Ennesima effrazione ad un ufficio di Stanley Hilton
Continuano le minacce ad uno degli avvocati delle famiglie dell’11 settembre 2001

di h7f9

L’altro ieri, la notte del 22, dopo essere arrivato nel suo ufficio di Burlingame, in California, l’avvocato Stanley Hilton lo ha trovato completamente sfasciato, con le librerie e gli archivi in disordine e con migliaia di documenti sparsi dappertutto. Naturalmente le pratiche più importanti, quelle riguardanti l’11/9 erano state rubate.
Il legale ha presentato denuncia alla polizia della cittadina ricordando come l’effrazione sia molto simile a quella avvenuta sei mesi fa nel suo ufficio di San Francisco.
Va detto che sempre l’altro ieri, in mattinata, l’auto di Hilton era stata scassinata ed erano stai rubati documenti, effetti personali, libretti di assegni e carte di credito.

Nonostante la grande quantità di documenti e pratiche sottratte Hilton si è detto tranquillo, avendo fatto multiple copie della documentazione e provvedendo a depositarle in luoghi diversi. Dato che queste sue misure di sicurezza sono prevedibili egli considera l’effrazione soltanto come un’ennesima minaccia di intimidazione.
Questi episodi fanno seguito ai rischi di azione legale e di ritiro della licenza di avvocato minacciate nei suoi confronti dalla Presidente della Corte che gli ha recentemente ingiunto di ritirare la denuncia da lui presentata a nome di 400 suoi assistiti, tra famigliari delle vittime delle Twin Towers e cittadini contribuenti statunitensi, che hanno denunciato il Presidente Bush e i suoi principali collaboratori non soltanto per aver permesso che gli attentati avessero luogo ma per averli preparati, ordinati e realizzati personalmente.

L’esposto è accompagnato da testimonianze molto circostanziate di funzionari pubblici civili, militari e membri dei servizi di sicurezza che hanno avuto modo di assistere ai preparativi e all’esecuzione della tragedia.
Nonostante i grandi massmedia statunitensi si rifiutino di parlare di questa imbarazzante situazione, proprio negli scorsi giorni l’avvocato Stanley Hilton è stato oggetto di una lunga intervista alla radio FVOA (Free Voice of America) e ospite di un programma speciale della TV giapponese sull’11 settembre.
In questi programmi Hilton ha sottolineato come nell’esposto da lui presentato l’amministrazione Bush viene accusata di aver orchestrato l’11/9, di sovvertire la Costituzione e di aver lanciato una guerra di conquista infinita basata su falsità e imbrogli.
Ricordiamo che Stanley Hilton è un avvocato molto noto negli USA dove esercita la professione da 30 anni, è stato un esponente del Partito Repubblicano e per alcuni anni il principale collaboratore del senatore Bob Dole, uno dei massimi esponenti di quel partito.

Da: http://www.disinformazione.it/avvocati11settembre.htm

In:

www.disinformazione.it


 
Settembre 2000 un anno prima dell'11 settembre 2001: "Inoltre, il processo di trasformazione, anche se implica un cambiamento rivoluzionario, probabilmente sarà lungo, in mancanza di un evento catastrofico e catalizzatore - come un nuovo Pearl Harbor" ("Further, the process of transformation, even if it brings revolutionary change, is likely to be a long one, absent some catastrophic and catalyzing event – like a new Pearl Harbor.")   Dal sito dei "NewCons", nuovi conservatori, del PNAC (Project for a New American Century) composto da sostenitori e collaboratori dell'Amministrazione Bush

www.newamericancentury.org

in "Defense and National Security" titolo: REBUILDING AMERICA’S DEFENSES (Strategy, Forces and Resources For a New Century - A Report of The Project for the New American Century - September 2000) indirizzo web: http://www.newamericancentury.org/RebuildingAmericasDefenses.pdf

pagina 51  

11 SETTEMBRE: COLPO DI STATO IN USA

di Maurizio Blondet

2002, pp. 144 euro 10,00

Ognuno dei 4 aerei dirottati dai "terroristi musulmani" l'11 settembre aveva due scatole nere: sei non sono state trovate, due risultano mute (caso unico nella storia dei disastri aerei). Le procedure standard di intercettazione di aerei fuori rotta, normalmente efficientissime, questa volta sono scattate in grande ritardo, allertando poi caccia a reazione troppo distanti, quando vi erano basi molto vicine ai Boeing dirottati: i "terroristi kamikaze" avrebbero compiuto manovre arditissime con grossi Boeing, quando i loro istruttori di volo non si fidavano di farli decollare da soli alla guida di aereoplanini da turismo. Inoltre la strana storia sulla rete di spie israeliane, centinaia, arrestate dalla DEA e poi rilasciate; le lettere all'antrace, le cui indagini si sono fermate a Fort Detrick, laboratorio militare USA; e poi le speculazioni finanziarie, che hanno preceduto l'attentato: questi alcuni dei paradossi descritti da Blondet.

Sarà anche un'editrice catto-fascista e antisemita, però fa impressione... Da: www.effedieffe.com

 

 

 

 

 

 

 

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