9 giugno
2002 DI DARIO FO E FRANCA
RAME
Dopo la Enroon la Tyco
Un altro gigante dell'energia crolla in borsa e si scopre
che ha truffato milioni di risparmiatori, falsificando
bilanci, facendo scomparire miliardi (di dollari),
corrompendo giornalisti e governi. Sullo sfondo storie di
quotidiano inquinamento, intrighi internazionali e
territori che devono essere bonificati con i
bombardamenti perche' si possano costruire nuovi
oleodotti.
Una storia di brigantaggio ai massimi livelli.
Contemporaneamente salta fuori che un corteo di agenti
segreti statunitensi e stranieri, accompagnati
addirittura da Putin in persona si era rivolto a Bush
avvisandolo che ci sarebbero stati attentati contro il
Pentagono e le Torri Gemelle realizzati con aerei
dirottati... ma Bush, poverino, non aveva capito:
"Non mi avete detto l'ora esatta degli attentati,
cosa ci potevo fare?!?". Intanto si scopre che Bin
Laden e il mullah Omar godono di ottima salute (a parte
qualche impaccio ai reni) e passano la frontiera tra
Afghanistan e Pakistan quando vogliono (e' il ministro
degli interni afgano a dichiararlo). Nel frattempo
Klaus-Peter Kleiber, delegato dell'Unione Europea in
Afghanistan (non una tuta bianca) esce sconvolto dal
campo di prigionia di Shibergan (Mazar-i-Sharif) dove
stanno uccidendo lentamente 2000 talebani e lo definisce
una nuova Auschwitz. E saltano fuori fosse comuni di
talebani, in maggioranza tra gli 11 e i 15 anni, sepolti
vivi (mille? Duemila?). E si scopre che in India c'e'
stato un pogrom con un numero imprecisato di musulmani
ammazzati dai fondamentalisti indu' (mille? Duemila?). E
mentre i mondiali di calcio assorbono tutta l'attenzione
nessuno si preoccupa delle violazioni dei diritti umani
in Corea e Giappone. E i giornalisti sportivi rispondono
in coro ai vecchi ragazzi di Amnesty International:
"Che cattivo gusto! Ma proprio adesso che ci stiamo
divertendo venite a guastarci la festa con storie di
impiccati e di lavoratori stranieri spariti a decine
nelle carceri? Non avete un minimo di buon gusto..."
Contemporaneamente in Italia si scoprono maneggi tra i
ciclisti e i fantini. E si saccheggia il patrimonio
artistico e immobiliare per fare quadrare i conti dello
stato. Idea geniale: creare la "Patrimonio
S.p.a.", intestare a questa societa' tutte le
proprieta' della nazione (miniere, foreste, opere d'arte
e porti) e poi vendere le azioni. Cioe' l'Italia,
volendola conquistare, non sara' piu' necessario
invaderla con un esercito, bastera' acquisirla in
borsa.
Intanto si liberano mafiosi e killer ma questo,
incredibilmente, non ferma l'ostinata stupidita' di
alcuni giudici che continuano a indagare e ad arrestare.
La giustizia italiana sembra un trattore senza piu' guida
ma incapace di fermarsi. Miracoli della burocrazia: dopo
anni d'attesa, proprio adesso, arrivano le rogatorie
dalle Bahamas: i documenti sui conti segreti di Previti,
storie di giudici comprati e venduti. Ma i telegiornali
maggiori non se ne accorgono (censura?). E scoppia un
ulteriore scontro furibondo: la legge italiana non
consente di registrare le conversazioni dei parlamentari.
Il che e' legittimo. Ma che succede se il telefono di un
mafioso e' sotto controllo e questo malvivente telefona a
un vice-ministro in carica chiedendogli aiuto per aprire
un conto corrente dove versare 20 miliardi di lire
provenienti dagli appalti? E' chiaro che anche in questo
caso sono i giudici ad aver violato la legge. E la storia
si ripete in ogni angolo della terra, potenti incriminati
si difendono arrampicandosi sui vetri di leggi costruite
apposta per rendere impossibile stanare la grande
criminalita', quella dei signori del mondo. Stiamo
assistendo a una grande tangentopoli mondiale, una
colossale saga del crimine e della violenza viene
rappresentata davanti agli occhi degli abitanti del
pianeta. E i potenti della terra non sono mai stati cosi'
chiaramente malvagi. Ma l'umanita', ancora, non pare in
grado di reagire, stanno quasi tutti a bocca aperta a
guardare quel che succede, pietrificati dallo stupore.
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