Per i gay
palestinesi: Israele o morte di moris ronchetti Fuad è un ventisettenne palestinese, originario
di Ramallah, Ezra è un ragazzo ebreo di Gerusalemme. I
due si amano e questo sentimento è valso a Fuad la
condanna a morte da parte dei suoi parenti. I due si sono trasferiti in un
monolocale di Gerusalemme e lavorano entrambi
nell'impresa di Ezra, Ora un giudice ha sentenziato che Fuad
deve essere imprigionato o definitivamente trasferito a
Ramallah, per porre fine a questo gioco del gatto e del
topo. Ezra ha sottoposto una richiesta per gli arresti
domiciliari che è stata accolta. Fuad non rischia la
vita, chiuso nel monolocale di Gerusalemme. Ma le autorità israeliane potrebbero,
con una semplice firma, concedere il permesso di
risiedere a Gerusalemme. Tale potere spetta al Ministro
degli Interni Poraz e può essere sollecitato dal
Presidente della Repubblica Katzav. Dall'inizio della "seconda
intifada", decine di migliaia di lavoratori
palestinesi hanno visto la revoca del loro permesso di
soggiorno e lavoro. Decisione più che comprensibile,
visto lo stato delle cose. Ma per gli omosessuali come Fuad, è
stato l'inizio di un incubo. Per loro nei territori
governati dall'Autorità Palestinese non c'è speranza di
vita. La scelta è tra una morte veloce, per esecuzione,
e una lenta, in seguito a orrende e prolungate torture
(tra queste, sono state riportate: lo strappo di un
occhio, l'inserimento di metallo incandescente e
bottiglie rotte nell'ano, la testa legata in un sacco
pieno di escrementi, l'essere appesi a testa in giù).
Nessun omosessuale è mai stato coinvolto in azioni
terroristiche o di fiancheggiamento: nessun musulmano
accetterebbe di collaborare con un gay. Nessun gay
accetterebbe di lavorare per i propri aguzzini. L'atteggiamento del governo di
Gerusalemme, per quanto doloroso, non è senza senso,
dato che i terroristi potrebbero fingersi gay per entrare
nel Paese. Tuttavia in un caso lampante come questo, in
cui la vera omosessualità e completa estraneità con le
organizzazioni terroristiche è al di sopra La democrazia israeliana contro la
barbarie, per i diritti umani!
Esempio di lettera da inviare al Ministro degli Interni e al Presidente israeliano:
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