica della CO2, ma stimola la secrezione gastrica. 3In caso di insufficienze digestive è indicata un'acqua solfata. 4L'acqua riscaldata assunta il mattino a digiuno può avere effetti lassativi. 5Per preparazione di latti formulati è meglio utilizzare acque a basso potere tampone che non neutralizzano eccessivamente l'acidità gastrica del neonato. 6Il calcio contenuto in alcune acque ha un'ottima biodisponibilità e può essere utile nell'alimentazione del neonato ed in alcune osteoporosi. 7Quando si vuole ottenere un effetto diuretico rapido si devono utilizzare acque oligominerali assunte a digiuno. 8In caso di urolitiasi ossalo-calcica il calcio dell'acqua è necessario per evitare l'eccessivo assorbimento intestinale e la precipitazione renale degli ossalati. 9Nella gotta e nelle iperuricemie è soprattutto importante la quantità d'acqua da assumere, ma le oligominerali permettono una maggiore e più rapida mobilizzazione degli urati dai depositi e le acque ricche in bicarbonati, innalzando il pH urinario, contrastano la precipitazione degli urati. 10Nelle persone che svolgono attività fisica l'assunzione di buone quantità di acque bicarbonate, bicarbonato-solfato-alcalino terrose ed oligominerali facilita l'eliminazione dei cataboliti e riduce la fatica muscolare. ... e l'acqua di rete?? Spesso ci si
chiede quali sono le reali differenze tra un'acqua
minerale e l'acqua di rete, cioè l'acqua potabile
distribuita per uso domestico. la purezza originaria e la sua conservazione il contenuto di minerali, oligoelementi o altre sostanze con riconosciute azioni biologiche la provenienza da bacini protetti da rischi di inquinamento e comunque mantenuti sotto continuo controllo la costanza di composizione i severi e continui controlli per evidenziare inquinamenti organici ed inorganici il divieto di alterare le caratteristiche delle acque minerali che devono essere consumate senza aver subito modificazioni (le poche modifiche ammesse sono riportate in seguito). La legge Il Decreto
Legislativo 25 gennaio 1992 n.105 definisce le acque
minerali naturali contribuendo a chiarire il problema:
"Sono considerate acque minerali naturali le acque
che, avendo origine da una falda o giacimento
sotterraneo, provengono da una o più sorgenti naturali o
perforate e che hanno caratteristiche igieniche
particolari e proprietà favorevoli alla salute". Le caratteristiche delle acque minerali naturali devono essere valutate sul piano: geologico ed idrogeologicoorganolettico, fisico, fisico-chimico e chimicomicrobiologicofarmacologico, clinico e fisiologicoI criteri di valutazione di queste caratteristiche sono definiti dall'Art. 2 del suddetto Decreto Legislativo e li riportiamo per esteso:
L'Art. 11 elenca
le indicazioni che debbono essere riportate in etichetta.
Tra queste la gassatura (aggiunta di anidride carbonica,
parzialmente degassata, effervescente naturale, etc.), la
denominazione, i risultati delle analisi. a) "oligominerale" o "leggermente mineralizzata", se il tenore di sali minerali, calcolato come residuo fisso, non è superiore a 500 mg/lb) "minimamente mineralizzata", se il tenore di questi, calcolato come residuo fisso, non è superiore a 50 mg/lc) "ricca di sali minerali", se il tenore di questi, calcolato come residuo fisso, è superiore a 1500 mg/ld) "contenente bicarbonato", se il tenore di bicarbonato è superiore a 600 mg/le) "solfata", se il tenore di solfati è superiore a 200 mg/lf) "clorurata", se il tenore di cloruro è superiore a 200 mg/l; g) "calcica", se il tenore di calcio è superiore a 150 mg/lh) "magnesiaca", se il tenore di magnesio è superiore a 50 mg/li) "fluorata", o "contenente fluoro", se il tenore di fluoro è superiore a 1 mg/ll) "ferruginosa", o "contenente ferro", se il tenore di ferro bivalente è superiore a 1 mg/lm) "acidula", se il tenore di anidride carbonica libera è superiore a 250 mg/ln) "sodica", se il tenore di sodio è superiore a 200 mg/lo) "indicata per le diete povere di sodio", se il tenore del sodio è inferiore a 20 mg/lp) "microbiologicamente pura" |
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