SCUOLA: LA RISPOSTA degli STUDENTI

di red

Il sistema scolastico e i suoi istituti stanno diventando sempre più
fatiscenti e succubi delle aziende. Queste sono le conseguenze di una
politica governativa che da anni modella la scuola in funzione delle
esigenze di un mercato che pensa esclusivamente al profitto e calpesta
i diritti delle persone. Ciò si riflette sulla scuola pubblica, sulla sua
indipendenza e libertà di insegnamento.
Gli studenti vengono istruiti ad ubbidire alle richieste delle imprese
invece di sviluppare un'osservazione critica di ciò che li circonda e
delle scelte che dovranno affrontare.

- Contro i tagli annuali alla scuola pubblica, conseguenza di ripetuti
finanziamenti ad istituti privati e a operazioni militari.
- Contro la riduzione del personale ATA e delle cattedre, l'accorporamento
delle classi e degli istituti stessi (es. gli istituti Agrario e Geometra di
RA), sempre dovuti a mancanza di fondi.
- Contro la netta separazione fra istruzione liceale e formazione
professionale, che comporta il declassamento di tutti gli istituti tecnici
e due classi distinte di studenti (punto fondamentale della "riforma
Moratti").
- Contro l'abbassamento dell'obbligo scolastico a 13 anni e la precoce
scelta tra studio e lavoro.

Per una scuola libera nell'apprendere e nell'insegnare, gratuita e
autogestita da studenti, insegnanti e personale ATA.
NO alla mercificazione dell'istruzione che mette in catene la vita!

 

 

 

 

 

 

 

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